Il diabete mellito oltre a quello di tipo uno è definito come una patologia di “alto interesse sociale. In Toscana stando all’Agenzia Regionale di Sanità la mortalità per diabete mellito nel periodo 2020-2022, ha registrato 4.379 casi, di cui 1.515 nella Asl 1 Toscana Nord Ovest. I malati cronici di diabete mellito sono 263.01 e 95.463 sono nella stessa Asl.Ogni anno a novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, promossa dall'OMS e dall'International Diabetes Federation , per sensibilizzare sulla malattia, sulla sua prevenzione e gestione. La data commemora la nascita di Frederick Banting, co-scopritore dell'insulina. L'obiettivo è diffondere la consapevolezza e promuovere stili di vita sani, una diagnosi precoce e un adeguato controllo della patologia. Il 15 novembre ad Albiano si terrà la Giornata della prevenzione dedicata al diabete e patologie connesse. “Nella giornata verrà degustata l’acqua Sparea proveniente dalle Alpi piemontesi utile anche per la prevenzione e per chi è affetto da varie patologie – ha detto Marcello Lo Presti presidente del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra – La giornata dedicata al diabete si terrà nella sede del Comitato della Croce Rossa di Albiano Magra in via Don Pietro Corsini 77 con inizio alle ore 8.30 e termine alle13.30 Abbiamo scelto sabato 15 per permettere a più persone di presentarsi. Si consiglia di essere a digiuno per poter effettuare il test della glicemia utile per la prevenzione del diabete. Puntiamo a monitorare quante più persone possibili di ogni età. Nella circostanza verranno effettuate sempre gratuitamente anche visita pneumologia, spirometria e l’elastometria al fegato con il professor Ferruccio Bonino, Ordinario di Gastroenterologia Ricercatore Senior Associato, Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Verranno anche determinati peso, altezza, circonferenza, pressione arteriosa, pulsiossimetria; consulenza nutrizionale con la dottoressa Elisa Baldini. Le visite ed ecografie al fegato saranno effettuate anche dalla professoressa Maurizia Bonetto direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa e dell’unità Operativa Complessa di Epatologia, Centro di Riferimento della Regione Toscana per le
Epatopatie Croniche e il Tumore del Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisa. Spirometria e visita polmonare saranno effettuate dal dottor Giancarlo Parentini specialista in Malattie Respiratorie Medicina del Lavoro, Radiologia e Fisiopatologia Respiratoria e soprattutto in Medicina Interna specialità, che si occupa anche del diabete. Saranno effettati test per la prevenzione dell’Epatite C. Le giornate di prevenzione sono in linea con le direttive dell’OMS. Le persone che desiderano effettuare solo la glicemia sono pregate di presentarsi a digiuno, senza prenotazione. Per le altre visite, invece, occorre prenotarsi telefonando in orario d’ufficio al numero: 018741549.
“Numerosi studi clinici hanno dimostrato che il polmone può essere a coinvolto da una malattia cronica sistemica quale è il diabete – ha spiegato il dottor Parentini - Infatti la letteratura dell’ultimo decennio è ricca di dati che comprovano che il paziente diabetico è predisposto nella sua storia clinica a presentare delle alterazioni respiratorie che possono sfociare in una malattia polmonare acuta o cronica e, al contrario, che le patologie polmonari possono indurre una maggiore incidenza di diabete (o almeno possono essere considerate come possibili aggravanti di questa malattia Osserviamo che i pazienti diabetici sono più recettivi, rispetto ai soggetti non diabetici. alle infezioni polmonari batteriche e / o virali, e d’altra parte, le infezioni polmonari peggiorano il controllo glicemico, come si osserva anche nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).”
“I nuovi ed efficaci farmaci antidiabetici – spiega il professor Dott. Ferruccio Bonino - ad azione ormono-agonista determinano una svolta epocale nella terapia del diabete di tipo 2 (DT2) perché oltre all’obbiettivo di normalizzazione della curva glicemica si sono dimostrati capaci di indurre anche la significativa riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari. Il rischio di malattie cardiovascolari è infatti nei soggetti diabetici di circa due volte superiore rispetto alla popolazione generale. Il quesito odierno è quindi come identificare tra i soggetti con DT2 coloro che avendo un rischio cardiologico individuale significativo beneficerebbero effettivamente dalle nuove terapie che non possono essere prescritte a tutti in quanto i farmaci ormono-agonisti vanno individualizzati accuratamente per evitare effetti avversi che possono verificarsi in singoli pazienti.La Steatosi Epatica (SE), volgarmente detta Fegato Grasso è una patologia asintomatica(molto frequente, presente in almeno circa un terzo della popolazione generale) caratterizzata dall’accumulo di lipidi (trigliceridi) in più del 5 per cento delle cellule del fegato ed è spesso associata a deposito di grasso viscerale, sovrappeso o obesità. Il rischio diDT2 aumenta di ben cinque volte nei soggetti con SE e la combinazione di SE e DT2 si associa all’incremento di tutti gli indicatori di rischio di eventi cardiovascolari acuti (infarto miocradico, ictus,..). Sia il rischio di sviluppare il DT2 che quello delle malattie cardiovascolari possono essere significativamente ridotti con il miglioramento della Steatosi e soprattutto con la sua mancata progressione in Steato-Epatite. Il vero acceleratore del rischio patologico di evoluzione clinica della malattia cardiovascolare è infatti l’induzione di infiammazione nel fegato steatosico, ovvero la Steato-Epatite che è anche una malattia evolutiva epatica che può portare rapidamente a complicazioni come la cirrosi e i carcinoma del fegato. La comparsa di Steato-Epatite, l’innesco di infiammazione su di un fegato steatosico causa l’effettiva accelerazione del rischio di patologia e mortalità cardiovascolare nei soggetti con DT2 (incremento significativo dell’incidenza di infarti e ictus). Gli agonisti ormonali si stanno dimostrando in grado non solo di ridurre la steatosi e il peso corporeo, ma soprattutto di risolvere la Steato-Epatite,perciò la diagnosi della Steatosi e soprattutto il suo monitoraggio nel tempo per la diagnosi precoce di eventuale evoluzione in Steato-Epatite,che si associ alla progressione delle malattie sia epatiche che sistemiche è molto opportuna per ridurre morbilità e mortalità nel singolo soggetto e per i sistemi sanitari regionali i costi derivanti dalla gestione di tali patologie. Infatti sono proprio i soggetti con segni evidenti di Steato-Epatite quelli più idonei per le nuove terapie ormono-agoniste. Oggi la diagnosi di steatosi epatica e soprattutto di incipiente/franca Steato-Epatite è facile, accurata e riproducibile essendo ottenuta mediante la misura dell’elasticità epatica, registrata con strumenti ecografici portatiliche permettono di superare i limiti della variabilità e soggettività della misura effettuata in corso della comune ecografia e sono molto adatti agli screening di popolazione generale. L’abbiamo dimostrato in occasione degli eventi preventivi organizzati nel corso dell’anno scorso e i cui risultati sono stati pubblicati come studio pilota di fattibilità . La procedura diagnostica è non invasiva e rapida (pochi minuti) e fornisce una misura automatica dell’elasticità del fegato e contemporaneamente dell’indice del grado di accumulo di lipidi intra epatico e infiammazione intra-epatica. Lo strumento utilizzato è stato validato in uno screening di popolazione generale condotto in Cina su oltre cinque milioni e settecentomila persone”.









