Fabio Del Medico, 19 anni, viareggino, ma di origini massesi, si è laureato campione del mondo nella categoria juniores di ciclismo su pista, vincendo la prestigiosa prova di Keirin durante i Mondiali a Luoyang, in Cina, ed è diventato anche campione italiano su pista. Una promessa nel mondo del ciclismo e un orgoglio per tutta la comunità. Un ragazzo semplice, che non ha grilli per la testa, e che si è impegnato veramente tanto per raggiungere questi obiettivi. Con lui, la sua famiglia di origini massesi e versiliesi, che lo ha sempre sostenuto e affiancato non senza sacrifici. Al giovane campione, la commissione del Premio Insieme ha assegnato la prestigiosa targa, un riconoscimento al suo impegno e alla sua attività ricca di successi. “Siamo qua per ringraziarti del percorso che hai fatto in questi anni – hanno detto gli organizzatori del premio, Angela Maria Fruzzetti e Daniele Tarantino -Vogliamo premiarti con questo riconoscimento per i risultai importanti che hai raggiunto portando anche il nome della nostra città”. Aveva 4 o 5 anni quando ha iniziato a pedalare e da allora non ha mai smesso. Una vita sul pedale, dunque, a costo di tante rinunce tra cui i sabato sera con gli amici. La sua vita è l’allenamento giornaliero di ore e ore tra strada e palestra. Passione, determinazione e dedizione fanno di Fabio un campione a tutto tondo grazie anche alla preparazione maturata con la multidisciplina. Un ringraziamento va anche alla famiglia presente alla premiazione del giovane campione: la mamma Emanuela Ciregia, il babbo Andrea, il fratello Gabriele e i nonni Franco Ciregia e Maria Silvia Toscani. “Siamo fieri di lui per il suo impegno nello sport senza tralasciare la responsabilità verso la scuola – ha commentato la nonna -. Pratica tanto allenamento, in maniera costante e se ha raggiunto questi risultati è anche grazie al padre, Andrea, che lo ha seguito fin dalle prime pedalate. Certo, lo sport che fa lo priva della sua giovinezza in termini di amicizie e serate tipiche dei ragazzi della sua età, ma raggiunge soddisfazioni uniche”. Il futuro? “Innanzitutto finire la scuola – conclude Fabio - l’Iti a Viareggio, per poi dedicarmi completamente al ciclismo”.