Arriverà il 5G anche nei paesi a monte, ma a partire da settembre 2025: l’annuncio fatto dall’assessore Moreno Lorenzini ha suscitato diverse critiche da parte del consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che spiega: “La decisione di Lorenzini è in forte controtendenza da ciò che emerge dalla nuova Relazione sullo stato di attuazione del PNRR pubblicato recentemente dalla Corte dei Conti che ha inserito il “Piano Italia 5G “ tra i programmi più in difficoltà, a cui si aggiunge un definanziamento di circa 900 milioni di euro.Nella commissione congiunta Ambiente e Urbanistica, presieduta rispettivamente da Sirio Genovesi e Augusto Castelli si è detto che da Roma è arrivata una proposta per l'installazione di dispositivi di nuova generazione, inseriti in un nuovo finanziamento PNRR. È risaputo che il dipartimento per la trasformazione digitale ha tenuto centinaia di incontri con i rappresentanti dei comuni per convincerli ad adottare questo piano a rischio finanziamento, infatti, Inwit calcola che, nel caso di autorizzazioni legate al progetto “densificazione” del Pnrr, il tasso di diniego delle amministrazioni supererebbe il 25 per cento. Mi stupisce che l’assessore Lorenzini non abbia portato questi dati in consiglio comunale. Ha valutato attentamente l’impatto ambientale e l’inquinamento? Peraltro il presidente della commissione ambiente, Sirio Genovesi dovrebbe convocare più spesso le sedute, soprattutto per definire un nuovo piano delle antenne ed un nuovo regolamento, visto che di quello vigente, deliberato dall’amministrazione nel 2009 e rivisitato ed integrato nel 2013, il sindaco Arrighi non ne conosce l’esistenza. Da mesi, nel silenzio tombale dei nostri amministratori che non hanno debitamente informato i cittadini, sono stati tra l’altro predisposti e successivamente attivati ampliamenti per la tecnologia 5G su tutto il nostro territorio. Il dato emerge dai numerosi protocolli in entrata, nei quali le aziende di telefonia mobile hanno inviato le Scia (così come prevede la normativa) comunicando che avrebbero iniziato i lavori di adeguamento ed implementazione delle stazioni base. Ma se per implementare i tralicci già esistenti, il comune non può intervenire, diversamente è la competenza relativa per esempio alla Società Linkem, che aveva chiesto precedentemente il permesso per costruire una nuova antenna. I cittadini dovrebbero essere informati se era stata autorizzata oppure no. Chiedo inoltre che vengano definiti, prima di accettare la proposta dell’implementazione delle aree destinate al 5G, gli attuali limiti a cui sono soggette le emissioni elettromagnetiche degli impianti di telecomunicazione presenti per minimizzare l’esposizione della popolazione ai nuovi campi elettromagnetici nel rispetto del principio di precauzione. Per i motivi illustrati chiedo anche di verificare che siano rispettate le massime garanzie possibili sulla salute, sulla privacy e sui diritti civili dei residenti e dei lavoratori e che venga integrato il Regolamento del 2013 in base alle nuove tecnologie. In commissione è stato riferito che la procedura di approvazione richiederà diversi mesi a causa dei passaggi previsti dalla legge per il rispetto della valutazione ambientale strategica, per cui il presidente della commissione ambiente ha tutto il tempo per mettere mano al piano delle antenne e del regolamento di attuazione”.
Il 5G nei paesi a monte da settembre 2025: il consigliere Mirabella critica la decisione dell'assessore Lorenzini
Scritto da Redazione
Politica
09 Dicembre 2024
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