Nell'ultima conviviale del Rotary Club Carrara e Massa, il socio e past president Bruno Cagnoni ha tenuto una relazione a proposito della società che è comunemente nota come Nuovo Pignone e oggi è rappresentata da Baker Hughes. La sua storia, infatti, si sviluppa nell'arco di decenni, gloriosi come gli elevati traguardi tecnologici raggiunti e fecondi come i rapporti umani che costantemente hanno sostenuto un processo di creatività collettiva. Cogliendo l'occasione della sua esperienza professionale maturata in azienda, dato che ha rivestito, in qualità di ingegnere, il ruolo di Direttore di stabilimento (e a lui, tra l'altro, è da riferire l'attivazione dello Yard di Viale Zaccagna con i moduli da 1500 tonnellate), ha ripercorso l'importante storia della società nella sua ramificazione nella nostra provincia, a partire dalle origini e giungendo all'attualità. Partito dal 1842 quando nasce la Fonderia a Firenze sulla riva sinistra dell'Arno, l'ingegner Cagnoni ha ripercorso i tratti salienti della storia dell'azienda, passando, per esempio, dalla produzione, sempre nell'800, del primo esemplare di motore a scoppio e così segnando l'ingresso dell'azienda nella meccanica di qualità. L'arrivo nella nostra terra si attesta nel 1942, al momento dell'acquisto del catenificio Bassoli di Apuania, e da lì è un continuo progredire, pur dopo i terribili bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Infatti, è nel 1954 che, a Massa, riaprono i cancelli, con il preciso obiettivo di riconvertire e rinnovare le apparecchiature per l'industria mineraria, petrolifera e metanifera. Negli anni '70 si compie il salto di qualità, con lo sviluppo di impianti offshore e la creazione dei banchi di prova, fino all'oggi che la società conta il più grande parco al mondo, con ben 16 unità. n prosieguo la Società passa alla modularizzazione, ossia alla realizzazione di apparecchiature e macchinari con forte interdipendenza fra loro e, così, l'insediamento di Avenza viene completamente attrezzato per questo tipo di produzione e fa ingresso nel 1994 il colosso mondiale di General Electric. In proposito, tanto per dare un ordine di grandezze, ad oggi, sono state prodotte oltre 70.000 tonnellate di moduli. L'esposizione, interessantissima anche perché ha ricostruito la storia di un'industria così importante per il nostro territorio, è stata ulteriormente arricchita dall'intervento dell'altro socio, l'ingegner Giuseppe Baccioli, che pure è stato Direttore di stabilimento e ha sottolineato i diversi risvolti favorevoli, a beneficio del nostro territorio grazie a una realtà industriale di livello mondiale, facendo presente il ruolo decisivo della vicinanza con il porto, che rende il nostro territorio preferibile rispetto ad altri, dove pure l'azienda è presente.
La storia del Nuovo Pignone nella conviciale del Rotary Club Massa Carrara
Scritto da Redazione
Cultura
07 Febbraio 2025
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