Che la festa abbia inizio: venerdì 29 novembre Carrara si illumina a festa con un programma natalizio che, come da tradizione, porta la firma dell’associazione APS Oltre. Non più un semplice partner dell’amministrazione, APS Oltre sembra ormai essersi evoluta in un vero alter ego del comune, o, per i più maliziosi, in una sorta di “governo ombra” della cultura cittadina. L’assessore Gea Dazzi, nel comunicato ufficiale, parla con entusiasmo di un coinvolgimento capillare di artisti, Pro loco e realtà locali. Eppure, sfogliando la brochure ufficiale, il mistero si infittisce: le Pro loco, apparentemente citate tra i protagonisti, sono del tutto assenti, lasciando un interrogativo aperto sul loro reale contributo. Quali eventi portano la loro firma? Oppure la loro presenza è, come dire, un’interpretazione artistica di “collaborazione diffusa”? In ogni caso, APS Oltre si conferma sovrana indiscussa delle festività. Mercatini artigianali, laboratori creativi, installazioni, spettacoli: ogni elemento del Natale carrarese porta in calce il suo inconfondibile marchio. Un accentramento organizzativo che fa sorgere una domanda spontanea: davvero in una città come Carrara, così ricca di fermento culturale e associazioni, non esistono altre realtà in grado di collaborare con l’amministrazione? O forse APS Oltre è semplicemente troppo… oltre? La questione diventa ancora più curiosa alla luce di un dettaglio che potremmo definire una chicca natalizia: la focal point dell’amministrazione per la cultura, Maura Crudeli, è membro del direttivo di APS Oltre. Una coincidenza che, in altri contesti, verrebbe chiamata conflitto di interessi. Qui, invece, sembra più una favola natalizia, dove amministrazione e associazione vivono felici e contenti in una simbiosi talmente perfetta da far pensare che APS Oltre sia una partecipata del comune mascherata da associazione indipendente. Carrara si prepara a un Natale annunciato come "scintillante", ma il programma degli eventi evidenzia uno sbilanciamento a favore di Carrara e Marina, lasciando altre zone, come Avenza, in secondo piano. L'iniziativa di illuminare un tratto della Via Francigena, pur apprezzabile, è stata accompagnata da una decisione controversa: la ripresa dei lavori edili presso il capannone della Protezione Civile ha comportato la rimozione di circa trenta posti auto dal parcheggio dell'ex deposito del CAT. La tempistica di questi interventi, proprio a ridosso delle festività natalizie, appare discutibile, soprattutto in un territorio già afflitto dalla cronica carenza di parcheggi e da un traffico veicolare intenso. Non sorprende, quindi, che cittadini e commercianti abbiano espresso il loro disappunto, temendo ulteriori disagi per l’area. Avenza, ancora una volta, sembra essere stata dimenticata, sollevando interrogativi sul reale significato di "coinvolgimento capillare" nelle politiche culturali del comune. È davvero questo il modello di inclusione che la giunta Arrighi intende portare avanti? Per quanto ancora Avenza dovrà continuare a vivere all'ombra delle luci di Carrara? Intanto, sotto le luminarie natalizie, si insinua un dubbio sempre più pressante: chi guida davvero le scelte culturali della città? Come diceva Einstein, "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana". APS Oltre aggiunge ironicamente una terza: "l’infinita quantità di incarichi che riceverà dall’amministrazione".