Il Castello di Moneta, un'antica roccaforte immersa tra uliveti e vigneti, domina la vallata del torrente Carrione con la sua imponente presenza storica. Oggi, nonostante il degrado e l’abbandono, il fascino di questo luogo rimane intatto, testimoniando il suo passato strategico e la sua straordinaria bellezza. In questo contesto, un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, guidati dal professor Gaetano Malandrino, ha intrapreso un progetto di ricerca e studio sul castello, con l’obiettivo di analizzarne l’architettura, comprenderne l’evoluzione storica e valutare possibili interventi di recupero. Accompagnati da Luigi Giovanelli, profondo conoscitore della storia del sito e amministratore della pagina "Salviamo il Castello di Moneta", gli studenti hanno percorso i sentieri che conducono alla fortezza, immergendosi nella sua atmosfera suggestiva e lasciandosi ispirare dalle testimonianze del passato.
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la Pro Loco Fantiscritti & Tarnone APS, Luigi Giovanelli e l’Accademia di Belle Arti di Carrara, un connubio di passione, competenza e impegno volto alla tutela e valorizzazione del patrimonio locale. La Pro Loco Fantiscritti, da sempre attiva nella promozione culturale e turistica del territorio, ha fornito il supporto logistico necessario per permettere agli studenti e ai docenti di visitare il sito, organizzando il trasporto e facilitando l’accesso a un’area difficilmente raggiungibile. La sinergia tra queste realtà ha dato vita a un’esperienza di grande valore culturale e didattico, unendo il sapere accademico alla conoscenza diretta del territorio e alla volontà di riscoprirne e preservarne le ricchezze.
Il Castello di Moneta rappresenta un esempio straordinario di fusione tra storia e natura, con le sue mura perimetrali che emergono dal paesaggio circostante e la vista mozzafiato che si estende fino al mare. Oggi, tra i resti della chiesa di San Giovanni, la torre ancora abitata e le rovine delle antiche mura, si percepisce la grandezza di un tempo passato, un’eredità storica che rischia però di scomparire se non verranno attuati interventi concreti di recupero e conservazione.
Lo stato di degrado in cui versa il castello è evidente e rappresenta una perdita non solo per il patrimonio storico e artistico, ma anche per il potenziale turistico dell’area. Luigi Giovanelli, che da anni si batte per la salvaguardia del sito, ha sottolineato l’urgenza di interventi mirati per evitare che le strutture ancora esistenti vengano definitivamente compromesse. Il professor Malandrino ha evidenziato come il recupero di Moneta potrebbe restituire alla città un importante simbolo della sua storia, inserendolo in un circuito turistico che comprenda anche le Cave di Marmo di Carrara, Fossola e Campo Cecina. La Pro Loco Fantiscritti, consapevole della necessità di proteggere il territorio e le sue testimonianze storiche, si è resa disponibile a collaborare per promuovere iniziative concrete che possano restituire dignità a questo straordinario patrimonio. L’entusiasmo degli studenti, la determinazione di Giovanelli e l’impegno della Pro Loco dimostrano che il Castello di Moneta non è solo un rudere dimenticato, ma un luogo che può e deve essere salvato. Un recupero appropriato del sito non solo restituirebbe dignità a uno dei più interessanti esempi di architettura fortificata della zona, ma potrebbe anche rappresentare un'importante risorsa culturale e turistica. Moneta, se adeguatamente valorizzata, potrebbe diventare un'alternativa di prestigio agli itinerari turistici classici delle cave di marmo, offrendo un'esperienza immersiva nella storia medievale di Carrara. La necessità di un intervento di tutela è ormai evidente, e la Pro Loco Fantiscritti & Tarnone, insieme all'Accademia di Belle Arti di Carrara e a Luigi Giovanelli, si pone come promotrice di un progetto di sensibilizzazione per la salvaguardia del castello. L'interesse degli studenti, il lavoro di divulgazione di Giovanelli e l'impegno della Pro Loco dimostrano che l'attenzione verso Moneta esiste ed è forte. Ora spetta alle istituzioni e alla comunità locale unirsi in un'iniziativa concreta che possa finalmente restituire al Castello di Moneta il valore che merita. Il professore Gaetano Malandrini e tutti gli studenti vogliono ringraziare Luigi Giovanelli per la passione e l' amore che ci ha trasmesso nel raccontare la storia di questo luogo, un vero custode della memoria storica del luogo.Un grazie al presidente della Pro Loco Di Fantiscritti, Giorgi Fabrizio ed ai volontari dell’associazione, che con la loro disponibilità e competenza hanno reso possibile questa visita grazie all’appoggio logistico nel trasporto degli studenti , con i loro pulmini messi a nostra completa disposizione durante l’intera giornata.