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Scritto da Redazione
Politica
29 Ottobre 2022

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Sembra un qualcosa che fa parte di un passato lontano, eppure Massa annovera ancora tra i suoi cittadini onorari nientemeno che Benito Mussolini. Una figura che di certo non sembra adatta a rappresentare, se vogliamo usare un eufemismo, i valori di una città medaglia d’oro per la resistenza: motivo per cui ben quattro consiglieri comunali, Stefano Alberti, Gabriele Cairoli, Alessandro Volpi e Giovanni Giusti, hanno proposto una mozione congiunta per l’immediata revoca del titolo.

L’azione dei quattro consiglieri, come da loro stessi ammesso, non si basa sull’idea di cancellare il passato, ma bensì quella di dare un segnale forte in un’epoca come la nostra, in cui certi fantasmi del passato sembrano essere tornati più forti che mai.

Premesso che, nel biennio 1923-24, furono centinaia i comuni italiani – spiegano i quattro consiglieri – di piccole e grandi dimensioni che, dietro insistente sollecitazione delle prefetture, conferirono la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini; che, il 24 maggio 1924, anche il Consiglio Comunale di Massa, conferiva per acclamazione la Cittadinanza Onoraria di Massa a Benito Mussolini, capo del governo e duce del fascismo, con la seguente motivazione esposta dal Sindaco Carlo Giorgini “Il Comune di Massa, acclama cittadino Massese Benito Mussolini, della stirpe italica espressione sublime, forgiatore della rinnovellata Grandezza d’Italia”, esaltando inoltre il Mussolini desideroso della “guerra redentrice”, la prima guerra mondiale, che Papa Benedetto XV definì “una inutile strage”; che la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini non è mai stata formalmente revocata. Considerato che, i mutamenti nello scenario politico e sociale a cui stiamo assistendo in questi anni, con manifestazioni di xenofobia, razzismo e apologia del fascismo sempre più frequenti, rendono imprescindibili sia il dovere di ricordare le tragedie del passato, sia la necessità di affrontare e opporsi all’indifferenza del presente, riaffermando i valori repubblicani e democratici ed i principi di libertà, rispetto, uguaglianza e solidarietà ripresi dalla nostra Costituzione nata dalla sconfitta del fascismo, e dato atto che Massa e città medaglia d’oro al merito civile per la resistenza…”.

Usando anche le parole del presidente della repubblica Mattarella, ed elencando molti dei crimini ascrivibili al duce, Alberti, Cairoli, Volpi e Giusti giustificano la necessità di un’azione di questo tipo, in grado di rimarcare una volta per tutte la vocazione democratica e antifascista della città di Massa.

“… e che nella sua storia – continua la nota – la città di Massa ha dimostrato un forte impegno per coltivare e tenere viva la memoria, in linea anche con quanto affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria: “La memoria … non è, dunque, gettare lo sguardo su una fotografia che sbiadisce con il trascorrere del tempo. Ma un sentimento civile, energico e impegnativo. Una passione autentica per tutto quello che concerne la pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, il diritto, il dialogo, l’eguaglianza, la libertà, la democrazia. Sta a noi impedire che quel che, di così turpe, è avvenuto si ripeta. Sta a noi vigilare e guidare gli avvenimenti e trasmettere alle future generazioni i valori della civiltà umana”; che Massa fu scenario di stragi durante la Seconda guerra mondiale contro la popolazione, direttamente ed indirettamente imputabili ai fascisti collaborazionista dell’esercito occupante nazista, e ritenuto che la revoca della più alta onorificenza civica conferita il 24 maggio 1924 a Benito Mussolini costituisca un atto di alto valore simbolico, che non si rivolge al passato per riscrivere la storia, anche quella più cupa come il ventennio fascista, ma che guarda al presente e al futuro per respingere i fascismi contemporanei, per promuovere una cultura di pace, per riaffermare che a Massa i valori antidemocratici di cui il fascismo è stato espressione non possono avere cittadinanza; il consiglio comunale delibera di revocare a Benito Mussolini, per i motivi espressi in premessa, la cittadinanza onoraria della Città di Massa”.

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