Politica
Carrara, Amici Italia Israele contro la Commissione Pari Opportunità: «Su Gaza e Hamas è in corto circuito»
Il direttivo Ass.Apuana Amici Italia Israele di La Spezia Massa Carrara Versilia contesta la posizione…

A Massa arrivano i finanziamenti del progetto 'Sport Illumina'
Il deputato e capogruppo della commissione Sport Alessandro Amorese assieme a Francesco Michelotti deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia annunciano un importante finanziamento legato allo sport a…

Un protocollo d’intesa tra Società della salute e Arti per l’accompagnamento al lavoro delle persone più fragili
Martedì 15 luglio, alle 11,30 ci sarà la sottoscrizione del Protocollo di intesa per il Servizio integrato inclusione lavoro tra Società della Salute della Lunigiana e l’ARTI, Agenzia Regionale Toscana…

Barabotti (Lega): «A Massa stanziati 270mila euro per emergenza abitativa, orgoglioso dell'amministrazione»
L'onorevole del Carroccio Andrea Barabotti commenta positivamente la notizia del finanziamento desciso dall'amministarzione Persiani da destinarsi alla riqualificazione degli alloggi di residenza popolare. Il parlamentare fa…

Buco da 300 mila euro creato dalla precedente gestione dell’aeroporto del Cinquale sotto le amministrazioni del Pd: l’ex assessore al bilancio Pierlio Baratta smentisce le dichiarazioni della segretaria dem Claudia Giuliani
Una descrizione idilliaca e virtuosa della gestione dell’aeroporto del Cinquale sotto le amministrazioni dem, quella fatta sulla stampa locale dalla segretaria Claudia Giuliani, che tuttavia si scontra –…

L’amministrazione Persiani sblocca 270mila euro per riqualificare gli alloggi Erp: “Una svolta concreta contro l’emergenza”.
Un passo decisivo e immediato per affrontare l’emergenza abitativa e ridare dignità a chi attende da tempo una casa. La Giunta comunale ha approvato una delibera strategica e…

Andrea Barabotti riceve il "Consumatore Award" per il suo impegno nella tutela dei cittadini.
Consumerismo No Profit e U.Di.Con. (Unione per la Difesa dei Consumatori) hanno assegnato oggi all'Onorevole Andrea Barabotti il prestigioso "Onorevole Consumatore Award" in riconoscimento del suo significativo impegno…

Ex Hotel Mediterraneo: il caso che svela il vero volto della “rigenerazione urbana”
Arriva da Arca un'attenta anilisi sul sito dell'ex hotel Mediterraneo: "Tra cementificazione, vincoli ignorati, opportunità PNRR mancate e democrazia dimezzata, la storia dell’ex Mediterraneo a Marina di Carrara…

Porto Marina di Carrara: accolto dal governo l’ordine del giorno dell’onorevole Barabotti er uno sviluppo sostenibile
È stato accolto dal governo l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Andrea Barabotti, che delinea una strategia chiara e sostenibile per lo sviluppo del porto di Marina di Carrara,…

Buca profonda e pericolosa in Via Pisa a Marina di Massa: Benedetti e Rivieri chiedono maggior manutenzione stradale
Una buca profonda e molto larga presente sul manto stradale di via Pisa a Marina di Massa è diventata un grande pericolo per l’incolumità di ciclisti e motociclisti.

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Dal comitato di cittadini massesi "Nuovi paesaggi urbani", una riflessione sulle opere urbanistiche in corso nella città: "Una vecchia pubblicità recitava: “Potevamo stupirvi con effetti speciali ma noi siamo scienza, non fantascienza”. Purtroppo le attuali progettualità dell’amministrazione comunale di Massa possono essere qualificate solo come fantascienza, una fantascienza distopica che finisce per deteriorare il nostro territorio, la sua identità e la nostra possibilità di progettare un futuro diverso e migliore per la città. Sulla Marina assistiamo all’affrettarsi dei lavori avviati per la demolizione della colonia Ugo Pisa, sulla base di un progetto che non valorizza quanto esisteva e ne prevede la sostituzione con anonimi parallelepipedi che svelano una incapacità di visione e la scelta mediocre di una demolizione stante l’evidente incapacità di proporre qualcosa che potesse essere un valore aggiunto per il nostro territorio. Lo avevamo già scritto a luglio 2023: la Colonia Ugo Pisa venne progettata dall’architetto Arrigo Cantoni, una vera e propria archistar dell’epoca. Al nuovo intervento, pur “protetto” dall’ombrello del PNRR, non ci sembra possa essere riconosciuto un pari valore, senza dimenticare che non tutto il complesso della Colonia è proprietà del comune e che il demanio pare non sia stato interpellato.Alla Stazione dopo il surreale rifacimento di Piazza IV Novembre, che ci ha dotato di un nostro piccolo MOSE per impedire l’allagamento della stazione ferroviaria, adesso si vuole realizzare la Casa di Comunità su un’area a ridosso dei binari, circondata da un traffico caotico e priva di servizi basilari come i parcheggi. Ci chiediamo quale sia la logica sanitaria alla base di una scelta, che ha tralasciato strutture esistenti in aree meno sature, come ad esempio l’area “Borgo Ducale”, che si è preferito lasciare a privati. Non sappiamo neppure quale sia la logica che ha fatto erigere la funerea fontana davanti al pontile, progetto tanto infelice, oltre che costoso, che ha avuto bisogno di prevedere altre ingenti spese per dotarla di una scenografia che in qualche misura le dia una ragion d’essere. Le altre fontane cittadine sono costantemente bisognose di manutenzione, forse a causa di carenze progettuali? Gli spazi verdi della città sono ritenuti, evidentemente, superflui: hanno sottratto due ettari al parco della Colonia Ugo Pisa, ormai ridotto ad una landa desolata; il Parco della Rinchiostra, dopo due anni di chiusura, pare sia prossimo alla riapertura, che attendiamo con ansia. Adesso l’attenzione si è rivolta al Parco degli Ulivi dove l’amministrazione pretenderebbe “limare” circa 2.500 metri quadri per far costruire la nuova questura. Il tutto senza aver coinvolto non solo il quartiere, ma neppure i consiglieri comunali, che spesso non ottengono i documenti richiesti agli uffici. Trasparenza e condivisione delle scelte sembrano vocaboli sconosciuti a questa amministrazione, i cui appartenenti sicuramente non ricordano il motto, tanto caro allo scoutismo: Lasciate il mondo migliore di come lo avete trovato. In ogni caso ci permettiamo di augurare a noi tutti un buon primo maggio".
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“In questo Primo Maggio 2024 risuona ancora più forte il silenzio delle istituzioni, dopo la nuova puntata di Domenica sera di Report”. A dirlo è il comitato Ugo Pisa di Massa che continua: “Ció che è apparso subito evidente è stata l’inadeguatezza della presenza dei rappresentanti politici istituzionali allo sciopero indetto a Carrara che abbiamo visto sfilare e immeritatamente partecipare alla rabbia dei lavoratori, dei cittadini e delle associazioni. Quella politica che per anni ha tollerato lo scempio ambientale, l'accentramento di ricchezze, l'arroganza dei "padroni", concedendo la supremazia dell'aspetto economico, per il profitto di pochi, a discapito della salute e del benessere della cittadinanza. Quegli stessi politici che si sono addirittura dichiarati stupiti e che sembrava avessero appena appreso i danni che l’estrattivismo arreca ad ambiente, lavoratori, territorio e agli abitanti, mentre sono proprio i nostri rappresentanti istituzionali, gli stessi che da anni hanno permesso che questo scempio avvenisse.Trasformare le attività della montagna in chiave sostenibile è possibile e permetterebbe di coniugare perfettamente occupazione e tutela ambientale. Abbiamo un esempio in Toscana a disposizione di tutti i nostri politici: la fabbrica ex-GKN di Campi, i cui operai hanno proposto un nuovo piano industriale che va verso la transizione ecologica e che permette allo stesso tempo di riprendere la produzione C’è una strada possibile ed è la politica che deve iniziare a percorrerla: non partecipando alle manifestazioni, ma con atti concreti”.
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Prosegue il corso di formazione della Cisl Apuana con la presenza di un big del territorio: venerdì 3 maggio dalle ore 16.30 ci sarà Franco Gabrielli, già sottosegretario con responsabilità alla Sicurezza dello Stato ed Uomo delle Istituzioni. Gabrielli, forte della sua esperienza personale, tratterà un tema estremamente interessante: “Binomio tra sicurezza e democrazia: binomio (in)scindibile?” Può, cioè, la democrazia garantire sicurezza rassicurano i cittadini e nel contempo rimanere nei propri ambiti senza prevaricazioni? Gli incontri di formazione di Cisl Apuana hanno già visto il match tra i presidenti di provincia di Massa e la Spezia e l’intervento del segretario generale nazionale della Cisl Funzione Pubblica, Maurizio Petriccioli. In programma, dopo l’incontro con Franco Gabrielli del 3 maggio, è previsto l’arrivo del generale Massimo Panizzi, nuovo responsabile dell'istituto Geografico militare di Firenze, subentrato al generale Roberto Vannacci. Il tema della conferenza del generale Panizzi sarà: “Pace ed Isituzioni Statuali, Pace ed appartenenza al Organismi Internazionali”. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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Ai soliti giornalisti che vanno di fretta, troppa, deve essere sfuggito visto che, come accade sempre, piuttosto che assistere a tutta la presentazione si sono limitati a fare due domande prima dell'inizio e poi se ne sono andati quasi subito o quasi. Per chi, invece, è rimasto e come sovente avviene, la notizia è arrivata sul finire dell'evento. Roberto Vannacci, il generale di divisione ex comandante del Col Moschin, il reparto di incursori del nostro esercito, l'eccellenza in materia, ed ex comandante anche della Brigata Folgore, in margine alla presentazione del suo libro Il coraggio vince alla Casa del Boia concessa ancora una volta da Tony Lazzaroni, ha annunciato erga omnes che in un mondo come quello attuale se si vuole la pace bisogna prepararsi alla guerra. Per carità, non che sia una novità se si pensa che già nel quarto e quinto secolo dopo Cristo, Flavio Vegezio Renato, funzionario imperiale dell'epoca di Teodosio, scrisse Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum. Per di più anche l'attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il suo viaggio negli Stati Uniti nel 2022 subito dopo l'aggressione russa all'Ucraina, in un suo discorso pubblico in un ottimo inglese - altro che Matteo Renzi - utilizzò la frase suscitando approvazione nell'uditorio.
Ebbene, anticipando i temi che proprio ieri a Roma durante la presentazione ufficiale della sua candidatura alle Europee in forza alla Lega sono stati toccati, il generale di divisione Vannacci ha spiegato ai suoi fan alla Casa del Boia che il tema della sicurezza e quello della pace, assolutamente non disgiunti, hanno bisogno che il nostro Paese pensi seriamente a investire sul fronte dell'ammodernamento degli strumenti e delle apparecchiature militari. Lo deve fare, ha aggiunto, perché, altrimenti e come una qualsiasi macchina, finirebbe per arrugginirsi e diventare pressoché inutile oltreché inutilizzabile. Proprio Vannacci ha richiamato la famosa frase in latino per spiegare che il mondo non è fatto di e dai santi e che se uno Stato deve e vuole essere libero e sicuro dentro e fuori dai suoi confini - che esistono e che non possono né devono essere cancellati - necessita di prepararsi.
Che diranno, adesso, i pacifisti a una (sola) dimensione, che dirà, in particolare, papa Francesco che una ne pensa, cento ne dice e 99 ne sbaglia? Cosa dirà, soprattutto, l'estrema sinistra, quella secondo cui bisogna essere tutti e sempre dalla parte del più debole - Hamas? - della pace e tutte le guerre vanno male salvo quella contro l'Occidente, Israele e il capitalismo?
Se si pensa che a guidare il dicastero della Difesa sta un tale Guido Crosetto che di servizio militare e di tutto ciò che attiene alla divisa e alle sue esigenze conosce, rispetto a Vannacci, poco o niente, c'è da augurarsi che, prima o poi, in via XX Settembre mettano un competente in materia.
La Gazzetta di Lucca ripropone il video dell'evento di lunedì pomeriggio alla Casa del Boia cosicché le persone possano ascoltare quello che realmente affermato il generale più amato e, allo stesso tempo, più odiato dagli italiani solo e soltanto perché non è un invertebrato e possiede gli attributi nell'unico posto dove madre natura li ha voluti.
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Questo patrimonio di valori deve essere tutelato attraverso atteggiamenti riflettuti che siano in grado di risolvere le tante problematiche connesse alle attività, all'impresa ed all'ambiente e non può essere affrontato con lo sfrenato approccio ideologico di "Salviamo le Apuane" che avanza una proposta folle e che rischia di compromettere un prodotto che ha segnato il nostro made in Italy a livello internazionale. Così Massimiliano Baldini, Consigliere Regionale della Lega e membro della Commissione Ambiente in Consiglio Regionale. "Una proposta tanto insensata, che pare avere l'unico obiettivo di acutizzare gli attriti sociali, dividere il settore, mettere i lavoratori e le rispettive comunità gli uni contro gli altri, continuando nell'azione tanto cara ad una parte della sinistra, di strumentalizzare certi temi per meri ritorni di cassetta elettorale. Una proposta priva di senso anche perché proviene da quel mondo che più volte al grido di "no cav", avrebbe gettato nella povertà, nella disoccupazione e nell'abbandono intere comunità ed interi territori che da secoli vivono di marmo e della economia che ne deriva. Peraltro, certa sinistra che governa e ricopre ruoli di primo piano anche in Regione Toscana, governa il Comune di Carrara ed oggi parla anche per mezzo di queste associazioni, in questi decenni ha dimostrato la propria incompetenza nella gestione del settore, incapace di produrre un apparato normativo utile a supportare le dinamiche sociali ed economiche di questi settori. Ne è esempio lampante il destino della Legge regionale 35 "Disposizioni in materia di cave" che si avvia al decimo anno di età, mentre nella maggior parte dei Comuni, non si è ancora giunti alla definitiva approvazione dello strumento principale previsto con questa norma (in combinato disposto con la 65/2014) e cioè i Piani attuativi dei bacini estrattivi, che avrebbero dovuto redistribuire i volumi scavabili definiti dal Piano Regionale Cave e dare cosi' impulso concreto alla creazione della filiera di lavorazione in loco di almeno il 50 per cento del materiale estratto.La Lega non permetterà che la deriva ideologica di un ambientalismo fine a se stesso e dannoso per impresa e lavoratori possa compromettere un patrimonio inestimabile che rappresenta sostegno irrinunciabile per tante famiglie ed attività indotte."
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Critiche politiche in versione rap: le fa Cesare Micheloni, ex consigliere provinciale, che ha scritto una serie di "barre" sulle ultime vicende che hanno infiammato la città di Carrara:
In un consesso istituzionale "normalizzato",il signor Franchi con le sue infelici dichiarazioni, ha avuto il merito di riportare all'attenzione il tema della sicurezza e degli incidenti sul lavoro.
Il signor Alberto, franco e schietto
ha involontariamente sfidato il politicamente corretto.
Egli potrebbe così definirsi il Vannacci delle Apuane. Intanto, i compagni industriali, a Carrara, quando c'è da far ricorso al comune si incontrano con "baci e abbracci"
ma quando vengono messi in cattiva luce fanno "volare gli stracci".
Tranquilli! Come al solito questa storiaccia finirà a lardo, vino e tarallucci.
Intanto, i "dormienti" sindacati e partiti politici, forse affetti (come gli italiani) per il 70 per cento da analfabetismo funzionale, dopo aver visto in tv la loro città,
hanno capito che a Carrara non tutto va nell'interesse della collettività.
Ma che bravi ragazzi, finalmente abbiamo ritrovato i paladini della giustizia, i figliocci della Costituzione, altroché Vannacci.
E allora difendere operai, diritti civili e casse pubbliche è diventato il mantra da recitare, che i suddetti figliocci in ogni situazione non perdono occasione di porre all'attenzione di noi poveracci. Peccato che durante il periodo covid, quando venivano emanate leggi e norme liberticide che non permettevano di andare a lavorare a chi era sprovvisto di green pass, nessuno di loro si indignava e protestava.
Per i figliocci (a fasi alterne) della Costituzione era difficile schierarsi dalla parte dei deboli e dei discriminati, come altrettanto semplice è invece oggi manifestare contro le parole dei Franchi e dei Vannacci. "Mortacci vostri guarda chi c'è, ma 'ndo cavolo siete stati tutto 'sto tempo voi gajardi figliocci?"
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Ha citato l’esempio del sindaco di Tresana Matteo Mastrini e del progetto appena realizzato nel suo comune di due panchine letterarie dedicate a Dante e a Rita Levi Montalcini, per mettere in evidenza quella che lui ha definito “inerzia patologica” del’ sindaco di Carrara Serena Arrighi, dell’assessore alla cultura Gea Dazzi e della dirigente alla cultura Cinzia Compalati. Stiamo parlando del consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel che ha spiegato: “Ormai purtroppo ci siamo abituati a conoscere l'inerzia patologica del settore cultura e l' incapacità progettuale, specialmente nel reperire finanziamenti. Tranne, infatti, i progetti ereditati da altre amministrazioni come per esempio quelli del PNRR e del Bando delle Periferie che esaltano Moreno Lorenzini, assessore all’ambiente, abbiamo constatato che l'amministrazione Arrighi non si impegna a partecipare ai bandi regionali, statali e neppure europei”. Manuel ha fatto riferimento alla legge regionale 7 febbraio 2023 n. 4., che aveva emanato un bando che comprendeva, tra l'altro, l'accesso alla cultura, alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, regionale, nonché delle distinte identità culturali del patrimonio toscano. Il consiglio regionale ha messo a disposizione euro oltre un milione di euro per promuovere e sostenere progetti dei comuni toscani, attraverso procedure ad evidenza pubblica, la cui data di scadenza era stata prevista per lunedì 17 aprile 2023. L’amministrazione Arrighi – ha ripreso Manuel - e i vari assessori tra cui Moreno Lorenzini, Gea Dazzi e il vicesindaco e assessore alla Disabilità Roberta Crudeli avrebbero potuto presentare progetti finalizzati all'acquisto e alla posa in opera di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, all’acquisto di veicoli elettrici, per massimo di euro 550.000. Si potevano prevedere progetti per la promozione della cultura mediante l'organizzazione di iniziative quali: bibliobus, letture ad alta voce, laboratori intorno al libro, istituzione di punti di lettura all'interno dei quartieri, per un massimo di 200 mila euro. Ricordo che nelle linee programmatiche del sindaco c’erano le promesse sulle biblioteche itinerante nei paesi a monte, per cui, questa sarebbe stata un’ottima occasione per finanziare un progetto di"bibliobus". Si poteva acquistare arredi destinati alla disabilità per un massimo di 300 mila euro, per cui ci stupiamo che la Crudeli non abbia pensato a progettare nuovi arredi per il Centro Anch’io, che versa in pessime condizioni”. Manuel ha concluso con una citazione latina: "qui tacet, non utique fatetur, sed tamen verum est eum, non negare " cioè chi tace, è vero che non confessa, ma tuttavia non nega. “In altri termini può intendersi come chi tace non fa niente – ha aggiunto il consigliere di FdI - Nell'ambito degli odierni rapporti tra l' amministrazione Arrighi ed i cittadini, ormai deteriorati, si aggiunge anche il non aver presentato neanche un progetto nei tre settori interessati, sebbene fosse obbligatorio”.
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Parla di “riqualificazione ferale” il comitato Ugo Pisa in relazione all’avvio dei lavori di recupero della colonia Ugo Pisa di Marina di Massa e lancia una forte critica all’amministrazione massese: “Stamattina, alla presenza del sindaco Francesco Persiani e dell'assessore Francesco Mangiaracina – dicono dal Comitato Ugo Pisa - è stata avviata la demolizione degli edifici che fino a poco tempo fa erano sottoposti a vincolo storico e culturale. Adesso non lo sono più e le operazioni di "recupero" attraverso demolizione e ricostruzione sono purtroppo iniziate. Avremo nuovi moderni ed efficienti scatoloni che nulla avranno a che vedere con l'identità storica, la memoria e il valore culturale che la prima colonia del nostro territorio e forse dell'Europa stessa, trasmetteva da ogni suo mattone. Domani avremo campi sportivi di ogni tipo che sorgeranno laddove prima avevamo alberi e si poteva correre o passeggiare all'ombra, nella calura estiva accompagnati dai gorgheggi degli uccellini. Domani avremo pochissimi stentati alberelli, alcuni dei quali già stanno seccando, che ci faranno rimpiangere i possenti pini che prima ricoprivano l'area. Pini che, se fossero stati mantenuti e curati per tempo, sarebbero ancora lì. Cosa dire ancora... grazie all'amministrazione per questo regalo a tutta la città di Massa”.
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Il gruppo consiliare Forza Italia Massa, a nome del coordinamento provinciale del partito, ritiene doveroso tornare sul tema dell'ampliamento del porto di Marina di Carrara, esprimendo parere contrario. A prendere posizione sono il commissario comunale di Massa Sergio Bordigoni e la vice commissaria comunale Sonia Castellini, basandosi sulle osservazioni fornite dall'amministrazione comunale di Massa per il tramite dei propri uffici tecnici, del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa e dell'Associazione Paladini Apuoversiliesi. Soggetti che si stanno contrapponendo alla tesi, sostenuta dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, secondo la quale l'ampliamento del porto di Marina di Carrara produrrebbe effetti limitati in merito all'erosione della costa e alla balneabilità nel territorio di Massa.
"Forza Italia ha da sempre ribadito il proprio NO all'ampliamento dello scalo – spiegano Bordigoni e Castellini - e nel 2018 il tema rientrava tra i punti fondanti del nostro programma elettorale. I danni causati dall'erosione sono sotto gli occhi di tutti. Nel tempo siamo stati privati di 160 metri di arenile lungo tutto il territorio massese, con ripercussioni ambientali ed economiche. Meno spiaggia comporta una minore attrattiva turistica e, di riflesso, minore impiego di forza lavoro e meno ricchezza da distribuire sul territorio. Nulla hanno prodotto i diversi esperimenti che si sono susseguiti nel tempo, dai geotubi alle scogliere. È necessario salvare il salvabile e ribadire il nostro parere contrario all'ampliamento, in assenza di soluzioni e progetti condivisi. Un territorio che vive di turismo non può rischiare di vedere le proprie coste e la propria economia irreversibilmente compromesse da opere che andrebbero ad intaccare i fragili equilibri naturali. Da sempre Forza Italia promuove soluzioni realizzabili e compatibili con la realtà economica del territorio e per questo siamo consapevoli che il porto di Marina non possa essere cancellato e che costituisca una risorsa. Chiediamo però che, prima di prospettare ulteriori interventi, siano messe in atto tutte le iniziative e stanziati gli investimenti necessari alla realizzazione delle opere a difesa e salvaguardia delle nostre spiagge e a tutela della balneazione nel litorale massese".
"Il ripascimento, o la meno incisiva riprofilatura della costa non possono certo considerarsi una soluzione al problema – proseguono - ma costose azioni che cercano di tamponarlo, togliendo risorse ai cittadini toscani, quando potrebbero essere più proficuamente destinate a finanziare, tra l'altro, la sanità pubblica. A riprova della disorganicità degli interventi si assiste, da una parte, alla spesa per il dragaggio del porto di Viareggio, con trasporto della sabbia risultante al largo di Lido di Camaiore, dove non risulta esista il problema dell'erosione, dall'altra alla spesa per la riprofilatura della costa massese. Ci chiediamo se fosse assurdo prevedere il rilascio della sabbia di Viareggio al largo del nostro litorale risparmiando sul trasporto via terra di quella necessaria per la riprofilatura della costa. Non servono interventi spot, tanto per dimostrare l'interessamento da parte della Regione, ma progetti che offrano soluzioni definitive in grado di fronteggiare il fenomeno erosivo, sia che venga generato da fattori naturali che artificiali, ad opera dell'uomo. In passato Forza Italia aveva proposto di trasformare lo scalo in porto turistico, anche in considerazione del peso che la cantieristica navale ha sull'economia locale, dirottando il traffico di merci verso il vicino porto di La Spezia. Gli ingenti investimenti da parte della maggiore azienda del territorio, per la realizzazione del proprio Hub logistico nell'area retroportuale di Marina di Carrara, con i risvolti occupazionali che ne derivano, unitamente alle esigenze delle altre, non rendono più percorribile tale strada".
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Una proposta alta e coraggiosa che possa sbloccare la situazione di incompatibilità fra ambiente ed economia nelle Alpi Apuane viene lanciata in questi giorni dal Gruppo Salviamo le Apuane che conta quasi 12 mila iscritti. La proposta sarà presentata pubblicamente e discussa nel Convegno organizzato a Massa, Palazzo Ducale, in Sala della Provincia 11 maggio ore 10. La proposta che il Gruppo Salviamo le Apuane lancia nel pieno della campagna elettorale europea e comunale è di prendere atto della divisione delle Apuane in due grandi aree: una, di Carrara, dove l'escavazione del marmo ha compromesso l'ambiente in modo praticamente irreversibile, dove si cava la stragrande parte del marmo e dove è, di gran lunga, il numero più alto di cavatori; l'altra, le Apuane nel Parco delle Apuane dove l'attività occupazionale primaria è legata al turismo e dove le cave sono eccezioni che incidono un territorio integro e di straordinaria bellezza. La proposta prevede che l'escavazione del marmo venga collocata esclusivamente nei bacini marmiferi del Comune di Carrara, e continui come entità industriale. Ciò comporta che le cave fuori da Carrara e nei comuni del Parco Apuane vadano a chiusura. Che sia resa operativa la Legge Regionale numero 35 che impone di lavorare localmente il 50 per cento del marmo escavato e potenziare, riaprire, attivare laboratori di lavorazione del Marmo di Carrara (quello cavato a Carrara, come Marchio da affermare nel mondo) nei comuni del Parco (fuori di Carrara) che hanno visto chiudere le loro cave, assorbendo nella lavorazione i cavatori che operavano nell'estrazione. “In questo modo - dicono dal gruppo Salviamo le Apuane - si potrà salvare l'ambiente del Parco delle Apuane chiudendo le cave nel suo territorio, senza avere diminuzioni occupazionali né a Carrara né altrove. Per questo il titolo del Convegno sarà "Salviamo le Apuane ed il Lavoro apuano". Salviamo le Apuane sta invitando tutte le forze politiche, sindacali, civili, sociali, religiose delle Apuane, la Regione Toscana, le Province, i Sindaci e Presidenti (a partire da Andrea Tagliasacchi, presidente del Parco), le associazioni ambientaliste e di categoria di lavoro ad un incontro che non sarà una manifestazione ma un primo passo verso un Laboratorio per il futuro delle Apuane.
- Tanto pubblico all'evento di Marina di Carrara su nucleare e rinnovabili con "l'Avvocato dell'atomo"
- Anche Andrea Barabotti (Lega) in trincea per la sicurezza degli abitanti di Avenza
- Caffaz: "Le pinete sono una emergenza, ma l'amministrazione Arrighi trascura i bandi che premiamo i comuni vicini"
- Roberto Vannacci, un uomo (non) solo al comando: benvenuto a Lucca per la seconda volta: diretta sulla pagina facebook de La Gazzetta di Lucca
- “Pescara chiama Carrara e riscatta i lavoratori”: così la senatrice Susanna Campione alla conferenza Programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara
- Gazebo della Lega Massa per spiegare il progetto della questura nel parco degli Ulivi: martedì 30 aprile
- Tornano i crocieristi ma l'accoglienza non è ancora adeguata: l'ananlisi del consigliere Filippo Mirabella
- Mettere in regola Duracel, il volontario che cura il verde di Marina: l’appello del consigliere Manuel
- Lorenzo Pascucci nominato nel consiglio nazionale di Noi Moderati
- Interrogazione dei 5 Stelle per la fontanella Evam a Massa