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Scritto da Redazione
Politica
28 Giugno 2024

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Lo scempio della  salita San Ceccardo per entrare  in città  senza i tradizionali pini,  fa sempre più tristezza e  tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini.    Che fine ha fatto  la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del  settembre del 2023?  Nell’ ultima commissione congiunta  Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente  aveva  esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la  rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie,  ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto   le tante promesse fatte.  Infatti il via libera di Lorenzini  a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi   avuto seguito e in  città non si sa dove e quando  saranno     ripiantati  gli alberi  tagliati. Lorenzini aveva detto che   complessivamente sarebbero stati  investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento  della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto  un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere  destinati ad  una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere  messe a dimora   35 nuove palme da dattero su viale Colombo   e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro,  avrebbero dovuto essere  piantati  complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari,   alberi dalla chioma gigantesca.   Chiedo dov’è  stato piantato l’ unico acero  rosso o campestre   previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore  ci potrebbe indicare presso quali  numeri  civici sarebbero   stati piantati  i 54 lecci  i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ?      Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto  coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto  tanta propaganda  e poca piantumazione,   mentre il sindaco Arrighi si è  dedicata solo  al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato  nuovi alberi,   se non quei pochi e miseri  alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi  di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta ,   passeranno sicuramente più di 20 anni.

FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI

 

 

Lo scempio della  salita San Ceccardo per entrare  in città  senza i tradizionali pini,  fa sempre più tristezza e  tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini.    Che fine ha fatto  la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del  settembre del 2023?  Nell’ ultima commissione congiunta  Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente  aveva  esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la  rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie,  ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto   le tante promesse fatte.  Infatti il via libera di Lorenzini  a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi   avuto seguito e in  città non si sa dove e quando  saranno     ripiantati  gli alberi  tagliati. Lorenzini aveva detto che   complessivamente sarebbero stati  investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento  della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto  un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere  destinati ad  una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere  messe a dimora   35 nuove palme da dattero su viale Colombo   e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro,  avrebbero dovuto essere  piantati  complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari,   alberi dalla chioma gigantesca.   Chiedo dov’è  stato piantato l’ unico acero  rosso o campestre   previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore  ci potrebbe indicare presso quali  numeri  civici sarebbero   stati piantati  i 54 lecci  i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ?      Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto  coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto  tanta propaganda  e poca piantumazione,   mentre il sindaco Arrighi si è  dedicata solo  al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato  nuovi alberi,   se non quei pochi e miseri  alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi  di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta ,   passeranno sicuramente più di 20 anni.

FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI

 

 

Lo scempio della  salita San Ceccardo per entrare  in città  senza i tradizionali pini,  fa sempre più tristezza e  tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini.    Che fine ha fatto  la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del  settembre del 2023?  Nell’ ultima commissione congiunta  Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente  aveva  esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la  rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie,  ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto   le tante promesse fatte.  Infatti il via libera di Lorenzini  a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi   avuto seguito e in  città non si sa dove e quando  saranno     ripiantati  gli alberi  tagliati. Lorenzini aveva detto che   complessivamente sarebbero stati  investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento  della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto  un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere  destinati ad  una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere  messe a dimora   35 nuove palme da dattero su viale Colombo   e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro,  avrebbero dovuto essere  piantati  complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari,   alberi dalla chioma gigantesca.   Chiedo dov’è  stato piantato l’ unico acero  rosso o campestre   previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore  ci potrebbe indicare presso quali  numeri  civici sarebbero   stati piantati  i 54 lecci  i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ?      Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto  coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto  tanta propaganda  e poca piantumazione,   mentre il sindaco Arrighi si è  dedicata solo  al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato  nuovi alberi,   se non quei pochi e miseri  alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi  di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta ,   passeranno sicuramente più di 20 anni.

 

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