La morte di un clochard ad Avenza, conosciuto da tutto il quartiere ha scosso la comunità avenzina e il gruppo Avenza R-Esiste che ha colto l'occasione per bacchettare l'assessore al sociale del comune di Carrara Roberta Crudeli: "Questa notte è venuto a mancare Marco, un clochard che da mesi dormiva sotto il portico del Distretto sanitario (Ex Gil) di Via Giovan Pietro, nell'indifferenza delle istituzioni. Marco era un’anima solitaria, sempre accompagnato dal suo inseparabile cane, una presenza silenziosa e discreta nel cuore della comunità avenzina. Nonostante le difficoltà, la gente comune si è spesso dimostrata solidale nei suoi confronti: alcuni gli regalavano cibo per il cane, altri indumenti per affrontare il freddo. Persino coloro che vengono talvolta etichettati con superficialità come razzisti hanno saputo offrire gesti di umanità e sostegno. Al contrario, chi dovrebbe intervenire in situazioni come questa – i servizi sociali del comune e la politica locale – ha scelto ancora una volta di voltarsi dall’altra parte, incarnando la logica delle "tre scimmiette": non vedo, non sento, non parlo. Una morale alla rovescia, ormai prassi consolidata nell’attuale amministrazione. Marco dormiva a pochi passi dall’abitazione della vicesindaca Crudeli, delegata alle politiche sociali, eppure nessuno degli organi preposti ha ritenuto opportuno offrire un aiuto concreto. La sua morte è la seconda, in tempi e luoghi ravvicinati, di una persona senza dimora abbandonata a sé stessa. È uno scandalo che chi porta la fascia tricolore, capace di inginocchiarsi devotamente durante incontri papali, dimentichi i doveri concreti verso chi vive in strada, senza tetto e senza alcun aiuto. Non possiamo continuare a tollerare una società dove la solidarietà viene lasciata al caso e non guidata da politiche strutturate ed efficaci. Marco non aveva bisogno di "stazioni di posta", ma di un piatto caldo e di un letto, soprattutto in queste notti in cui il freddo non perdona. Le battaglie sociali e i valori laici sembrano ormai lontani, forse travolti da improvvisi "miracoli" sulla via di Damasco. Ma la realtà, quella che si consuma ogni giorno sotto i nostri occhi, racconta di un’amministrazione sorda e distante, incapace di tendere una mano quando sarebbe il suo dovere. La comunità avenzina si stringe nel ricordo del povero Marco e si rende disponibile ad offrire un contributo mensile al canile o ai volontari che si prenderanno cura del suo inseparabile amico peloso, avute le adeguate informazioni e la modalità".
E' morto Marco, clochard di Avenza, nell'indifferenza delle istituzioni: Avenza R-Esiste va all'attacco dei servizi sociali
Scritto da Redazione
Cronaca
27 Novembre 2024
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