Da Zeri passando per Mulazzo fino a Fivizzano: tre tappe lunigianesi per il presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord, Dino Sodini. Affiancato dal dirigente Maurizio Rocchi, ha toccato con mano alcune delle criticità segnalate dai cittadini e dalle imprese del territorio. Sopralluoghi e incontri essenziali per poter pianificare future strategie ed elaborare progetti importanti, con i quali intercettare finanziamenti regionali o nazionali destinati alla riduzione del rischio.
Primo appuntamento a Zeri, il territorio il più settentrionale della Toscana e del comprensorio gestito dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Il presidente Sodini, con il dirigente Rocchi, ha incontrato il sindaco Christian Petacchi e l'assessore Gino Baratta per fare il punto della situazione, fra le opere già realizzate, i progetti da finanziare e i lavori di manutenzione ordinaria, per unire le forze e individuare quelle che possono essere le strategie più efficaci e importanti. "Rinnovo il massimo impegno da parte mia e dell'Ente per lavorare fianco a fianco con tutte le amministrazioni comunali per ridurre il rischio idraulico – ha detto il presidente Sodini -. Non esistono territori marginali perché la sicurezza riguarda tutti e gli effetti si riflettono dalla montagna alla costa. Zeri è un'area dalle caratteristiche peculiari dove l'opera del Consorzio può rappresentare un grande aiuto per ridurre il rischio idraulico e aiutare la comunità locale: un territorio più sicuro, infatti, è più bello e vivibile, aiuta a evitare lo spopolamento delle nostre montagne". Fra i temi principali, su cui poi il sindaco ha evidenziato la necessità di rilevanti interventi, l'erosione del fiume nella frazione di Adelano, la situazione del torrente Giaredo a Godana, Noce e Rossano Colombara, oltre alla volontà degli enti di collaborare a progetti importanti per intercettare i finanziamenti della Regione Toscana. Seconda tappa a Mulazzo dove, passato il ponte della strada provinciale, il torrente Teglia negli anni ha scavato molto l'argine e provocato cedimenti a pochi metri di distanza dall'azienda agricola Il Gradile. Terzo e ultimo sopralluogo a Cormezzano, frazione di Fivizzano: qui il torrente Rosaro ha scavato i terreni spondali su entrambi i lati, anche nelle vicinanze dell'azienda agricola Cormezzano. "Gli effetti erosivi provocati nel tempo dal passaggio dei corsi d'acqua possono mettere in difficoltà anche le attività economiche e le infrastrutture, elementi essenziali nel tessuto socioeconomico delle aree interne e per la sopravvivenza dei paesi che da anni devono combattere contro lo spopolamento. Il nostro impegno deve essere sempre massimo per dare risposte alle comunità locali, garantire il corretto deflusso dei corsi d'acqua e ridurre il più possibile il rischio", ha concluso il presidente Sodini.