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Scritto da Redazione
Politica
25 Settembre 2025

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"Il porto di Carrara non può diventare il palcoscenico dell’ideologia del  sindaco di Carrara Serena Arrighi". Lo ha detto il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella riferendosi al  post  sul porto di Marina di Carrara messo oggi dal sindaco Arrighi sulla sua pagina facebok ufficiale. "E' l’ennesimo esempio di come il comune venga utilizzato come palcoscenico per battaglie ideologiche e slogan ad effetto, piuttosto che per azioni concrete - ha continuato Mirabella -  Parliamo innanzitutto dei fatti. La nave SLNC Severn, battente bandiera statunitense, è al centro delle cronache di questi giorni. Si tratta di un cargo militare-logistico diretto alla base di Camp Darby, tra Pisa e Livorno. Camp Darby è una delle più grandi basi logistiche USA in Europa: qui vengono stoccati, mantenuti e movimentati mezzi e munizioni destinate alle operazioni americane e NATO. Non a caso negli anni scorsi è stato realizzato anche un ponte ferroviario girevole sul canale dei Navicelli per agevolare il trasporto di materiali bellici in sicurezza. La Severn  trasporta mezzi logistici e attrezzature militari destinati al supporto delle attività statunitensi. A Livorno, i portuali e alcune sigle sindacali hanno inscenato un presidio che ha impedito l’attracco della nave al Molo Italia, e per questo motivo oggi l’imbarcazione è in rada, in attesa che venga individuata una destinazione alternativa: tra i porti ipotizzati ci sono Savona, La Spezia e – appunto – Marina di Carrara. E qui entriamo nel merito delle parole del sindaco Arrighi. Nel suo post, lei parla di “porto di pace” e “porto di accoglienza”, dicendo di augurarsi che la Severn non venga ad attraccare a Carrara. Ma il messaggio contiene alcune evidenti contraddizioni. Una  strumentalizzazione e uno stato di confusione. La nave in questione non trasporta mezzi logistici diretti ad  una base USA. Usare il dramma di Gaza e lo slogan “no alla guerra e al genocidio” per legare la questione di Marina di Carrara alla tragedia palestinese è un evidente tentativo di cavalcare un sentimento popolare e trasformarlo in propaganda politica. Tra l'altro non sono  competenze che  spettano al comune. La decisione se far attraccare o meno la nave non dipende dalla Arrighi,  si tratta di competenze governative, portuali e in questo caso anche diplomatiche. Dire “mi auguro che non venga” è facile, ma non corrisponde ad alcuna azione concreta di responsabilità. La Arrighi peraltro  ama presentarsi come il “sindaco dell’accoglienza”, ma tutti ricordiamo le sue polemiche con il governo ogni volta che una nave di migranti è stata indirizzata al nostro porto. In quei casi ha parlato di “scaricabarile” e di “peso insostenibile”, ben lontano dal linguaggio dei valori universali. In realtà, molte volte accoglie perché obbligata da leggi e convenzioni internazionali, non per scelta autonoma di generosità. Sul suo imput a non voler la nave al porto si insinua anche  una battaglia ideologica contro gli Stati Uniti.Va notato infatti  che la SLNC Severn batte bandiera americana. Parlare di “porto di pace” e augurarsi che non attracchi equivale di fatto a una contrapposizione ideologica con gli Stati Uniti, trasformando una vicenda tecnica e logistica in uno scontro politico internazionale, quasi fosse un duello contro “Trump” o contro l’America. Un salto pericoloso e fuori misura per un  sindaco che dovrebbe occuparsi dei problemi concreti di Carrara. Il porto di Marina di Carrara è una risorsa economica e lavorativa che deve essere gestita con serietà, non piegata alla propaganda. Attraverso questo post, il sindaco Arrighi potrebbe incentivare iniziative di protesta che rischiano di compromettere le attività del porto di Marina di Carrara con ripercussioni economiche. Se davvero la Arrighi  ritiene inopportuno l’attracco della nave, non servono proclami sui social: servono atti concreti, richieste formali al governo, chiarimenti trasparenti sui carichi, e tavoli istituzionali. Carrara non ha bisogno di slogan, ma di risposte serie. I cittadini meritano fatti, non   post  di propaganda della sinistra".

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