Uno spettacolo unico in una cornice unica. Domenica 14 dicembre alle 21 il Duomo di Sant’Andrea ospiterà lo spettacolo teatrale ‘Vergine Madre. Canti, commenti e racconti di un'anima in cerca di salvezza’ di e con Lucilla Giagnoni. Il direttore del Teatro degli Animosi Tindaro Granata curerà la direzione artistica della serata, collaborazione ai testi Marta Pastorino, musiche originali di Paolo Pizzimenti, scene e luci Lucio Diana, Massimo Violato, assistente alla regia Daniela Falconi Produzione Centro Teatrale Bresciano TPE – Teatro Piemonte Europa.L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria inviando un whatsapp al numero 393 112 6255 o scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per un numero massimo di 4 persone per volta.“Siamo davvero felici di poter ospitare uno spettacolo di questo livello in una cornice come quella del nostro Duomo – sottolinea l’assessore alla Cultura Gea Dazzi -. Un ringraziamento doveroso va anzitutto al padrone di casa, don Piero Albanesi, e a tutti coloro che hanno collaborato per organizzare quella che sono certa sarà una serata davvero suggestiva. Con il direttore degli Animosi, Tindaro Granata, vogliamo fare sì che il teatro diventi sempre più un luogo di cultura a 360 gradi, un luogo dove si fa cultura e dove si promuove cultura e serate come questa sono un passo concreto in questa direzione. Domenica 14 dicembre porteremo il teatro fuori dal teatro con uno spettacolo di alto livello e aperto a tutti”.“Viviamo tempi di crisi, momenti grigi e dolorosi della storia. Così sono stati questi nostri ultimi anni – racconta Lucilla Giagnoni - Si scrostano a una a una le certezze: lavoro, futuro, democrazia. Gente che diventa sempre più ricca. Poveri, tanti poveri. Propaganda. Ignoranza.C’è la guerra, il terrore e poi l’angoscia sottile e quotidiana. Si uccidono i bambini. Qualcuno ricorda che in fondo la fine del mondo c’è già stata, per qualcuno invece sono i segni di un’apocalisse prossima ventura. Forse non resta che pregare. La poesia come preghiera”. “Sei canti della Divina Commedia, probabilmente tra i più noti - spiega lo spettacolo lo stesso Tindaro Granata rifacendosi alle note di regia - Sei tappe di un pellegrinaggio nel mezzo del cammin di nostra vita: il viaggio con il primo canto dell'inferno, la donna con Francesca nel quinto canto, l'uomo con Ulisse nel 26esimo, il padre con la figura di Ugolino protagonista del 33esimo canto, la bambina con Piccarda nel terzo del Paradiso, la Vergine madre del 33esimo del Paradiso. Dalla lettura dei canti scaturiscono storie. Il lato oscuro di Ulisse, l'aspetto meraviglioso e terribile del padre, la santità dei bambini, la lussuria, la grandezza della madre che ci insegna l’unica strada possibile: la conciliazione degli opposti, l’armonia dei contrari. È la Commedia Umana di Dante, una strada che si rivela costeggiata da figure ‘parentali’: quello che si compone, guarda caso, è il disegno di una famiglia. I canti non vengono spiegati: sono parole incantatorie, quelle della Divina Commedia, parole taumaturgiche, rituali. Eternamente ripetute come le preghiere. Un percorso ricco, sorprendente e, soprattutto, confortante. Come la preghiera, la poesia e l'arte sono una tregua per gli affanni degli uomini. Per questo ho pensato di proporre questo spettacolo come punto di incontro con la comunità culturale di Carrara: Vergine Madre è un percorso culturale, artistico ed emotivo fatto da una donna, perché sicuramente l’anima ha una voce femminile e perché spesso sono le donne a pronunciare il desiderio di pace".