L’incendio al campo rom del Lavello avvenuto pochi giorni è stata l’occasione per il consigliere di Forza Italia Lorenzo Lapucci per mettere in evidenza la sostanziale immobilità dell’amministrazione carrarese rispetto ai provvedimenti stabiliti per lo smantellamento del campo e per tornare a chiedere a viva voce lo sgombero.
“Le complessità della zona sono note da tempo – ha spiegato Lapucci - un depuratore che ha causato e causa notevoli disagi ai residenti, già sequestrato per malfunzionamento e poi dissequestrato, e la presenza, sulla sponda del canale di competenza del comune di Carrara, di un campo rom con annessa discarica di rifiuti di ogni genere. In particolare occorre rilevare come l’amministrazione comunale di Carrara, dopo tre anni di governo della città, non abbia predisposto alcun intervento risolutivo nè tantomeno migliorativo all’interno del campo rom. Al contrario si evidenzia un aumento delle roulotte ed una sempre maggiore frequenza di accumulo di rifiuti ingombranti che talvolta vengono gettati nel fosso, altre volte bruciati e spesso portati via dal personale della partecipata che si occupa di gestione dei rifiuti.” Lapucci ha ricordato le ripetute interpellanze e i numerosi appelli fatti al sindaco De Pasquale con la richiesta di intervenire ripristinando la legalità a tutela della sicurezza urbana ed ha anche ricordato che l’amministrazione ha aderito con deliberazione numero 390 del 2018 al protocollo d’intesa con la Regione Toscana, denominato “Interventi finalizzati al superamento dei campi rom”, che sostanzialmente ripartiva tra Regione e comune l’onere di predisporre progetti volti alla chiusura dell’insediamento illegale e di stanziare le opportune risorse per gli interventi da realizzare.
“Dopo due anni dalla firma del protocollo – ha continuato Lapucci - comune e Regione non hanno fatto nulla: nessun progetto è stato realizzato e non si hanno notizie sulla programmazione di eventuali interventi. Apprendo dal comunicato del sindaco De Pasquale, in merito all’ultimo rogo verificatosi alcuni giorni fa, che lo stesso afferma testualmente “alle questioni di carattere prettamente ambientale si sommano criticità di tipo igienico-sanitario e sociale che in qualche occasione, come ieri, innescano problemi di ordine pubblico”. Dato che il sindaco ha ben chiari i problemi presenti nell’area del Lavello e li esprime pubblicamente parlando di criticità igienico-sanitarie ed ordine pubblico , occorre ricordargli che secondo il decreto legislativo 267/2000 Art 50, il sindaco può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti a tutela dell’igiene pubblica. Cioè può fare ordinanze in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro. Inoltre il sindaco, in qualità di ufficiale del governo, può adottare, con atto motivato, provvedimenti contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.”
Sulla base di questi poteri riconosciuti al sindaco dalla legge e in base al decreto Minniti e alla Legge 132/2018 relativa a situazioni di pregiudizio dell’igiene pubblica, sicurezza urbana, decoro ed incolumità pubblica, Lapucci ha chiesto ancora una volta al sindaco De Pasquale di emanare un’ordinanza di sgombero delle roulotte presenti lunga la strada del Lavello, in attesa di una più ampia e necessaria programmazione volta al superamento dell’intero campo Rom e nel rispetto dei compiti che l’ordinamento giuridico gli attribuisce.