Politica
Congresso Nazionale Giovani Democratici: le nomine per Massa Carrara
Dopo più quattro anni si è finalmente concluso il IV Congresso Nazionale dei Giovani Democratici. È stata eletta con congresso unitario Virginia Libero come Segretaria Nazionale.
Marina di Massa: secondo Patto per il Nord Toscana bisogna restituire dignità a una località lasciata andare. Serve una visione chiara e continuativa
Marina di Massa un tempo rappresentava una delle località balneari più prestigiose del litorale toscano, capace di attrarre turismo nazionale e internazionale e di ospitare…

"Gli accorpamenti scolastici li ha fatti la Meloni. Il consigliere regionale Jacopo Ferri se la prenda con il suo governo": il Pd Massa Carrara dà la sua versione della attuale, disastrosa, realtà scolastica
Il Pd di Massa Carrara attribuisce al governo Meloni la responsabilità degli accorpamenti scolastici che hanno incanalato, da anni, la scuola su una china in continuo…

Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

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Il sindaco Serena Arrighi interviene sulla vicenda del Monoblocco e risponde alle accuse della minoranza.
“Da parte mia – dice Arrighi - ho piena fiducia del lavoro e delle competenze della vicesindaca e assessore alla Sanità Roberta Crudeli, sono convinta anzi che la sua esperienza personale e conoscenza sia particolarmente importante nella gestione di questa fase tanto delicata. Non mi risulta, d'altronde, nessuna ipotesi di chiusura del distretto di Avenza. Quanto alla questione del Monoblocco la posizione dell'amministrazione è chiara e lo abbiamo già detto chiaramente non solo all'azienda sanitaria, ma anche durante la conferenza dei capigruppo: non è possibile che ancora oggi dall'Asl non sia uscito un piano definitivo per la gestione dell'emergenza. Dopo la nostra richiesta, d'altronde, giovedì pomeriggio abbiamo ricevuto una prima risposta dall'azienda, ma si tratta di poco più che semplici planimetrie e questo non è assolutamente sufficiente. Per questo motivo stamani ho scritto alla direttrice generale Maria Letizia Casani per chiedere nuovamente, e in tempi stretti, un documento ufficiale da parte dell'Azienda sanitaria in cui venga descritto nel dettaglio ogni aspetto del nuovo progetto di riorganizzazione. In particolare ho chiesto che non solo vengano illustrate tecnicamente e in ogni loro aspetto le scelte progettuali, ma anche che sia data una precisa spiegazione del perché si sia arrivati a compiere queste stesse scelte. Mi riferisco, per esempio, al motivo per cui l'Asl abbia deciso, contrariamente alla prima proposta di riorganizzazione che ci era stata presentata, per lo spostamento del day hospital oncologico e oncoematologico al Noa e non il suo mantenimento nei locali dell'ex pronto soccorso o della palazzina H. Ho chiesto all'azienda anche come mai ci sia stata fornita ad oggi una data certa solo per lo spostamento del day hospital oncologico e oncoematologico, mentre si parla genericamente dell'ultimo giorno utile concesso dai vigili del fuoco per il trasloco di tutti gli altri servizi. Ho chiesto inoltre perché tale spostamento sia previsto così a breve vista la proroga concessa dai vigili del fuoco. Se l'Asl è in possesso di un cronoprogramma di lavori e traslochi chiediamo ci venga fornito in maniera completa e non ci vengano date solo suggestioni o ipotesi. L'azienda ci deve anche chiarire in maniera dettagliata e ufficiale il motivo per cui si rendano necessari questi trasferimenti alla luce del contenuto dei verbali dei vigili del fuoco. E' poi necessario che l'azienda ci fornisca situazione aggiornata, date e preciso cronoprogramma circa la realizzazione della nuova palazzina, i lavori di messa in sicurezza del Monoblocco e, non ultima, l'apertura della nuova struttura di Fossone e il conseguente trasferimento delle cure intermedie. Ho poi risollecitato Casani a farmi avere il piano originale di trasferimento e riorganizzazione preparato dall'Asl e inviato ai vigili del fuoco alcune settimane e che non mi è mai stato fatto avere”.
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Il nuovo piano regolatore per il porto di Carrara sta incontrando le resistenze di numerosi partiti e associazioni ambientaliste, ma di certo non quella del Partito repubblicano locale. Infatti, attraverso una nota ufficiale, il Pri carrarino ha tessuto le lodi del progetto che darà un nuovo volto alla struttura portuale della città apuana, considerato fondamentale per sviluppare la produzione tecnologica e la manifattura connessa alla nautica. Un volano che saprà portare maggiore ricchezza e stabilizzazione sociale senza dimenticare la sostenibilità ambientale.
“Tutto ciò – si legge nel comunicato del Pri – oltretutto in un’ottica di sostenibilità, cioè di visione d’insieme e di equilibri raggiunti fra le diverse componenti economiche e sociali: la città avrà più vicino e familiare il molo di ponente con le crociere e la nautica; la portualità e la produzione vivranno meglio nella parte di levante, e se finalmente si abbandoneranno gli schemi di una discussione ormai sterile facendo squadra insieme alla regione, sarà anche possibile migliorare la situazione della costa a sud con la programmazione di ripascimenti sistematici utilizzando le sabbie dragate dal porto”.
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Nessuna critica, ma piuttosto una puntualizzazione che si fa forza del codice giuridico e del senso comune. La lettera aperta scritta dalla presidente di Italia Nostra (sezione apuo-lunense) Emanuela Biso e diretta a Giovanni Costantino, fondatore e Ceo di Italian sea group (Isg), si basa su un assunto semplice, ma fondamentale per il benessere dei numerosi lavoratori dell’azienda dello stesso Costantino e di tutti gli abitanti di Carrara: la preservazione e la cura della pineta cittadina, barbaramente (come afferma Briso) occupata dalle decine di macchine dei dipendenti o dei terzisti della Isg.
Nella lettera, la presidente esorta Costantino a un maggior impegno per quanto riguarda la sostenibilità delle sue attività, assumendo in primis un “mobility manager” aziendale e, nello stesso tempo, iniziare un rapporto di collaborazione con la stessa figura in carica al comune di Carrara, l’ingegnere Giuseppe Marrani.
“È sicuramente un disastro sul piano dell’immagine della sua azienda – chiosa Briso – ma è un disastro soprattutto per i malcapitati pedoni o ciclisti che si avventurano sul marciapiede saturato dalle auto. Avrà sicuramente notato che il comune di Carrara brilla per inciviltà nel tollerare l’invasione delle auto non solo in pineta ma anche nelle piazze e sui marciapiedi. Avremmo molto piacere che la sua azienda ci aiutasse a migliorare la qualità della vita della nostra città […] il comune di Carrara – continua la lettera – ha nominato un mobility manager di area nella figura dell’ingegner Giuseppe Marrani. Il mobility manager di area dovrebbe servire proprio per coordinare le aziende con mobility manager aziendale. Tutto ciò premesso, invitiamo la sua azienda a nominare quanto prima un mobility manager aziendale e, nel contempo, a rapportarsi col corrispettivo di area del comune, per alleggerire il carico di veicoli privati che tutti i giorni peggiora la vita, sia dei suoi dipendenti che (soprattutto) dei cittadini carraresi”.
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Rimpallo di vedute fra ASL e Regione sulla chiusura del reparto di chemioterapia: la ASL , dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco, ne vuole la chiusura, la regione Toscana invece rassicura il mantenimento del polo Achille Sicari.
La presa di posizione per il Movimento la prendono Floriano Barbieri e Gianluca Pedretti entrambi responsabili provinciali di Aurora:
"Carrara è un crocevia essenziale anche per la Lunigiana che contava, dopo il depotenziamento dei nosocomi di Fivizzano e Pontremoli, in un polo medico più accessibile per la zona montana. La riapertura promessa da ASL nel 2030 ha tempi troppo lunghi per il fabbisogno locale il Noa, d'altronde, non crediamo abbia una capacità tale da supportare l' intera provincia. Sette anni,inoltre, sono lunghi a passare con il rischio che l' ospedale apuano, strettamente necessario per emergenza/ urgenza, venga intasato dalle cure croniche. La nostra preoccupazione è ulteriore dopo aver letto sui giornali che Giani denuncia un ammanco di 1 miliardo sui 7 e mezzo richiesti da pnrr. Si faccia chiarezza su questa questione fondamentale per i cittadini. Anni fa, il nostro presidente Emanuela Busetto, non si fermò e lanciò una raccolta firme per salvare i presidi montani e non si fermò neppure difronte alla risposta che la commissione sanità della regione Toscana fece giungere: ne diede subito notizia alla stampa ma, nonostante ciò, il Pd è ancora il caposaldo toscano"
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Il Comitato Salute Pubblica Massa Carrara ha partecipato, nel pomeriggio di martedì 2 agosto, all'incontro dei capigruppo comunali con i vertici dell'ASL Nord Ovest per il destino del Monoblocco, incontro allargato 'alle associazioni'. L'ing. Simoncini ha illustrato brevemente come si sia arrivati a questo punto e come l'Azienda ritenga di procedere con i progetti esecutivi per la costruzione della palazzina nel piazzale del parcheggio lato Massa, e del successivo ripristino del Monoblocco quando sarà del tutto svuotato di attività. Dato che nella comunicazione dei Vigili del Fuoco, ricevuta dal Comune il 9 giugno, si dice chiaramente che si può ottemperare ai lavori senza chiudere l'attività, risulta del tutto evidente che la volontà di chiudere il Monoblocco è tutta della dirigenza ASL-NO.
Da notare che, a differenza di quanto detto all'ultima commissione sanità e poi durante il consiglio comunale, durante l'incontro il direttore U.O. Oncologia dott. Mambrini, accompagnato anche dalla psicologa responsabile dei pazienti oncologici, ha fatto presente che tutta l'equipe di oncologia e gran parte dei pazienti, non vogliono andare nella sede dell'ex pronto soccorso. Inoltre alcuni farmaci chemioterapici, secondo le indicazioni, vanno infusi solo in strutture dove è presente un reparto di rianimazione. Tutto questo fa sì che dai tecnici parta l'indicazione che per somministrare le chemioterapie lo spazio adatto sia al NOA; ciò dovrebbe quindi essere una sicurezza per tutti. Il dott. Biselli ha detto quindi che nei mille mq del monoblocco che rimarranno a disposizione ci andranno altri servizi.
Da parte nostra non possiamo non rimarcare che il Monoblocco di Carrara serve anche i pazienti oncologici dei paesi a monte e della Lunigiana che hanno già notevoli problemi di trasporto. Questi cittadini saranno ulteriormente penalizzati dal trasferimento al NOA.
Dopo aver partecipato allo scambio di opinioni, dove abbiamo riaffermato che nessun servizio deve essere portato via dalla città, il Comitato Salute Pubblica Massa Carrara ha chiesto alla Sindaca e a tutti i consiglieri presenti di considerare seriamente se non fosse migliore l'ipotesi di restaurare le palazzine storiche di Monterosso (come fatto da altre realtà sanitarie) piuttosto che costruire un nuovo "cubo di cemento". Sembra infatti che all'ASL-NO ci si muova solo quando si possono fare nuove costruzioni mentre i più che validi edifici storici sono trascurati fino al degrado totale.
A conclusione dell'incontro tutti i consiglieri presenti hanno chiesto all'ASL-NO una relazione scritta e un cronoprogramma su quello che avverrà nei prossimi mesi ai servizi sanitari della città. Il Dott Biselli ha rassicurato che invierà a brevissimo giro di posta il tutto.
Alcuni consiglieri hanno anche proposto che al prossimo consiglio comunale venga invitato l'assessore regionale alla salute. Dal canto nostro certamente non ci sentiremo rassicurati dalla presenza dell'assessore regionale visto che la politica regionale ha fin qui sempre dimostrato di avere a cuore più che i pazienti, il personale sanitario ed i servizi, soltanto l'edilizia sanitaria ma se e quando si tratta di nuove cementificazioni.
Ribadiamo nuovamente la nostra posizione: chiediamo conto del perché non si sia tenuto conto degli spazi (oltre 750 mq) del cosiddetto avancorpo (ex centro trasfusionale) che potrebbero agevolmente contenere alcuni ambulatori e farci così risparmiare la spesa dei prefabbricati. Chiediamo inoltre perché spendere una somma ingente per costruire una nuova palazzina e non pensare invece a spendere la stessa somma per rimettere a norma alcune delle magnifiche palazzine di Monterosso che, se non rinnovate e riutilizzate, verranno chiuse e perse. Si tratta di una superficie complessiva di oltre 5700mq lordi. Assolutamente non trascurabile. Le palazzine di Monterosso sono un patrimonio della città che va salvaguardato, insieme alla salute dei cittadini.
Come mai l'ASL Nord Ovest per lunghi anni non porta avanti nessuno dei piani previsti (vedi su tutti la Casa della Salute) ma si risveglia quando c'è da spendere per nuove costruzioni? Queste ingenti spese di denaro pubblico in costruzioni sanitarie debbono essere monitorate e vagliate dalla cittadinanza. Che perde ogni giorno oltre che i servizi anche il patrimonio edilizio di pregio lasciatoci.
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E’ di qualche giorno fa la nota stampa del presidente Mario Sommariva sull’argomento erosione e porto nel quale dichiara che con il nuovo piano regolatore il porto di Carrara diventerà una risorsa per combattere il fenomeno in questione, ed oggi a lui rispondono i Paladini Apuoversiliesi attraverso il loro presidente Orietta Colacicco “Siamo ben lieti che il Presidente Sommariva sia preoccupato come noi per l’erosione. Del resto il presidente dispone del progetto, completo di disegni, specifiche tecniche, studi correntometrici, calcoli numerici, noi invece purtroppo non vediamo nulla, malgrado abbiamo chiesto il progetto da anni. L’atto di fede è destinato a Dio, noi speriamo che sia come dice il presidente, ma nostro dovere verso i nostri soci e sostenitori e verso il territorio è quello di tutelare, quindi prima guardiamo i documenti e li facciamo controllare e studiare dai nostri esperti. Se gli esperti diranno che l’erosione con i lavori potrebbe aumentare anche solo di una minima percentuale, ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
A questa dichiarazione i Paladini Apuoversiliesi aggiungono “Attendiamo i documenti che devono essere pubblicati, poi scatteranno i termini di 45 giorni per inviare le osservazioni al Ministero dell’Ambiente, come richiede l’iter di VAS (Valutazione Ambientale Strategica), cui è sottoposto il nuovo PRP con procedura aperta il 7 Febbraio 2022. Ma le osservazioni che qualunque cittadino associazione, istituzione residente, non residente potrà inviare riguardano sì l’erosione, che investe balneari e le tante categorie economiche della catena turistica, alberghi, commercianti, ristoranti, agenzie immobiliari, artigiani, ma anche altri aspetti, sollevati in fase di scoping dai soggetti ambientalmente competenti, quali l’inquinamento e quindi i rifiuti, e l’inquinamento acustico, per cui c’è anche già una vertenza per la situazione attuale a Marina di Carrara. Inoltre – continua Orietta Colacicco – insiste sempre un rischio idrogeologico a Marina di Carrara alla foce del torrente Carrione, non essendosi nessuno degli abitanti dimenticato delle quattro alluvioni successive, quella del 2014 devastante. Quindi se é logico che l’autorità portuale vada avanti, altrettanto noi dobbiamo essere coerenti, guardare le carte ed esprimere osservazioni come è previsto”.
“Non capiamo invece che cosa voglia dire il presidente Sommariva quando asserisce che “ci sarà tempo e modo di fornire documentazione e chiarire ogni elemento utile in chiave tecnica”, perché il progetto da pubblicare deve essere completo di tutti i documenti. Comunque tornando al punto: il problema è sotto gli occhi di tutti, basta guardare le foto del bagno Europa ai Ronchi degli anni ‘80 e quelle di ieri 1 agosto con una spiaggia di 160 metri ridotta a 20! E non c’è praticamente più niente davanti alla torre Fiat e alla Don Gnocchi. Bisogna fare presto, a rischio non sono solo tre miliardi dell’economia turistica e 100.000 posti di lavoro, ma la salute dei cittadini, perché il mare è già esondato in strada. Del resto, come l’anno scorso ci ha detto il Professor Cottarelli, ci sono le tasse pigouviane, che si impongono a chi con la sua attività può danneggiare qualcun altro – e normalmente sono così alte da scoraggiare il soggetto nel suo intento”.
“Il porto quindi – chiosa Orietta Colacicco – Avrebbe già dovuto pagare da anni e anni i danni già provocati. Ora non credo che voglia e possa pagarne di più di quanto già dovrebbe. Come credo che amministratori e politici vorranno approfondire, sapendo bene che il futuro di tutto il territorio apuoversiliese è anche loro responsabilità. Quindi cautela e aspettiamo il progetto”.
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Il vicesindaco e assessore alla sanità Roberta Crudeli rimanda al mittente le accuse rivolte in tema di sanità e Monoblocco all'amministrazione da parte del consigliere di Fratelli d'Italia Massimiliano Manuel e dal deputato Alessandro Amorese.
“Da Fratelli d'Italia solo strumentalizzazioni e affermazioni false. Non è vero, come dice Manuel, che la sindaca in un anno avrebbe presieduto solo quattro conferenze zonali e per verificarlo basta controllare convocazioni e verbali pubblicati – dice Crudeli -. Con questo semplice passaggio il consigliere avrebbe potuto vedere con i suoi occhi come l'atto di nomina a presidente della conferenza zonale di Arrighi è del 5 agosto 2022 e da allora sono state convocate altre quattro sedute, una al mese, fino a dicembre 2022. Nel 2023 invece ci sono già state cinque conferenze zonali integrate con Asl e una non integrata. Non è vero, d'altronde, neppure che il sindaco De Pasquale abbia convocato 11 sedute nel 2022 visto che, fino a quando è stato in carica, ne ha presiedute sei. Questi tentativi di strumentalizzare la vicenda del Monoblocco da parte di Fratelli d'Italia sono assolutamente da censurare, così come le parole di chi, come Amorese, ha una importante carica istituzionale. Per la nostra amministrazione il benessere e la sicurezza del paziente vengono sempre prima di tutto e stiamo lavorando, per quanto di nostra competenza, perché questi siano sempre garantiti. Piuttosto che lanciarsi in frasi ad effetto e accuse infondate l'onorevole farebbe meglio ad attivarsi con il suo governo per fermare lo sconsiderato taglio in atto ai fondi destinati alla sanità, l'azzeramento dello stato sociale liquidando tutte le persone con un solo sms o ancora non rifinanziando il contributo affitto”.
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“Sono passati quasi due mesi dall'ultimo verbale dei vigili del fuoco: ora serve chiarezza sul futuro del Monoblocco e dei servizi sanitari in città – dice il sindaco Serena Arrighi -. Il tempo passa veloce e non è possibile che ancora dall'Azienda sanitaria non sia uscito un piano definitivo per la gestione dell'emergenza. Come amministrazione abbiamo fatto in questi mesi tutto il possibile per agevolare il compito dell'Asl e per tutelare l'interesse della città e dei carrarini. Il centro polispecialistico 'Sicari', è bene ribadirlo una volta ancora, è una struttura che ha un altissimo valore per l'intera città non solo per l'alto livello delle prestazioni sanitarie che offre quotidianamente, ma anche perché rappresenta un centro nevralgico per tutto il territorio alimentando, tra l'altro, importanti ricadute economiche. Le prescrizioni dei vigili del fuoco sono importanti e necessitano di risposte rapide e operative, è arrivato il momento delle scelte e chi di dovere le deve prendere. Come sindaca, e come presidentesse della conferenza dei sindaci, il mio impegno è duplice: da un lato fare sì che il Monoblocco anche in questa fase di emergenza continui a vivere e a ospitare importanti prestazioni, dall'altro assicurarmi che, una volta conclusi i lavori necessari, tornino a Carrara tutti i servizi attuali. Sta dunque all'Asl prendere quelle che, tenendo sempre al centro il benessere del paziente e la qualità delle prestazioni sanitarie, devono ora essere decisioni definitive con tempi certi per la loro realizzazione. Non è più ammissibile sentire parlare ancora di ipotesi progettuali. Parallelamente mi aspetto da Asl garanzie e un cronoprogramma dettagliato anche per quanto la nuova struttura di Fossone. In quella che sarebbe dovuta essere una rsa saranno trasferite le cure intermedie, ma prima c'è da concludere un cantiere che definire infinito sarebbe riduttivo. Anche in questo caso l'azienda sanitaria non è stata finora in grado di darci una data precisa sulla fine dei lavori e, di conseguenza, sulla possibile apertura della struttura. Un'incertezza che non è più accettabile e a cui l'Asl deve porre rimedio il prima possibile”.
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Il verbale e le prescrizioni emesse dai vigili del fuoco nei confronti della struttura del Monoblocco stanno incendiando la politica di Carrara e non solo.
Dalle accuse dei gruppi di opposizione, che affermano come il sindaco Arrighi non abbia ancora condiviso le carte degli ultimi sopralluoghi, si passa ora agli allarmi di preoccupazione lanciati dai sindacati, che vedono nelle prossime strategie che coinvolgeranno lo stabile un pretesto per indebolire la sanità pubblica di Carrara e di tutto il litorale apuano.
Con una nota ufficiale, le sigle Cgil, Cisl e Uil (e i loro segretari Nicola Del Vecchio, Andrea Figaia e Franco Borghini) richiedono maggior chiarezza alla Asl locale (troppo spesso “colpevole”, a detta dei sindacati, di comunicare le novità solo per mezzo stampa) sulle azioni necessarie per garantire l’assistenza e le cure essenziali, senza ovviamente dimenticare i reparti specialistici anche a loro a rischio “delocalizzazione”.
“Insomma, davvero non si capisce dove si voglia andare a parare ma soprattutto – si legge ne comunicato congiunto dei sindacati – e lo diciamo in maniera chiara, questa vicenda non può e non deve essere il pretesto o la causa per indebolire ulteriormente il sistema sanitario pubblico e la sua presenza capillare sul territorio. Come organizzazioni sindacali, in maniera unitaria, continuiamo a richiedere certezze in merito sia alla garanzia del mantenimento di quelli che sono servizi pubblici essenziali, sia in merito alla sicurezza delle strutture. Sono due cose che devono andare di pari passo”.
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