Ha usato una frase di George Bernard Shaw: “Uno è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna”, riferendola al presidente della partecipata multiservizi del comune Nausicaa, Luca Cimino definito responsabile di non aver detto la verità in merito alle condizioni in cui sono stati lasciati i cimiteri durante l’epidemia di coronavirus.
A parlare è Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva, che ha ricordato che mentre i cittadini contavano i morti colpiti da covid 19 senza poter accompagnarli al cimitero, questi ultimi venivano lasciati in stato di abbandono.
“Italia Viva ricorda che i cittadini che puntualmente pagano le tasse – ha detto Volpi - devono essere rispettati da chi viene pagato mensilmente e ha un ruolo pubblico che rappresenta il bene pubblico.”.
Volpi ha voluto precisare che le foto comparse sui social che ieri hanno denunciato lo stato di incuria dei cimiteri sono state scattate da comuni cittadini e non da simpatizzanti politici e che non è possibile dare la colpa alla pioggia degli ultimi giorni per la crescita esponenziale di erbacce e arbusti.
“Leggere la dichiarazione del presidente Luca Cimino di Nausicaa – ha continuato Volpi - ci conferma che ha voluto deliberatamente mentire a tutti i costi, invece che ammettere umilmente la verità. È stato inutile e strumentale secondo Italia Viva l’aver voluto pubblicare foto che mostrano i cimiteri in ordine, chiaramente taroccate con fotoshop e ritocchi vari probabilmente effettuati dal fotografo assunto dall’azienda per promuovere l'immagine della stessa. “
Volpi ha sottolineato che la critica di Italia Viva era naturalmente rivolta alla poca sensibilità del presidente Cimino e non verso gli operai cimiteriali che con competenza e professionalità non si sono mai sottratti ai loro impegni.
“La situazione inaccettabile che si è andata a creare - ha concluso Volpi - fa emergere l'ambizione dei 5 Stelle nel perseguire un consenso politico attraverso la non verità, in un momento di sofferenza e costrizione per la città che da mesi sta vivendo uno dei periodi più brutti della storia. Appare lampante che durante la chiusura dei cimiteri non sia stata assolutamente effettuata alcuna manutenzione per mantenere il decoro di tombe e loculi e che sia quindi difficile credere alle dichiarazioni pubbliche di Cimino. Bastava dire la verità: il presidentissimo avrebbe potuto chiedere umilmente scusa con la motivazione che questo periodo di crisi non aveva consentito di mantenere i cimiteri nel giusto stato, chiedendo una settimana di tempo per poter intervenire.”.