Altro giro di novità nel settore del gioco online. E non ci riferiamo solamente alle nuove concessioni e agli interventi previsti nella Legge di Bilancio, quanto all’impatto delle novità che potrebbero intervenire sul Decreto Dignità del 2018, che aveva a suo tempo proibito ogni forma di pubblicità sui brand del gioco online, come i migliori siti poker AAMS, o i portali di calcioscommesse, ecc.
La promozione del gioco online si fa più responsabile
L’avvento del Decreto Dignità ha infatti apportato numerosi cambiamenti nelle strategie di marketing degli operatori del gioco online, inducendoli ad adottare delle formule di promozione più responsabile, concentrandosi maggiormente su canali diretti e comunicazioni mirate agli utenti già registrati. Il divieto totale di pubblicità ha infatti spinto gli operatori a ripensare le proprie strategie di acquisizione clienti, spostando l'attenzione verso il miglioramento dell'esperienza utente e la fidelizzazione.
A ragione di ciò, le piattaforme hanno intensificato gli investimenti nelle tecnologie di personalizzazione, nell'assistenza clienti e nei programmi di fidelizzazione, cercando di distinguersi dalla concorrenza attraverso l'eccellenza del servizio clienti piuttosto che tramite messaggi pubblicitari aggressivi che come sopra introdotto, sono oggi impossibili da perseguire. Un cambiamento che ha innovato l’approccio di marketing, spostando altresì una maggiore attenzione alla protezione dei giocatori vulnerabili e alla prevenzione del gioco problematico.
Le nuove concessioni e il futuro del settore
Passando al presente, abbiamo già anticipato come il 2025 si preannunci come un periodo di transizione per il settore del gioco online in Italia. L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sta lavorando alla definizione delle nuove concessioni, con l'obiettivo di regolamentare in modo più efficace un mercato che necessita di una regolamentazione più dinamica: tra le principali novità in discussione vi è l'inasprimento dei requisiti per l'ottenimento delle licenze, con elevazione dei termini di solidità finanziaria degli operatori e dei sistemi di controllo interni.
Le nuove concessioni dovrebbero anche prevedere un incremento dei costi delle licenze, cosa che potrebbe condurre a una contrazione del numero di operatori presenti sul mercato italiano, favorendo i grandi gruppi internazionali a discapito delle realtà più piccole.
La revisione del Decreto Dignità
Uno degli aspetti più dibattuti riguarda la possibile revisione del Decreto Dignità, con l'introduzione di forme di pubblicità controllata e responsabile. Secondo le indiscrezioni, il governo starebbe valutando l'adozione di un modello simile a quello spagnolo, che permette la promozione del gioco online in determinate fasce orarie, con messaggi che non incoraggiano il gioco eccessivo.
La pubblicità potrebbe dunque essere nuovamente consentita solo se accompagnata da chiari avvertimenti sui rischi del gioco d'azzardo e con informazioni sui servizi di supporto per il gioco problematico. Si dovrebbe inoltre limitare i messaggi promozionali ai soli canali utilizzati da un pubblico adulto, escludendo completamente quelli frequentati dai minori.
Insomma, quel che pare evidente è che per il settore del gioco online si prospetti un periodo in cui sarà importante cercare un equilibrio tra la crescita economica e la responsabilità sociale. Da un lato, infatti, è evidente che il gioco online continui a rappresentare una fonte importante di entrate fiscali per lo Stato e di creazione di nuovi posti di lavoro. Dall'altro, però, risulta essere prioritario proteggere i consumatori vulnerabili dai rischi del gioco d’azzardo e, dunque, prevenire fenomeni come la dipendenza dai giochi online e il riciclaggio di denaro sporco.
Ecco, dunque, che è lecito immaginare che le nuove normative si muoveranno proprio in questa direzione: cercare di creare un ambiente di gioco sicuro e trasparente, che possa contribuire allo sviluppo economico del Paese senza però comprometterne il tessuto sociale.
Considerati i diversi interessi in gioco, però, potrebbe non essere facile comprendere in che modo si raggiungerà il già citato equilibrio e come verranno riscontrate le continue richieste degli operatori del gioco online, che chiedono delle regole più flessibili sulle formule di promozione adottabili nel nostro Paese.