“Nessuno ascoltava nessuno, in quei tempi bui, la saggezza si era isolata in cima al tetto del mondo e stanca e depressa aveva lasciato il posto di comando alle pulsioni, che invece erano giovani, arroganti e muscolose, e si sgomitavano con grande energia dentro al cervello di ogni viandante, nella speranza di prevalere su tutto”. Sono parole tratte dall’apocalittico e fluviale “Il settimo cerchio” di Emiliano Ereddia (Il Saggiatore). Il romanzo, inserito nella rassegna “Il Pensier lib(e)ro”, organizzata dall’Associazione Qulture sotto la direzione artistica di Antonio Celano, sarà presentato sabato 14 dicembre alle ore 17 presso la Sala Gestri della Biblioteca Comunale di Carrara.Il titolo, di chiara ascendenza dantesca, è il racconto di una discesa all’inferno in cui ogni speranza di rivedere le stelle sembra impossibile. È il romanzo di un mondo postapocalittico retto unicamente da guerra e violenza, che ci mostra come la differenza tra uomini e bestie possa diventare la stessa tra morire e sopravvivere.Una serie devastante di terremoti ha spazzato via ogni forma di civiltà dall’Italia. Le città conosciute sono ormai ricordi e rovine, e al loro posto nuove inquietanti realtà hanno riempito gli spazi del potere, ristabilendo l’ordine con la sopraffazione e abbandonando interi territori all’anarchia e alla barbarie. È in questo scenario in disfacimento che si muove il mercenario Sparta, alla perenne ricerca di cibo e medicine per alleviare i propri dolori psicofisici e sulla cui testa pende una taglia voluta dal Magnifico, un dittatore grottesco e pericoloso. Quella di Sparta è una fuga senza fine, da nord a sud, verso la zona che ora chiamano Trinacria, luogo della sua infanzia, dove spera di trovare delle risposte al caos che ha divorato la sua vita e il suo tempo: il suo viaggio si rivelerà un’Odissea all’interno della quale incontrerà amici dimenticati come Buatta, nuovi nemici e nuovi alleati – come la gitana Cara – e Giugno, una bambina guerriera cresciuta nell’ultima comunità pacifista. Ereddia, uno dei nuovi e più accreditati scrittori dell’apocalittico e del distopico italiano, si immerge in questa storia per indagare con la scrittura gli istinti e le pulsioni dell’individuo: un bestiario degli abissi umani all’interno del quale cercare un anelito di salvezza tra cinema, fumetto e scrittura, azione e filosofia. L’autore dialogherà con Antonio Celano. L’ingresso è libero.
Emiliano Ereddia (Vittoria, RG, 1977) è scrittore, sceneggiatore e autore televisivo. Oltre a racconti per diverse riviste e antologie, ha pubblicato il romanzo “Per me scomparso è il mondo” (2014) e, con il Saggiatore, “Le mosche” (2021).