Politica
Terreno fortemente inquinato e in zona di grande degrado: Maria Mattei spiega in consiglio comunale perchè i cittadini protestano contro la costruzione di alloggi Erp in via Murlungo ad Avenza
Dopo la fiaccolata contro la costruzione di 28 nuovi alloggi popolari da parte di Erp, nel terreno che costeggia via Murlungo ad Avenza, nel consiglio comunale di…

Costruzione nuovi alloggi Erp in via Morlungo: "Importante ascoltare i cittadini" ha detto l'assessore Lorenzini
"L'intervento dei cittadini e dei residenti di Avenza la scorsa sera in consiglio comunale è stato importante perché ci ha consentito di ascoltare, come già fatto in passato,…

GAIA spa chiude il 2024 con un utile altissimo. Ma è questa la sua missione? I dubbi del Polo progressista e di sinistra
Abbiamo letto la relazione del Presidente del CDA di GAIA spa e sinceramente siamo rimasti basiti. GAIA spa è una società a totale partecipazione pubblica e dovrebbe avere…

Incrocio pericoloso tra via Massa Avenza e via Baracchini: Benedetti chiede la realizzazione di strisce pedonali
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova Stefano Benedetti ha raccolto le lamentele di molti residenti e fruitori della pasticcerai La Dolce Vita che si trova proprio sull'incoroio tra…

Alla Festa de L'unità di Ca' Michele arriva David Allegranti con il libro "Come parla un populista": lunedì 15 luglio
Gli eventi nel programma della Festa dell'Unità di Ca' Michele, a Carrara, proseguono con l'incontro con il giornalista David Allegranti che presenterà il suo libro "Come parla un…

M5s: «Piano regolatore porto di Carrara in stallo: con Zubbani nel comitato di gestione di AdSP, quale futuro?»
"La recente nomina di Angelo Zubbani, ex sindaco di Carrara, nel comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, come rappresentante della Regione Toscana,…

Stazione di Massa, traffico selvaggio al capolinea: bus e taxi bloccati dalle auto. Appello a Comune e Municipale: «Servono controlli e segnaletica luminosa»
Il partito di Fratelli d'Italia Massa pone l'accento sul problema traffico in zona stazione e si fa portavoce degli autisti di bus di linea spesso…

Paladini Apuoversiliesi: «Bene il tavolo nazionale sul porto di Carrara. Adesso accelerare su erosione»
I Paladini Apuoversiliesi si dicono soddisfatti della recente iniziativa adottata dal Parlamento su iniziativa del parlamentare apuano del Carroccio Andrea Barabotti circa il progetto del Piano regolatore portuale.

Carrara, Amici Italia Israele contro la Commissione Pari Opportunità: «Su Gaza e Hamas è in corto circuito»
Il direttivo Ass.Apuana Amici Italia Israele di La Spezia Massa Carrara Versilia contesta la posizione…

A Massa arrivano i finanziamenti del progetto 'Sport Illumina'
Il deputato e capogruppo della commissione Sport Alessandro Amorese assieme a Francesco Michelotti deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia annunciano un importante finanziamento legato allo sport a…

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<<È pronta da depositare un'interrogazione regionale in merito alla gestione, poco chiara, con cui la direzione della Asl in accordo con la Regione sta affrontando la questione del distretto di Massa e in generale della sanità pubblica in provincia di Massa Carrara>>, affermano l'On. Amorese, il consigliere regionale Fantozzi e il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Guidi.
Come Fratelli d'Italia riteniamo che la parziale chiusura del distretto in via Bassa Tambura decisa dalla Asl danneggerà i cittadini e siamo convinti che anche il trasferimento di alcuni servizi, come il centro prelievi, l'odontoitaria e i vari ambulatori specialistici, causerà disagi e ritardi nella presa in carico dei pazienti.
<<Chiediamo - continuano gli esponenti di FdI - al Governatore Eugenio Giani e al suo assessore alla Salute Bezzini di venire in consiglio comunale a Massa per chiarire la vicenda e spiegare quale programmazione futura hanno per il nostro territorio, visto che le politiche del Pd e di tutto il centro sinistra, sia a Massa ma anche a Carrara e in Lunigiana, non hanno fatto altro che tagliare vergognosamente alla sanità pubblica in provincia. Basti pensare al Monoblocco a Carrara, alla carenza di servizi in Lunigiana con ospedali sempre più carenti di ambulatori e personale, alla chiusura del vecchio ospedale e alle lunghissime liste di attesa. È questo il modello di eccellenza della Sanità Toscana di cui tanto si vantano in Regione Toscana? Oggi siamo di fronte al fallimento del modello di sanità portata avanti dal PD e da Giani>>.
<<Fa sorridere - concludono Amorese, Fantozzi e Guidi - l'attacco strumentale che il Movimento 5 stelle rivolge a Fratelli d'Italia, dimenticando probabilmente, che per anni proprio un loro esponente è stato presidente della conferenza zonale sulla sanità, con i risultati e i problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Se gli esponenti pentastellati volevano difendere il Pd in Toscana in nome del campo largo, avrebbero fatto meglio a trovare altre argomentazioni. Ricordiamo che proprio in questi giorni il Governo Meloni ha stanziato 2,5 miliardi in più nella legge di Bilancio, cui si aggiungono altri 300 milioni nel cosiddett
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Nella tarda serata di ieri, durante lo svolgimento della seduta del consiglio regionale per l’approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti (PRR) da parte della Regione Toscana, è stata data in diretta la notizia che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato un fondo di circa 20 milioni di euro per la messa in sicurezza e bonifica del SIN-SIR di Massa e Carrara.
“Una notizia questa – dichiarano i membri del CCA dbr - che ripaga l’impegno profuso in questi anni dalle attiviste e dagli attivisti per rivendicare il diritto costituzionale ad avere un ambiente sano e non concausa di perdita di salute, come è avvenuto in tutti questi decenni, tanto da far annoverare Massa Carrara tra le aree SIN-SIR della Toscana a più alta mortalità per tumori (Vedi Studio epidemiologico SENTIERI)”.
“Chiediamo alle istituzioni di rendere partecipe la cittadinanza dei processi decisionali e dell’attività svolta con la massima trasparenza. Nello specifico si chiede alle istituzioni di promuovere momenti di incontro periodici, da attuarsi in piattaforma on lineo in presenza, così da favorire il massimo della partecipazione di associazioni, comitati e cittadine e cittadini, la pubblicazione completa e regolare dei dati e dei risultati dell’attività svolta per la messa in sicurezza e bonifica del SIN-SIR, in un’area di un sito web istituzionale dedicata e accessibile alla cittadinanza. E’ fondamentale avere contezza dello stato di avanzamento dei lavori, sia quando essi procedono senza intoppi che in caso di difficoltà; inoltre si chiede di favorire un processo di sensibilizzazione delle scuole. A tale scopo sarà presentato a breve un progetto integrato a carattere laboratoriale, volto a sensibilizzare e coinvolgere attivamente il mondo della scuola. Esso sarà condiviso, se lo vorranno, con altre associazioni/comitati/cittadine e cittadini interessati, sul tema della prevenzione ambientale e delle bonifiche e dovrebbe prevedere (se lo vorranno) il coinvolgimento delle istituzioni preposte”
Tra le altre richieste dei Comitati, inoltre: incremento del personale dell’Arpat, qualora ve ne sia la necessità, invito al Ministro dell’Ambiente e ai soggetti in indirizzo competenti a sollecitare, il ministro della Salute Orazio Schillaci, il direttore generale alla Prevenzione del Ministero della Salute, il presidente della Conferenza delle Regioni e la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, affinché si risolva il problema relativo al trattamento dei dati personali per finalità di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria, che impedisce di portare a compimento lo studio microgeografico di coorte nelle aree S.I.N. della Toscana; una riunione con le istituzioni interessate, da tenersi quanto prima, in cui si mettano a fuoco i temi appena esposti.
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Resto amareggiato e stupito dalle parole dei tre segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL apparse sui quotidiani. Ritengo questa specie di attacco frontale nei miei riguardi ingiusto e ingiustificato. Vengo accusato di aver convocato una conferenza stampa senza il loro placet. Ebbene, come sindaco rivendico il diritto e il dovere di comunicare ai miei concittadini, come e quando ritengo opportuno, ogni elemento essenziale che riguarda la loro vita soprattutto quando si parla di salute. Sono stato infatti criticato, anche se si potrebbe usare il termine “censurato” solo perché ho cercato di tranquillizzare una popolazione che aveva inopinatamente appreso cose non vere circa la imminente chiusura di un presidio fondamentale quale la Casa della Salute di via Bassa Tambura.
Ricordo a me stesso che il giorno prima della conferenza stampa c’era stata una fuga di notizie, riverberatesi velocemente sulla stampa e sui social, che aveva destabilizzato personale Asl, cittadini e gli stessi sindacati, sino a spingere alcuni consiglieri comunali la stessa sera a rivolgermi nel corso del Consiglio Comunale richieste di chiarimenti e precisazioni su quanto stesse accadendo.
Oltretutto, la conferenza stampa non solo era stata dettata dalla necessità e urgenza di rispondere alle suddette legittime sollecitazioni, ma soprattutto per smentire che vi fosse per l’appunto un piano di exit strategy già definito e approvato in qualche stanza segreta, e illustrare alla città lo stato di avanzamento della nuova Casa di Comunità. Nel corso della conferenza, inoltre, sia la Direttrice di Zona Dr.ssa Guglielmi che il sottoscritto si sono perorati nel ribadire che il piano di spostamenti, che ormai era stato reso di dominio pubblico senza alcuna autorizzazione, non era che una proposta che sarebbe dovuta, come avverrà, essere condivisa e concordata con tutti, in primis con le OO.SS.
Il fatto che secondo i sindacati il piano debba essere azzerato non implica automaticamente che su questa proposta non si possa aprire una discussione trasparente e democratica, nel rispetto delle rispettive prerogative di tutte le istituzioni chiamate ad assumere decisioni e provvedimenti.
L’aver richiamato un generale comportamento improntato a lealtà e responsabilità non era diretto alle organizzazioni sindacali, bensì a tutti i soggetti, compresi loro, coinvolti nel percorso informativo comunicativo e decisionale. Non ultimo, ricordo ancora che quale sindaco di Massa avevo, poco dopo che era scoppiato il caso del Monoblocco di Carrara, avanzato la necessità che la cabina di regia venisse estesa anche agli altri comuni di costa, proprio per evitare che episodi analoghi potessero avere ricadute negative sulla gestione di temi sensibili e di grande attualità altrove. Purtroppo il mio appello è caduto nel vuoto e solo ora si è sentita l’urgenza di estendere il tavolo a Massa e Montignoso. Meglio tardi che mai. Ma non ci sto a passare per capro espiatorio, soprattutto nei rapporti con i sindacati verso i quali ho sempre mantenuto il massimo rispetto e la più ampia disponibilità ad ogni forma di interlocuzione. Non so se ci sono altre ragioni, magari politiche, che hanno determinato questa reazione, ma ad ogni buon conto, per fugare ogni dubbio o riserva mentale, questo spiacevole episodio che intendo mettere subito nel dimenticatoio non vedrà un mutamento di atteggiamento da parte mia. I sindacati troveranno, come hanno sempre trovato anche questi mesi di nuovo mandato, la mia porta aperta, per un sereno dialogo e un confronto costruttivo.
Il riscatto del giudice indipendente: Cosimo Ferri, neo eletto ai vertici della giustizia tributaria
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Cosimo Maria Ferri ha incassato un prestigioso incarico alle elezioni del 24 settembre per il rinnovo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Con 746 preferenze è il secondo consigliere più votato degli 11 neoeletti provenienti dalle diverse magistrature italiane, quali componenti dell'organo di autogoverno delle commissioni tributarie nazionali.
Classe 1971, è il terzogenito dei quattro figli di Enrico Ferri che fu magistrato, ministro della Repubblica, segretario nazionale del Partito Socialista Democratico Italiano, poi esponente di Forza Italia, in seguito dell'UDEUR, nonché europarlamentare e sindaco di Pontremoli.
“Ho avuto la fortuna di vedere lavorare mio padre, di guardarlo impegnarsi in tante sfide. Ho imparato proprio da lui a ripartire e lasciare indietro le sconfitte” è il mantra con cui il giudice Cosimo Maria Ferri ha scalato montagne, tagliando traguardi ad altezze insidiose ma mantenute nel tempo. Nonostante, appunto, le insidie.
Ha iniziato la sua carriera professionale assegnato al Tribunale di Massa, prestando servizio sia presso la sede centrale, ove ha svolto funzioni penali, monocratiche e collegiali, sia presso la sezione distaccata di Carrara, ove ha svolto funzioni civili e penali. E proprio con la città dei suoi esordi lavorativi, Ferri ha stabilito un legame particolare che lo ha portato a candidarsi alla carica di sindaco nell’estate del 2022.
Nel suo curriculum somma ruoli ed incarichi di prestigio: sottosegretario di stato alla giustizia nei governi Letta, Renzi e Gentiloni, dal 2018 al 2022 parlamentare, è stato membro del Consiglio superiore della magistratura eletto ad appena 35 anni, nel 2006.
Il 2022 l’anno più sofferto: perde le elezioni di giugno a Carrara, perde alle elezioni amministrative di settembre e deve lasciare il Parlamento, il Csm gli apre un procedimento disciplinare per condotte commesse circa dieci anni prima. Allora Ferri era sottosegretario: l’aver accompagnato da Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli a Roma il consigliere di Cassazione Amedeo Franco, relatore della sentenza che nel 2013 condannò in via definitiva Berlusconi per frode fiscale nel processo Mediaset, costò a Ferri la perdita di due anni di anzianità con la l’accusa di “grave scorrettezza”. Un’accusa che si aggiungeva alla precedente sul caso Palamara. Quest’anno, ad agosto, le sezioni unite civili della Cassazione hanno annullato la sanzione, riconoscendo che “Sia la mera partecipazione che l’organizzazione di riunioni private costituiscono oggetto di un diritto costituzionale, il cui esercizio non è sindacabile sotto il profilo dello scopo e dell’oggetto della riunione”.
Non deve aver giocato a favore di Ferri l’appartenenza alla corrente della Magistratura indipendente, avversata da quelle toghe rosse di Magistratura democratica che Amedeo Franco definì “plotone d’esecuzione” con riferimento ai processi-Berlusconi.
Nel 2012 risulta il più votato alle elezioni dell’Associazione Nazionale Magistrati, incassando 1199 voti e sbaragliando le altre tre liste, assestando un duro colpo alle toghe rosse. Nonostante il risultato, Ferri non ottenne la presidenza dell’Associazione ANM.
L’esser finito nelle intercettazioni a cui dal 2019 era sottoposto Palamara, costò a Ferri il primo pesantissimo procedimento disciplinare che lo trascinò nella gogna mediatico-giudiziaria sulle influenze per la nomina del procuratore di Roma.
Lo scorso anno la giunta delle autorizzazioni della Camera ha votato il diniego dell’utilizzo di tutte le captazioni informatiche delle conversazioni di Ferri-Palamara richieste dalla sezione disciplinare del Csm, poiché ritenute intercettazioni indirette, casuali.
Sempre nel 2022, non passa alle elezioni amministrative e deve abbandonare il Parlamento. Trovandosi già in aspettativa da anni per mandato parlamentare, Ferri si dimette dal ruolo di consigliere comunale di opposizione intanto ottenuto a Carrara, per chiedere il ricollocamento in ruolo e lo svolgimento delle funzioni giurisdizionali. Facoltà che, però, su decisione in plenum a larga maggioranza del Csm sulla base di quanto previsto dalla riforma Cartabia, non gli viene concessa, per cui non può tornare in magistratura.
Ferri viene quindi collocato fuori ruolo al ministero della Giustizia. La riforma Cartabia sull'ordinamento giudiziario, peraltro oggetto di contrastanti interpretazioni sul punto, nella norma relativa allo stop alle 'porte girevoli' stabilisce infatti che i magistrati ordinari che hanno assunto cariche politiche dopo l'entrata in vigore della norma sono collocati fuori ruolo presso il ministero di appartenenza.
Oggi però, senza sconti Cosimo Ferri si riscatta risolutivamente, affiancando alla collocazione fuori ruolo presso il Ministero della giustizia, l’ottenuto incarico di consigliere nel Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.
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Nicola Del Vecchio (Cgil), Andrea Figaia (Cisl) e Franco Borghini (Uil - Massa Carrara) intervengono in merito al distretto di via Bassa Tambura sostenendo che il piano di chiusura e riorganizzazione non va sospeso, ma proprio azzerato.
"Il piano di chiusura e riorganizzazione del distretto di via Bassa Tambura va azzerato, non semplicemente sospeso - esordiscono così Nicola Del Vecchio (Cgil), Andrea Figaia (Cisl) e Franco Borghini (Uil - Massa Carrara) -. Lo avevamo già ribadito con nettezza alla dottoressa Guglielmi nel corso della riunione convocata in fretta e furia martedì pomeriggio e lo ribadiamo con ancor più nettezza oggi, dopo aver letto le notizie apparse sulla stampa ed illustrate dal primo cittadino di Massa e dalla stessa responsabile della Zona delle Apuane durante una conferenza stampa che ci era stato comunicato fosse stata sospesa. Continuiamo - proseguono Del Vecchio, Figaia e Borghini - a ritenere indispensabile la costituzione di un tavolo di confronto permanente alla presenza di Asl, regione Toscana e comuni di Costa con l'istituzione di una cabina di regia sul modello di quanto fatto per Carrara sul Monoblocco al fine di definire e monitorare un percorso di riorganizzazione condivisa dei servizi sanitari territoriali. Leggere di spostamenti dei servizi diretti e in appalto senza aver preventivamente aperto un confronto con le organizzazioni sindacali è intollerabile. Il sindaco di Massa invita noi alla responsabilità, quando lui in questi mesi si è negato a qualsiasi tipo di confronto. Ad oggi come organizzazioni sindacali nonostante dal momento del suo insediamento avessimo avanzato una richiesta formale di confronto sui temi legati alla contrattazione sociale e territoriale non abbiamo mai ricevuto nessuna disponibilità da parte sua" concludono.
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“Che fine hanno fatto il progetto e il rapporto ambientale definitivo del piano regolatore del porto di Marina di Carrara?” è l’interrogativo dei Paladini Apuoversiliesi e di tutte le categorie economiche della costa, perché il presidente dell’Autorità Portuale della Liguria Orientale Mario Sommariva aveva dichiarato che in settembre sarebbe stata attivata la procedura VAS, Valutazione Ambientale Strategica.
“Finalmente si ha la risposta – afferma Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoersiliesi - perché il presidente Sommariva, ospite sabato 23 settembre, come il presidente dell’ISR della Camera di Commercio, Sergio Chericoni, del Lunigiana Talk nella puntata “Presente e Futuro dei porti” di Radio A, ha dichiarato che il Piano è stato adottato il 2 agosto dal Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale, dando inizio all’iter approvativo, e verrà inviato al comune di Carrara il 4 ottobre dopo che sarà passato in Comitato di gestione il 3 ottobre in quanto necessitava di un’integrazione”.
“Durante la trasmissione sono state fatte rassicurazioni sul fatto che il nuovo piano regolatore non porterà erosione malgrado ci possa essere qualcosa oltre il Carrione fino al Lavello. Per noi non basta e vogliamo vedere il progetto, per far esaminare da esperti accademici e scienziati tutti gli elaborati, fra cui i calcoli numerici, i calcoli correntometrici, in pratica vogliamo avere le prove che i lavori non porteranno ulteriore erosione della spiaggia. Erosione che, dopo aver rovinato, quest’anno la costa apuana, mangiando in alcuni punti anche 160 metri, ora è Forte dei Marmi ben oltre il pontile e corre verso Marina di Pietrasanta. Il rischio è enorme ed è sia ambientale, che economico che sociale. L’erosione non è l’unico problema, c’è quello gravissimo idrogeologico al Carrione , che è stato sottolineato nella infelice ricorrenza dell’alluvione del 23 settembre del 2003”.
Colacicco prosegue: “Durante la trasmissione è emerso un altro aspetto che riguarda i vantaggi portati dai porti di Spezia e di Carrara, specie con il suo ampliamento, per lo sviluppo turistico della Lunigiana, grazie ai molti crocieristi, che a Spezia hanno raggiunto quota 700.000. Un parere. più che economico, di immagine, un modo per farsi conoscere, da piccole percentuali di pubblico, perché chi scende dalla nave ha a disposizione poco tempo e deve scegliere la meta più vicina e più comoda da raggiungere, senza contare il richiamo forte delle Cinque Terre, che per gli stranieri soprattutto sono un mito. La Lunigiana ha avuto un’ottima performance di presenze nel 2022, ma certo questo non è dovuto ai croceristi bensi, nell’era del covid e del post covid, all’offerta propria della Lunigiana, fatta di spazi aperti bellissimi, natura straordinaria, quiete, castelli, buon cibo.
Per mantenere i dati del 2022, ci vorrà un progetto, che metta al primo posto i trasporti con la famosa Pontremolese, fatto di iniziative interessanti e ce ne sono già molte, di tanta comunicazione, che graviti su più spazi, non solo sulle Cinque Terre, per carità un vero patrimonio, dove gli arrivi però saranno sempre più contingentati”.
“Il ritornello ligure, come una sirena attrattiva echeggia in questi giorni e oggi un socio mi ha detto “ tanto la sabbia non c’è più, avremo in ApuoVersilia una costa come quella ligure”. No grazie qui siamo in Toscana e se la Lunigiana è la porta alta della Toscana, il porto di Carrare è l’ingresso dal mare. La forza dell’ApuoVersilia viene dalle lunghe spiagge, si pensi a ripascere e nella situazione attuale il porto di Carrara, causa dell’erosione e lo ammette, dopo l’Autorità Portuale stessa, in questi giorni anche la Regione Toscana, assuma ogni responsabilità e molti degli oneri per ripascere”.
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“La preoccupante situazione riguardante gli episodi di microcriminalità sul nostro territorio impone alla politica una seria riflessione e un'attenta analisi sulle cause che determinano un'escalation così allarmante” esordisce il consigliere comunale della Lista Ferri Filippo Mirabella. “E' di pochi giorni fa la notizia dell’accoltellamento avvenuto a Carrara e di questo ultimo fine settimana invece di una rissa a Marina di Carrara che ha coinvolto i più giovani della movida con lancio di bottiglie. La politica non può rimanere inerte, come consigliere comunale ho l'onere e l'onore di rappresentare i cittadini che mi hanno dato fiducia con il loro voto, ed è in quest'ottica che nell'ultimo consiglio comunale ho presentato una interrogazione sulla sicurezza della frazione di Avenza, evidenziando criticità specifiche di questo territorio ma che ormai sono comuni in tutto il comprensorio di Carrara”.
Mirabella si rivolge al sindaco Arrighi: “La sindaca passi dalle promesse ai fatti e chiarisca quali iniziative intende adottare per impedire che alcune zone possano essere considerate "franche". Come Lista Ferri abbiamo proposto di migliorare e potenziare l'attuale sistema di illuminazione con nuovi impianti LED nelle zone più a rischio, ottimizzare il sistema di videosorveglianza prevedendo di unificare i sistemi pubblici con quelli privati su un'unica piattaforma, ed infine, ma non per ultimo, di procedere con urgenza a indire altri concorsi per l'assunzione di nuovi agenti della Polizia Municipale, al fine di garantire una maggiore presenza di uniformi istituzionali sul territorio, insieme all’Arma dei Carabinieri ed alla Polizia di Stato. La loro presenza sarebbe già di per sé un valido deterrente”.
“Le risposte ricevute alla mia interrogazione all’ultimo consiglio comunale dall’assessore Guadagni sono risultate ancora vaghe e non diverse da quelle date circa un anno fa al mio predecessore. Penso che sia il momento che questa giunta "batta un colpo" su un tema da chiunque e a qualsiasi livello ritenuto estremamente importante. Il diritto alla sicurezza è un bene primario del cittadino ed è prerequisito imprescindibile per una vita serena nell'ambito della collettività. I cittadini carraresi hanno bisogno di risposte certe e concrete, non possono più aspettare!".
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Stando alle ultime indiscrezioni, la giunta massese guidata da Francesco Persiani avrebbe deciso per la chiusura dei distretti sanitari di via Bassa Tambura e Villette: una scelta che, comprensibilmente, ha scatenato il malcontento e le critiche di una buona fetta di cittadinanza, della politica di opposizione e dell’associazionismo territoriale.
A esprimere il proprio dissenso per questa strategia sanitaria è stata anche l’associazione “Libertà e Diritti”, che con la pubblicazione di un comunicato (a firma dei responsabili, comunale e provinciale, Mauro Rivieri e Mario Cipollini) ha voluto sottolineare la scelleratezza di una scelta di questo tipo, ed elencando tutte quelle criticità che ormai affliggerebbero il territorio massese e che verrebbero sistematicamente ignorate dall’amministrazione e dal sindaco.
“Chiediamo al sindaco di darci le reali motivazioni per questa delocalizzazione dei servizi; vuole forse rafforzare la sanità privata a scapito di quella pubblica? Come ha già fatto con la guardia medica turistica di Marina di Massa dove i servizi sono a pagamento? Quanta indifferenza e negligenza dimostra questo Sindaco nei confronti dei suoi concittadini e dei loro problemi – accusa Libertà e Diritti – del resto lo ha già dimostrato con gli impegni presi in campagna elettorale che si sono rivelati solamente puri slogan, come è accaduto per le super bollette di Gaia […] Quello che notiamo in questo sindaco e in questa amministrazione – continua la nota – sono la superficialità e l'incapacità ad affrontare e risolvere gli innumerevoli problemi che logorano Massa. Per non parlare di Marina di Massa, lasciata a se stessa con ancora tratti di lungomare da bonificare per la presenza di amianto; che dire delle promesse fatte da Guidi cinque anni fa per un nuovo arredo urbano per Marina di Massa tutt'oggi ancora da realizzare? Che dire del parco Ugo Pisa, della Villa della Rinchiostra chiusa per lavori interminabili, dell'aeroporto del Cinquale, della situazione in cui versa il castello Malaspina, dei giovani che devono emigrare per trovare lavoro e del polo industriale inesistente”.
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Conoscere, confrontarsi, approfondire e poi cominciare a costruire il proprio futuro. Oggi e domani a CarraraFiere Eventi si svolgerà il Salone Dello Studente - Fiera per l’Orientamento in uscita rivolto alle scuole secondarie di I e II grado. Si tratta della principale manifestazione, dedicata all’orientamento e alle politiche educative il cui obiettivo è quello di agevolare la transizione tra il mondo della scuola, la formazione terziaria e il lavoro. Nato dalla sinergia tra Campus Editori e la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e in collaborazione l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana il salone dello studente offre ai ragazze e ragazzi l'opportunità di approfondire le possibilità offerte da tanti possibili percorsi diversi, sia dopo le scuole secondarie di secondo grado, che dopo quelle di primo grado. Stamani assieme, tra gli altri ,al presidente della Camera di commercio Walter Tamburini e alla comandante della capitaneria di porto Monica Mazzarese ho inaugurato questa manifestazione e ho spronato i tantissimi studenti che erano presenti a credere sempre nei propri sogni e nelle proprie ambizioni ricordando loro come le possibilità per loro siano tantissime e con impegno e dedizione potranno coglierle.
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<<Apprendiamo con preoccupazione della notizia che il distretto sanitario di Massa potrebbe essere parzialmente chiuso - scrivono in una nota l'On Alessandro Amorese e il consigliere regionale Vittorio Fantozzi di Fratelli d'Italia -, chiediamo alla direzione della Asl e alla Regione Toscana di fare urgentemente chiarezza in merito a quello che, se davvero fosse confermato, sarebbe il colpo di grazia per la sanità pubblica apuana. Il distretto sanitario di Massa in via Bassa Tambura fornisce servizi essenziali per la salute pubblica, come il centro prelievi, gli ambulatori specialistici di odontoiatria, cardiologia, dermatologia, otorinolaringoiatria, oculistica e ortopedia e molto altro. Non possiamo certamente perdere queste branche della medicina che sono una risorsa per la salvaguardia della salute pubblica dei cittadini. Siamo molto allarmati - continuano gli esponenti del partito guidato dal Presidente Giorgia Meloni - anche sulle modalità con cui ogni volta vengono affrontati i problemi riguardanti la sanità locale. Sembra infatti che improvvisamente molte strutture sanitarie, dove ogni giorno lavorano migliaia di professionisti e che accolgono giornalmente centinaia di utenti, non siano ora più a norma. Pretendiamo, in difesa del diritto alla salute dei cittadini, di conoscere la realtà della situazione e i reali progetti che la Regione Toscana guidata da Eugenio Giani ha per la sanità a Massa Carrara. Dopo la perdita della radiologia al distretto di Massa, non è accettabile che siano smantellati altri servizi. Accorpare presso il distretto di Avenza o al Noa o in qualsiasi altro presidio sanitario, dove gli spazi sono già ridotti e creando così ulteriori disagi per i pazienti che devono continuamente spostarsi, non può essere una soluzione. Ricordiamo - concludono - che il nuovo distretto sanitario in zona della Stazione sarà aperto solo tra tre anni>>.
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