Tridimensionalità concettuale, geometria e dinamismo, introspezione, energia, colore e spiritualità, questo e molto altro è l'arte che Paul Deimos fa vivere e sentire ogni sua opera. Veronese di nascita, Deimos ha un'importante e lunga storia artistica che è in continua evoluzione come le sue opere.
Signor Deimos, lei è un artista di fama internazionale, quando ha scoperto l'amore per la pittura? È pittore da sempre?
No, ho scoperto tardi la pittura sebbene io sia figlio d'arte. Mio padre era un geniale pittore figurativo e da sempre in famiglia si respirava arte e cultura. Per molto tempo c'è stato in me una sorta di amore ed odio verso la pittura, poi un giorno ecco la mia prima opera. Ma come artista nasco a teatro. Prima di essere un pittore, infatti, negli anni novanta ho frequentato l'Accademia di Arte Drammatica Sharoff a Roma dove ho studiato recitazione e ho approfondito studi anche come regista teatrale.
Quindi l'arte fa da sempre parte di lei...
Si, ho iniziato come mimo e proseguito poi come attore teatrale e tornato a Milano, dopo il mio soggiorno romano, mi sono dedicato anche alla scrittura di sceneggiature per cortometraggi e mediometraggi.
Le sue opere sono particolari, profonde, introspettive, dinamiche e sicuramente molto originali rispetto alla pittura classica...
Ho iniziato come pittore figurativo, ma non ero soddisfatto, questo tipo di pittura non mi emozionava. Io, per primo, devo provare emozioni quando creo, per poter trasmettere lo stesso chi guarda le mie opere. I miei lavori sono un viaggio nelle emozioni e nella mente, sono introspettive e piene di energia e spiritualità. Nei miei quadri cerco di portare le emozioni del non vedere, le emozioni del sentire e del provare, per questo la mia arte è in continua evoluzione.
Quale tecnica usa per dipingere?
Dipingo ad olio, ma mi piace molto anche l'acrilico e voglio sperimentare nuove tecniche, un misto tra l'aerografo ed altri materiali come ad esempio la resina.
Le sue opere inducono alla contemplazione. Come nasce un suo dipinto?
Direi in maniera quasi onirica, come una visione che nasce spontanea ed improvvisa. Spesso sono ispirato anche dalla musica o dalla cinematografia e comunque sempre da qualcosa di profondo, lontano, spirituale nel senso di energia cosmica che si avverte come divina. Il mio lavoro si estende e si sviluppa tra materia, colore ed ultra dimensione ed è sempre in evoluzione perché ricerco continuamente l'energia vibrante del colore, della materia e delle forme. Nelle mie opere spesso c'è il cerchio, una forza concentrica, un vortice divino dove tutto è compresso e compreso all'interno, che è per me la sintesi del sospeso.
Oltre le forme geometriche, la tridimensionalità e il movimento dinamico, delle sue opere colpisce molto il colore e l'uso che ne fa...
Nelle mie opere c'è grande ricchezza di colore, rappresentata in monocromie o in una multi cromia dinamica densa e potente per trasmettere emozioni uniche ed irripetibili.Effetti cromatici che giocano e si legano tra loro a creare sensazioni di lontano, di fluido e di profondo.
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
Vorrei riuscire a breve a portare la mia arte e creatività nel mondo della moda e del design e già sto lavorando concretamente e praticamente perché questo accada presto. Un progetto a medio termine è invece quello di approdare con il mio lavoro a teatro dal momento che scrivo anche testi teatrali. Vorrei creare un spettacolo che unisca danza, musica e drammaturgia in cui inserire le mie opere come effetto scenico e di immagine.