Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, torna a ripetere come dopo ogni evento meteorologico allarmante non si possa fare la gara a scaricare responsabilità o a ringraziare per gli interventi in emergenza. Anche stavolta, dopo frane e smottamenti dovuti a piogge di intensità elevata, ormai nella norma, non sono mancati i ringraziamenti che però non risolvono la responsabilità politica dell’assenza di prevenzione. Quello che davvero non è più accettabile è l’immobilismo di fronte ai cambiamenti climatici; abbiamo cercato in questi anni di rendere le amministrazioni locali consapevoli e che avrebbero dovuto affrontare la realtà in anticipo adattando il nostro territorio, invece ci ritroviamo ancora al punto zero degli interventi di emergenza. La soluzione non può essere nuovo cemento, distruzione di suolo e taglio di alberi indiscriminato, a cui si cerca propagandisticamente di porre rimedio con qualche piantina messa a caso in città. Nonostante proposte di azioni, che sono state derise e bocciate, siamo sempre allo stesso punto: un nulla di fatto per affrontare in maniera strutturale quella che ormai è e sarà la ricorrenza degli eventi.Definirli straordinari serve all’amministrazione comunale di Massa per continuare nelle politiche di trasformazione del suolo in un asset finanziario come avvenuto per Casa Ascoli o per qualche variante urbanistica. Nel 2022 fu presentata, dal M5S, la richiesta di uno studio inter-professionale sulla cause e soluzioni della fragilità del versante montano, tra l’altro approvata, a cui però il Sindaco Persiani non ha mai dato gambe. Oggi le persone che vivono in montagna chiedono più interventi volti a garantire la sicurezza idrogeologica del territorio; le persone che vivono nel territorio di pianura chiedono di affrontare i continui allagamenti. La sensazione comune è l’assenza di azioni politiche e amministrative in queste direzioni sia da parte dell’amministrazione comunale, ma anche da parte di quella provinciale, regionale e statale. Ognuna per le proprie competenze fatica a rinunciare a qualche intervento di immagine, vendibile nelle campagne elettorali, a favore di una cura vera e propria del territorio con investimenti concreti di messa in sicurezza preventiva. L’assenza di progetti PNRR specifici è lo specchio in cui si riflette una classe politica che aspira solo a nuove e più remunerate poltrone, sperando che gli eventi non si trasformino in drammi.









