Inaugurato questa mattina a Montignoso,nel parco Buffoni, il cippo commemorativo dedicato a Mario Buffoni, affinché la sua storia e il suo sacrificio non vengano mai dimenticati. Nato a Montignoso nel 1920, Buffoni visse la sua giovinezza aiutando i genitori nel forno di famiglia, fino a quando scelse di servire lo stato entrando nel corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Trasferito alla Questura di Gorizia, con indomito senso del dovere, ha continuato a svolgere il suo compito nonostante i pericoli, insieme ad altri commilitoni a presidio dell'ufficio. Il 2 maggio 1945, lui ed altri membri delle Guardie di P.S., furono arrestati e deportati fino alla fine dei loro giorni, dai partigiani titini del IX Korpus e la sua salma, non fu mai restituita ai familiari.La commemorazione è stata organizzata e fortemente voluta da Anps (Associazione nazionale polizia di stato) presieduta dal suo presidente, cavaliere Antonino Bruno che dopo una breve introduzione su Mario Buffoni, ha invitato Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso, a scoprire il cippo posto in suo ricordo, il cui drappo tricolore è stato donato alla pronipote, Irene Guadagni. I giovani studenti dell'istituto comprensivo G.B. Giorgini di Montignoso, hanno poi deposto un omaggio floreale, offerto da "I fiori di Gianni". A seguire, gli onori accompagnati dal "silenzio", suonato da Mario Grimberg, coordinato dal professor Riccardo Figaia, del liceo musicale Palma di Massa e la benedizione di don Maurizio Iandolo. Al termine, la pronipote del commemorato, ha voluto ringraziare tutti i presenti con un breakfast al "bar del re" a Montignoso. Presenti, il capo di gabinetto del prefetto, dottor Antonino Volpe, la Dottoressa Clelia Romano in rappresentanza del questore, il dottor Nicola Iannalfo, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Giorgini, la rappresentanza della A.N.C. e associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Giulio Francesconi, assessore del comune di Montignoso"Oggi il nostro dovere è ricordare - ha dichiarato il sindaco Lorenzetti- La memoria è un impegno collettivo, per opporci sempre a ogni forma di razzismo, discriminazione e odio".
