Politica
Terreno fortemente inquinato e in zona di grande degrado: Maria Mattei spiega in consiglio comunale perchè i cittadini protestano contro la costruzione di alloggi Erp in via Murlungo ad Avenza
Dopo la fiaccolata contro la costruzione di 28 nuovi alloggi popolari da parte di Erp, nel terreno che costeggia via Murlungo ad Avenza, nel consiglio comunale di…

Costruzione nuovi alloggi Erp in via Morlungo: "Importante ascoltare i cittadini" ha detto l'assessore Lorenzini
"L'intervento dei cittadini e dei residenti di Avenza la scorsa sera in consiglio comunale è stato importante perché ci ha consentito di ascoltare, come già fatto in passato,…

GAIA spa chiude il 2024 con un utile altissimo. Ma è questa la sua missione? I dubbi del Polo progressista e di sinistra
Abbiamo letto la relazione del Presidente del CDA di GAIA spa e sinceramente siamo rimasti basiti. GAIA spa è una società a totale partecipazione pubblica e dovrebbe avere…

Incrocio pericoloso tra via Massa Avenza e via Baracchini: Benedetti chiede la realizzazione di strisce pedonali
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova Stefano Benedetti ha raccolto le lamentele di molti residenti e fruitori della pasticcerai La Dolce Vita che si trova proprio sull'incoroio tra…

Alla Festa de L'unità di Ca' Michele arriva David Allegranti con il libro "Come parla un populista": lunedì 15 luglio
Gli eventi nel programma della Festa dell'Unità di Ca' Michele, a Carrara, proseguono con l'incontro con il giornalista David Allegranti che presenterà il suo libro "Come parla un…

M5s: «Piano regolatore porto di Carrara in stallo: con Zubbani nel comitato di gestione di AdSP, quale futuro?»
"La recente nomina di Angelo Zubbani, ex sindaco di Carrara, nel comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, come rappresentante della Regione Toscana,…

Stazione di Massa, traffico selvaggio al capolinea: bus e taxi bloccati dalle auto. Appello a Comune e Municipale: «Servono controlli e segnaletica luminosa»
Il partito di Fratelli d'Italia Massa pone l'accento sul problema traffico in zona stazione e si fa portavoce degli autisti di bus di linea spesso…

Paladini Apuoversiliesi: «Bene il tavolo nazionale sul porto di Carrara. Adesso accelerare su erosione»
I Paladini Apuoversiliesi si dicono soddisfatti della recente iniziativa adottata dal Parlamento su iniziativa del parlamentare apuano del Carroccio Andrea Barabotti circa il progetto del Piano regolatore portuale.

Carrara, Amici Italia Israele contro la Commissione Pari Opportunità: «Su Gaza e Hamas è in corto circuito»
Il direttivo Ass.Apuana Amici Italia Israele di La Spezia Massa Carrara Versilia contesta la posizione…

A Massa arrivano i finanziamenti del progetto 'Sport Illumina'
Il deputato e capogruppo della commissione Sport Alessandro Amorese assieme a Francesco Michelotti deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia annunciano un importante finanziamento legato allo sport a…

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L'Italia, quella vera, quella che, provocatoriamente oseremmo definire 'normale', quella per la quale vale la regola del buonsenso. sta o, almeno, dovrebbe stare, con Israele. Non perché Israele abbia sempre e comunque ragione, ma perché, in questo momento, come in tutti i tragici momenti della Storia, ogni esitazione si sconta e quello che è importante, sempre, è metterci la faccia, schierarsi, scegliere e, inevitabilmente, scegliendo si finisce per rinunciare a qualcosa. Vale per la vita affettiva, per quella professionale, per la vita in generale. Ogni scelta implica una rinuncia.
Ebbene, dopo aver visto le immagini dell'attacco dei terroristi palestinesi di Hamas ad Israele, il massacro di gente inerme per le strade, alla guida delle loro auto, assiepate durante un meeting, ogni scelta diversa da quella di stare con Israele in questo momento può essere considerata soltanto una complicità con gli assassini.
Il Governo Meloni, ma anche quello tedesco, hanno scelto di proiettare l'immagine della bandiera israeliana sulla facciata di palazzo Chigi e sulla porta del Brandeburgo a Berlino. Un gesto inequivocabile, diretto, immediato. C'è da augurarsi che la stessa decisione e la medesima fermezza proseguano anche nei giorni futuri. Come al solito, papa Francesco ha tenuto la bocca chiusa quando, invece, sarebbe stato necessario aprirla, ma, ormai, ci siamo abituati. E continuiamo anche a chiamarlo papa. A noi pare più un infiltrato... Probabilmente dirà qualcosa durante la messa di questa mattina e ci auguriamo che sia qualcosa di intelligente e, soprattutto, ma ne dubitiamo, divisivo come sarebbe giusto che fosse. Perché quando dividere significa scegliere da che parte stare e, in particolare, stare dalla parte del giusto, beh, non dovrebbero esserci tentennamenti o prudenze.
Inutile aggiungerlo. Vogliono distruggere gli ebrei, né più né meno di come lo volevano i nazisti. Li vogliono cancellare una volta per tutte dalla faccia pardon, dalla feccia della terra dove loro, popolo eletto, da sempre fanno fatica non solo a vivere, ma ad essere semplicemente accettati. L'ebreo errante , il primo e famoso libro-romanzo con questo titolo, venne scritto nel 1844 da Eugène Sue, scrittore francese e il romanzo, Le Juif errant, apparve a puntate su un periodico. Anche Joseph Roth, il grande scrittore e giornalista austriaco, pubblicò nel 1924 un libro che Adelphi ha diffuso in Italia: Ebrei erranti. Gente sempre in fuga alla ricerca di un luogo dove poter vivere. Civiltà devastate e cancellate in nome di un potere politico e religioso che non tollerava la diversità.
In realtà il mito dell'ebreo errante appartiene alla tradizione europea e racconta di un ebreo che non riconobbe Cristo sulla Croce e lo denigrò venendo da questi maledetto a girovagare per il mondo senza trovare pace. Anche in questo caso, come per i protocolli dei Savi di Sion, siamo di fronte al falso storico e/o strumentale utilizzato per giustificare persecuzioni e uccisioni in massa.
Storia a parte, in questo preciso istante appare evidente che il popolo ebraico ha bisogno di aiuto e non delle risoluzioni Onu sistematicamente ispirare dalla maggiore presenza di paesi arabi e dei loro alleati e sempre di netta condanna di Israele sorretta, unicamente e va sottolineato, dagli Stati Uniti. L'errore sta proprio qui. Se l'Occidente non comprende che oggi Israele, domani l'Europa, si condanna alla sua fine e l'immigrazione indiscriminata non è altro che l'altra faccia di una stessa medaglia. Non a caso gli ebrei stanno abbandonando l'Europa per recarsi altrove, perché se ieri venivano perseguitati e deportati dai nazisti, oggi lo sono dalle popolazione arabe residenti nel Vecchio Continente.
Guardate ciò che è accaduto in Israele nella giornata di ieri ed evitate di guardare le Tv nazionali che fanno, come al solito, schifo. Cercate sul web ciò che il Pensiero Unico Dominante rosso o nero non importa, non vuol farvi vedere per timore che urti la vostra suscettibilità in realtà perché ha paura che prendiate coscienza di come sono e stanno le cose.
Le Gazzette, lo ripetiamo, stanno con la stella di David senza se e senza ma.
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Massimiliano Manuel, capogruppo consiliare Fratelli d’Italia Carrara, punta il dito sula gestione, da parte della sindaca, del cantiere alla scuola Buonarroti.
“Tranne che per le ammissioni in merito alla possibilità del definanziamento dei progetti PNRR, al momento il nemico principale per l'apertura del cantiere è l'incertezza sui fondi. Da fonti comunali tra l'altro abbiamo appreso che è stato necessario integrare di l’impegno di spesa iniziale che
ammontava a 7 milioni di euro circa a questo punto la decisione sul nuovo piano PNRR tra il Ministro Fitto e la Commissione europea sarà essenziale per scongiurare l'eventuale stallo anche del cantiere della Buonarroti. È evidente che l’assessore Moreno Lorenzini stia prendendo e perdendo tempo in quanto, nonostante il Progetto fosse rientrato nel primo bando PNRR 2021 e che lui stesso avesse annunciato che i lavori sarebbero partiti il primo trimestre 2023 per chiudere il cantiere con il collaudo nel 2025, ad oggi è ancora tutto sospeso e le lezioni sono partite regolarmente”.
“Tra l’altro anche i genitori della scuola Buonarroti come per la Taliercio vagano nel buio per quanto riguarda l’inizio dei lavori e non erano neanche stati informati dell’eventuale trasferimento alla Paradiso A, come comunicato dalla Arrighi durante il consiglio comunale. A sentir dire pare che ci siano stati dei contatti con l’Istituto e che l’eventuale trasloco dovrebbe avvenire durante le vacanze di Natale 2023/4. Noi rimaniamo molto perplessi sul percorso intrapreso dalla Arrighi perché intanto è chiaro che i 15 giorni di sospensione per le vacanze natalizie sono pochi per effettuare un trasloco così impegnativo”.
“La preoccupazione sui ritardi sia del cantiere, ma anche del trasferimento degli studenti è alimentata anche alla rimodulazione del quadro economico da parte della Cooperativa di Bologna che ha vinto l’appalto che prevedeva anche l’esternalizzazione del progetto esecutivo, a causa della assoluta mancanza di personale interno. La scelta di esternalizzare la progettazione ha allungato i tempi e oltretutto così facendo, l’assessore Lorenzini ha lasciato alla cooperativa la libertà di scelta nella fase progettuale, perdendo completamente il controllo dell’opera. Ancora una volta la sindaca non ha saputo valutare l’importanza delle professionalità interne all’ente nonostante avesse dichiarato che avrebbe assunto un dirigente ex art 110 per il PNRR, assunzione messa poi nel dimenticatoio. Non ci resta che attendere la decisione della Comunità europea per la decisione sulle opere definanziate, nel frattempo sarebbe necessaria garantire la copertura di questi progetti, ma abbiamo molti dubbi che la Sindaca si sia mossa per chiedere finanziamenti alternativi. Martedì prossimo in Sala Verde a Palazzo Chigi si terranno tre sessioni di commissione per mettere sotto esame gli snodi più delicati della rimodulazione proposti a Bruxelles, a partire dai progetti comunali su cui si è alzata la tensione tra Governo e sindaci. Intanto l’assessore Lorenzini ritiene che ci siano tempi per la demolizione e la ricostruzione di una Scuola di grandi dimensioni come la Buonarroti, visto che a giugno 2026 l’Europa chiude definitivamente il Recovery found? Un’altra scuola demolita e lasciata lì tra le macerie come la scuola Giromini? Speriamo di no per il bene dei nostri studenti, delle loro famiglie e della città”.
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"Se volete andare in pellegrinaggio nei posti dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani” scrisse Piero Calamandrei nel 1955. Ma la storia, a Massa, non è stata fatta solo dai partigiani, ma anche dai cittadini. Cittadini che hanno combattuto e resistito e che per difendere il concetto di libertà si sono fatti ammazzare dagli invasori. E’ questo quello che si è ricordato questa mattina, 6 ottobre, durante la commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio delle Fosse del Frigido. Qui persero la vita 147 detenuti tra massesi, albanesi e libici, per mano dei nazi-fascisti.
L’ANPI, come ogni anno, ha organizzato le celebrazioni lungo Via San Leonardo in primis, celebrando una Santa Messa officiata da Don Marino Navalesi. Alla funzione religiosa sono seguite la deposizione delle corone sui Monumenti dei Caduti presenti nel lungo Frigido ed i saluti delle Autorità. Ad intervenire: la Vice Presidente della Provincia Elisabetta Sordi, il sindaco Francesco Persiani, il prefetto Guido Presa, Ludovica Battelli per la presidenza ANPI e l’assessore della Regione Toscana Alessandra Nardini.
Le autorità tutte hanno ribadito l’importanza di educare i giovani alla memoria per non perpetrare mai più gli orrori che la nostra terra ha vissuto durante la seconda guerra mondiale. In rappresentanza della cittadinanza più giovane, “l'orchestra dei fiati” del Liceo Artistico Palma che ha accompagnato le celebrazioni con tre brani tra cui l’inno di Mameli. La commemorazione si è conclusa con il corteo al monumento dell’obelisco ai caduti delle fosse del Frigido ove è stata posata la stele di Angelotti detto Conte Ciò a ricordo delle vittime della strage. Qui è stata posata l’ultima corona commemorativa.
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Movimento Cinque Stelle e Unione Popolare, le due forze politiche che a Massa si sono unite nel Polo Progressista, hanno dato il loro endorsement per la creazione di un consiglio comunale aperto incentrato sulla sanità e in particolar modo sulle ultime notizie che prevederebbero nuovi tagli e chiusure nell’ambito della medicina territoriale.
A certificare questa posizione è stato il consigliere del PP Daniela Bennati, che attraverso una nota ufficiale propone che lo stesso consiglio comunale sia esteso a tutto il territorio provinciale: le scelte che verranno fatte a Massa e Carrara, infatti, andranno a coinvolgere tutti gli abitanti della costa e della Lunigiana.
“La politica di gestione della sanità non è da smargiassi – spiega Bennati – ma un tema che richiama lo spirito di comunità, di rispetto costituzionale, da affrontare con limpidezza. Ben venga quindi un confronto aperto tra tutte le parti interessate con la presenza di chi possa assumersi le responsabilità delle decisioni che ricadranno sui cittadini: la direttrice Casani per l'Asl, i sindaci, il presidente Giani o l'assessore competente, sempre che come rappresentante di segreteria non basti l'assessora Rossetti della giunta massese che ha svolto sino a ieri la funzione di segreteria di Italia Viva per l'ex assessore regionale alla sanità Saccardi”.
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È stata una scelta saggia affidare la biblioteca civica “Lodovici” di Carrara alla cooperativa “ARTEmisia”? Per Fratelli d’Italia la risposta e no, e le motivazioni poggerebbero sui requisiti tecnico-professionali che la stessa cooperativa potrebbe offrire nella gestione della struttura.
Per dare risalto alla questione, il capogruppo consiliare FdI Massimiliano Manuel ha deciso di diramare un comunicato ufficiale, in cui non solo getta ombre sull’effettiva capacità di ARTEmisia di sopperire a delle croniche mancanze (tra cui quella del personale), ma anche di essere intimamente (e troppo) legata ad alcune personalità dell’amministrazione Arrighi.
Lo stesso Manuel, nella nota, afferma che richiederà un accesso agli atti e consulterà il parere del segretario generale Corrado Grimaldi.
“L'ultimo schiaffo alla gestione della cultura da parte dell’assessore Gea Dazzi e della dirigente Compalati con il beneplacito della sindaca – spiega Manuel – deriva dal fatto che la cooperativa ARTEmisia è molto vicina per amicizia e conoscenza alla dirigente alla cultura sin da quando era istruttore direttivo al CAMeC a dicembre 2022, collaborandoci tantissime volte ma su mostre d’arte e non su biblioteche […] Le decisioni prese, senza passare nemmeno dalla commissione, ci preoccupano sempre più, ma soprattutto quando si tratta di personale professionale. Preso atto che a questo punto è plausibile ipotizzare che il graduale processo di esternalizzazione delle biblioteche civiche sarà esteso a tutte le strutture, segnaliamo che nel frattempo la cooperativa ha già incassato la prima liquidazione per il servizio svolto, e a noi piacerebbe sapere, visto che il servizio attualmente erogato non è di buona qualità, quali accorgimenti verranno messi in atto per un opportuno e compiuto trasferimento di competenze per erogare un servizio culturale adeguato alle aspettative dei cittadini”.
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Proclamato oggi il risultato della votazione del 24 settembre per il rinnovo del consiglio di presidenza della giustizia tributaria: Cosimo Maria Ferri è neo consigliere dell'organo.
Radicalmente riformata dalla legge 130/2022, la giustizia tributaria impatterà sul nuovo CPGT che avrà anche l'onere di gestire la transizione alla nuova riforma ordinamentale, gestendone la transizione.
Composto da 11 magistrati tributari eletti tra i componenti delle commissioni tributarie provinciali e regionali e quattro membri eletti dal Parlamento, ecco i voti incassati dagli 11 neoeletti tra i 24 candidati: Tuccillo Raffaele 836, Ferri Cosimo Maria 832, Romano Maria ilaria 600, Sammarro Antonio 501, Balduini Maria Tiziana 500, Graziano Nicola 482, Fucci Carlo 465, Cunicella Luciana 455, Corsini Giulio 442, Maiello Tammaro 442, Tenaglia Lanfranco Maria 399.
Il magistrato toscano Cosimo Maria Ferri, originario di Pontremoli in provincia di Massa Carrara, si assesta al secondo posto dei consiglieri più votati: con un boom di preferenze è secondo, dietro a Tuccillo per soli quattro voti.
Ma Ferri è primo tra i magistrati ordinari eletti e ciò è significativo soprattutto a fronte del documento della corrente di sinistra di "Area democratica per la giustizia" che aveva propagandato la "questione morale" invitando a votare "magistrati ordinari esclusivamente individuandoli in "persone di ineccepibile dirittura morale , che abbiano sempre rispettato le regole deontologiche professionali, che abbiano non solo espresso programmi in piena sintonia con i valori costituzionali della giurisdizione e dell'autogoverno, ma che li abbiano anche praticati".
Un bel riscatto per Ferri, dunque, che è il primo eletto tra i magistrati ordinari, visto che Tuccillo è giudice amministrativo del TAR, dopo anni di accanimenti giudiziari delle toghe rosse.
"Mi sono messo in gioco - dichiara Ferri - con determinazione e coraggio. Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto (832 colleghe e colleghi) a cui devo questo straordinario successo in cui hanno creduto e verso il quale mi hanno accompagnato. Devo a tutti loro questo traguardo, non si vince mai da soli ma in squadra. Ho superato, proprio grazie all'entusiasmo di chi mi ha sostenuto tanti ostacoli e attacchi. Questo risultato mi riempie di responsabilità e soddisfazione".
I quattro membri già eletti dal parlamento sono: Bonafede Alfonso, Fiorenza Giorgio, Lussana Carolina, Lanzi Alessio.
Tra le funzioni dell'organo: delibera sulle nomine e su ogni altro provvedimento riguardante i componenti delle commissioni tributarie; vigila sul funzionamento delle commissioni tributarie e può disporre ispezioni affidando l'incarico ad uno dei suoi componenti; predispone elementi per la redazione della relazione annuale del ministro dell'economia e delle finanze al parlamento sull'attività degli organi di giurisdizione tributaria; esprime parere sulla ripartizione fra le commissioni tributarie dei fondi stanziati nel bilancio del ministero dell'economia e delle finanze per le spese di loro funzionamento.
Una sorta di CSM della magistratura tributaria, il nuovo CPGT dura in carica per quattro anni, fino al 2027. Alla prima riunione di consiglio verranno eletti al suo interno il presidente, scegliendolo scelto tra uno dei componenti di nomina parlamentare, e due vicepresidenti.
"Ora ho voglia di mettermi subito al lavoro - aggiunge Ferri - perché ci sono tante questioni che devono essere affrontate per migliorare la risposta della giustizia tributaria che può rendere più trasparente anche il rapporto tra fisco e cittadino. Occorre chiarire i rapporti con Mef con cui è fondamentale una leale collaborazione ma nella piena autonomia e rispetto reciproco . L'organo di autogoverno non può essere subalterno al Mef che spesso è anche parte dei procedimenti tributari. La legge 130 del 2022 ha avuto il pregio di porre al centro delle riforme quella tributaria ma deve essere modificata e migliorata. Le professionalità tra i giudici tributari sono un valore da non perdere" .
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Sta diventando sempre più centrale nel dibattito politico la questione legata alla possibile chiusura e riorganizzazione del distretto sanitario di via Bassa Tambura a Massa. L’idea di veder cessato l’ennesimo presidio ospedaliero ha mandato su tutte le furie la cittadinanza e la maggior parte delle forze di opposizione, che hanno già espresso in più di un’occasione come sia impensabile sottrarre nuovamente spazio alla sanità territoriale.
La questione è spinosa, non c’è dubbio, e forse l’unica possibilità per comprendere meglio le future strategie della giunta Persiani è quella di un confronto tra tutte le parti politiche, gli enti del territorio e la popolazione.
Questo, almeno, è il pensiero dei consiglieri di opposizione Enzo Romolo Ricci, Stefano Alberti, Gabriele Carioli, Giovanna Santi, Daniele Tarantini, Ivo Zaccagna e Dina Dell’Ertole, firmatari di un comunicato in cui si richiede all’amministrazione massese l’indizione di un consiglio comunale aperto in grado di coinvolgere tutta la società civile apuana: uno spazio fondamentale per decidere e discutere in merito a un elemento essenziale per la vita di una comunità: la sanità pubblica.
“Chiediamo – si legge nella nota – un consiglio comunale aperto dove si discuta del presente e del futuro prossimo della sanità territoriale, un consiglio aperto al contributo dei sindacati, delle associazioni e degli ordini professionali direttamente coinvolti. C'è bisogno di un confronto partecipato che veda la presenza di Asl, regione Toscana e comuni di costa affinché si possa definire una riorganizzazione dei servizi sanitari del territorio condivisa e adeguata ai bisogni dei cittadini”.
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È già chiusa la querelle incentrata sul possibile legame tra il Partito Repubblicano di Carrara e la pagina Facebook dal nome “Repubblicani apuani”. È stato infatti lo stesso Pri, attraverso una nota ufficiale, ad affermare come tra le due entità non vi sia alcun collegamento, e di come, inoltre, non si sappia nemmeno l’identità degli autori della stessa pagina social.
La necessità del Pri di una precisazione di questo tipo si è imposta in seguito ad alcune uscite dei “Repubblicani” in merito alla fiera Imm: un evento di assoluto risalto per la città di Carrara, ma che per il Partito Repubblicano andrebbe accompagnato da altre attività dedicate al famoso marmo che prende il nome proprio dalla città apuana e alla sua filiera produttiva e artistica.
“Il nome dietro cui si celano, infatti – afferma il Pri riferendosi ai “Repubblicani apuani” – non è altro che un profilo Facebook seguito da una trentina di followers, senza che sia neanche dato sapere a chi sia riferibile data la condizione clandestina in cui si rifugia incomprensibilmente il suo autore. Con questo profilo qualcuno rivendica e pretende di dettare la linea repubblicana alla cittadina senza averne diritto e generando confusione. A scanso di ulteriori equivoci e nel rispetto dell'opinione pubblica si sottolinea che il Partito Repubblicano si esprime per voce dell'assessore, della capogruppo e dei propri organi dirigenti”.
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Con una determina del dirigente al settore Marmo Giuseppe Bruschi è stata decaduta la concessione di un agro marmifero comunale. Si tratta della cava numero 76 'Fiordichiara B' che non ha adempiuto ai pagamenti del canone di concessione.
“Questo – sottolinea il sindaco e assessore al Marmo Serena Arrighi – è un provvedimento dovuto ed è, per questo tipo di atto, una delle prime volte in assoluto per il nostro Comune. Adesso questi agri saranno riassegnati, ma non subito, visto che sarà necessaria una gara che dovrà essere espletata secondo un regolamento che dovrà essere scritto ex novo. Fin dall'insediamento della nostra amministrazione per noi certezza delle regole, trasparenza e chiarezza sono sempre stati, e sempre saranno, dei capisaldi rispetto ai quali non esistono deroghe, in qualsiasi campo, e questo vale ovviamente anche per il marmo. Per quello che è il principale settore economico cittadino in questi mesi abbiamo iniziato a tracciare una strada nuova e i primi traguardi sono già stati raggiunti. Come previsto dalla legge 35, e nei tempi previsti, è iniziata da mesi la firma delle convenzioni: ad oggi hanno già firmato 39 cave e per le altre sono già stati calendarizzati gli incontri da parte dell'ufficio Marmo entro il 30 ottobre prossimo. A tutto questo aggiungiamo che sono già state registrate 15 certificazioni Emas. Anche questo è un risultato di grande portata pratica e simbolica perché per la prima volta si è messo nero su bianco la scadenza delle concessioni garantendo al contempo a Comune e aziende tempi certi per programmare lo sviluppo dell'intero settore. Con aziende, lavoratori, sindacati, associazioni e tutti i portatori d'interesse stiamo seguendo un approccio improntato al dialogo e al confronto continui, ma sempre basati sulla trasparenza e sul rispetto dei ruoli. Riunioni fisse stanno proseguendo da tempo e in questo momento il dialogo è aperto su due temi di stringente attualità come la tracciabilità e la filiera. Le sfide e i nodi da sciogliere che ci aspettano nel futuro sono d'altronde ancora numerosi, ma siamo certi di essere sulla strada giusta per arrivare a importanti risultati. La soglia del 50 per cento di lavorazione in loco prevista dalla legge regionale, per esempio, impone scelte e strategie non semplici o di facile attuazione, ma crediamo sia anche uno stimolo per rinnovare l'intero settore lapideo anche attraverso un ricollocamento sul mercato dei prodotti investendo sulla ricerca di nuovi materiali e su nuove soluzioni sempre contraddistinte da una produzione di qualità. Molto importante ritengo sia anche l'opportunità che c'è stata offerta dal parlamento europeo di Strasburgo che poche settimane fa ha dato il via alle nuove regole per rafforzare la protezione dei prodotti artigianali e industriali come le nostre pietre naturali, all'interno dell'Ue e a livello globale. Si tratta del testo del regolamento per le indicazioni geografiche dei prodotti artigianali ed industriali che, tra l'altro, stabilisce la possibilità di concedere un'indicazione geografica anche a prodotti non alimentari come il nostro marmo che quindi potrebbe ricevere da questo marchio strettamente legato al territorio un importante valore aggiunto”.
- Fratelli d'Italia: "Fallimentare la gestione della sanità da parte del Pd, interrogazione in regione"
- L’Adic scrive alle istituzioni: “Soddisfazione per i 20 milioni per la bonifica del Sin-Sir, adesso si tenga informata la popolazione”
- Persiani: "Amareggiato e stupito dalle parole dei tre segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL"
- Il riscatto del giudice indipendente: Cosimo Ferri, neo eletto ai vertici della giustizia tributaria
- Del Vecchio (Cgil), Figaia (Cisl) e Borghini (Uil - Massa Carrara): "Il piano di chiusura e riorganizzazione del distretto di via Bassa Tambura va azzerato"
- Orietta Colacicco (Paladini Apuoversiliesi): “Attendiamo ancora il nuovo piano regolatore del porto di Carrara”
- Filippo Mirabella (Lista Ferri): “A Carrara c’è un problema sicurezza, il sindaco Arrighi ci dica quali provvedimenti intenda prendere”
- L’associazione “Libertà e diritti” contro le strategie sanitarie della giunta Persiani: “Vuole per caso rafforzare la sanità privata?”
- Salone dello studente, Arrighi: "Conoscere, confrontarsi, approfondire e poi cominciare a costruire il proprio futuro"
- Amorese e il consigliere regionale Fantozzi (FdI) chiedono chiarezza sul futuro del distretto sanitario di Massa