"Operatori socio sanitari utilizzati per porre rimedio alla cronica carenza di infermieri: una pratica sempre più diffusa in tutte le aziende sanitarie e ora anche alla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, che rischia di esporre gli stessi lavoratori a rischi notevoli, professionali e legali, solo per rispondere a logiche opportunistiche ed esigenze economiche". A firmare l'affondo è il segretario della Uil Fpl Massa Carrara, Claudio Salvadori e nel mirino ci finisce in particolare proprio la Fondazione Monasterio "che malgrado vari incontri e segnalazioni costanti continua, anzi peggiora, le modalità di l'utilizzo del personale Oss in sala operatoria cardiochirurgica dove non abbiamo bisogno di sottolineare la sua complessità lavorativa. Il personale Oss deve sempre operare sotto la supervisione dell'infermiere, nessun Oss può sostituire un infermiere nelle specifiche funzioni in sala operatoria. Invece ci viene riferito che il personale Oss sarebbe utilizzato in maniera impropria anche nelle 3 sale operatorie in attività. Oltre ad evidenziare l'utilizzo inadeguato, ci impone di chiedere alla Direzione come pensa di intervenire qualora uno strumentista abbia necessità di un cambio. Ricordiamo che in quel contesto gli interventi durano anche ore. Cosa pensa di fare la Fondazione – incalza Salvadori -? Magari di proporci una iniziativa come quella della di Padova, dove si ipotizzava di istituire la figura dell'Oss strumentista senza una normativa di riferimento, senza il riconoscimento formale adeguato. Oppure pensa di chiamare le Oss in organico "infermieri non specializzati"? Riteniamo le risposte avute fino ad oggi inefficienti, fuorvianti e finalizzate a rinviare la soluzione del problema". Il segretario Uil Fpl Massa Carrara attacca anche sulla possibilità di fare formazione specifica per superare le mansioni del ruolo: "La formazione deve essere fatta per quel che riguarda il profilo professionale di riferimento. Non deve essere fatta per far svolgere compiti di pertinenza di altri profili professionali con il rischio che il dipendente si trovi a svolgere l'esercizio abusivo di altra professione (in questo caso di infermiere). Ricordiamo che l'Oss è un operatore tecnico e non avendo un profilo sanitario, la legge Gelli/Bianco sulla responsabilità professionale, non include gli Oss tra i soggetti obbligati a stipulare polizze assicurative per responsabilità civile e penale. Dunque è necessario porre un limite ben definito alle attività può svolgere in Fondazione e sempre e comunque con la supervisione dell'infermiere – conclude Salvadori -. In attesa di concordare un incontro monotematico con FTGM, ricordiamo che l'art. 2087 cc (tutela delle condizioni di lavoro) definisce con chiarezza che, "l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro". Ci auguriamo che nei riguardi del personale Oss di sala operatoria di FTGM le condizioni di lavoro siano conformi a quanto stabilito così chiaramente dalla legge".
Utilizzo improprio degli operatori socio-sanitari: la critica di Uil Fpl Massa Carrara
Scritto da Redazione
Cronaca
03 Febbraio 2025
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