Il consigliere comunale Simone Caffaz replica alla nota del sindaco Arrighi sulla sua uscita dal consiglio comunale del 5 febbraio in segno di protesta per la mancata discussione della sua mozione: "La Lista "Serena Arrighi Sindaca" si è sentita in dovere di inviare alla stampa una nota falsa e meschina in cui si abbandona a commenti sulla mia uscita dall'aula nell'ultimo consiglio comunale.È falsa perché fa apparire la proposta di rinvio della discussione sulla mia mozione come se la stessa fosse stata solo posticipata di due ore, ma questo "piccolo" particolare non è mai stato specificato e proposto da Nardi in aula. Quindi la discussione sulla mia mozione sarebbe stata (è stata) rinviata sine die. Ribadisco inoltre che è profondamente antidemocratico che, in presenza di due mozioni sullo stesso tema, la maggioranza imponga di votarne solo una sulla base del contenuto. La maggioranza sarebbe stata liberissima di votare contro alla mia mozione, ma non di contraddire una prassi che stabiliva che le mozioni sullo stesso tema vanno votate insieme.
L'intervento della lista "Serena Arrighi Sindaca" (di Querceta) è tuttavia anche meschino perché cerca in modo grossolano di seminare zizzania tra il sottoscritto e Andrea Tosi asserendo che avrei "bollato come ideologica" la mozione del capogruppo della Lega. A parte il fatto che quello che dovevo dire agli altri consiglieri di opposizione l'ho dichiarato pubblicamente e non ho certo bisogno dell'interpretazione maliziosa degli "arrighiani quercetani", io ho al contrario affermato che non Tosi ma la sindaca e la maggioranza da settimane stanno alzando i toni e provocando lo scontro politico su questioni ideologiche per nascondere il gravissimo degrado in cui si trova la città: creare una bagarre sulla figura di Che Guevara (che c'è in effetti stata con tanto di interruzione del consiglio comunale) era da loro preferibile e auspicato rispetto a una discussione sulla scelta e sulla collocazione delle opere d'arte in città che durante l'attuale amministrazione è avvenuta in modo totalmente scriteriato. Anche in questo caso hanno attaccato perché non si possono difendere. Mettono il becco sulle dinamiche interne all'opposizione, mentre è a tutti noto quanti siano profondamente divisi e per nascondere la loro inadeguatezza si ritrovano a fare il gioco delle tre carte. Ad esempio, sbaglio o il capogruppo degli "arrighiani quercetani" sia e sia sempre stato un iscritto al Pd? E nel caso, con quale maglietta gioca le partite? Con quella del Pd (a cui sarebbe iscritto) o con quella di "Serena Arrighi Sindaca" (di Querceta) di cui è capogruppo? È normale che il capogruppo di uno dei due gruppi consigliari di maggioranza, fatta eccezione per l'unica consigliera repubblicana, sia anche iscritto al partito dell'altro gruppo? È corretto, accettabile, trasparente verso i cittadini? Ed è normale che alcuni consiglieri dello stesso gruppo "arrighiano-quercetano" siano andati a votare alle ultime primarie del Pd, circostanza espressamente vietata dallo statuto del Partito? Si guardino in casa quindi prima di cercare l'opposizione, ma soprattutto, prima di occuparsi di Che Guevara, del governo Meloni e dei massimi sistemi, pensino a pulire la città, raccogliere la spazzatura, contenere la criminalità sempre più diffusa, sistemare le strade e le piazze, rilanciare il commercio, eccetera eccetera. Pensino di farlo a Carrara però, perché a Querceta c'è già chi lo fa, e questo qualcuno, al di là delle battute, non è certo la Arrighi".
"Commenti falsi e meschini": il consigliere Caffaz replica alla nota del sindaco Arrighi sulla sua uscita dal consiglio comunale per protesta
Scritto da Redazione
Cronaca
07 Febbraio 2025
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