Matteo Conti è un video content creator nato a Carrara nel 2000. Ha trovato la sua vocazione creativa nella ricerca della verità, di scopo nella vita e del modo per raggiungerlo. Si interessa a tutto ciò che riguarda l'arte, la salvaguardia dell'ambiente e il benessere fisico. Sin da ragazzo ha approfondito lo studio dell'Igienismo Naturale, che riguarda la salute del corpo. Ha realizzato svariati video su YouTube e sul web, tra cui il format molto seguito: "Il Digiuno di 40 Giorni". Alcuni suoi contenuti hanno ottenuto oltre 600 mila visualizzazioni.
Matteo, lei è rimasto isolato su un monte, per 40 giorni, con un digiuno alimentare che si basava sugli estratti di brodi, tisane, verdure e frutta ed ha documentato con dei video. Quali sono i messaggi che vuole veicolare con questo mezzo?
Diciamo che non sono partito con un intento specifico, ovvero, il digiuno lo avrei fatto comunque, era una sfida personale relativa agli studi che ho fatto negli ultimi anni su questi argomenti. I video hanno avuto un ottimo responso, tante persone mi hanno scritto, chiesto consigli. È stato veramente emozionante, per questo continuerò a creare e condividere tematiche inerenti alla buona alimentazione e al rispetto per la natura. Ho deciso di documentare tutto, in primis per un resoconto personale e per ricordare il mio percorso, poi lasciare una testimonianza sul web, ispirare o motivare qualcuno sotto il profilo dell'alimentazione sana e naturale. L'intento ovviamente non è quello di spingere le persone ad affrontare un percorso simile, anzi, nei video sconsiglio di buttarsi "a caso" in pratiche del genere.
La sfida del digiuno dei 40 giorni è terminata. Quale sarà il suo prossimo obiettivo?
Sto facendo una dieta consolidata, ormai da quattro anni, basata principalmente su frutta e verdura cruda in gran parte e poi di tipo vegana/vegetariana. Ovviamente ciò che conta è la qualità dei prodotti, bisogna andare a comprare dai contadini della zona, specialmente alimenti di stagione, quindi di prima qualità.
Dopo molti anni di lavoro nella ristorazione ha mollato tutto ed è partito per la Thailandia. Può raccontarci il viaggio e quali sono le differenze culturali?
Sentivo il bisogno di scoprire il mondo, nuovi usi e costumi, soprattutto di scoprire me stesso. È stato un viaggio con zaino in spalla, il cui intento era capire cosa volessi veramente dalla vita, quale fosse il mio talento e il mio scopo su questo pianeta. La Thailandia è una realtà opposta, nel modo di pensare e affrontare la vita. Ad oggi, posso dire di sentirmi dentro più orientale che occidentale, sull'aspetto dei valori e delle ambizioni. Non rinnego le mie origini Italiane di cui sono molto fiero. Una delle differenze che mi ha colpito maggiormente, è il modo di vivere. In occidente la vita è frenetica: si lavora tutti i giorni fino a quando non vai in pensione, si perdono momenti che non torneranno mai più, come la crescita di un figlio. Si è legati molto al lato materiale, ad esempio, pagare una macchina alla moda e non accontentarsi di una più economica. Comprare una seconda casa, in cui non si abiterà mai, utilizzandola solo per andare in vacanza. Secondo me, in Oriente, mantengono i veri valori che contano nella vita: l'amore, la gioia e la felicità, il godersi il momento, l'apprezzare la natura e le piccole cose. Però ogni posto ha i suoi pro e contro, anche l'oriente ha i suoi limiti.
Che rapporto ha con la città e gli abitanti di Carrara?
Reputo Carrara una bellissima città: viviamo in un paradiso, ma nessuno ci fa caso. Il mare e le montagne a pochissima distanza, puoi nuotare mentre osservi le cime innevate. Purtroppo è una città sfruttata, le montagne vengono mangiate per business, nessun beneficio economico ricade sulla città, visto che il marmo è tutto esportato e lavorato fuori. Io sono nato tra la città e montagna, apprezzo di più gli ambienti totalmente immersi nella natura, perché lì sono libero di correre in un prato, posso sdraiarmi sotto un albero e godere appieno di questo meraviglioso dono. Le città purtroppo non fanno per me: troppo caos e inquinamento, e come diceva Celentano : "Inscatolati come le acciughe, nascono i bimbi che han già le rughe."
Il suo progetto di aprire un sito Internet in cosa consiste?
Consiste nell'avere una sorta di vetrina personale, in cui descrivo brevemente chi sono e cosa faccio. Un biglietto da visita per il momento.
Non mangia carne da molti anni. Perché?
Quando ho iniziato ad informarmi sull'igienismo naturale, a seguito di varie informazioni, ho semplicemente provato a cambiare alimentazione. Ho notato che tutto andava alla grande, la mia salute migliorava sempre più e sparivano alcuni sintomi: influenza, tosse, mal di gola e raffreddori, e sentivo di essere energicamente al top.
Cosa pensa della caccia?
Sono assolutamente contrario: già uno che esce di casa con il solo gusto di uccidere per me non è molto sano di testa. Non saprei proprio cosa dire sulla caccia, mi sembra proprio un'attività stupida, soprattutto quando uno spara a degli uccellini di 20 grammi con un fucile la cui pallottola lo disintegra, quindi neanche ad utilizzare la scusa, vado a caccia così ottengo da mangiare, dato che l'uccellino è esploso.
Quali sono le sue ambizioni?
Scoprire quello che mi appassiona nella vita, trovare il talento e uno scopo al quale ambire. Una volta scoperto punterò tutto su quella strada che mi renderà felice.
La sua filosofia di vita?
Dovremmo renderci conto che nella vita gli avvenimenti semplici e soprattutto legati ai valori di un tempo sono fondamentali. Seguite le vostre aspirazioni e si apriranno porte dove prima c'erano soltanto muri.