In un’epoca in cui la sanità è spesso sotto pressione e i professionisti sono chiamati a fare sempre di più con sempre meno, ci sono figure che riescono a distinguersi non solo per la competenza, ma anche per l’umanità e la dedizione con cui svolgono il proprio lavoro.È il caso delle infermiere professionali Sonia Brizzi e Claudia Sergiampietri dell’ambulatorio Wound Care (Cura delle Ferite) di Avenza, punto di riferimento fondamentale per pazienti con ferite complesse e difficili da gestire.Chi si è trovato, come me, ad affidarsi a questo servizio sa bene quanto siano importanti l’ascolto, la precisione, la disponibilità e la capacità di prendersi cura della persona oltre che della ferita. Il loro lavoro e la loro disponibilità dimostra come la professionalità tecnica possa (e debba) andare di pari passo con la sensibilità umana, creando un ambiente rassicurante, competente e rispettoso.La gestione delle lesioni difficili richiede aggiornamento continuo, coordinamento con altri specialisti e una grande capacità di osservazione e “presa in carico”. Nel corso di questi anni, pur con tanta difficoltà, sono riuscite a costruire una “rete” di collaborazioni con ospedale e territorio, con medici specialisti e pronto soccorso diventando punto di riferimento importante per tutta la sanità del nostro territorio.Per la mia esperienza personale e delle persone che attendevano il loro turno nella sala d’aspetto dell’ambulatorio e con le quali ho avuto modo di scambiare impressioni e pareri derivanti dalle loro esperienze, ritengo che questo prezioso lavoro, non solo debba essere riconosciuto e salvaguardato, ma anche divulgato maggiormente e potenziato. Un grazie sincero, dunque, a chi con passione e dedizione rappresenta il volto migliore della nostra Sanità.
Biagio Marsiglia