Importanti conclusioni sono derivate dalla visita guidata sul fiume Frigido organizzata sabato 10 maggio da Italia Nostra che si è svolta con la guida degli ingegneri idraulici Milani e Vercelli. Presenti tra gli altri i presidenti di Italia Nostra Bruno Giampaoli e di Legambiente Francesco Rossi. Dalla visita sono emerse alcune criticità evidenziate dal Italia Nostra Massa Montignoso e segnalate alle istituzioni:“Nella consapevolezza che il rischio di alluvioni si ripresenterà, dobbiamo tornare ad insistere sulla pericolosità del fiume Frigido ove il letto negli ultimi anni si è rialzato di molto come è apparso evidente a tutti i partecipanti e a tutti coloro che non vogliono negare l'evidenza. Ormai sono innumerevoli le segnalazioni al riguardo da parte di esperti, associazioni del territorio, semplici cittadini e forze politiche anche di opposto orientamento ma concordi nella preoccupazione. A tutte queste sacrosante preoccupazioni la Regione ha risposto riproponendo un progetto ormai datato al 2018 che prevede il rialzamento di argini in calcestruzzo alti oltre quattro metri senza la minima asportazione dei detriti . Stranamente nei progetti si elude completamente il problema del rialzamento del fondo alveo liquidato con la semplice raccomandazione:“Siano esaminate e valutate le caratteristiche dell'apporto solido nel fiume e la possibilità di rimozione di parte dei sedimenti presenti in alveo”. Con queste poche parole di circostanza sembra non si voglia minimamente affrontare questo gravissimo problema , eppure il rischio è davvero pesante ed è stato certificato da tutti gli studi idraulici e dai fatti, così come il rialzamento è evidentissimo , continuo e confermato da misurazioni precise. Non comprendiamo come a suo tempo dal Genio Civile si sia potuto rispondere affermando che “la legislazione vigente vieta l'asportazione di materiale lapideo dai corsi d'acqua”, visto che proprio l'art.48 della legge regionale toscana n.35/2015 recita “l' estrazione di materiale litoide dai corsi d'acqua e dai laghi è autorizzata dalla competente autorità idraulica al solo fine di ridurre il rischio idraulico. La stessa legge disciplina le modalità dei prelievi che non costerebbero alla collettività in quanto le ditte autorizzate, e ben liete di approvvigionarsi di ottimo materiale, non sarebbero pagate anzi dovrebbero loro pagare il relativo canone demaniale. Per concludere, ci aspettiamo che la Regione Toscana con i suoi organi tecnici e politici non si rifugi nel solito alibi dei mutamenti climatici ma provveda , dopo anni di discorsi, a definire un piano di asportazione programmata e controllata dei detriti in eccesso in base all'art. 48 della legge regionale già citata, ma più ancora in base al buon senso. Chiediamo anche al sindaco di Massa di intervenire sollecitamente in tal senso presso la Regione e cogliamo occasione per riproporre il prolungamento verso monte di questo frequentatissimo e bellissimo parco fluviale”.
Passeggiata sul Frigido di Italia Nostra Massa Montignoso: l'alveo si è alzato, bisogna intervenire
Scritto da Redazione
Cronaca
11 Maggio 2025
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