Il 2024 ha visto rallentare l'export delle province di Massa- Carrara e Pisa e crescere quello di Lucca. Nello stesso periodo, l'export della Toscana è aumentato del 13,6 per cento (grazie soprattutto a farmaceutica e gioielleria) apportando il contributo maggiore all'export nazionale risultato in lieve flessione (-0,4 per cento). L'arretramento dell'export a Pisa e Massa-Carrara ha colpito molti comparti tradizionali, alcuni afflitti da una crisi di portata nazionale. In altri casi si è trattato più propriamente di un ridimensionamento in settori che avevano goduto di un periodo precedente di forte espansione. A Lucca la crescita ha beneficiato del forte incremento delle vendite di nautica, meccanica e oli. Questi, in sintesi, i risultati dell'analisi dei dati Istat sul commercio internazionale elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall'Istituto Studi e Ricerche (ISR). "I dati dell'export 2024, soprattutto quelli di alcuni settori, comportano una qualche delusione -afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – ma è il contesto attuale, con le forti tensioni commerciali specialmente con gli Stati Uniti che lo caratterizzano peraltro in settori strategici per il nostro territorio, a rappresentare la principale fonte di incertezza e di preoccupazione. Si rafforza dunque la necessità di un impegno mirato nel sostenere le imprese locali nella ricerca e nella penetrazione di nuovi mercati in un contesto di auspicabile maggiore integrazione tra quelli europei. Anche nel 2025, pertanto, proseguirà l'offerta di percorsi di accompagnamento all'export e contributi per partecipare a fiere internazionali".
L'export della provincia di Massa-Carrara nel 2024 si è fortemente ridimensionato (-20,6 per cento) fermandosi poco oltre i 2,1 miliardi di euro, dopo che nel 2023 era stato raggiunto il record di quasi 2,7 miliardi. La fluttuazione di questi risultati, tuttavia, è stata determinata dalle consegne della meccanica, che nel 2024 ha rappresentato il 40 per cento dell'export provinciale, il cui andamento è strettamente legato al ciclo di fatturazione di grandi commesse. La contrazione nel settore meccanico ha coinvolto diversi sotto-settori, tra cui le macchine di impiego generale (-55,7 per cento) in netta contrazione soprattutto in Cina, Nigeria e Qatar, tutte destinazioni che nel 2023 avevano fatto registrare cospicue vendite. In forte calo anche le altre macchine di impiego generale (per l'industria chimica, petrolchimica e petrolifera) scese del 41,9 per cento. Il comparto lapideo ha invece mostrato un buon andamento, rappresentando nel 2024 il 29,4 per cento dell'export apuano. Le vendite di pietre lavorate sono cresciute del 12,4 per cento, mentre quelle di blocchi grezzi dell'8 per cento. Un forte aumento delle vendite ha interessato infine la cantieristica nautica (oltre 223 milioni di euro) per la consegna di nuovi natanti. Tra i principali mercati di destinazione dell'export apuano, gli Stati Uniti sono rimasti stabili, mentre la Cina ha segnato una flessione per le fluttuazioni della meccanica. Seguono Germania, Isole Cayman e Francia.