Quando sosteniamo che la sinistra rappresenta un cancro per il nostro Paese e non soltanto, non lo diciamo così, solamente per dire. Appare evidente come, ogni giorno, qualche rappresentante di un universo che marcia, decisamente, alla rovescia oltreché al contrario, se ne esce con delle affermazioni o con dei comportamenti che definire vergognosi è un eufemismo. Abbiamo frequentato, negli anni della nostra incosciente gioventù, politici e intellettuali dimoranti a Roma e con un passato, quello si, di sinistra, ma di una sinistra che, oggi, farebbe carte false per non avere alcunché a che fare con coloro i quali, ormai, di rosso hanno soltanto la vernice, peraltro, sbiadita e tendente al fucsia. Favorevoli sempre ad un mondo fluido e senza identità, a individui che non abbiano coscienza di ciò che sono, ma, semmai, di ciò che non sono né potranno mai essere, disposti a far entrare, cancellando i confini, cani e porci provenienti da tutte le parti di questo globo sciagurato. Cosa importa, poi, se aumentano la violenza, il degrado, il disagio, il disadattamento e via di questo passo. Loro sono i detentori della Verità, coloro che vogliono piegare la realtà all'Ideologia e non viceversa. Quello che è accaduto pochi giorni fa in consiglio comunale a Carrara altro non è se non una manifestazione di ciò che, prima o poi, più prima che poi, accadrà ovunque nel nostro sfasciato stivale. Un consigliere comunale siriano e musulmano, candidato alle elezioni amministrative con Serena Arrighi, in Italia da quando aveva 18 anni, si è astenuto quando si è trattato di votare all'unanimità la cittadinanza onoraria ai fratelli Pesaro fuggiti da Carrara a seguito delle leggi razziali del 1938. Questo genio della stirpe araba ha dichiarato che la lezione della Shoah, secondo lui, la dobbiamo ancora imparare. Una bestemmia sotto tutti i punti di vista, storico, politico, sociale, umano. Ha aggiunto che ci sono troppi morti a Gaza perché lui possa votare questa proposta.
In un Paese normale con un sindaco che avesse gli attributi, uomo o donna non importa, proprio il primo cittadino si sarebbe dovuto alzare in piedi, scusarsi con Simone Caffaz che è ebreo e, poi, allontanare il consigliere musulmano dall'aula. Ma cosa si può pretendere da un sindaco quale la Arrighi che ha marciato contro la presentazione di un libro a Massa, quello del generale Vannacci, oppure che sempre in consiglio comunale un paio di settimane fa, ha dato del razzista, ripetutamente, allo stesso europarlamentare della Lega senza nemmeno aver letto una riga e, soprattutto, senza che nessuno glielo avesse chiesto? Qual è il livello di conoscenza storica e culturale di Arrighi? Ci piacerebbe scoprirlo.
Ma come può una città che si definisce intelligente, ma ne dubitiamo, tollerare un sindaco che di fronte alla tragedia più grande dell'umanità, ossia lo sterminio degli ebrei, non apre la bocca per zittire e castigare uno dei soliti, dei tanti, dei milioni di musulmani che, se fosse per noi, prima di venire a queste latitudini dovrebbero sciacquarsi la bocca e la coscienza e, poi, tornare a nuoto da dove sono venuti? Gli ebrei stanno fuggendo da tutta Europa e dall'Occidente perché gli arabi di seconda e terza generazione li stanno perseguitando e fra poco accadrà anche in Italia e noi cosa facciamo? Restiamo in silenzio come la Arrighi?
Se non fosse che abbiamo avuto più di 26 esposti disciplinari e altrettante querele, non esiteremmo a dire ciò che pensiamo in maniera robusta. Non è umanamente accettabile che questo signore siriano che di italiano cosa ha? - e ancora la sinistra vorrebbe imporci lo ius scholae svendendo a un tanto al chilo una identità nazionale che per comunisti ed ex non vale alcunché - resti in consiglio comunale. Deve essere cacciato punto e basta e se fossimo in Caffaz, invece delle parole, pretenderemmo fatti. Ma gli ebrei, lo sappiamo, e qui sta la differenza tra ebrei e, appunto, sionisti, spesso preferiscono subire mentre i sionisti che hanno fondato Israele stanno dando una lezione al mondo ipocrita e invertebrato che non sa reagire al terrorismo e all'Islam ricco e sporco.
Qui non c'entrano Gaza e tutti i presunti morti che la Tv del Qatar pagata dagli emiri che ospitano in casa propria i massacratori del 7 ottobre, vogliono farci credere. Noi abbiamo davanti le scene di ciò che è stato fatto a oltre 1300 ebrei innocenti fatti a pezzi e sequestrati solo per il fatto di essere ebrei. A noi gli ebrei ci piacciono vivi e vegeti, mentre al resto dell'umanità, e a molti governi, piacciono, soprattutto, quando sono morti.
Ancora una volta il sindaco Arrighi dimostra quanto la città di Carrara, poveretta, sia indietro e lontana anni luce dall'assumere una dimensione moderna e oggettivamente proiettata verso il futuro. Purtroppo Carrara è dura come il marmo e non è certo un complimento, ma una condanna.