Politica
Ponticello in legno sul fiume Frigido in stato di degrado: il consigliere Tarantino e il comitato "Tra la Gente" chiedono un intervento immediato
Ancora una segnalazione sullo stato di degrado delle infrastrutture pedonali nella zona del fiume Frigido. Questa volta è il comitato cittadino “Tra la Gente”, attraverso il suo rappresentante…

Ferro non zincato nel cantiere della scuola Buonarroti: il consigliere Mirabella sottolinea i ritardi, gli aumenti di spesa e le mancate risposte dell’amministrazione
Il ferro usato per i lavori alla scuola media Buonarroti di Marina di Carrara non è zincato, quindi molto più soggetto ad arrugginire, specialmente se usato in una…

Feneal Uil: rinnovato il contratto nazionale lapideo e materiale da escavazione
Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila…

Fondazione Antonino Capponnetto fa il punto sulla situazione apuana in attesa della Commissione Parlamentare antimafia
La recente operazione che ha visto il nostro territorio come un autentico hub del traffico illecito di sostanze stupefacenti è una ulteriore conferma su quanto sia la…

"Gravi violazioni al Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Sodini non rispetta la democrazia né la parità": la critica di Teresa Baldini
"Quello che è avvenuto nell'ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell'atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini,…

Bonifica SIN Massa Carrara: onorevole Barabotti (Lega), "Passo decisivo per il risanamento ambientale del nostro territorio"
"La consegna del progetto esecutivo per la bonifica della falda del SIN di Massa Carrara rappresenta un passo decisivo verso il risanamento ambientale del nostro territorio". Lo dichiara…

Il Polo P&S: Ronchi-Poveromo è il futuro dell’adattamento climatico della città
“Il degrado in cui è caduta Ronchi-Poveromo è il frutto di una pessima visione di città che proverò a mutare con proposte adeguate nel momento in cui si…

Trovare nuovi spazi per la biblioteca comunale di Massa in attesa della fine dei lavori: l'interpellanza di Alberti e del gruppo consigliare del Pd
“I lavori di ristrutturazione di palazzo Bourdillon e palazzo Colombini hanno comportato la chiusura di aule studio e la sospensione del servizio prestito libri della adiacente biblioteca comunale…

Terreno fortemente inquinato e in zona di grande degrado: Maria Mattei spiega in consiglio comunale perchè i cittadini protestano contro la costruzione di alloggi Erp in via Murlungo ad Avenza
Dopo la fiaccolata contro la costruzione di 28 nuovi alloggi popolari da parte di Erp, nel terreno che costeggia via Murlungo ad Avenza, nel consiglio comunale di…

Costruzione nuovi alloggi Erp in via Morlungo: "Importante ascoltare i cittadini" ha detto l'assessore Lorenzini
"L'intervento dei cittadini e dei residenti di Avenza la scorsa sera in consiglio comunale è stato importante perché ci ha consentito di ascoltare, come già fatto in passato,…

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Fratelli d’Italia chiede a Serena Arrighi, sindaco di Carrara di far rimuovere scritte e manifesti illegali e lancia un appello al movimento anarchico carrarese, affinché prenda le distanze da chi, attraverso manifesti e scritte intimidatorie, mette in cattiva luce anche il loro operato.
“Da molto tempo - spiega il coordinamento di fratelli d’Italia di Carrara – “sui muri di Carrara campeggiano scritte, e manifesti affissi che inneggiano all’anarchia, e protestano contro legittime Leggi dello Stato (41 bis) e chiedono la scarcerazione di criminali (Cospito) ; le amministrazioni comunali hanno sempre tollerato queste cose ma ora, visto il particolare momento storico, considerato la pericolosità sociale di certi sedicenti movimenti anarchici , sarebbe opportuno che dette scritte e manifesti (che inneggiano anche alla lotta armata) fossero rimossi per evitare che facciano proselitismo in menti malsane e che come successo in altre città ,vi possano essere persone o gruppi di persone che manifestino in modo violento il loro pensiero”.
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Un grande striscione affisso lungo la strada che recita "Se fermerete la variante, noi fermeremo l'Aurelia" come risposta al sondaggio prodotto nelle scorse settimane da Cinque Stelle e Rifondazione contro la variante Aurelia.
Le parole, lette da tutti coloro che hanno raggiunto il centro di Massa passando da Turano, hanno suscitato molto scalpore in città, su un tema che si preannuncia tra i più incandescenti nella prossima campagna elettorale.
Per comprendere le ragioni di questo messaggio, la Gazzetta di Massa Carrara ha chiesto delucidazioni a Giuseppe Landucci, socio fondatore di Arci Turano dal lontano 1974 e membro del fronte "Sì Variante Aurelia".
"Quello della variante è un problema annoso. Ci occupiamo di esso dal lontano 1976. I precedenti progetti non sono stati avvallati, mentre le persone perdevano la vita a causa dei numerosi incidenti - esordisce con vigore Landucci - noi residenti stiamo 'sopravvivendo sulla strada', ma abbiamo diritto di viverci; al momento ci sono più di 20 esercizi commerciali chiusi. Abbiamo avviato una lotta politica per uscirne. Gli abitanti di via Gorine che, a causa del progetto subiranno espropri, stanno pagando gli errori e le manomissioni che la politica ha compiuto negli anni. Il problema non siamo noi, ma chi vuole evitare il dialogo senza proporre soluzioni alternative. Il progetto variante è fondamentale per salvare questa zona - spiega Landucci - e soprattutto metterla in sicurezza per poi poter investire nel recupero delle aree verdi circostanti, come il muraglione che può tornare ad essere un parco o Montepepe; tutto senza mettere in discussione l'utilità e la fruizione dell'ospedale del cuore. Vogliamo inoltre dare una nuova destinazione al mercato delle Jare attualmente quasi inutilizzato.
Capiamo anche le esigenze dei residenti di via Carducci - continua Landucci -: l'aumento del traffico e dell'inquinamento in quella zona non è legato alla variante in sé ma alla possibile costruzione della nuova casa della salute, che noi vorremmo venisse allestita nella struttura abbandonata del vecchio ospedale. Per decongestionare le strade si potrebbe trasferire su autostrada una parte del traffico pesante, concertando il progetto con i comuni limitrofi come Forte Dei Marmi, ma per rendere funzionante questa operazione la variante è comunque necessaria, non si può pensare di scaricare più di 500 camion al giorno all'uscita autostradale Versilia perché salterebbe il progetto.
Relativamente allo striscione nessuno ha intenzione di uscire dalla legalità, ma faremo sentire con forza le nostre ragioni.
La soluzione migliore per la città e per Turano - conclude Landucci - è fare la variante, siamo l'unico capoluogo senza. A Viareggio per esempio, con la costruzione della superstrada, intere aree urbane come Bicchio e Varignano sono rifiorite, non possiamo permetterci di perdere i grandi finanziamenti destinati alla città. La variante si deve fare, il traffico va distribuito equamente. Chiunque vincerà le elezioni dovrà considerare questa questione come prioritaria".
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Mancano solo sei giorni, e poi, in consiglio comunale, dovrebbe esserci la definitiva resa dei conti tra chi appoggerà l’attuale sindaco di Massa Francesco Persiani alle prossime elezioni e chi, invece, deciderà di prendere una strada completamente diversa.
La mozione di sfiducia pende come una spada di Damocle sull’amministrazione, ma i problemi non sembrano arrivare solo dalle stanze della politica.
L’Associazione abitanti e inquilini Massa (Asia) ha infatti diramato un comunicato ufficiale in cui si denuncia lo sfratto di una famiglia, composta da una madre con due minori a carico, dalle case popolari Erp.
La colpa? Aver accumulato una morosità nei confronti dell’ente. Asia si chiede se Francesco Persiani voglia davvero concludere il suo mandato con lo sfratto di una madre single e i suoi due bambini: un atto imperdonabile, ancor di più se si pensa che tra poco ci sarà la festa delle donna.
“Appena siamo venuti a conoscenza di questa situazione – si legge nella nota – ci siamo immediatamente adoperati per contattare Erp, e abbiamo già anche inviato una Pec all'assessore al sociale Zanti e al dirigente Tonelli per chiedere un incontro per provare a trovare una soluzione per questa famiglia, che tra le altre cose è anche disponibile, se non con poche difficoltà economiche, a recuperare rateizzato il debito pregresso, oltre a sistemare la propria situazione burocratica. Ci auguriamo che il comune di Massa torni sui suoi passi ritirando l'ordinanza di sgombero. Tra l'altro, a pochi giorni dall'8 marzo, questa lettera di sgombero nei confronti di una mamma colpevole unicamente di essere in difficoltà economica ci sembra davvero fuori luogo”.
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Con lo slogan “si vis pacem, para pacem!”(se vuoi la pace prepara la pace) Legambiente, associazione ambientalista tra i promotri della fiaccolata per la pace prevista venerdì 24 febbraio, interviene contro gli invii di armi dall’Italia nel rispetto anche della carta costituzionale il cui articolo 11 recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”
“Anche la legge 185 del 9 luglio 1990, in ossequio alla Costituzione, vieta l’esportazione di armi verso i Paesi in stato di conflitto armato” - spiegano gli ambientalisiti.”Chiediamo quindi al nostro governo di rispettare la Costituzione e limitarsi a fornire aiuti medici e umanitari. L’invio di armi, infatti, non serve ad altro che ad alimentare il conflitto, aumentando il numero delle vittime.”
In secondo luogo - afferma Legambiente – paradossalmente, le difficoltà nell’approvvigionamento del gas russo, a seguito delle sanzioni europee, invece di dare impulso alle energie rinnovabili, hanno finito, a causa dell’insipienza dei governi italiani, per incrementare l’uso e la ricerca di combustibili fossili: si parla di nuove trivellazioni, si stringono accordi con Stati di dubbia democraticità per reperire altro gas, si impongono rigassificatori come a Piombino. Dopo due referendum vinti dagli antinuclearisti, siamo tornati perfino a parlare di nucleare, quando da anni i governi non sono ancora riusciti a indicare un sito nazionale per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi già esistenti e conservati in depositi provvisori e insicuri”.
“La guerra, inoltre – prosegue l’associazione – “sta avendo un impatto distruttivo sull’ambiente, contaminando aria, acqua e terra a seguito dell’esplosione di ordigni e della distruzione di fabbriche da cui fuoriescono sostanze tossiche incontrollabili. C’è il rischio incombente di un disastro nucleare per eventuali incidenti alle centrali atomiche dell’Ucraina, in particolare Zaporizhzhia, che si trova sulla linea del fuoco. Le emissioni climalteranti sono enormi: dal 24 febbraio al primo novembre, il conflitto ha generato 100 milioni di tonnellate di CO2 (circa il 30% dei gas serra che l’Italia emette in un anno). A fronte di questo disastro ambientale c’è quello, ancora più terribile, della perdita inutile di migliaia di vite umane, la disperazione di chi non ha futuro, il dramma dei profughi. La guerra è un orrore e non ha alcuna giustificazione”.
Per tutti questi motivi Legambiente sottoliena come non ci sia massima più stupida di quella dei romani “si vis pacem, para bellum”. “La pace, infatti, si prepara solo con la pace. Se l’enorme quantità di denaro spesa per l’industria bellica fosse utilizzata per garantire una vita dignitosa agli ultimi della terra, il mondo sarebbe un luogo migliore, prospero e pacifico. Per questo diciamo no alla guerra, una tragedia che potrebbe drammaticamente scivolare verso un conflitto nucleare e portare alla distruzione del nostro mondo, così come lo conosciamo e no alla corsa al riarmo dell’Europa e dell’Italia. Chiediamo, invece, che si depongano le armi e si lavori, da subito, per trattative di pace che pongano finalmente termine al conflitto”.
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Il segretario comunale, nonché consigliere della Lega Carrara, Andrea Tosi, ha deciso di lanciare un appello, diretto al sindaco Serena Arrighi e all’assessore all'ambiente Moreno Lorenzini, teso allo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi per favorire e semplificare la diffusione della mobilità elettrica come, ad esempio, l'istallazione di colonnine elettriche sul territorio.
Il consigliere del Carroccio, attraverso una nota ufficiale, ha spiegato l’importanza di fornire ai cittadini un servizio di questo tipo, utile sia per invogliare la scelta di macchine a zero emissioni, e nello stesso tempo per far proseguire Carrara nel lungo e tortuoso percorso della transizione ecologica e della totale decarbonizzazione.
Una scelta necessaria dunque, sia per l’ambiente che per la qualità dell’aria che i cittadini devono respirare ogni giorno. La giunta Arrighi, secondo Tosi, deve avviare il prima possibile un piano di installazione capillare su tutto il comune, altrimenti le molte promesse fatte durante la campagna elettorale si rileveranno dei clamorosi buchi nell’acqua.
“Se i nostri amministratori non credono attivamente nello sviluppo della mobilità sostenibile, con particolare attenzione alla mobilità elettrica – sentenzia Tosi – è chiaro che non credono nella transizione ecologica come invece sbandierato in campagna elettorale. La Lega, in conclusione, chiede alla sindaca e all’assessore all’ambiente, nello svolgere le proprie azioni a tutela del clima e nel rispetto degli impegni internazionali presi per rispettare l’agenda 2030, di accelerare, con il proprio operato, la transizione verso una mobilità elettrica utilizzabile da tutti con l’installazione in più punti del territorio di colonnine elettriche”.
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Il Pd di Massa ha presentato una interpellanza al presidente del consiglio comunale relativa lo stato di abbandono ed incuria della segnaletica stradale nella frazione di Quercioli.
Tra strisce pedonali quasi svanite, la segnaletica orizzontale ormai evanescente e i dossi per limitare la velocità addirittura livellati dall’usura e dal tempo, la zona di Quercioli secondo il Pd si trova in balia di se stessa con il risultato che non pochi sono i piccoli incidenti, per fortuna non gravi, che vengono riscontrati in quell’area del comune di Massa.
“Anche da questo stato di cose – spiegano dal Partito Democratico – “ traspare il disinteresse dell'amministrazione comunale per le zone periferiche della città e una evidente trascuratezza nella cura che si dovrebbe porre a tutti i luoghi della città, decisamente meno comprensibili appaiono le motivazioni alla base di una così precisa volontà”
“In virtù quindi di quanto appena evidenziato - conclude il consigliere Stefano Alberti – chiediamo all'amministrazione comunale come e se, intende intervenire per garantire un minimo di segnaletica orizzontale agli incroci, presso le scuole, i parchi pubblici del quartiere di
Quercioli”.
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Insieme, senza dubbio, ma assolutamente senza Francesco Persiani. Che le strade di Fratelli d’Italia e l’attuale primo cittadino di Massa si siano divise è cosa ormai nota, ma il partito di Giorgia Meloni ha voluto precisare, attraverso un comunicato ufficiale firmato dal coordinatore regionale Fabrizio Rossi, come l’attuale situazione della maggioranza sia totalmente da imputare proprio a Persiani.
Nella nota, FdI accusa il sindaco di aver attuato una politica improntata unicamente a una sua seconda candidatura, anche a costo di rompere l’alleanza di centrodestra tra Lega, Forza Italia e lo stesso FdI.
Massa è un caso raro nel panorama nazionale, sentenzia Fratelli d’Italia, proprio perché i tre partiti, che stanno già governando svariate realtà comunali, provinciali e regionali (senza dimenticare la maggioranza a Roma), si stanno dividendo proprio a causa di Persiani.
“Non possiamo che prendere atto che il civico Francesco Persiani preferisca rompere i rapporti storici e l’alleanza tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, per una mera volontà di imporre la sua ulteriore candidatura, che sarebbe stata tale se tutto fosse andato come a Grosseto, Arezzo o Pistoia. Così non è stato. Siamo convinti – afferma FdI – che i cittadini valuteranno chi in questi anni ha lavorato per la città e chi invece, come Persiani, pensa di poter nominare un assessore per due mesi e contemporaneamente ricevere le dimissioni di un assessore come quello al bilancio che lo ha seguito per cinque anni.
Il coordinatore Rossi fa appello all’unità, tendendo la mano verso Lega e restanti membri di FI per ricompattare l’alleanza in vista del voto.
La situazione sembra estremamente delicata, e ormai non è più impensabile aspettarsi due liste di destra, in competizione tra loro, alle prossime elezioni.
“Siamo sicuri che gli alleati della Lega, così come hanno fatto i tanti amici ed eletti di Forza Italia – continua Rossi – non accetteranno che il civico Persiani possa rompere l’unità del centrodestra che da sempre rappresenta per Fratelli d'Italia un valore fondamentale contro la sinistra. Nei prossimi giorni verrà convocato il tavolo dei rappresentanti di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Siamo certi che la priorità è governare bene la città di Massa per i prossimi cinque anni, senza personalismi e con la massima condivisione. Senza improvvisazioni, senza tentennamenti”.
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E' un bilancio più che positivo quello della settimana che si è appena conclusa per il teatro degli Animosi. In piazza De André si sono tenuti cinque spettacoli in sei giorni: martedì 14 e mercoledì 15 il cartellone organizzato dal Comune assieme alla Fondazione Toscana Spettacolo ha visto Giuseppe Caderna e Euridice Axen portare in scena 'Zio Vanja' di Anton Checov per la regia di Roberto Valerio, venerdì 17 è stata invece la volta dell'Orchestra della Toscana che, per il suo ritorno in città dopo 11 anni di assenza, ha proposto un concerto ispirato al carnevale per la direzione di Diego Ceretta con Giuseppe Gibboni al violino. Sabato, 18 febbraio, Chiara Riondino è stata la grande protagonista di una serata iniziata con l'intitolazione ufficiale della piazza a Fabrizio De André alla presenza di Dori Ghezzi, infine, domenica 19 ha chiuso questa settimana speciale lo spettacolo della stagione teatrale 'Feste' della compagnia Familie Floz. Complessivamente sono stati 1.455 gli spettatori nei cinque giorni di spettacolo con il concerto di Chiara Riondino che ha fatto registrare il tutto esaurito con ben 365 presenze.
“La cultura può e deve essere un fortissimo strumento di rilancio e di rinascita della nostra città e in quest'ottica il nostro magnifico teatro degli Animosi deve avere un ruolo sempre più centrale – dice Serena Arrighi -. Credo che spesso i numeri abbiano un impatto maggiore di tante parole e queste quasi 1.500 presenze divise in tutta la settimana fanno ben capire quanto sia importante che tutta la città, a ogni livello, lavori in questa direzione. Come amministrazione è un nostro obiettivo concreto quello di aprire sempre di più, e sempre più spesso, gli Animosi, lavorando sulla programmazione e, magari, facilitando anche le procedure di affitto e abbassandone i costi”. “Tanta gente a teatro e tanti spettacoli di qualità – aggiunge l'assessore alla Cultura Gea Dazzi -. Nella passata settimana gli Animosi hanno ospitato spettacoli diversi e pensati per un pubblico eterogeneo, ma la risposta di Carrara è sempre stata ottima. Questo rappresenta per noi uno stimolo per continuare a lavorare per migliorare sempre più l'offerta del nostro teatro”.
Intanto il prossimo appuntamento agli Animosi è in programma domenica, 26 febbraio, alle 21 con il primo spettacolo della rassegna 'Intorno all’8 Marzo, donne in scena'. Per l'occasione la Compagnia teatrale Classex&Co, per l'adattamento e regia di Gennaro Di Leo, proporrà 'Troiane'. Prezzo dei biglietti: platea e palchi centrali €10,00; palchi laterali e loggione €5,00. Under 25 o over 65 € 5,00. I biglietti sono acquistabili alla biglietteria del teatro giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 18,30, domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 18 alle 21 e online su vivaticket.com. Per informazioni teatro degli Animosi, piazza De André 1, Carrara, telefono 0585 /641317 nei giorni di apertura della biglietteria. In chiusura della biglietteria è attivo il numero 0585/641419,
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Il sindaco Persiani ha tradito il programma elettorale e la fiducia accordatagli dal centrodestra unito nel 2018. Si apre così il lungo comunicato del coordinatore comunale di Forza Italia Massa, Domenico Piedimonte che dichiara: “Persiani ha tradito l'impegno programmatico di uscire da Gaia o anche il solo lavorare per un suo superamento. Ha tradito il programma di valorizzazione dell'aeroporto mancando di procedere anche alla asfaltatura della sua pista. Ha lasciato definitivamente decadere l'impianto della piscina comunale. Ha mancato nella costruzione dei grandi parcheggi di cintura ed anzi ne ha sottratti molti al commercio ed al turismo. Ha lasciato per cinque anni la costa ed i marinelli nel totale immobilismo. E' stato in grado di incaponirsi solo per il posizionamento di un gabinetto della discordia. Non ha mosso un dito davanti all'avanzare del degrado nel Parco dei Ronchi e nella zona del mercatino della Partaccia. Non ha creato posti di lavoro rifiutando anche la semplice idea di concedere la sorveglianza e pulizia delle spiagge libere retribuendo giovani del nostro territorio. Ma preferendo anzi sottrarre spiaggia libera a cittadini e turisti per affidarla ai già concessionari adiacenti (vecchia politica del PD) . Si è reso protagonista di frettolose costituzioni di parte civile che inutili costi hanno portato alle tasche dei nostri concittadini. Ha nominato commissioni interne (sempre su Serinper) per poi non portare nessuno a conoscenza delle eventuali risultanze.”
Piedimonte incalza: “Persiani continua a remare contro la nostra zona industriale (vedi variante Sogegros) e non smette di praticare scelte in solitaria che danneggiano il turismo. Illude le zone montane con la figura di un delegato e poi le lascia senza opere ed anche senza fontane. Persiani, è stato quel sindaco che adducendo motivi di sicurezza e “mala movida” localizzati in una sola piccola piazza del centro massese come Piazza Mercurio, non ha saputo trovare altro rimedio che chiudere anticipatamente e per settimane, tutti i bar e ristoranti dell'intero nostro comune. Dai monti al mare. Lasciando nello sconforto e nelle problematiche economiche chi era stato già fortemente danneggiato dalle chiusure del covid. E rifiutando il sincero confronto con le categorie di quel settore che avevano valide alternative da poter proporre.”
Il lungo elenco del coordinatore forzista continua: “Il sindaco Persiani ha mancato anche alla promessa ed al dovere di far rispettare il Piano dell'Arenile di cui è dotata la nostra città. E questo nonostante fosse sollecitato, anche pubblicamente, a mettere un freno alla chiusura o restringimento dei varchi al mare e dei nuovi abusi in danno del nostro lungomare.
Sordo è stato nell'ascolto di chi chiedeva e chiede che i parchi cittadini siano aperti e fruibili. Mai come sotto la sua gestione li abbiamo avuti quasi tutti inutilizzabili per mesi e mesi. Per non parlare ci come sia stata lasciata svilire l'area verde nella quale insisteva l'ex Parco dei Conigli.2
“I nostri concittadini e la nostra popolazione residente è sempre più anziana e da anni chiede invano panchine che abbiano uno schienale ed invece il Sindaco benedice progetti e cantieri le cui opere sono fino all'ultimo sconosciute a cittadini, consiglieri comunali e partiti politici. Mai un ascolto preventivo. Sempre solo imposizioni e mancanza di ascolto empatico al posto della condivisione. Ed anche questo atteggiamento ha poco di politico e di sostenibile. Ha cambiato assessori a seconda degli umori mettendo i partiti sempre davanti al fatto compiuto. E' stato nei fatti delegittimato anche dai consiglieri eletti nella sua stessa Lista Persiani.”
Piedimonte si interroga:” Se di sei consiglieri eletti nella Lista Persiani lo hanno abbandonato in cinque, come può il Sindaco continuare a non porsi domande sulla sua inadeguatezza? Si è accorto che tre di questi suoi ex consiglieri hanno convintamente sottoscritto la mozione di sfiducia nei suoi confronti?
E Persiani pensa che nessuno abbia notato che il nuovo assessore nominato a soli tre mesi dalle elezioni era un consigliere eletto nella sua stessa lista e che lo ha abbandonato due anni fa perchè anch'egli deluso dalla politica persianina dell''uomo solo al comando?
Ritengo che questa ultima nomina ben retribuita, prova che il Sindaco abbia del tutto rinunciato alla dignità politica si aggiunge infatti alle recenti imprese che lo hanno visto protagonista nella distribuzione di prebende in offerta speciale nel disperato tentativo di recuperare alcuni dei rapporti umani e/o politici calpestati con supponenza fino all’altro giorno.”
“Non sarebbe di certo sbagliato – aggiunge sibillino il coordinatore forzista- se il nuovo assessore si dimettesse oggi stesso evitando ai cittadini un ulteriore dispendio di soldi per uno stipendio che nulla di proficuo potrà produrre.
E non sarebbe di certo sbagliato se Persiani capisse che in politica la credibilità e l'attendibilità della propria parola sono indispensabili.
Proprio quella credibilità di cui non può più godere da parte della comunità storica forzista che per anni ha reclamato in ogni dove il diritto di poter partecipare alle scelte impattanti per la città vedendosi invece sbattere in faccia ogni porta. Persiani si è logorato da solo in questi anni nonostante Forza Italia chiedesse lui pubblicamente e costantemente un cambio di passo nel modo di agire ed ascoltare anche i cittadini e le categorie.”
“L'uomo solo al comando, arroccato ancora nel palazzo ed inchiodato alla sua sedia ancora fatica a capire che le volte in cui la sua ex maggioranza non gli votava più alla cieca le variazioni di bilancio e sempre più spesso gli faceva venire meno il numero legale erano opportunità di cambiamento che gli venivano offerte e non attacchi personali alla sua vanità.”
“Se potessi fare una domanda al Sindaco – afferma Piedimonte- chiederei lui: è vero che davanti a questi episodi di sfiducia lei ha detto innumerevoli volte che se non era più gradito a tutti si sarebbe fatto da parte? Allora perchè oggi continua a ostinarsi con una candidatura divisiva? Quale bene e quale fine percorre? Il suo personale o quello dell'alleanza di centrodestra?”
Il coordinatore comunale chiude così la sua nota:
“Lasciamo a Persiani il suo esercito di cartapesta, fatto di accordi ballerini, saldi di fine stagione e proclami social preferendo prepararci alla vera sfida, quella di un voto ormai prossimo, che il Coordinamento comunale di Forza Italia di Massa, nei sui storici rappresentanti ed attivisti/iscritti (ben diversamente dai cacciapoltrone dell'ultimo minuto) torna a chiedere di poter affrontare con un candidato di centrodestra forte ed autorevole che non sia l’attuale primo cittadino e che abbia lo slancio e l’agire concreto per fare scelte sempre migliori per Massa.”
“La mozione di sfiducia è oramai alle porte ed il gruppo consiliare con il pieno avvallo del coordinamento comunale di Forza Italia Massa è pronto a sottoscriverla convintamente. Ed altrettanto convintamente l'intera squadra storica forzista registra che per il centrodestra , allo stato attuale, Marco Guidi rappresenta la valida alternativa all'inadeguatezza politica di Persiani.”
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo-ricordo in memoria di Filippo Nardi inviatoci dal segretario del Pri di Carrara Gianvincenzo Passeggia:
"Chi lo ha frequentato al di fuori del lavoro ne ha conosciuto il senso di umanità, la cultura nella sua accezione più ampia, che gli consentiva di entrare dritto al cuore del suo interlocutore e instaurare un rapporto pieno, senza confini. A volte gli era sufficiente uno sguardo, con gli occhi riusciva a dire tutto. Chi lo ha avuto come amico gli ha voluto bene, un bene profondo, nel modo più semplice e autentico che possa esserci".
Nato a Carrara il 21 luglio 1941, si laureò alla prestigiosa facoltà di Economia marittima a Napoli, iniziando negli anni '60 la sua attività presso la Compagnia Lavoratori Portuali di Marina di Carrara, come Direttore amministrativo. Negli anni '90, momento di grandi trasformazioni della portualità europea, Nardi divenne Amministratore delegato della Porto di Carrara SpA, oltre che di altre società del Gruppo.
Da questo punto di vista, prosegue Passeggia, "Chi lo ha conosciuto in ambito professionale ne ha percepito nettamente l'enorme statura, di imprenditore accorto, intelligente e coraggioso, capace di interpretare il proprio ruolo in modo straordinario ed eclettico.
A lui si deve l'istituzione dell'Autorità Portuale a Marina di Carrara nella seconda metà degli anni '90, all'indomani della cosiddetta privatizzazione dei servizi portuali. Aveva vissuto da protagonista, anche a livello anche nazionale, quella storica fase di passaggio che ha cambiato per sempre i connotati della portualità italiana. Grazie alla sua lungimiranza e alla sua autorevolezza anche presso i palazzi romani, è stato colui al quale prima di tutti si deve la modernizzazione delle nostre banchine, avviata con l'inclusione del porto di Marina di Carrara nel circuito, appunto, delle Autorità portuali italiane.
Ciò ha significato una gestione autonoma del porto, più centrata sulla produttività e più efficace per la capacità di agire direttamente nel miglioramento delle infrastrutture logistiche. Ha significato anche il potenziamento delle attrezzature per il ciclo portuale: nei primi anni 2000 a Marina di Carrara c'erano le gru mobili più potenti d'Europa per capacità di sollevamento e infatti il nostro porto era quello che aveva l'indice più alto nel rapporto fra superfici operative e tonnellate movimentate.
Ma Filippo Nardi è stato determinante anche per far compiere al nostro porto il salto di qualità nella tutela della sicurezza del lavoro: con lui, tanto per fare un esempio, sono iniziate le analisi infortuni in porto, fiore all'occhiello di Marina di Carrara, avanguardia a livello nazionale.
La sua attività ha significato anche una visione integrata fra porto, mondo della produzione in generale, Istituzioni e decisori politici. A lui risalgono le premesse dell'attuale contesto, il ruolo decisivo nel creare e consolidare i rapporti con quel colosso planetario che è oggi Baker Hughes, quindi le premesse per il grande valore aggiunto che tale tipo di produzione porta al PIL del nostro territorio oltre ai grandi numeri dell'occupazione.
Filippo Nardi è stato, in definitiva, un grande personaggio pubblico, di estremo rilievo per il nostro territorio, e che il PRI di Carrara ritiene debba essere pubblicamente ricordato fra i protagonisti della vita della nostra comunità, indipendentemente dalla sua autentica passione repubblicana, che lo ha tenuto vicino al partito fino all'ultimo e di cui gli saremo sempre grati".
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- Lega, sopralluogo nelle strutture ospedaliere insieme ad Andrea Barabotti
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