Grande successo di partecipazione per il primo convegno sugli interventi psico-sociali nei disturbi cognitivi, organizzato a Pontremoli, per conoscere le problematiche legate alle demenze, gli interventi più utili per persone affette da Alzheimer e i servizi presenti sul territorio. I saluti istituzionali sono stati portati dal presidente della Sds Roberto Valettini, dal sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri e dal direttore Sds Marco Formato. “Dobbiamo informarci - ha detto quest’ultimo - per questo apriamo esperienze sul territorio, approfondimenti e focus sui nostri servizi in Lunigiana”. “Non è facile affrontare il tema delle demenze - ha aggiunto Valettini - si tratta spesso di situazioni delicate e impegnative nell’ambito delle quale Asl ed enti locali cercano di dare risposte. Ogni famiglia può trovarsi in situazioni simili, serve quindi intervenire per il malato e per la famiglia, con professionalità e passione”. “I momenti di confronto sono aumentati - ha chiuso Ferri - e ci aiutano a riflettere e ottimizzare i servizi che la Sds e i comuni cercano di offrire ai cittadini”. Moderatore della mattinata è stato Giovanni Gelmini, medico chirurgo specializzato in geriatria e gerontologia oltre che in medicina interna, direttore del distretto Sud-Est dell’Azienda USL e presidente nazionale dell’Associazione Geriatri Extraospedalieri (AGE), un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 2002, con carattere volontario, che ha come obiettivi la diffusione delle nuove conoscenze geriatriche, attraverso incontri di formazione, la prevenzione e l’educazione sanitaria. A seguire la lettura magistrale di Antonino Maria Cotroneo, direttore SC Geriatria OMV e direttore Dipartimento funzionale continuità delle cure ospedale territorio Asl Città di Torino, dal titolo ‘Demenze nell’anziano: il paradigma della complessità clinica e assistenziale’. Poi gli interventi di Carolina Mobilia, medico geriatra dell’USL Toscana nord ovest e di Fabrizio Arrigoni, neuropsicologo clinico dell’Università degli studi di Brescia, Marco Fumagalli, educatore professionale Villaggio Alzheimer Monza, Bartolo Morabito, psicomotricista di Parma sul tema della musicoterapia, e poi operatori domiciliari apuane della cooperativa G. Di Vittorio con una narrazione dei momenti di incomunicabilità della rete del sistema curante.Nel pomeriggio interventi moderati da Renato Galli, referente clinico del progetto Regione Toscana Alzheimer e demenze e Direttore dipartimento delle specialità mediche. Sono intervenuti Paolo Brunelli, presidente di Looking for Monica, un’associazione di promozione sociale per il sostegno ai malati e ai famigliari delle persone colpite da Alzheimer, Amedeo Baldi con ‘L’approccio sanitario nella cura delle demenze’, Debora Luccini, responsabile Centri diurni Alzheimer della Lunigiana con ‘L’esperienza dei Centri Alzheimer in Lunigiana’, Chiara Falchetti, psicologa cure primarie con ‘Il gruppo di auto aiuto per le malattie croniche’; Elisa Sibillo ed Elisa Ratti sull’esperienza del Caffè Alzheimer in Lunigiana. Il comitato scientifico era formato da Giovanni Gelmini, Paolo Brunelli e Marco Formato, direttore della Società della salute della Lunigiana.
 
                                         
                                        
 
                                         
                                         
				
 
				





 
                                         
                                        
