Il gruppo consigliare provinciale di maggioranza replica a Fratelli d'Italia in difesa della decisione di esporre su Palazzo Ducale, sede della Provincia, la bandiera della Palestina: "Fratelli d’Italia, con il consueto tono inquisitorio, ha accusato il Presidente della Provincia di Massa-Carrara e sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti di aver trasformato le istituzioni in un palcoscenico elettorale per aver esposto, insieme alla bandiera della pace, anche quella della Palestina. È l’ennesimo tentativo di distogliere l’attenzione da ciò che realmente conta: la tragedia umanitaria che si sta consumando sotto gli occhi del mondo.Chiariamo subito un fatto fondamentale: l’iniziativa di esporre la bandiera palestinese non è frutto di una scelta personale né tantomeno elettorale. È stata una decisione maturata all’interno del gruppo di maggioranza del Consiglio provinciale, condivisa e sostenuta dai consiglieri comunali di Montignoso, Carrara e Fivizzano. Un gesto collettivo, trasparente, pubblico, nato da un senso di giustizia e responsabilità civile.A differenza di quanto dichiarato da Fratelli d’Italia le bandiere sono state appese a una finestra, in modo simbolico, non permanente, proprio per sottolineare che non si tratta di un atto formale o un’imposizione, ma di una presa di posizione politica, morale e civile, espressione di libertà democratica. È grave e preoccupante che, di fronte a ciò che sta accadendo in Palestina – un massacro sistematico, un genocidio di fatto, come dichiarato da organizzazioni internazionali e osservatori indipendenti – ci si soffermi a discutere della posizione di una bandiera piuttosto che interrogarsi su cosa stiamo facendo, come istituzioni e come esseri umani, per fermare questa carneficina.Difendere la vita, la pace e i diritti umani non è un atto divisivo. È un obbligo morale. Chi oggi si indigna per una bandiera alla finestra, e resta in silenzio di fronte alle migliaia di bambini uccisi, alle famiglie sterminate, ai campi profughi bombardati, si assume la responsabilità storica e politica di essere dalla parte sbagliata. L’indignazione, semmai, andrebbe rivolta contro il silenzio complice, contro chi finge che in Palestina non stia accadendo nulla o, peggio, minimizza la portata della tragedia. Le istituzioni hanno non solo il diritto, ma il dovere di esprimere solidarietà ai popoli oppressi, e la politica – la buona politica – non può e non deve voltarsi dall’altra parte. Accusare Lorenzetti di utilizzare le istituzioni come "vetrina" è solo l’ennesimo tentativo maldestro di trasformare una questione di coscienza in una battaglia di consenso. La realtà è un’altra: quando le istituzioni tacciono di fronte all’ingiustizia, smettono di rappresentare tutti. Chi oggi chiede le dimissioni di chi difende la pace, dovrebbe prima chiedersi cosa ha fatto – e cosa sta facendo – per fermare la guerra. Perché le istituzioni meritano rispetto, sì, ma soprattutto da chi sa onorarle con coraggio, senso di responsabilità e solidarietà umana".
Un gesto concreto per fermare la guerra: così la maggioranza del consiglio provinciale spiega la scelta di esporre su Palazzo Ducale la bandiera della Palestina
Scritto da Redazione
Cronaca
09 Luglio 2025
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