Dopo la beffa di Pisa, che ha comunque dato ulteriori certezze alla squadra di Calabro, la Carrarese si appresta ad affrontare il derby con lo Spezia, che torna allo Stadio dei Marmi dopo ben 13 anni di assenza. La partita è stata già rovinata, nei giorni precedenti, da gestioni dei biglietti e imposizioni di limitazioni che incidono negativamente sullo spettacolo di una delle sfide più sentite e affascinanti di tutto il panorama calcistico italiano. Rivediamo dunque alcune delle tantissime partite storiche che si sono giocate a Carrara fra apuani e aquilotti.
18 novembre 1979 Carrarese-Spezia 1-2, l’inizio della rivalità
Carrarese e Spezia a partire dagli anni ‘20 si erano incontrate più di 20 volte, in partite, tutto sommato tranquille. Le cose cambiarono radicalmente dopo il 18 novembre 1979: eravamo in C2, gli azzurri, l’anno precedente, avevano sfiorato la promozione in C1 con la sconfitta nel celeberrimo spareggio di Pistoia contro il Montevarchi. Era stata un’estate turbolenta per il club apuano: l’allenatore Orrico era passato in serie A all’Udinese e, al suo posto, era arrivato Umberto Lembi. Era cambiata anche la presidenza con Brambilla che aveva preso il posto di Cecchinelli e diversi giocatori si si erano trasferiti altrove, con il mercato in entrata caratterizzato principalmente dagli acquisti di giovani calciatori. Nonostante tutto, l’avvio in campionato fu incoraggiante per gli azzurri che collezionarono tre vittorie, due pareggi e soltanto due sconfitte nelle prime sette partite e si presentarono bene allo scontro in casa contro lo Spezia, primo in classifica a pari punti con il Prato. Giornata piovosa, l’arbitro della partita era il signor Meschini di Perugia, destinato ad essere il protagonista in negativo di questo match. La Carrarese dopo solo cinque minuti di gioco trovava il vantaggio grazie a una bellissima punizione di Giansanti da 40 metri: sembrò l’inizio di una giornata fantastica ma non fu così. Il direttore di gara cominciò a prendere decisioni assurde e completamente a favore dello Spezia: nei primi 20’ minuti della ripresa vennero espulsi gli azzurri Manica e Podestà; i bianconeri trovarono il pareggio al 67’ con Bongiorni, all’84’ terza espulsione per la Carrarese ai danni di Boni e dopo una manciata di minuti lo Spezia passò in vantaggio con Rossinelli. Da quel momento in poi partì una vera e propria caccia all’uomo: il pubblico marmifero abbattè la “ramata” e invase il campo alla ricerca dell’arbitro, che venne anche colpito da un’ombrellata nella fuga verso gli spogliatoi. Carabinieri e polizia riuscirono a stento a contenere la furia del pubblico apuano che si protrasse fino a tarda serata, con l’arbitro Meschini costretto a scappare nascosto nel pullman dei giocatori dello Spezia. Le decisioni prese dal giudice sportivo furono molto pesanti, con squalifiche a giocatori e al campo che di fatto compromisero la stagione della Carrarese che ottenne comunque un buon 6° posto, mentre gli aquilotti riuscirono a promuovere in C1. Da quel 18 novembre del 1979 le sfide fra Carrarese e Spezia non furono più le stesse…
CARRARESE: Deogratias, Bonni, Giansanti, Ricci, Manica, Podestà, Menconi (79’ Cini), Manieri,
Domenicali, Frediani, Quagliaroli.
SPEZIA: De Filippis, Bonanni, Rossinelli, Seghezza, Bertacchini, Sassarini, Barbuti (56’ Beccatini), Simoni, Di Staso, Noferi, Bongiorni.
Marcatori: 5’ Giansanti, 67’ Bongiorni, 87’ Rossinelli.
4 dicembre 1988 Carrarese-Spezia 0-1, il grande rimpianto
Dopo l’anno passato in C2 nella stagione 1987/88, la Carrarese tornò subito in C1 al termine di una lunga lotta al vertice con Montevarchi e Massese e, nella piazza, ripartì un grande entusiasmo, anche dopo il passaggio del mister Corrado Orrico tra le fila della Lucchese.Alla guida della squadra venne scelto un giovane tecnico viareggino molto promettente, Marcello Lippi, che aveva ben figurato nelle stagioni precedenti con Pontedera, Siena e Pistoiese. L’ossatura della squadra rimase sostanzialmente quella dell’annata precedente, con l’innesto, tra gli altri di Pinelli, Ferraris, Ansaldi e Mainardi. Sin dalle prime battute del campionato la squadra apuana si dimostrò molto organizzata e forte, soprattutto nella fase difensiva. Dopo 12 giornate la Carrarese si trovò prima da sola in con 16 punti mentre Reggiana, Lucchese e Spezia inseguivano a quota 15. Il menù della 13’ giornata riservava proprio la sfida fra azzurri e bianconeri a Carrara. Lo stadio era gremito e colorato con oltre 10 mila persone, più di 1000 gli spezzini. Dopo soli 37 secondi dal calcio d’inizio lo Spezia passò in vantaggio con un gol di Tacchi, che sfruttò una dormita generale della difesa gialloazzurra. Da quel momento in poi la partita fu un continuo duello fra la Carrarese e il portiere spezzino Rollandi, autore di diversi interventi prodigiosi. Dove non arrivava l’estremo difensore ligure ci pensarono i legni e due salvataggi sulla linea dei difensori ospiti che impedirono agli azzurri di trovare la rete del pareggio. Dopo un ottimo girone d’andata gli azzurri calarono nel girone di ritorno, complici anche pareggi in gare casalinghe contro avversari non insormontabili come Vicenza, Spal, Venezia e Centese. Probabilmente anche l’assenza di un centravanti di razza influì nelle sorti della stagione della Carrarese che concluse comunque il suo campionato al 7° posto. In B salirono Reggiana e Triestina che beffarono lo Spezia sconfitto dalla Lucchese di Orrico all’ultima giornata.
CARRARESE: Pinna, Vitaloni (58’ Ferraris), Carillo, Carli, Montanri, Ansaldi, Picasso, Fiordisagio (85’ Figaia), Mainardi, Pinelli, Puppi.
SPEZIA: Rollandi, Giorgi, Conti, Chiappino, Stabile, Pregnolato, Spalletti (72’ Siviero), Russo,
Mariano, Ceccaroni, Tacchi (70’ Peragine). Marcatori: 1’ Tacchi.
17 ottobre 1993 Carrarese-Spezia 4-0, la partita perfetta
Era la sesta giornata del campionato C1 1993/94, Carrarese e Spezia si sfidarono in una partita, che almeno dalla classifica, sembrava equilibrata: non fu così. In un Dei Marmi pieno e festante, dopo appena un quarto d’ora di gioco, gli azzurri, allenati da Rino Lavezzini, conducevano già per 3 a 0 grazie alla doppietta di Fermanelli e al gol di Ratti che con uno scavetto preciso che battè il malcapitato Gamberini in uscita. Al 20’ della seconda frazione, ancora la scatenata coppia Fermanelli-Ratti confezionò la rete del definitivo 4-0, con Ratti che servì il bomber romano che, di mezza rovesciata, infilò il pallone nella porta sotto una Curva Nord in estasi. Molti tifosi azzurri considerano ancora oggi questa partita come “la partita del secolo”, una vittoria nettissima, quasi umiliante, contro i rivali di sempre. La Carrarese quella stagione trionfò anche al Picco (1 a 0, gol di Superbi) e si salvò tranquillamente con 41 punti, mentre lo Spezia fu condannato alla retrocessione in C2 dopo aver perso i play-out contro la Massese; un’annata “perfetta” anche sotto questo punto di vista,
CARRARESE: Ramon, Sora Bizzarri, Ferrario, Salvalaggio, Superbi, Figaia (80’ Laghi),
Gobbo, Fermanelli (75’ Malfatti), Ratti, Biagi.
SPEZIA: Gamberini, Maida (46’ Mosca G.), Vecchio, Cappelletti, Bambini, Mirisola,
Scazzola, Maragliulo, Mosca R., Oliva, Bonfandini (75’ Pepe).
Marcatori: 4’ e 10’ (rig.) Fermanelli, 15’ Ratti, 64’ Fermanelli
23 ottobre 2011 Carrarese-Spezia 2-1, l’ultimo derby
L’ultimo derby allo Stadio dei Marmi si è giocato il 23 ottobre del 2011, all’ottava giornata del campionato di C1. La Carrarese, neopromossa, in quel momento della stagione occupava la 6° posizione in classifica con 12 punti (frutto di quattro vittorie e tre sconfitte nelle prime giornate di campionato); mentre lo Spezia, che poteva contare su una rosa molto forte e competitiva per il salto in serie B, inseguiva abbastanza clamorosamente con 11 punti conquistati in sette gare. La partita si giocò in una bellissima giornata di sole e di fronte ad un pubblico di circa cinque mila spettatori, cifra non paragonabile alle storiche sfide degli anni ’80 e ’90, ma, comunque apprezzabile, da rilevare anche una buona rappresentanza spezzina in curva sud. Lo Spezia partì forte; la Carrarese recriminò per un rigore netto non concesso al 23’ minuto per fallo di mano di Murolo; al 37’ vantaggio bianconero: sugli sviluppi di una punizione battuta da Madonna, si aprì una mischia in area apuana, Bianco fu il più lesto e battè Nocchi. Nella ripresa cambiò completamente lo scenario, con gli azzurri che costrinsero lo Spezia ad un vero e proprio assedio. Al 17’ gli sforzi vennero ripagati dopo che Murolo commise fallo su Cori in area: penalty trasformato da Gaeta che spiazzò Russo trovando l’1-1. La Carrarese continuò a crederci e a 5’ dal novantesimo trovò nuovamente un calcio di rigore dopo un fallaccio di Rivalta su Giovinco. Sul dischetto questa vota si presentò Corrent che non sbagliò, facendo esplodere il Dei Marmi e esultando sotto il settore ospiti, sotto ai tifosi aquilotti ammutoliti. All’ultimo minuto di recupero lo Spezia ebbe un’ottima chance per pareggiare, ma Mastronunzio, completamente solo, colpì debolmente di testa, spedendo la palla fra le braccia di Nocchi; fu l’ultima emozione di un bellissima partita che ha vide trionfare meritatamente la Carrarese al cospetto di uno Spezia sulla carta molto più forte, ma si sa, i derby sono sfide a sé, dove non sempre contano le qualità dei singoli, ma le motivazioni e la fame di vittoria.
CARRARESE (4-4-2): Nocchi; Piccini, Anzalone, Benassi, Vannucci; Orlandi, Corrent, Taddei, Giovinco, Gaeta (73’ Merini), Cori (86’ Pacciardi). A disp. Gazzoli, Pasini, Conti, Ballardini, Belcastro. All. Sottili.
SPEZIA (4-4-2): Russo; Rivalta, Lucioni, Murolo, Ferrini; Madonna, Papini, Bianco (57’ Buzzegoli), Casoli (82’ Testini); Iunco (13’ Mastronunzio), Evacuo. A disp. Conti, Enow, Lollo, Ferretti. All.Serena.
Marcatori: 37’ Bianco; 64’ Gaeta (rig.), 88’ Corrent (rig.).
In foto: Carrarese 1979-'80 in piedi: Bonni, Deogratias, Discepoli,Cini, Giansanti, Manica - accosciati: Podestà, Frediani, Domenicali, Racchetta, Quagliaroli