I vigneti eroici del Candia Doc "ostaggio" di frane e smottamenti. E' franata, in più parti via dell'Uva, l'unica via di accesso agli irti terrazzamenti che guardano verso il mare sul versante di Massa e tratto della via Francigena. Il passaggio della violenta perturbazione che ha scaricato quasi 200 mm di pioggia nella zona del Candia nell'ultima settimana secondo i dati del Centro Funzionale Regionale ha lasciato nuovi e pesanti strascichi tra i vigneti della piccola Doc toscana già martoriata dall'alluvione del 2012. A dirlo è Coldiretti Massa Carrara secondo cui circa un terzo dei 250 ettari iscritti alla Doc non sono più raggiungibili se non a piedi. Numerose le "slavine" di fango visibili ad occhio nudo, graffi in mezzo ai vigneti curati e lineari dove gran parte delle attività è ancora manuale. Decine gli smottamenti lungo il tratto della strada panoramica il cui accesso è stato vietato, sia al transito veicolare che pedonale, dal Comune di Massa (ordinanza n.58/2025).
"Via dell'Uva, che prende il suo nome proprio dal fatto che attraversa ed accompagnata ai vigneti estremi, è danneggiata in più punti da una serie di frane e cedimenti in seguito alle forti piogge. I detriti rotolati da monte a valle invadono la carreggiata. – denuncia Coldiretti Massa Carrara – La viabilità di accesso alle aziende e ai vigneti non è più percorribile. Ci sono anche tante famiglie che vivono qui. Si rischia l'isolamento di una parte di territorio importante dal punto di vista agricolo, economico, turistico e storico". Le colline del Candia avevano già manifestato la loro fragilità più volte e a più riprese in passato. L'ultimo alert risale ad alcune settimane fa con una serie di cedimenti che avevano portato all'interruzione di un'altra porzione di via dell'Uva. Avvisaglie degli effetti dei cambiamenti climatici che ci consegnano lunghi periodi di precipitazioni ed eventi estremi: le piogge costanti e copiose hanno "inzuppato" il terreno a tal punto da renderlo molle, instabile e più facilmente soggetto a cedimenti. "La viabilità ha permesso a queste colline di essere centrali nell'economia agricola e turistica delle colline del Candia e favorire la nascita di aziende ed agriturismi che promuovono la cucina tradizionale e le etichette del territorio. – spiega Fabrizio Bondielli, Presidente Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani Doc - La priorità è mettere in sicurezza la strada per permettere alle famiglie e alle aziende di poter tornare con serenità alle loro case e ai loro vigneti. Gli agricoltori non possono caricarsi da soli sulle spalle tutto il peso degli interventi di mitigazione ai rischi idrogeologi e di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici. Da anni ci battiamo per considerare le colline del Candia un territorio svantaggiato per poter avere corsie preferenziali per l'accesso a bandi e finanziamenti per favorire investimenti anche sulla messa in sicurezza e la regimazione delle acque. Crediamo che questo momento sia arrivato".