Sarà Raffaele Cataldi, operaio dell'Ilva di Taranto, ad aprire la rassegna sull'estrattivismo "Terre Fuori Luogo. Tra zone di sacrificio e comunità in lotta", a cura di Valentina Baronti e con il supporto di Chiara Braucher. Un appuntamento al mese, al circolo Arci Fuori Luogo di Carrara, per raccontare, attraverso libri, documentari e altre espressioni culturali, i territori in Italia e nel mondo dove attività economiche e produttive determinano la vita o la morte delle loro comunità.Si inizia lunedì 22 settembre alle 21 con "Malesangue. Storia di un operaio dell'Ilva di Taranto", alla presenza dell'autore Raffaele Cataldi, un viaggio appassionato e doloroso nella storia di Taranto, tra partite di calcio e drammi sociali e umani, nel cuore dell'acciaieria più grande d'Europa. La rassegna inizia con il più grosso caso di estrattivismo in Italia, dove una città è stata letteralmente uccisa da un'attività economica, dove il ricatto occupazionale non è bastato a fermare una comunità che, dal basso, sta costruendo un'alternativa di vita e non più di malattie e morte.La rassegna proseguirà poi con i documentari "Donde los niños no sueñan" diretto e prodotto da Stefano Brulli con il sostegno di Source International, dedicato alla miniera di Cerro de Pasco in Perù; "Il prezzo che paghiamo" di Sara Manisera, prodotto da Greenpeace Italia e Recomonn, sull'attività estrattiva di ENI, Shell e TotalEnergies in Basilicata, dove si trova il più grande giacimento di petrolio su terra dell'Europa occidentale. E un incontro con il Collettivo Escombrera, autori del libro "Il rimosso della miniera - La nuova febbre dell'oro nell'Europa in Guerra".
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Terre Fuori Luogo: un operaio dell'Ilva di Taranto apre la rassegna sull'estrattivismo
Scritto da Redazione
Cultura
19 Settembre 2025
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