Molti esempi di gestione aziendale virtuosa sono emersi con forza al convegno di Federmanager Massa Carrara dello scorso 22 novembre, a dimostrare il ruolo strategico delle grandi realtà produttive del territorio apuano nel guidare una transizione sostenibile che tenga insieme innovazione, lavoro e sviluppo locale. In questo quadro si è distinto l’intervento delle ingegnere Francesca Marino e Teresa Pucci di Baker Hughes, direttrici rispettivamente dei siti di Avenza e Massa, che hanno portato l’esempio concreto di un’industria globale radicata nel territorio e pronta a investire sul suo futuro, per il benessere di tutti.
Baker Hughes, multinazionale dell’energia che opera in 120 nazioni del mondo con circa 60.000 dipendenti globali e un cuore tecnologico importante in Italia, parte dall’impatto ambientale illustrando come nei siti apuani l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata siano già utilizzate per ottimizzare i processi produttivi, ridurre i consumi energetici e abbattere le emissioni. “Attraverso machine learning – illustra Teresa Pucci - è possibile prevedere l’usura degli utensili e programmare interventi mirati, riducendo fermi macchina e sprechi. La realtà aumentata, invece, supporta le ispezioni su grandi moduli per il gas naturale, consentendo controlli più rapidi e accurati e dal ridotto impatto.”
Le relatrici, intervistate da Matteo Bernabè, hanno richiamato anche la centralità delle infrastrutture – reti, bonifiche, porto – per lo sviluppo dei due stabilimenti: dai progetti condivisi con Comune, Provincia, Regione e Autorità Portuale per migliorare viabilità, parcheggi e aree di stoccaggio, fino alla necessità di interventi strutturali contro il rischio idrogeologico e di adeguamento dei ponti per il trasporto dei grandi manufatti. Temi che Federmanager ha contribuito a portare sul tavolo in una logica di rete virtuosa fra imprese e istituzioni. “Quest’anno abbiamo dovuto chiudere il sito di Avenza per due intere giornate – spiega Marino – a causa degli eventi meteo dello scorso ottobre che hanno causato grandi allagamenti sul Viale Zaccagna. L’amministrazione comunale sta lavorando molto in questo senso e la collaborazione che Baker Hughes sta trovando con le istituzioni – tra cui il Porto - è davvero su tutti i fronti.”
Un passaggio significativo è stato dedicato al recente annuncio di importanti investimenti in Italia– parliamo di 300 milioni di euro nei prossimi 5 anni - una quota rilevante dei quali destinata proprio ai siti di Massa e Avenza. “Abbiamo in programma interventi importanti – spiega Pucci – tra i quali l’ampliamento delle capacità produttive, il miglioramento delle condizioni di lavoro anche attraverso la costruzione di nuovi uffici e servizi come mensa, palestra e aree di accoglienza. Oltre a questo, abbiamo in cantiere i progetti di elettrificazione dei banchi prova e di riduzione delle emissioni in linea con gli obiettivi di neutralità carbonica del 2050.”
Ampio spazio è stato riservato anche allo sviluppo delle competenze e dei talenti, con percorsi con scuole medie e istituti tecnici del territorio, istituzione di accademie interne tecniche e manageriali. “Qui sul territorio apuano – concludono Pucci e Marino – stiamo dando vita a percorsi di specializzazione fruibili dopo le scuole superiori, che si sostituiscono quindi all'università. Parliamo di corsi di 1800 ore - di cui 800 in azienda - della durata di due anni, che danno possibilità di assunzione vicina al 100%. Quindi tutti questi ragazzi e ragazze che frequentano i nostri corsi vengono poi impiegati in azienda, e questo non è poco considerando i due percorsi già completati su meccatronica e manutenzione e un terzo che stiamo lanciando.”
Attraverso questo confronto, che avrà a breve un seguito speriamo molto partecipato, Federmanager Massa Carrara ha confermato il proprio ruolo di facilitatore di rete, capace di mettere allo stesso tavolo grandi player industriali, mondo accademico e istituzioni per trasformare la presenza delle imprese sul territorio in una leva concreta di sviluppo sostenibile, occupazione qualificata e innovazione condivisa.









