"Torno a ripetere che è sempre più urgente una sede distaccata della DDA presso la Procura della Repubblica di Massa Carrara come ha ribadito recentemente anche la Fondazione Caponnetto. L’esposto sullo sfruttamento di manodopera nel mondo della nautica, fatto dal segretario provinciale della Cgil Nicola Del Vecchio, conferma quanto vado ripetendo da due anni a questa parte. Siamo di fronte a fenomeni, quali il caporalato, che richiamano le tipiche modalità operative della criminalità organizzata" dichiara la consigliera Bennati. “Occorre discutere della presenza strutturale delle mafie nei nostri comuni senza mettere la testa sotto la sabbia; nessun settore è immune dalle infiltrazioni criminali da quello delle cave alla nautica, dal turismo all’immobiliare passando per il traffico di carburanti e droghe. Tutte cose emerse da indagini di varie DDA e Procure, esterne alla nostra costa, ma che hanno sempre come terminale la Provincia di Massa Carrara. Una particolare attenzione credo vada messa sui cantieri PNRR per scongiurare il rischio di infiltrazioni” sottolinea Bennati. Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, in questi anni ha provato, più volte, ad aprire una riflessione politica sulla necessità di una sede distaccata della DDA. Le pessime condizioni in cui lavora la Procura della Repubblica non le permettono indagini così complesse. Mancano PM, che forse arriveranno a Gennaio, e saranno inesperti o di prima nomina mentre i fenomeni criminali presenti in questa Provincia richiedono magistrati con competenze pluriennali in ambiti quali il riciclaggio di denaro e il contrasto alla borghesia mafiosa. Un fenomeno come quello dello sfruttamento della manodopera interseca settori economici quale l’immobiliare; andrebbero capite bene le dinamiche che portano a riempire centinaia di case e appartamenti, fra Massa e Carrara, trasformandole in residenze pollaio pagate con affitti mensili fuori mercato. Lasciare dilagare l’illegalità colpisce la vita quotidiana delle persone che faticano ad arrivare a fine mese, vivono nel nostro territorio e pagano regolarmente le tasse per avere in cambio poi servizi pubblici sanità, scuola, trasporti che subiscono sempre più tagli.









