Se tutto il centro destra e gran parte dei carrarini ha giudicato in maniera decisamente negativa la decisione del sindaco di Carrara Serena Arrighi di sollecitare il boicottaggio dei farmaci di provenienza israeliana nelle farmacie comunali, sono arrivate anche delle attestazioni di solidarietà ad Arrighi, ovviamente dalla sinistra più radicale come Rifondazione Comunista Carrara e l'associazione massese Gaza Fuorifuoco. Ecco i loro comunicati:
Le accuse rivolte dal consigliere Simone Caffaz alla sindaca Arrighi per la richiesta di sospendere la commercializzazione di prodotti provenienti da aziende israeliane sono totalmente fuori luogo. Si tratta di un uso distorto di storia e concetti che meriterebbero rispetto, non strumentalizzazioni. Il boicottaggio è uno strumento politico legittimo e nonviolento, utilizzato per esercitare pressioni etiche contro governi responsabili di violazioni dei diritti umani. Chiedere alle farmacie comunali di non trattare prodotti israeliani significa assumersi una responsabilità civile di fronte a un governo che, secondo la Corte Internazionale di Giustizia e la Commissione d'Inchiesta ONU, sta attuando politiche di genocidio e apartheid.In questa situazione, l'Italia e l'Europa dovrebbero adottare misure concrete – come sanzioni, già efficaci contro il Sudafrica dell'apartheid – invece di mantenere una posizione complice. Quando gli Stati non agiscono, spetta alle istituzioni locali e alla società civile applicare strumenti nonviolenti come il boicottaggio promosso dal movimento internazionale BDS.Come Gaza FuoriFuoco, esprimiamo piena solidarietà alla sindaca Arrighi, oggi bersaglio di accuse infondate e pretestuose: ha scelto con coraggio di esercitare il suo ruolo per difendere milioni di palestinesi vittime di politiche di oppressione e colonizzazione.È inoltre necessario respingere l'uso improprio dell'accusa di antisemitismo. Criticare Israele non è antisemitismo.L'antisemitismo è odio verso le persone ebree, non la contestazione delle azioni di un Governo. Paragonare un boicottaggio politico alle leggi razziali del 1938 è una manipolazione offensiva che banalizza la storia e le sue tragedie.Ricordiamo anche che numerose comunità ebraiche nel mondo sostengono la causa palestinese, e che identificare l'ebraismo con le politiche del governo israeliano alimenta – non combatte – l'antisemitismo stesso.La scelta della sindaca Arrighi dimostra che esistono istituzioni pronte a rompere il silenzio e a rifiutare ogni forma di complicità. Il boicottaggio è un atto di responsabilità e un contributo necessario per costruire un futuro di uguaglianza e diritti per tutte e tutti.









