Politica
GAIA spa chiude il 2024 con un utile altissimo. Ma è questa la sua missione? I dubbi del Polo progressista e di sinistra
Abbiamo letto la relazione del Presidente del CDA di GAIA spa e sinceramente siamo rimasti basiti. GAIA spa è una società a totale partecipazione pubblica e dovrebbe avere…

Incrocio pericoloso tra via Massa Avenza e via Baracchini: Benedetti chiede la realizzazione di strisce pedonali
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova Stefano Benedetti ha raccolto le lamentele di molti residenti e fruitori della pasticcerai La Dolce Vita che si trova proprio sull'incoroio tra…

Alla Festa de L'unità di Ca' Michele arriva David Allegranti con il libro "Come parla un populista": lunedì 15 luglio
Gli eventi nel programma della Festa dell'Unità di Ca' Michele, a Carrara, proseguono con l'incontro con il giornalista David Allegranti che presenterà il suo libro "Come parla un…

M5s: «Piano regolatore porto di Carrara in stallo: con Zubbani nel comitato di gestione di AdSP, quale futuro?»
"La recente nomina di Angelo Zubbani, ex sindaco di Carrara, nel comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, come rappresentante della Regione Toscana,…

Stazione di Massa, traffico selvaggio al capolinea: bus e taxi bloccati dalle auto. Appello a Comune e Municipale: «Servono controlli e segnaletica luminosa»
Il partito di Fratelli d'Italia Massa pone l'accento sul problema traffico in zona stazione e si fa portavoce degli autisti di bus di linea spesso…

Paladini Apuoversiliesi: «Bene il tavolo nazionale sul porto di Carrara. Adesso accelerare su erosione»
I Paladini Apuoversiliesi si dicono soddisfatti della recente iniziativa adottata dal Parlamento su iniziativa del parlamentare apuano del Carroccio Andrea Barabotti circa il progetto del Piano regolatore portuale.

Carrara, Amici Italia Israele contro la Commissione Pari Opportunità: «Su Gaza e Hamas è in corto circuito»
Il direttivo Ass.Apuana Amici Italia Israele di La Spezia Massa Carrara Versilia contesta la posizione…

A Massa arrivano i finanziamenti del progetto 'Sport Illumina'
Il deputato e capogruppo della commissione Sport Alessandro Amorese assieme a Francesco Michelotti deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia annunciano un importante finanziamento legato allo sport a…

Un protocollo d’intesa tra Società della salute e Arti per l’accompagnamento al lavoro delle persone più fragili
Martedì 15 luglio, alle 11,30 ci sarà la sottoscrizione del Protocollo di intesa per il Servizio integrato inclusione lavoro tra Società della Salute della Lunigiana e l’ARTI, Agenzia Regionale Toscana…

Barabotti (Lega): «A Massa stanziati 270mila euro per emergenza abitativa, orgoglioso dell'amministrazione»
L'onorevole del Carroccio Andrea Barabotti commenta positivamente la notizia del finanziamento desciso dall'amministarzione Persiani da destinarsi alla riqualificazione degli alloggi di residenza popolare. Il parlamentare fa…

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Il centro sportivo della Doganella a Marina di Carrara, da sempre luogo di ritrovo e crescita per atleti e amanti dello sport e del tennis, di proprietà del comune e della polizia municipale, da quando ne hanno concesso l’uso ad una società privata, si trova ad essere al centro di polemiche e lamentele da parte di cittadini e atleti che ne denunciano una cattiva gestione. A farsi portavoce del malfunzionamento della struttura è la Lega che, attraverso le parole del suo portavoce Nicola Pieruccini, chiede spiegazioni all’assessore allo sport Lara Benfatto, rea a suo dire “di restare in silenzio rispetto all'attività privata avviata dalla Accademia del tennis Apuano a scapito dei cittadini”. “Molti cittadini - dichiara Pieruccini - si sono recati ai nostri punti di ascolto sul territorio, per denunciare una gestione fuori controllo della struttura. I gestori dell’ impianto sportivo comunale tra l’ altro non possono affidare servizi aggiuntivi a società private e inoltre la accademia del tennis Apuano ha rilevanza economica, arrivando ad incassare fino anche 5.000,00€ l’anno per la preparazione atletica di ogni ragazzo”. “L’amministrazione comunale –conclude Pieruccini - proprietaria della struttura e la APD Polizia municipale gestore dovranno riprendere in mano tutte le carte dando un risposta seria ai cittadini”.
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"Oggi dal consiglio regionale della Toscana arriva un segnale di supporto importante per il nostro territorio su un tema molto sentito e assolutamente attuale, quello della sicurezza - esordisce così Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della commissione affari istituzionali, attraverso a seguito dell’approvazione della mozione "In merito alla tutela della vivibilità e della sicurezza urbana in relazione al diritto allo svago” -. Una questione particolarmente importante per la città di Massa, dove la sicurezza connessa al divertimento notturno è diventato, negli anni, un tema sempre più centrale per la comunità residente. Con la mozione impegniamo la Giunta regionale a proseguire nell’azione di risposta alle esigenze concrete dei territori sulla sicurezza urbana, ponendo particolare attenzione alle attività legate al divertimento notturno. Chiediamo inoltre al governo regionale di attivarsi nei confronti dell’esecutivo nazionale affinché, su tutto il territorio nazionale, siano attuati interventi finalizzati ad implementare la formazione degli addetti alla sicurezza nei locali da ballo, così come l’opportunità di favorirne l’omogenizzazione degli orari di apertura e chiusura a livello regionale; con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle attività di sorveglianza e contrasto. Infine - prosegue Bugliani - la mozione prevede la possibilità, in prospettiva, di estendere ai privati che gestiscono i locali da ballo l’accesso ai fondi destinati alla videosorveglianza e di individuare forme di premialità per i territori in cui risulti siglato con le prefetture il patto per la sicurezza. La mozione nasce da una vicenda che ha toccato la provincia di Massa Carrara e che si pone come modello da seguire negli altri territori. Il 3 dicembre 2022 nella Prefettura di Massa Carrara è stato sottoscritto il “Patto per la sicurezza urbana e la promozione e attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata", finalizzato a dare vita all’adozione di una serie di misure per implementare le misure sul territorio. Ricordo, inoltre, che la Regione Toscana, attraverso la legge regionale 19 febbraio 2020, n. 11, “Norme in materia di sicurezza urbana integrata e polizia locale. Modifiche alla l.r. 22/2015” e attraverso ha messo in campo strumenti importanti per il nostro territorio. La sicurezza e un’adeguata qualità della vita sono diritti primari per i cittadini, che devono essere tutelati attraverso la collaborazione tra le amministrazioni centrali dello Stato, le istituzioni locali e la società civile. Adesso, a partire dall’iniziativa di questa mozione, auspichiamo possano essere trovate azioni e collaborazioni ulteriori per garantire ai cittadini la piena vivibilità del territorio". conclude Bugliani.
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Dal 2018 la Lega Toscana per Salvini premier è commissariata. Si sono succeduti alla sua guida quattro commissari: la eurodeputata Ceccardi, gli ex parlamentari Bellotti da Bergamo e Lolini da Grosseto, il sindaco di Montecatini Baroncini.
Tutti designati da Salvini e tutti graditi a Ceccardi, senza il cui gradimento ben poco sembra accadere all’interno della Lega Toscana, mentre all’esterno accade di tutto, soprattutto accade che la Lega Toscana dal 18/20 per cento di consensi del 2018 (data del commissariamento) è arrivata al 6,7 per cento a settembre 2022 e, stando ai sondaggi, pare aver perso qualche altro punto nell’ultimo anno; nella indifferenza dell’establishment: l’indifferenza sui risultati elettorali è una costante della Lega per Salvini Premier.
Sabato scorso, dopo otto anni, si è tenuto il congresso regionale che ha eletto col 65 per cento dei voti Baroncini, come detto sindaco di Montecatini, di stretta osservanza anzi anello della catena Ceccardi/Salvini.
Ha un compito molto impegnativo:
- all’esterno deve cercare un rilancio della Lega Toscana divorata da FdI e dalle defezioni interne che vanno dritte nell’astensionismo
- all’interno obbedire agli ukaze dello zar e della zarina e cercare coesioni e maggioranze nel suo Consiglio, proporre progetti politici agli elettori, rianimare impegno e attivismo degli iscritti ridotti a un terzo
- fare il sindaco e cercare un rinnovo del suo mandato che scade l’anno venturo: sarebbe un messaggio nefasto se il sindaco uscente e segretario della Lega Toscana fosse bocciato dai suoi elettori! Ma sembra che questo rischio non sia stato calcolato.
Il progetto inziale di Salvini/Ceccardi aveva previsto un congresso con candidato unico (il Commissario uscente Baroncini), possibilmente acclamato, senza contrasti né mugugni.
Non è andata così: dalle retrovie livornesi si è proposto un “parvenu” in sintonia con Salvini, ma estraneo all’establishment regionale, e malvisto dal clan Ceccardi: Luca Tacchi, che ha inopinatamente raccolto il 35 per cento dei consensi.
Risultato significativo se si pensa che da cinque anni la Lega Toscana per Salvini Premier è governata con pugno ferreo da Ceccardi, supportata senza sbavature o dissensi da tutti i vertici federali del partito, secondo le indicazioni di Salvini, nume tutelare della EuroSusanna.
Un terzo dei leghisti toscani sopravvissuti alle espulsioni, agli abbandoni, al familismo, alle angherie del metodo Ceccardi/Salvini, era disperso nei mugugni individuali: ha trovato rappresentanza nel coraggioso Luca Tacchi da Livorno, peraltro soldato della Folgore e dunque disposto a rischiare.
Ha raccolto l’appoggio anche di alcune teste pensanti superstiti che hanno aggiunto supporto di idee e di proposte. Alla fine su 689 voti ne ha preso 239.
Ne esce un Consiglio Regionale Lega Toscana dove otto membri sono di “regime”, mentre 4 sono di “opposizione”. Le virgolette sono d’obbligo perché le posizioni personali, le disponibilità a entrare o a uscire dai cluster sono palesi.
I malumori hanno riguardato anche la provincia di Lucca, dove il segretario provinciale Cavirani forse si è schierato con Tacchi, l’onorevole Montemagni ha osservato un tombale riserbo, il consigliere regionale Baldini forse si è schierato con Baroncini. il riflesso si è riverberato a Lucca città dove Pasquinelli, non eletto nel consiglio regionale per appena due voti, forse aveva posizioni autonome (e nella Lega ceccardiana l’autonomia è mal vista), mentre l’eletto Bartolomei forse era più o meno allineato alla ortodossia di “regime”.
Le classificazioni sono mie e mi aspetto smentite o sdegnate repliche. Sono stato espulso dal partito, ma ho conservato molti amici con cui scambio informazioni ed idee: non invento niente, osservo da fuori gli spasmi leghisti, con profondo dolore ma altrettanto distacco.
Sono stato espulso con la scusa che avevo più volte, sul tuo giornale, invitato la Lega Lucca a convergere su Pardini, ma soprattutto perché esprimo libere opinioni su un libero giornale dando magari qualche gomitata ai gerarchini del territorio e sicuro fastidio ai piani più alti.
Temo che il “metodo”, la cultura politica del partito non cambierà.
I vertici nazionali del partito stanno già facendo piazza pulita dei candidati che possono dare fastidio a Ceccardi alle prossime elezioni europee. Ceccardi fa accordi con vertici leghisti del Lazio dove sta la maggior parte dei voti.
Tutti concentrati alle sistemazioni interne, alla famiglia, al clan, alla applicazione del “metodo Salvini/Ceccardi”, senza fare i conti con l’oste elettorale: nel 2020 la Lega col 34,6 per cento elesse nella circoscrizione Italia Centro sei eurodeputati, si presume che con il 9 per cento gli eletti del 2024 saranno 1 (con i resti) oppure 2.
La preoccupazione sembra essere che quell’uno sia la signora Ceccardi. Contro la cui persona poco ho da ridire, condanno il metodo non condanno la donna.
In conclusione mi preoccupa e mi addolora il futuro della Lega Toscana, ma ho la speranza che Baroncini mi smentisca, perché, caro direttore, espulso dalla Lega per Salvini Premier, resto uomo di centro destra, iscritto alla Lega Nord e ne resto uno dei fondatori, né ho l’abitudine di cambiare bandiera secondo la direzione del vento.
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Massimiliano Manuel, capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Carrara pone l’accento sulla problematica delle piogge e degli allagamenti di Avenza e Marina.
“Con il ritorno delle piogge Avenza e Marina tornano ad allagarsi e ad avere paura. Era il 2016 quando veniva approvato dalla conferenza dei servizi il progetto di una nuova fognatura per lo smaltimento delle acque piovane che dalla doganella sfociava nel porto. Con l’amministrazione grillina nel 2017 si modificava il progetto allungando la condotta fognaria che doveva percorrere il viale XX settembre dalla centrale fino al buscaiol ed immettersi nel porto per scaricare le ingenti acque che mandano in tilt oltreché la nostra principale arteria cittadina tutti gli esercizi commerciali che sono nella zona e creano pericoli ai cittadini carraresi. Il nuovo progetto grillino venne bocciato dalla conferenza dei servizi con opposizione dell’autorità portuale e il finanziamento bloccato”.
Per Manuel è un progetto da recuperare. “Perché non se ne parla più e soprattutto perché l’amministrazione Pd Arrighi dopo più di un anno di governo cittadino e confronti con la Port autority si è rivelata colpevolmente disinteressata a questa opera? Il piano portuale porterà un nuovo volto al porto e sarà un’opera che necessiterà di interventi quali strade, rotatorie che miglioreranno gli accessi ed eviteranno il transito pesante che ora porta grandi disagi al litorale e tra i vari servizi perché non pensare ad uno sbocco per le acque piovane nel luogo più idoneo ovvero nel porto? Avenza e Marina hanno già pagato troppo con alluvioni e allagamenti che hanno messo migliaia di persone in ginocchio e Fdi chiede a gran voce di intervenire con una programmazione seria nei confronti di un’opera che per noi deve essere tra quelle prioritarie”.
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Il comune di Carrara ha diramato la seconda allerta meteo per il giorno 24 ottobre. Fratelli d’Italia però, attraverso la voce del suo coordinatore Lorenzo Baruzzo, si chiede come mai, nonostante le disposizioni di sicurezza predisposte per salvaguardare i cittadini in caso di forte maltempo, il comune di Carrara non intervenga per mettere in sicurezza il territorio. In particolare Baruzzo segnala lo stato di abbandono in cui versa il torrente Parmignola, al confine tra i comuni di Carrara e Luni. “In questa area - spiega il coordonatore carrarese di FdI - arbusti e piante potrebbero ostacolare il normale deflusso delle acque ed in caso di abbondanti piogge - previste dall'allerta diramata - farlo esondare”.
A questo scopo, FdI di Carrara chiede al comune di Carrara di adoperarsi direttamente, oppure interessando gli enti preposti, per rimuovere ciò che potrebbe rappresentare un pericolo per la popolazione.
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Nella sala di rappresentanza del comune di Carrara si è tenuto il convegno "Quello che le donne non dicono", organizzato dal consigliere comunale di Carrara Brunella Vatteroni e dall'associazione "Obiettivo Carrara", con la collaborazione del Centro Antiviolenza del comune di Carrara. Presenti in sala il sindaco del comune di Carrara Serena Arrighi, il vicesindaco Roberta Crudeli, l'avvocato e consigliere comunale di parità di Massa Carrara Diana Tazzini, la giornalista Ilaria Bonuccelli, la psicologa Antonella Bruschi e il presidente del centro antiviolenza del comune di Carrara Francesca Menconi. Durante il convegno è stato affrontato il delicato tema della violenza psicologica sulle donne, fenomeno purtroppo in continua crescita, e di come le istituzioni possano intervenire concretamente nell’aiutare le vittime e nell’eliminazione di questo fenomeno alla radice, attraverso l’educazione familiare e scolastica.
Il centro antiviolenza del comune di Carrara è stato uno dei primi centri antiviolenza comunali della regione Toscana, istituito nel 2006 e attualmente gestito dal CIF, il Centro Italiano Femminile. Secondo i dati, il centro registra circa cento primi accessi ogni anno: solo ad ottobre di questo anno sono stati registrati più di 70 primi accessi. Il vicesindaco afferma: “Abbiamo implementato le risorse del centro antiviolenza del comune di Carrara da 12 mila a 18 mila euro, oltre ai finanziamenti regionali che il centro riceve. Questo per dimostrare l’attenzione che la nostra amministrazione comunale pone al problema della violenza di genere e all’aiuto delle donne in difficoltà”. Pubblici ringraziamenti al corpo dei carabinieri da parte di Francesca Menconi, responsabile del centro antiviolenza del comune di Carrara: “Vorrei ringraziare il luogotenente Lorenzo Anzalone -presente in sala- comandante della stazione carabinieri di Carrara. La sinergia con le forze dell’ordine, soprattutto con i carabinieri del comune e il loro comandante, è veramente altissima, vi è una collaborazione che non si riscontra dappertutto”. Importante l’intervento dell’avvocato Diana Tazzini la quale, appellandosi alle sue esperienze professionali, rimarca l’importanza di un’educazione alla non-violenza che parta dalla famiglia e dalle istituzioni scolastiche, educando all’ascolto, all’empatia e all’accoglienza. È stato poi il turno di Ilaria Bonuccelli, giornalista, la quale ha letto passi tratti dai suoi libri, nei quali racconta testimonianze reali di donne vittime di violenza, riflettendo sul ruolo che le istituzioni e lo Stato hanno nel condannare questo tipo di abusi. La psicologa Antonella Bruschi, invece, si è concentrata su una delle forme di violenza psicologica più sottile e subdola: il gaslighting. Ha chiuso il convegno l’intervento del luogotenente della stazione dei carabinieri di Carrara Lorenzo Anzalone il quale, esortando all’ascolto e all’empatia, ha aggiunto: “È molto importante che il centro antiviolenza riesca a lavorare con le forze dell’ordine, con gli assistenti sociali, psicologi e psichiatri, perché è un’equipe che, lavorando bene insieme, può proteggere le vittime”.
Il convegno ha portato alla luce l'importanza dell'individuazione degli strumenti necessari per combattere le forme di maltrattamento più latenti, come la violenza psicologica, tenendo comunque sempre presente che la violenza non ha genere ma, purtroppo, può riguardare chiunque. Lodevole l’attivismo del comune di Carrara il quale, attraverso la collaborazione tra le istituzioni e il centro antiviolenza comunale, lotta contro la violenza di genere in ogni sua forma, fornendo supporto, ascolto e aiuto concreto alle vittime.
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Martedì 24 prossimo alle 21 presso il teatro dei Quercioli si terrà un nuovo incontro del comitato Ugo Pisa, delle associazioni e dei cittadini che vogliono esprimere le loro considerazioni sul nuovo progetto di recupero dell'area dell'ex colonia.
"Siamo contenti di apprendere - è scritto in una nota - che un disegno che sembrava ormai pronto e immodificabile, sia invece stato oggetto di revisioni. Avremmo però preferito non venire a conoscenza delle modifiche attraverso la stampa ma attraverso quel percorso partecipato che abbiamo chiesto da alcuni mesi e che non avrebbe fatto perdere tempo ma invece favorito la realizzazione di un intervento condiviso dal territorio. Tale "percorso partecipato " deve però attuarsi da subito e non può limitarsi al solo palazzo sul mare. Già in passato di "progettazione condivisa" ne aveva parlato il sindaco anche per il Pomario mentre invece il progetto sta per partire con tutte le sue assurdità senza che per il giardino venga fatto nulla... Dopo la conferenza stampa del sindaco e dall'assessora Maura Ferrari, continuano le nostre preoccupazioni. Speravamo nel taglio di tutti quegli interventi che abbiamo identificati come non sostenibili in quanto ad aderenza alle linee del PNRR quali i parcheggi che andranno a ridurre per circa il 10 per cento la superficie a vegetazione del parco e gli impianti sportivi dei quali non comprendiamo la necessità ma ne ravvisiamo invece la pericolosità dal punto di vista dell'impermeabilizzazione del suolo che tanti disagi ha già creato in questi giorni di pioggia. L'avere stralciato l'edificio posto sul mare, quello che rappresenta la Ex colonia Ugo Pisa, ci risulta incomprensibile e di fatto svaluta il progetto stesso. Stalciarlo dagli interventi significa, nonostante le buone intenzione, lasciarlo ulteriormente al degrado. Non possiamo pertanto non ripetere con forza quelle che sono le nostre proposte, che sono minimali e rispettose delle linee guida del PNRR:
- che sia riconosciuto il Valore Naturalistico del Parco urbano nella sua integrità attuando le azioni pertinenti alla tutela e salvaguardia del suolo permeabile e del sottosuolo;
- che sia eliminato l'ulteriore consumo di suolo causato da parcheggi e campi sportivi;
- che sia previsto un programma dettagliato degli spianti degli alberi e dei reimpianti con essenze tipiche mediterranee e la migliore pratica per sostenere lo sviluppo e le rinascite
- che vengano attuate le buone pratiche per garantire il massimo rispetto della biodiversità naturale.
Inoltre tutto il progetto deve garantire una auto sostenibilità economica a assicurare che tutti gli sforzi non deperiscano in pochi anni".
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Il coordinamento provinciale di Forza Italia si mobilita per un’iniziativa sulle infrastrutture e i trasporti, aderendo all’evento organizzato dal partito in programma oggi a Firenze.
La Toscana da mezzo secolo vede la regione amministrata dalle forze di sinistra. "Un predominio che, accompagnato alla mancanza di ricambio e alternanza della classe dirigente, ha lasciato numerose criticità, soprattutto sul fronte infrastrutturale e dello sviluppo economico. Ritardi, mancate realizzazioni unite a una incapacità a stare al passo coi tempi, tipica delle forze di sinistra, che stanno penalizzando la Toscana".
“Siamo sempre attenti ai bisogni del territorio, e aderiamo con convinzione alla giornata sulla mobilità e le infrastrutture – spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia, Gianenrico Spediacci – e purtroppo dobbiamo constatare come la nostra provincia paghi un gap veramente molto alto sotto questo punto di vista, con criticità diffuse che vanno il prima possibile corrette. Serve lavorare sodo per attuare una modernizzazione del trasporto sia su ferro sia su gomma e avviare una fase di crescita che riguardi tutta l’area di Massa-Carrara in primis, e anche la Toscana. Gli investimenti in infrastrutture, e parlo di trasporti, irrigazione, energia e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sono cruciali per realizzare lo sviluppo sostenibile e rafforzare così la capacità sociale ed economica della nostra comunità”.
Per Forza Italia è chiaro ormai da tempo che la crescita della produttività e dei redditi, cosı̀ come migliori risultati nella sanità e nell’istruzione, richiedano investimenti nelle infrastrutture. Lo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile è perciò la prima fonte di generazione di reddito; esso permette un aumento rapido e sostenuto del tenore di vita delle persone e fornisce soluzioni tecnologiche per un’industrializzazione che dia reddito e nello stesso tempo rispetto per l’ambiente.
“Lo sviluppo economico e sociale non si fa solo con la volontà dell’imprenditore – prosegue Spediacci -, di un professionista o di qualsiasi altra persona attiva nel settore privato o pubblico; bensì con scelte di indirizzo politico e amministrativo che stanzino risorse per progetti precisi e cantierabili. Servono in modo urgente delle infrastrutture moderne e all’altezza dei tempi, utili a fornire una serie di servizi indispensabili per il funzionamento del sistema economico. Andando più nello specifico, sto parlando di strade, linee ferroviarie, porti, scuole, ospedali, a cui aggiungere un sistema moderno di irrigazione, dato che con canali, invasi e dighe si combatte la siccità. Senza tralasciare il tema energetico, con strutture adeguate ai tempi per l’efficientamento energetico, con cui si controllino strade, ferrovie e sistemi di irrigazione”.
Sul tema delle infrastrutture e dei trasporti, Forza Italia si sta occupando da tempo, a livello regionale, nell’individuazione di idee e soluzioni in grado di attuare quella politica di rilancio che il partito ritiene quantomai urgente. "Un immobilismo di decenni che va superato in fretta per non perdere ulteriori treni che rischiano di lasciare la Toscana in uno scenario che va sempre più verso l’arretratezza, rendendo difficile colmare un gap già abbastanza evidente con altre realtà".
“Bisogna valorizzare la rete ferroviaria, sia merci che turistica, e la rete autostradale – spiega Spediacci – ma non è tassando i trasporti merci che si risolvono i problemi di una strada regionale, come la Fi.Pi. Li per esempio, sperando che si risolvano i problemi di una strada regionale per la quale sono stati spesi 43 milioni di euro in tre anni, senza che disagi e code siano diminuiti. Non esistono strade a pedaggio selettivo in Italia, e con il pedaggio si penalizzano mezzi pesanti, e di conseguenza, la competitività delle nostre aziende. Ma sono anche altri i punti dolenti, come ad esempio il sistema degli aeroporti di Pisa e di Firenze, sempre in lite tra loro per campanilismi e che, con questo atteggiamento, stanno portando il traffico interno fuori dalla Toscana verso Bologna. La sinergia tra Pisa e Firenze è fondamentale per il rilancio economico regionale, per un sistema aeroportuale competitivo ed efficiente, per turismo e imprese. E come non parlare dei porti toscani, importante il ruolo del porto di Livorno, ma non dimentichiamo del nostro porto di Marina di Carrara, fondamentale per l’economia provinciale.
Apprendiamo del recente nuovo piano regolatore che dovrà rilanciare l’indotto intorno al porto, ma serve proseguire su questa linea e non abbassare la guardia. Ricordo inoltre il ruolo sempre più importante delle comunicazioni attraverso l’uso della banda larga: un aspetto cruciale per rispondere alle sfide future, anche parlando proprio del loro uso nel sistema di trasporti e infrastrutturale”.
Forza Italia si appella quindi alla regione Toscana chiedendo su infrastrutture e trasporti degli impegni precisi, invitando se possibile a fare ancora di più rispetto a quanto compiuto fino ad ora e mostrare che ci sia una reale voglia di investire sul futuro. "Dal nostro punto di
vista serve togliere Massa-Carrara da quell’isolazionismo non solo regionale ma anche con il resto d’Italia ed Europa, e ridurre cosı̀ un gap pericoloso. Gli aspetti da migliorare sono tanti, e si potrebbe continuare ad oltranza, ma riteniamo sia giusto iniziare da basi certe, solide, per
una ripartenza che non sia solo a parole ma accompagnata da fatti".
“Un tema importante riguarda anche il ruolo della Fivizzano Mare – chiude Spediacci – che rappresenta il sogno di realizzare una strada di collegamento tra Reggio Emilia, Fivizzano e la costa apuana. Il comitato Gino Chinca sta facendo una grande battaglia su questo progetto, che è stato ultimamente rivisto e integrato con proposte arrivate da Carrara e dal reggiano. Si parla di una strada a scorrimento veloce che in 50 minuti porterebbe da Reggio a Carrara, e in meno di 20 minuti da Fivizzano a Carrara. E’ un sogno possibile e sul quale altre realtà farebbero carte false per avere un collegamento del genere”.
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“I sindaci e i consigli comunali di Massa e Carrara con l’avallo della regione Toscana e della provincia di Massa Carrara – affermano i rappresentanti della Rete della associazioni e comitati contrari al biodigestore del Cermec - senza un coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini residenti, hanno deciso di installare a Massa un impianto di BIODIGESTIONE ANAEROBICO e successivo AEROBICO per il trattamento della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU) nell’area del Cermec S.p.A., come “revamping” dell’esistente impianto di compostaggio”.
“Esso dovrebbe servire per il trattamento dei rifiuti organici urbani provenienti dall’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) di Costa, che comprende le province di Massa Carrara, Lucca e Livorno, Pisa ed oltre 100 comuni. È stato, infatti, elaborato un progetto per un impianto dal costo di 42.395.400 milioni di euro, che tratterà 97.000 tonnellate di frazione organica di rifiuti all’anno, per produrre BIOGAS che sarà trasformato in BIOMETANO, poi immesso nella rete SNAM che verrà usato per produrre energia. Il fabbisogno della sola provincia di Massa e Carrara sarebbe inferiore al 30.000 tonn/anno. Lo scorso 13 ottobre, la Regione ha tenuto una Conferenza dei servizi per esperire le procedure che servono a comprendere gli impatti sulle emissioni di aria, acqua e suolo di questo progetto (che per ora è sulla carta), ma da quanto abbiamo capito, sono stati richiesti al Cermec S.p.A., ulteriori approfondimenti, perché il progetto presentava degli aspetti non chiari soprattutto relativamente al rischio incendi e alla bonifica dell’area, che hanno indotto la Commissione valutatrice a chiedere delle integrazioni”.
“Dato che in questo periodo stavamo approfondendo la documentazione del Piano Regionale dei Rifiuti (PRR) recentemente approvato dal Consiglio Regionale – dichiarano i membri della Rete delle Associazioni e dei comitati contrari al Biodigestore del Cermec (Dicasi RETE) – abbiamo rilevato tra la documentazione del Piano le osservazioni dell’ARPAT che riguardano il progetto del Biodigestore. Una delle fasi che è stata definita ‘più problematica è quella relativa allo scavo per la realizzazione delle fondazioni dei pali, giacché la falda è presente a - 1,50 metri dal piano campagna1… Va anche segnalato, come vedremo più avanti nel dettaglio, che la falda stessa risulta oggetto di procedure di Messa In Sicurezza Operativa (MISO) e Messa In Sicurezza di Emergenza (MISE) approvate’; e inoltre ‘non sono state valutate in termini di impatti, le interazioni tra scavi e falda in relazione agli impianti di MISO e MISE approvate’, ecc. Lo scorso sabato, abbiamo letto su un noto quotidiano che non avendo ricevuto il progetto del Cermec i fondi del PNRR, sembra che gli enti interessati stiano ‘battendo cassa’ a Retiambiente2 , per poter trovare i soldi per le bonifiche dell’area senza le quali difficilmente la Regione Toscana potrà concedere l’autorizzazione a procedere. Al Cermec, che oltretutto nel 2022 ha chiuso il bilancio con una perdita di 2.287.347 euro, servirebbero circa 11 milioni di euro per bonificare quella che ormai da molto tempo viene definita la ‘montagnola’”.
“Essa, non è propriamente una passeggiata di salute in montagna ma, al contrario un cumulo di rifiuti provenienti dalla dismissione dell’inceneritore che staziona dalla fine degli anni ‘70 (come si legge anche dal quotidiano La Nazione dello scorso sabato)”. 1 piccola porzione di superficie terrestre che viene presa come riferimento per lo svolgimento di alcune determinate funzioni, nello specifico l’allestimento di base della struttura del biodigestore. 2 Retiambiente è il gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti nel perimetro dell’ATO-Toscana Costa Desta molta preoccupazione che con un mega progetto di questo genere, già in fase di approvazione, si senta ventilare di richieste di finanziamenti a Retiambiente che graveranno, se l’operazione andrà in porto, nelle tasche dei cittadini. A questo si aggiunge anche l’apprensione dei possibili danni per la salute e per l’ambiente che questi impianti possono generare nel territorio”.
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Mercoledì pomeriggio a Santa Lucia il sindaco Serena Arrighi, assieme agli assessori Roberta Crudeli, Lara Benfatto e Moreno Lorenzini, ha incontrato gli abitanti di Fontia per discutere di idee e progetti per lo sviluppo del paese in occasione del 16° incontro dell'iniziativa 'Fuori dal Comune. A tu per tu con la sindaca'. Numerosi gli aspetti toccati durante il confronto così come le richieste dei cittadini.
“Fontia – ha ricordato il sindaco Arrighi – è una realtà con una storia importante e che ha sicuramente tanto da offrire anche dal punto di vista turistico. Qui c'è una pro loco molto attiva che ha il merito di animare il paese con tante iniziative come, per esempio, abbiamo visto questa estate quando ha fatto tappa a Fontia 'Borgo in Frac'. In questi mesi abbiamo avuto diversi confronti con i fontiesi, abbiamo ascoltato le loro richieste e ad alcune di queste abbiamo già dato risposta. Penso per esempio ai lavori già terminati nel cimitero, ma anche ai diversi sopralluoghi che sono stati compiuti per intervenire, per esempio, sui vecchi lavatoi o su altre criticità che ci sono state segnalate. Nel frattempo è già partito l'iter per l'approvazione del piano delle antenne, uno strumento urbanistico che a oggi manca nel nostro comune e che una volta approvato andrà a regolare l'installazione e gestione di questi strumenti portando s ordine in un tema da sempre molto sentito per tutta la comunità fontiese”.
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