Politica
Cisl Toscana Nord: eletti il nuovo segretario generale e la segreteria confederale
Si è svolto martedì 8 luglio presso la Cassa Edile di Lucca, il Consiglio Generale della CISL Toscana Nord, convocato per eleggere la nuova Segreteria confederale a seguito…

Il consigliere comunale massese Simone Ortori elogia l'intervento in via Tecchioni
Nuovi lavori in via Tecchioni, a Massa che si saldano a quelli nel versante del Comune di Montignoso e della Provincia, in via dei Colli, per poter…

Mareggiata colpisce ancora la costa massese. Fratelli d'Italia: "Basta interventi tampone, la Regione finanzi subito la progettazione esecutiva della difesa del litorale.
L'ennesima mareggiata che questa notte ha colpito la costa di Marina di Massa ha nuovamente messo in ginocchio stabilimenti balneari e attività economiche locali, soprattutto la zona…

Degrado in via Tinelli, i cittadini si mobilitano: interpellanza in Consiglio Comunale con raccolta firme
Degrado del verde pubblico, segnaletica assente o danneggiata, strade dissestate e piste ciclabili impraticabili. Sono queste le principali criticità denunciate dai residenti di via Tinelli, nella frazione di…

"Lorenzetti usa le istituzioni per la sua campagna elettorale. Palazzo Ducale non è la sua vetrina elettorale": la critica di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia, attraverso il presidente provinciale Marco Guidi esprime forte indignazione per l'ennesimo comportamento inopportuno del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, nonché sindaco di Montignoso, Gianni Lorenzetti,…

'Presidenza assente, situazione ormai insostenibile': la critica della consigliera del Consorzio 1 Toscana Nord Maria Teresa Baldini
Maria Teresa Baldini, consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord e componente della lista "Difendiamo il Territorio", che torna a denunciare una gestione che definisce "inadeguata e ormai insostenibile".Le…

Successo per il Futura Festival a Marina di Carrara: l'associazione ringrazia la città
Ha richiamato molti giovani e suscitato grande entusiasmo il Festival di Associazione Futura che si è tenuto a Marina di Carrara il 4 e il 5 luglio. Da…

Il sindaco di Carrara mette la bandiera della Palestina sulla facciata del comune: violazione della neutralità istituzionale e insulto per la memoria delle donne del 7 luglio secondo il consigliere Bernardi
Ipotizza una violazione della neutralità istituzionale, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi in relazione alla scelta fatta dal sindaco di Carrara, a seguito della decisione presa dal presidente della…

Massa Capitale della cultura 2028? Per il comitato Ugo Pisa ci vogliono memoria, innovazione e responsabilità ecologica
Il comitato Ugo Pisa manifesta le sue perplessità sulla candidatura di Massa come caitale della cultura 2028: "Leggendo le dichiarazioni del sindaco Persiani sulla candidatura di Massa…

Massa, all'ospedale delle Apuane intervento programmato ma dopo ore di attesa è rimandato
Riceviamo e pubblichiamo il comunciato della pagina social 'Timeout'."Ospedale, tra burocrazia e abbandono: si reca in ospedale per un intervento programmato e dopo ore in cui viene…

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Non le manda a dire, il consigliere Massimiliano Bernardi al segretario del Pd di Bonascola Riccardo Pecchia che ha espresso un giudizio su di lui ed ha rilanciato con una frecciata pesantissima nei confronti dello stesso Pecchia: “Prima di aprire la bocca sul “ moralmente corretto che a lui non è mai piaciuto perché ognuno ha il suo stile ” riferito a me – ha detto Bernardi - dovrebbe restituire ai cittadini quel bel malloppo di 25 mila euro di gettoni presenza che erano stati erogati circa 10 anni fa per errore, cosa che io ho fatto subito e lui ancora no . In molti sono rimasti stupiti della sua elezione a segretario del Circolo di Bonascola proprio per il comportamento adottato nei confronti del comune con il beneplacito della Arrighi che, sulla questione prima aveva dichiarato guerra a chi non aveva pagato, per poi tacere a difesa degli amici”. Bernardi poi è tornato sulla questione dei dossi dissuasori della velocità non presenti a Bonascola ed ha spiegato: “ Come consigliere comunale dell’ opposizione, riporto le istanze che arrivano dai residenti che, sulla sicurezza hanno, già chiesto interventi all’amministrazione, senza essere ascoltati. Va da sé che i dossi per evitare incidenti, non vanno d’accordo con le gare ciclistiche ma se, come ha sostenuto la consigliera PD Silvia Barghini, le gare ciclistiche si possono fare anche in presenza di dossi, perché tutto questo nervosismo? Alcune donne che seguono una colonia di gatti tra l’altro , per far toccare con mano la pericolosità della strada, avevano persino portato al vicesindaco Roberta Crudeli una gatta morta schiacciata da un auto , dopodiché la gatta è stata seppellita e tutto è rimasto come prima”. Bernardi ha ribadito la sua lunga militanza politica fatta di 14 anni da assessore e 13 da consigliere comunale, ricordando sia i tempi di Rifondazione Comunista e gli attuali da civico a sostegno del centro destra e invitando il Pd e lo stesso Pecchia a non rosicare ed ha ricordato ancora che: “Il Velo Club targato PD promuove il ciclismo come sport tra i giovani da oltre 60 anni e organizza un paio di gare ciclistiche l'anno: credo fermamente che stia cercando di frenare la posa in opera dei dissuasori per ovvi motivi. Rimane comunque una certezza che questa amministrazione ed il partito di maggioranza che la sostiene sono peggiori persino di quella dei 5 Stelle che era già stata deleteria e distruttiva per la città”.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) esprimono la loro solidarietà alla Consigliera Dina Dell’Ertole per l’ennesimo episodio di aggressione verbale di cui ieri sera lei è stata la vittima in Consiglio Comunale. È evidente che siamo di fronte a un cambiamento del clima politico. Provare con sistematicità a silenziare le voci delle poche rappresentanze politiche che ancora tengono alta la bandiera della democratica opposizione è un segnale preoccupante che giunge sin dal governo nazionale. Atteggiamenti che si inaspriscono soprattutto quando è una donna a svolgere con dignità e competenza il proprio ruolo, provocando alterazioni in chi ancora non accetta culturalmente la parità donna/uomo. Ieri sera in seguito ai saluti del Segretario generale uscente, sostituito nel suo incarico, alla consigliera non è stato permesso di concludere il suo intervento interrotto dalla reazione del sindaco, incontrollata nei modi e nei contenuti. Non si è ben capito se indispettito dalle parole utilizzate per il saluto, quando il concetto ancora non era stato compiutamente espresso dalla consigliera, oppure dai numerosi interventi di commiato precedenti che, sia dalla minoranza che dalla maggioranza, si sono profusi ad esprimere soddisfazione e ringraziamenti per l’ottimo lavoro svolto dal Segretario nello svolgimento del suo lavoro all’interno del nostro comune.
Ovviamente il dubbio è stato suscitato, soprattutto dalla replica del Sindaco: chi e quali ragioni allora hanno determinato l’interruzione del rapporto fiduciario con il Segretario così precocemente?
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Lunedì 15 luglio nella sala conferenze di Nausicaa si è tenuto il primo incontro aperto alla cittadinanza per illustrare il nuovo piano dell'arenile e dei viali a mare. A descrivere gli obiettivi del piano e a rispondere alle domande di cittadini e associazioni c'erano l'assessore all'Urbanistica Moreno Lorenzini, il dirigente di settore Luca Amadei e il progettista incaricato Fabio Nardini. L'incontro è stato moderato dal garante dell'Informazione e della Partecipazione del comune Matteo Garzella.Il Piano Attuativo dell'arenile e dei viali a mare è un documento urbanistico chiamato a disciplinare una vasta fascia di territorio che a Marina di Carrara comprende non solo le spiagge che vanno dal porto fino al confine con la Liguria, ma anche i viali a mare, le pinete e la zona umida della Fossa Maestra. Poche settimane fa il consiglio comunale ha avviato l'iter verso l'approvazione definitiva fissando gli obiettivi e dando il via al procedimento della valutazione ambientale strategica per la formazione del piano. La redazione del nuovo piano si rende necessaria dato che il vecchio documento è stato dichiarato decaduto con l'approvazione, nel 2022, del Piano operativo comunale, bloccando di fatto qualsiasi nuovo intervento. Il nuovo piano dovrà inoltre andare a coordinarsi e a interagire con gli interventi già programmati o in fase di realizzazione sul litorale, come i vari lotti del waterfront, il rifacimento della Caravella o la ciclovia Tirrenica. «Questo nuovo Piano dell'Arenile – spiega Lorenzini – dovrà tenere conto di numerosi criteri ambientali e paesaggistici, ma dovrà anche fornire i giusti strumenti urbanistici per costruire la Marina di domani. La trasformazione che sta attraversando il nostro litorale è già evidente e passa da interventi importanti che sono già in corso come quello per la nuova passeggiata lungo la diga foranea, la riqualificazione di viale Colombo e il nuovo ingresso del porto e ancora il cantiere della Caravella, il restyling di parco Puccinelli, la realizzazione della ciclovia Tirrenica o la ripiantumazione della pineta davanti a Imm-CarraraFiere. Proprio in questi giorni, inoltre, l'Autorità di sistema portuale ha aperto il concorso di idee per il cosiddetto lotto 3 del Waterfront che interessa una vasta area di Marina che da via Rinchiosa arriva fino al mare e che prosegue poi fino alla rotonda Paradiso. Noi dobbiamo sostenere questo cambiamento e fare sì che sia funzionale a quelle che sono le necessità tanto della città di oggi che di quella di domani. Se quindi da un lato vogliamo che si torni a vedere il mare, dall'altro vogliamo lavorare per spostare la zona della movida più verso la costa prevedendo, per esempio, l'apertura di locali nella zona degli stabilimenti balneari o ancora la pedonalizzazione di una parte di strada, il tutto per favorire uno sviluppo organico e in chiave turistica di Marina".
Il Piano attuativo dell'Arenile dovrà ora essere redatto e approvato nei prossimi mesi e dovrà perseguire anche i cinque obiettivi che sono stati indicati nella delibera approvata dal consiglio, ovvero:
-
tutelare i valori ambientali e gli elementi patrimoniali della costa;
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rendere maggiormente fruibili e accessibili gli spazi, le attività e i servizi del litorale e del viale Vespucci;
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accrescere la percezione del mare e degli elementi che caratterizzano il paesaggio;
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migliorare la dotazione di spiagge e di servizi turistici per la balneazione e per la destagionalizzazione valorizzano i caratteri identitari e percettivi del territorio;
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riqualificare il patrimonio edilizio esistente salvaguardando i caratteri tradizionali degli insediamenti costieri.
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Sono dieci le osservazioni che il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha fatto sul documento relativo al settore lapideo pubblicato dal Pd di Carrara. “Queste osservazioni – ha spiegato Bermnardi- muovono dal fatto che le affermazioni del documento del Partito Democratico , condivisibili o meno, sono sostanzialmente o soltanto affermazioni di principio alle quali non seguono, nemmeno in forma sintetica, le soluzioni ai problemi sollevati”. Ecco dunque il decalogo di Bernardi:
La salvaguardia della produzione e dell’occupazione vanno…inserite nella..cura del patrimonio ambientale.
E’ una affermazione che va in senso esattamente opposto ai numerosi documenti europei in base ai quali è l’ambiente che va inserito nelle altre politiche e non viceversa.
- La visione del settore lapideo (patrimonio universale (??) ) è ancorata a principi di sostenibilità che consentano di tutelare il territorio e generare ricadute economiche.
Affermazioni del tutto generiche e fuorvianti che lasciano intendere un territorio privo di tutela e l’insussistenza di ricadute economiche da parte del settore lapideo. Non è così.
Infatti in tema di tutela del territorio è opportuno ricordare che il PIT Piano Pasesaggistico Regionale (PIT-PPR), il Piano Regionale Cave (PRC) e i Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi (PABE) costituiscono un corpo normativo posto a tutela del territorio.
In tema di ricadute economiche, a parte i proventi che derivano dal canone di concessione e dal contributo di estrazione, brilla l’assenza di qualsiasi ricognizione sulle importanti ricadute economiche del settore lapideo che invece esistono e sono quantificabili. Basta solo quantificare l’indotto generato sul territorio dalla filiera.
Quanto al tema della sostenibilità è palese l’ambiguità del riferimento e l’uso strumentale di tali principi per almeno tre buoni motivi: i) il primo, perché si omette di dire che PIT, PRC e PABE regolano l’esercizio dell’attività estrattive sulla base dei principi di sostenibilità (al riguardo basta leggere gli art. 1 e seguenti dei tre piani); ii) il secondo, perché è una contraddizione in termini accomunare la sostenibilità all’esercizio delle attività estrattive; iii) il terzo, perché la sostenibilità delle attività estrattive è già stata valutata e regolamentata dal PIT che riconosce la sostenibilità dell’escavazione entro determinate quantità (sostenibili), dal PRC che ha fissato le quantità (ventennali) entro le quali l’escavazione è sostenibile e dai PABE che hanno “distribuito” su base decennale queste quantità per ogni cava dei bacini estrattivi.
- Il Partito Democratico.. all’interno di queste finalità..ritiene..opportuno ridefinire il raggiungimento dei seguenti .. obiettivi:
- Rispettare l’impegno alla lavorazione di almeno il 50 per cento del materiale da taglio
Assunto l’impegno è fuor di dubbio che esso vada rispettato. Ma il punto non è questo. Il punto è che per rispettare tale impegno nei modi e nei termini previsti dall’A.C. non si può escludere l’insorgere di gravi difficoltà economiche per gli esercenti di cave che è la condizione esattamente opposta alla condizione di sostenibilità (in questo caso, economica) più volte richiamata nel documento in esame.
- Rispettare l’impegno allo sviluppo di un progetto di interesse generale per il territorio
E’ opportuno ricordare che il raggiungimento di tale obiettivo è posto in discussione dalla stessa Amministrazione con le decisioni assunte circa le modalità di attuazione di tali progetti dopo due anni dalla loro presentazione da parte delle imprese. Infatti, ricorrere al Codice dei contratti pubblici, come strumento di attuazione dei progetti, e con conseguente trasformazione delle imprese in tante stazioni appaltanti, comporterebbe l’insorgere di ostacoli difficilmente sormontabili alla sua stessa attuazione oltre al fatto che appare comunque improvvida la decisione di trasformare gli esercenti di cave in amministrazioni aggiudicatrici (stazione appaltante)
- c) Concretizzare il concetto di filiera
Il documento contiene la descrizione e le finalità della filiera, ma le domande più elementari sono: qual’è la consistenza tecnica ed economica della filiera esistente? in quanto tempo si dovrebbero raggiungere tali finalità? in quali aree si potrebbe sviluppare la filiera? quali sono le condizioni di mercato che possono assicurare una utilità alla filiera e la conseguente occupazione? E così via.
Aprire il percorso per il disciplinare che consenta di mettere a gara gli agri marmiferi, attivando la clausola sociale.
Supponendo che gli estensori del documento abbiano ben chiaro il futuro del settore lapideo dopo l’espletamento delle gare, è opportuno ricordare i limiti della clausola sociale.Infatti, la giurisprudenza amministrativa ha più volte precisato che “La clausola sociale, perseguendo la prioritaria finalità di garantire la continuità dell’occupazione in favore dei medesimi lavoratori già impiegati dall’impresa uscente nell’esecuzione dell’appalto, risulta costituzionalmente legittima..se si contempera con le prerogative di organizzazione imprenditoriale che costituiscono espressione di quella liberta di impresa pure tutelata dall’art. 41 Cost.” (tra gli altri, Consiglio di Stato, n. 807/2024)
Le stesse Linee Guida Anac n. 13, in tema di clausole sociali, prevedevano già nel 2019 che “il riassorbimento del personale è imponibile nella misura e nei limiti in cui sia compatibile con il fabbisogno richiesto dall’esecuzione del nuovo contratto e con la pianificazione e l’organizzazione definita dal nuovo assuntore”.
4) La tracciabilità:
- i) non deve essere intesa come uno strumento coercitivo
- ii) strumento per avere elementi a disposizione sulla lavorazione del distretto con i quali misurare la ricaduta del settore;
iii) strumento per avere a disposizione dati precisi e consolidati con i quali fare una valutazione per trovare soluzioni finalizzate a salvaguardare imprese e territorio.
E’ del tutto evidente l’uso distorto e non legittimo della tracciabilità per almeno quattro motivi: a) il primo, perché la tracciabilità è una competenza che la legge regionale affida all’esercente di cava e non al Comune; da qui la natura coercitiva dello strumento; b) il secondo, perché la legge regionale finalizza la tracciabilità alla sola dimostrazione dell’avvenuta trasformazione del 50% dei materiali da taglio. Niente di più; c) il terzo, perché l’obiettivo di trovare soluzioni finalizzate a salvaguardare imprese e territorio mal si concilia con il sistema sanzionatorio della decadenza della concessione previsto dalla tracciabilità che non lascia spazio ad altre soluzioni; d) il quarto, perché il reperimento di dati precisi e consolidati doveva trovare spazio in una apposita, preventiva ricognizione (la cui necessità era già nota all’A.C. fin dal 2020) e non invece in sede regolamentare che per sua natura detta o dovrebbe dettare disposizioni su argomenti e dati già noti e verificati.
5) Rendere operativa la necessità di una ridistribuzione della ricchezza..aziende con percentuali di utili molto alte. L’attività estrattiva..dovrà comportare rilevanti ricadute economiche sulla collettività.
A parte le considerazioni sugli utili, sicuramente efficaci per sostenere una battaglia contro, la domanda è : come si pensa di ottenere tali ricadute ? Si partirà, per esempio, da una ricognizione sullo stato della contribuzione attuale, sull’entità dell’indotto delle imprese e sulle capacità delle singole imprese ? Oppure si pensa “ad un tanto a cava” ?
6) Investire sulla sicurezza dei lavoratori, del lavoro e delle lavorazioni. Riteniamo necessari: 1) l’attuazione delle normative sulla sicurezza e la dotazione delle attrezzature a norma di legge; 2) i percorsi di formazione dei lavoratori..continui e costanti.
Affermazioni ovviamente condivisibili che però, così formulate, lasciano pensare a fenomeni diffusi di non ottemperanza alle relative disposizioni. In sostanza, la domanda è se queste sono affermazioni “per sentito dire” o sono fondate su elementi di prova ? Perché, nel primo caso, generano informazioni distorte mentre, nel secondo caso, occorre segnalare alle autorità competenti gli eventuali inadempimenti di legge.Quanto ai percorsi di formazione va segnalata la vetustà di tali posizioni alla luce delle segnalazioni regionali del 2016 proprio sull’efficacia delle formazioni: “Ma spesso la formazione punta più all'acquisizione di nozioni e norme che al cambiamento dei comportamenti e all'apprendimento pratico. Si dovrà quindi promuovere una formazione maggiormente pratica, efficace, che utilizzi metodologie interattive, per far crescere la cultura delle sicurezza e le competenze professionali di tutti i soggetti che hanno un ruolo nella "filiera" della prevenzione” (DGR Toscana n. 151/2016, Allegato 3)
7) Riposizionare il tema dell’ambiente nel settore lapideo..per una effettiva tutela della risorsa acqua, del paesaggi, degli interi ecosistemi.
Bisogna pensare a mere affermazioni di principio, altrimenti sono affermazioni del tutto superflue dal momento che la tutela della risorsa acqua, dei paesaggi e degli interi ecosistemi è già stata affidata e disciplinata dal PIT – Piano Paesaggistico Regionale e dai PABE che sono piani attuativi del PIT. A questi si è aggiunga una diffusa estensione delle certificazioni ambientali ISO 14001 e EMAS quale “testimonianza di attenzione nei confronti dell’ambiente”. Diversamente bisogna pensare che questi piani e certificazioni vengano considerati insufficienti a garantire l’effettiva tutela. Se fosse così, quali sarebbero le ulteriori iniziative da intraprendere per rendere effettiva la tutela ?
8) Continuare..a perseguire la diminuzione dell’escavato..a favore di un aumento del valore del materiale.
Affermazioni che dimostrano una scarsa conoscenza delle dinamiche commerciali o della più elementare legge della domanda e dell’offerta o di come si formano i prezzi dei marmi e di come gli stessi possono variare in ragione delle loro caratteristiche (es. qualità, difetti, dimensioni utili, resa e peso con preponderanza di una o più di tali fattori in ragione del mercato di destinazione). O più semplicemente, si può chiedere 1000, ma bisogna trovare chi è disposto a dare 1000.
9) Occorre porre attenzione alla sostenibilità delle quantità escavate, alla tutela dell’assetto idrogeologico, all’utilizzo delle nuove tecnologie che consentano la riduzione e il riutilizzo dello scarto dei materiali.
Dopo aver ribadito che è una palese contraddizione in termini accumunare la sostenibilità alle attività estrattive, in che modo si deve porre attenzione alla sostenibilità delle quantità escavate ? Posto che, si ribadisce, la sostenibilità delle attività estrattive è già stata valutata e regolamentata dal PIT che riconosce la sostenibilità dell’escavazione entro determinate quantità (sostenibili), dal PRC che ha fissato le quantità (ventennali) entro le quali l’escavazione è sostenibile e dai PABE che hanno “distribuito” su base decennale queste quantità per ogni cava dei bacini estrattivi. E inoltre, quali sono le nuove tecnologie ? E ancora, utilizzando la denominazione di scarto dei detriti si sostiene, di fatto, la loro classificazione di rifiuto in aperto contrasto con la legge regionale che li fa confluire nei materiali di cava al pari dei blocchi. E soprattutto si condiziona di fatto il buon cammino iniziato da Carrara Marble Way che ormai da anni garantisce il prelievo costante dei detriti dalle cave, ivi comprese le terre storiche.
10) Salvaguardare i bacini estrattivi e tutelare il territorio attraverso un sistema di regolamentazione che consenta un’azione più efficace nella rimozione delle terre storiche.
Al di là della natura meramente declaratoria di tali affermazioni, la domanda è: dove andranno le terre storiche una volta rimosse? Molti potrebbero rispondere che questo è un problema degli esercenti di cava. Il che sarebbe corretto, ma è solo nella risposta alla domanda che il problema può trovare soluzione duratura.
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Il sindaco di Masa Francesco Persiani al 43° posto, su 80 sindaci italiani, nella classifica del gradimento dei cittadini stilata da Il Sole 24 Ore, ha commentato così il riusltato: "Sono felice di aver letto stamani sulla classifica de “Il Sole 24 Ore” che mi è stata attribuita la seconda posizione tra i sindaci toscani del centrodestra. Questo risultato, che mi vede al 43esimo posto su 80 sindaci italiani, conferma la fiducia che i cittadini massesi continuano a riporre nel nostro progetto politico e nelle iniziative amministrative avviate durante il mio secondo mandato. Il nostro impegno resta saldo e determinato, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare e numerosi obiettivi da raggiungere.I cantieri aperti in città, finanziati dal PNRR, sono solo l'inizio di un percorso che proietterà la nostra città verso un futuro prospero e innovativo.Desidero ringraziare di cuore tutti i cittadini per il loro costante sostegno e apprezzamento per il mio operato. Oggi, con l'avvio del processo partecipativo per la formazione del nuovo piano strutturale di Massa, invitiamo tutta la cittadinanza a contribuire con suggerimenti e idee. Questa sarà un'opportunità unica per la nostra Amministrazione di affrontare e integrare le questioni più rilevanti di carattere pubblico nella pianificazione urbanistica, arricchendo ulteriormente il nostro progetto per la città.Insieme continueremo a lavorare per il bene comune, trasformando le sfide in opportunità di crescita e sviluppo per Massa".
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Mancano due giorni al promesso trasferimento alla RSA di Fossone delle cure Intermedie adesso ospitate al Monoblocco, ma i lavori sono ancora in alto mare. Dal sopralluogo è emersa la presenza di un cantiere in piena attività, anche all’esterno dell’area recintata con una tubazione in polietilene di colore nero con strisce rosse e bianche che costeggia parte della strada di Monteverde utilizzati per il passaggio e la protezione di cavi elettrici e di sistemi di telecomunicazioni. A segnalare la situazione il consigliere di FdI Massimiliano Manuel che ha aggiunto: “L’ASL havolutamente omesso l’ultima data farlocca di consegna del cantiere, dopo aver fatto saltare la Cabina di Regia di luglio forse per vergogna e ha solo comunicato che le cure intermedie verranno trasferite direttamente alla RSA di Fossone, senza alcun passaggio intermedio in altre strutture come la Don Gnocchi. Noi di Fratelli d’ Italia eravamo consapevole, fin dalla scoperta dei verbali dei Vigili del Fuoco, che la riorganizzazione dei servizi sarebbe stata un percorso ad ostacoli ma, responsabilmente, abbiamo sempre combattuto con lo scopo principale di difendere la sanità pubblica. Questa situazione di ritardi e di servizi scadenti – tipo i container - è sotto gli occhi di tutti. L’Asl in questi anni avrebbe dovuto agire con maggior solerzia nella realizzazione delle opere necessarie per la sanità territoriale e invece ha consegnato, senza battere ciglio e senza prendersi le responsabilità dell’accaduto, il Monoblocco ai Vigili del Fuoco con le conseguenze negative per la nostra sanità territoriale. A scoppio ritardato, sulla vicenda in questi giorni è intervenuto anche il sindaco Arrighi che, per scrollarsi di dosso la colpa di avere taciuto per mesi, ora sostiene che l'Asl doveva rispettare gli impegni presi da tempo. È riuscita persino a dire che la Asl dava indicazione di una situazione ben diversa da quella che è emersa dalle critiche apparse della stampa e portate in consiglio comunale dai Comitati e dai partiti di opposizione. Difficile crederle a queto punto, visto che quando abbiamo segnalato i ritardi di Fossone e le condizioni dei containers del Monoblocco, il sindaco non ci ha mai risposto. Oggi non tolleriamo più ritardi e problemi organizzativi: l'unica strada percorribile è il trasferimento delle cure intermedie a Fossone anche se, si canta vittoria per questo trasferimento, senza pensare che dopo più di 20 anni i nostri concittadini anziani che avrebbero finalmente avuto modo di usufruire di nuovi posti letto, non li avranno e questa è una sonora sconfitta del PD locale e regionale e della politica fallimentare del sindaco Arrighi che non ha saputo condurre le trattative con l’Asl”.
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Il giorno 13 del mese di luglio 2024 alle ore 10:30 si è riunita l'Assemblea Provinciale di Europa Verde-VERDI di Massa Carrara presso La Casa Rossa Occupata (ex Casa Cantoniera ANAS) nel Comune di Montignoso.La Coportavoce di Europa Verde-VERDI di Massa, Maria Chiara Bontempi, puntualizza analisi della situazione sul t erritorio e sull'ipotesi di azione congiunta con Sinistra Italiana per poter valorizzare i risultati Elettorali che questa alleanza elettorale sta producendo sin dalle elezioni politiche. Si focalizza sul problema delle rappresentanze femminile e dei giovani, portatrici di valori e visioni necessari per un cambiamento effettivo del sistema economico, politico e sociale attuale che non è orientato alla giustizia ambientale e sociale. I VERDI di Massa Carrara intendono procedere con le iniziative volte a diffondere e approfondire la conoscenza dei gravi elementi di inquinamento e dissesto idrogeologico che la nostra provincia sta affrontando, alcuni da molti decenni, come i problemi legati all'escavazione in cava e quelli dell'alterazione dell'approvvigionamento idrico e dell'erosione costiera, altri emersi da pochi decenni ma altrettanto gravi, quali lo stato di stallo in cui si trova il percorso risolutivo dei vincoli SIN e SIR sulla nostra zona industriale. Restano comunque prioritari i temi di carattere generale come la gestione dei rifiuti, la manomissione del sistema del verde pubblico e la interpretazione del ruolo amministrativo dell'attuale amministrazione massese dai VERDI non condivisa.Viene affrontata anche la necessità di prepararci alla prossima scadenza elettorale, nel 2025, con le elezioni amministrative Regionali in Toscana: l'ipotesi di un allargamento dei confini di coalizione richiede una revisione dell'individuazione del candidato alla Presidenza e che, per quanto ci riguarda, non vede nella riconferma dell'uscente Giani la soluzione considerata vincente. Si procede all'elezione, all'unanimità, di Daniele Terzoni a Portavoce Provinciale, data la sua conoscenza ed esperienza nel dibattito politico locale.
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Lunedì 15 Luglio: Sindaci a Confronto
La settimana inizia con un evento di grande interesse per la comunità locale: una tavola rotonda intitolata "Sindaci a confronto", che vedrà la partecipazione di numerosi sindaci della zona. A coordinare il dibattito sarà il giornalista Ivan Zambelli. La discussione, programmata per le ore 19:00, verterà sui temi cruciali per lo sviluppo e la gestione dei comuni coinvolti, offrendo ai cittadini un'opportunità unica di dialogo diretto con i propri rappresentanti.
Concerto dei Kinnara La serata del 15 luglio prosegue con un evento musicale da non perdere. Alle 21:30, sempre presso la Festa de l'Unità, si esibiranno i Kinnara, un gruppo noto per le loro cover di De Andrè. Questo concerto rappresenta un momento di relax e divertimento dopo il dibattito pomeridiano, creando un equilibrio perfetto tra riflessione e intrattenimento.
Martedì 16 Luglio: Sostenibilità del SSN e SSR
Il giorno successivo, martedì 16 luglio, la Festa de l'Unità continua con un incontro di grande rilevanza sanitaria e sociale. Il tema della serata sarà "Sostenibilità del SSN e SSR alla luce della proposta di legge Schlein". A coordinare il dibattito sarà Biagio Marsiglia, delegato sanità del PD Massa-Carrara. Interverranno Katia Tomè, Presidente Commissione sanità e sociale PD Massa-Carrara, Simone Bezzini, Assessore diritto alla salute e sanità Regione Toscana, e Marina Sereni, delegata salute e sanità del Partito Democratico. L’appuntamento è fissato per le 21:30 e sarà un’occasione fondamentale per discutere le prospettive future del sistema sanitario nazionale e regionale, ponendo l’accento sulle proposte di legge in corso.Un appuntamento da non perdere. La Festa de l’Unità sarà un evento ricco di contenuti e stimoli, capace di attrarre un pubblico eterogeneo grazie alla varietà delle sue proposte. Tra dibattiti politici, concerti e discussioni su temi di attualità, c’è spazio per tutti. Non resta che partecipare numerosi e vivere appieno questa manifestazione che, come ogni anno, porta al centro della scena la comunità e i suoi protagonisti.
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Autobus pieni di extracomunitari che non obliterano il biglietto, controllori donne che alla richiesta del biglietto vengono insultate e spintonate. A segnalare questa situazione è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha invitato il sindaco Serena Arrighi e il vicesindaco Roberta Crudeli ad andare a verificare direttamente questa realtà. Bernardi ha riferito anche la testimonianza di due utenti che hanno detto di essere state spintonate da un nigeriano violento ed aggressivo che il controllore aveva fatto scendere perché senza biglietto e senza documenti, mentre una anziana signora veniva multata per l’abbonamento scaduto. “Diverse sono le lamentele – ha continuato Bernardi - da parte dei fruitori del servizio di trasporto pubblico urbano, anche per la mancanza di controlli da parte delle forze dell’ordine e dei Vigili Urbani. Il problema dei passeggeri extracomunitari che salgono e non pagano, in barba a qualsiasi regola, è noto a tutti in barba ai cittadini onesti. Lo sdegno è verso la situazione degli anziani in profonda crisi economica che, orgogliosi di pagare il biglietto per un servizio pubblico utile, fanno i sacrifici mentre i clandestini se ne fregano e viaggiano gratis. Inoltre gli operatori tutti i giorni sono obbligati a litigare e a vivere episodi di violenza verbale e fisica, che crea paura e tensione”. Bernardi ha infine fatto notare che viene dato il benvenuto agli africani ma che si dovrebbero dare anche disposizioni ai Vigili Urbani affinchè non tartassino di multe i carrarini e, invece, intervengano rapidamente alle chiamate degli operatori che stanno lavorando con dignità”.
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Parla di caos amministrativo, il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella, in relazione alla realizzazione del Museo alla Memoria nella ex Scuola di Bergiola. “Sono state effettuate manovre finanziarie estemporanee – spiega Mirabella - per coprire il mancato contributo della Regione Toscana. Ci risulta che l’assessore al Bilancio Mario Lattanzi, abbia finanziato l’opera con 718 mila euro presi dalle entrate del marmo, mentre il collega assessore Moreno Lorenzini in questi giorni, ha dichiarato tutt’altro: “negli anni il progetto di recupero della ex scuola elementare di Bergiola è cresciuto di importanza anche da un punto di vista economico tanto da arrivare alla cifra di un milione e 218mila euro . Per quanto riguarda la quota di 218mila euro a carico del comune è già stata messa a bilancio, mentre Il restante milione di euro sarà a carico alla Regione Toscana”. Mirabella ha sollevato una serie di dubbi che vanno dalla mancanza di comunicazione tra gli assessori della giunta Arrighi al destino del finanziamento da 556321 euro del progetto di fattibilità per la scuola di Bergiola deliberato dalla precedente amministrazione.
“Da anni – continua Mirabella- avrebbero dovuto partire i lavori di recupero e ristrutturazione per trasformarla in Museo della Memoria e Foresteria per la Guardia di Finanza in onore del finanziere eroe Vittorio Giudice, ma le promesse fatte dai tanti politici che hanno cavalcato l’onda della “ memoria “ non sono mai state mantenute. L' ultima in ordine di tempo, fin dalla campagna elettorale è stata la Arrighi e ora deve passare dalle parole ai fatti, anche per rispetto dei parenti delle 72 vittime dell’eccidio del 16 Settembre 1944. Prima di Arrighi, tuttavia, era stato l’ex governatore PD Enrico Rossi a firmare un protocollo d’intento con l’ex sindaco De Pasquale nel 2020 che non aveva avuto seguito. È stato quindi una sorpresa, l’annuncio del presidente della Regione Eugenio Giani, durante la commemorazione delle donne del 7 Luglio, di una immediata variazione di bilancio per stanziare altri 500 mila euro per la ex Scuola di Bergiola, soldi che aveva promesso da un anno circa di cui si erano perse le tracce. Del resto Giani non era stato di parola nemmeno per i primi 500 mila euro che erano stati promessi nel 2022 quando Roberta Crudeli esultò pubblicamente, ringraziando l’assessore alla Memoria Alessandra Nardini e il consigliere regionale del PD democratico Giacomo Bugliani, salvo poi arrivare la doccia fredda che i fondi erano stati spostati dal 2022 al 2023 ( art. 33 della variazione di bilancio regionale). Il dubbio quindi che, il cantiere forse non aprirà nemmeno quest’anno, nasce spontaneo anche se nel maggio scorso, nel piano triennale degli investimenti 2024/26, era stata inserito il progetto della ex Scuola di Bergiola da realizzare nel 2024 per 1 milione e 218 mila euro, con priorità 1. Va da sé che il Partito Democratico sull’eccidio dei 72 morti tra cui donne e bambini, più che altro ha fatto propaganda e che, nell’attesa degli atti della Regione Toscana, le assicurazioni dell’assessore Moreno Lorenzini che avrebbe aperto il cantiere il giorno della commemorazione sono svanite come neve al sole. Non solo, ma oltre a questi investimenti, ci sono state nuove spese per il conferimento all'architetto Giacomo Mariani della direzione lavori e per l’ adeguamento della progettazione per 57.000 mila euro circa da impegnare però nelle “spese correnti”. Nel frattempo l’amministrazione Arrighi ha dato incarichi al restauratore di beni culturali Ovidio Della Santina per il restauro della struttura muraria esterna, al geologo Chiara Taponecco per la redazione relazione sismica, all’ingegner Alessandra Fruzzetti per quella energetica ex L 10/91 e del progetto antincendio e all’ingegner Davide Bertocchi per l’individuazione dell'indice di vulnerabilità sismica, a fine 2022. Quanto sono costati questi incarichi? Chi ha sostenuto queste spese? La Regione Toscana che si era impegnata a realizzare l’opera pagherà anche gli incarichi? Perché non fare chiarezza? In conclusione i politici del PD devono assumersi le loro responsabilità, infatti dopo le corone di alloro, le fasce tricolori, i discorsi al vento e le promesse, speriamo che rimettano i conti a posto e non arrivino a sminuire del tutto la memoria delle persone che aspettano di essere degnamente ricordate da anni”.
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