Politica
«Incendio al campo di Lavello, sfiorata la tragedia. La sindaca faccia rispettare ordinanza di demolizione e sgombero»
"L'incendio che nella notte ha devastato una roulotte abitata nel campo rom di Lavello è l'inevitabile conseguenza di una situazione di illegalità e degrado che denunciamo da tempo.

«Trasporto pubblico a Colonnata, situazione segnalata da tempo, ora anche pericolosa: la giunta Arrighi resta sorda»
“Già in data 26 luglio 2024 e 14 ottobre 2024 attraverso la stampa locale avevo segnalato le allora gravi criticità del servizio di trasporto pubblico a Colonnata, con…

Il cambio di nome dell'aeroporto del Cinquale è irregolare: Italia Nostra Massa Montignoso si appella al prefetto e alla presidenza nazionale
La sezione Massa Montignoso di Italia Nostra ha fatto un appello al presidente nazionale per salvaguardare i toponimi storici della città di Massa: “A Massa, nel corso degli anni, sono…

Il Polo P&S: sono i sindaci azionisti di Gaia a dare le linee strategiche al CDA
Per il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chi risponde in nome e per conto di GAIA Spa non ha ben chiara la…

Azione U30 Massa: soddisfatti per la riapertura della Biblioteca, una risposta concreta alla città
Come Azione U30, accogliamo con soddisfazione la notizia della riapertura della Biblioteca Comunale di Massa nella sua sede temporanea presso la scuola Bertagnini. Si tratta di una soluzione…

Ponticello in legno sul fiume Frigido in stato di degrado: il consigliere Tarantino e il comitato "Tra la Gente" chiedono un intervento immediato
Ancora una segnalazione sullo stato di degrado delle infrastrutture pedonali nella zona del fiume Frigido. Questa volta è il comitato cittadino “Tra la Gente”, attraverso il suo rappresentante…

Ferro non zincato nel cantiere della scuola Buonarroti: il consigliere Mirabella sottolinea i ritardi, gli aumenti di spesa e le mancate risposte dell’amministrazione
Il ferro usato per i lavori alla scuola media Buonarroti di Marina di Carrara non è zincato, quindi molto più soggetto ad arrugginire, specialmente se usato in una…

Feneal Uil: rinnovato il contratto nazionale lapideo e materiale da escavazione
Lunedì 14 luglio a Milano si è conclusa la trattativa che ha portato al rinnovo del CCNL Lapidei e materiali da escavazione per circa 30mila lavoratrici (3mila…

Fondazione Antonino Capponnetto fa il punto sulla situazione apuana in attesa della Commissione Parlamentare antimafia
La recente operazione che ha visto il nostro territorio come un autentico hub del traffico illecito di sostanze stupefacenti è una ulteriore conferma su quanto sia la…

"Gravi violazioni al Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Sodini non rispetta la democrazia né la parità": la critica di Teresa Baldini
"Quello che è avvenuto nell'ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell'atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini,…

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"La violenza sia verbale e che fisica da parte di persone scellerate come gli anarchici che a una cena organizzata da Fratelli d'Italia a Massa hanno circondato e attaccato con insulti, e spintoni il deputato Alessandro Amorese e l'assessore Marco Guidi, è un fatto grave e vergognoso, che merita di essere condannato severamente", afferma Fabrizio Rossi, deputato e coordinatore regionale Fratelli d'Italia Toscana.
"Non è la prima volta che certi personaggi colpiscono esponenti del nostro partito. Un atto vergognoso che mina la libertà e l'espressione politica di un'Italia democratica. Un atto che fomenta il clima di odio tipico degli ambienti anarchici", conclude l'On.le Fabrizio Rossi.
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L’ipotesi avanzata dal Pd di stoccare la marmettola prodotta dalle aziende di escavazione nella ex cava Viti, trova assolutamente contraria Rifondazione Comunista di Massa Carrara.
La cava Viti per il partito deve chiudere e deve inziare un percorso di bonifica“così come indicato dal consiglio regionale e da diversi consigli comunali, compreso quello di Montignoso”.
“Inoltre – spiega il PRC – “Il problema marmettola non può passare come un problema della collettività quando invece è un problema di inquinamento industriale che inquinamento industriale che viene ignorato sistematicamente da chi lo produce. Invece di prendere atto della problematica ambientale e trovare soluzione alla fonte, si prova ancora una volta a scaricare
sulla collettività il danno prodotto, sposando la logica della privatizzazione dei profitti e socializzazione dei costi, invece di adottare finalmente il concetto "chi inquina paga”.
“Ci meraviglia - continua il partito – “che nonostante i danni alla popolazione di Forno, rimasta per oltre 10 gg senza acqua potabile a causa delle infiltrazioni della marmettola nella sorgente del Frigido, si faccia finta di nulla e si provi ancora a scaricare su tutti noi un problema che chi inquina non affronta da anni, anzi continua a scaricare nelle sorgenti e nei fiumi”
“Come Rifondazione Comunista Massa Carrara - concludono – “riteniamo che la politica oggi
debba affrontare il problema dell'inquinamento da marmettola in modo serio e definitivo, chiamando alle proprie responsabilità chi inquina, cambiando definitivamente il paradigma ambientale, spesso annunciato ma mai praticato. Avvisiamo da subito che, ricatto occupazionale già ventilato e operazioni di greenwashing sulla falsa economia circolare, saranno dal nostro partito contrastate politicamente e comunicativamente richiedendo che politica e organi di controllo facciano la loro parte.
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"Un’altra vita spezzata sul luogo di lavoro: un’altra morte inaccettabile colpisce il nostro territorio e un’intera comunità. Mi unisco al dolore della famiglia e dei cari dell’operaio di 46 anni, morto oggi a Marina di Massa, cadendo dal tetto su cui stava lavorando. Un fatto inaccettabile che accade in un territorio come il nostro, quello della provincia di Massa Carrara, particolarmente ferito da eventi drammatici come questo. Il lavoro sicuro è un diritto che deve essere garantito attraverso i controlli, la formazione e la promozione di una forte cultura della sicurezza che troppo spesso viene sacrificata. Servono maggiori investimenti e nuove misure a tutela dei lavoratori, specie per quelle occupazioni maggiormente a rischio". È quanto dichiara Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione affari istituzionali del Consiglio regionale esprimendo il suo cordoglio per la morte dell’operaio di 46 anni, avvenuta oggi a Marina di Massa.
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Non sono servite nemmeno 24 ore prima che qualcuno si decidesse a rispondere all’ultima comunicazione rilasciata dal sindaco di Massa Francesco Persiani.
Il primo cittadino apuano, con una nota diramata ieri, aveva difeso a spada tratta il progetto Paav per la riqualificazione del territorio costiero di Marina di Massa, riportando a supporto della propria tesi tutto l’iter burocratico che ha permesso lo sviluppo del piano, che verrà presentato in consiglio comunale il 20 dicembre per la definitiva adozione.
Le scadenze e i vari step sembrano essere stati rispettati alla perfezione, ma c’è un punto nell’uscita del sindaco che ha fatto storcere il naso a più di una persona.
Il pomo della discordia sarebbe il presunto “processo di partecipazione” con cui l’amministrazione e i tecnici incaricati della stesura del progetto avrebbero ascoltato e soppesato le critiche e gli spunti arrivati da enti, privati e società civile per fare migliorie al piano: per molti un qualcosa di totalmente avulso dalla realtà.
Sono in particolare gli operatori del consorzio balneari Massa a tenere in mano la torcia della protesta, accusando il sindaco di aver forse “esasperato” il concetto di partecipazione, affermando che il processo di condivisione delle idee doveva essere attuato durante il momento della stesura del piano, e non quando questo risultava già completo.
“Durante l'incontro del 14 dicembre scorso con il sindaco Francesco Persiani e i progettisti del Paav – affermano gli operatori del Consorzio balneari Massa – pensavamo di aver avviato un percorso di confronto. Invece, apprendiamo che è ancora all'ordine del giorno l'adozione del Paav in consiglio comunale fissato per martedì 20 dicembre. Quell'incontro riguardava la possibilità da parte nostra di evidenziare le criticità riscontrate all'interno del piano dell'arenile che andranno a impattare sull'economia turistica del nostro territorio. Era emersa la necessità di approfondirne i contenuti. Vorremmo comunque sottolineare alcune precisazioni dopo aver letto sui giornali la posizione assunta dal sindaco Persiani. Negli articoli si parla di processo partecipativo. Ci sono stati due incontri pubblici il 29 giugno 2021 e il 6 luglio 2021, dove sono stati presentati i temi di massima che sarebbero poi stati affrontati nel Paav e ai quali abbiamo partecipato. Siamo poi stati convocati prima della stesura del piano, occasione dove abbiamo portato il nostro contributo alla commissione urbanistica. Dopodiché non abbiamo più saputo nulla fino alla pubblicazione sul sito all'inizio di agosto 2022. La partecipazione vera e reale doveva essere fatta nel momento della stesura: quando i tecnici hanno lavorato avrebbero dovuto chiamarci per un confronto. Tanto è vero che anche nella commissione del 15 dicembre parte dei membri ha dichiarato di non aver compreso appieno l'impatto del piano in alcune sue parti fondamentali. Nonostante l'iter burocratico sia ineccepibile, quello che contestiamo è la mancata condivisione alla stesura del piano. Non è stata chiesta la partecipazione di tutte le categorie coinvolte, non solo quella balneare ma anche quella degli ambientalisti e delle diverse associazioni del comparto turistico. Se fossimo stati coinvolti prima saremmo intervenuti su quegli aspetti che, inseriti nel piano attuale, andranno inevitabilmente a modificare l'assetto economico degli otto chilometri di costa. Se ci avessero sentito sarebbero emerse prima queste perplessità che si potevano risolvere insieme e oggi non ci sarebbe questa contestazione.
Sono molti i punti su cui il consorzio balneari pone della perplessità, dalla Partaccia destinata quasi esclusivamente alle spiagge libere fino alle problematiche legate alla possibile erosione del tratto costiero.
Nella nota rilasciata dai balneari c’è la volontà di dare vita ad un vero e proprio processo di partecipazione, che deve iniziare sin dalla conferenza stampa indetta lunedì, alle ore 11 alla Torre Fiat.
“La più eclatante delle criticità presenti in questo piano dell'arenile è sicuramente la Partaccia. In questo tratto sarà modificato l'assetto economico delle attività balneari e non solo. Il Paav prevede infatti di individuare qui la zona delle spiagge libere creando un problema di ingestibilità turistica. Si impoverisce così l'offerta turistica del territorio. In Partaccia – continuano gli operatori – si concentra una forte domanda di servizi balneari, grazie al sistema campeggi che la zona non potrà più soddisfare. Con questo si mette a rischio anche tutta la parte dei servizi di pulizia e di sorveglianza, per non parlare dei posti di lavoro. Il sindaco ha motivato la scelta di realizzare qui le spiagge libere per "tutelare" gli operatori balneari, ma è davvero questa l'unica soluzione? Un altro esempio sono le zone funzionali che come previste nel piano comportano una duplice problematica: non permettono in caso di avanzamento del fenomeno erosivo la possibilità di collocare le strutture in un'altra area e sono più restrittive rispetto al precedente piano dell'arenile. Tutto quello che in oltre cinquant'anni abbiamo vissuto non ci ha insegnato nulla? Ricordiamo la situazione di Marina centro, dove la mareggiata ha costretto l'arretramento delle strutture sul lungomare, ma ancora più di recente la zona di Ronchi, dove il mare arriva già sulla strada. Queste sono solo alcune delle criticità che possiamo citare in questo comunicato. Per conoscere tutte quelle che abbiamo riscontrato invitiamo la cittadinanza, i capigruppo, l'amministrazione, i tecnici e i giornalisti a partecipare alla conferenza stampa in programma per lunedì mattina alle ore 11 alla Torre Fiat”.
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Non fa nomi Francesco Persiani, ma visti i toni e la dedizione certosina con cui è stato composto il suo ultimo comunicato ufficiale, è più che plausibile che alcune critiche non gli siano andate propriamente a genio.
La tematica su cui tutto ruota attorno non è altro che il Piano attuativo degli arenili e dei viali a mare (PAAV), un progetto di riqualificazione e valorizzazione della zona costiera massese su cui Persiani e la sua giunta hanno puntato tantissimo, ed è forse anche per questo che alcuni appunti, per usare un eufemismo, non siano stati presi alla leggera.
Nel comunicato, Persiani arriva a considerare possibili segnalazioni all’autorità giudiziaria in merito ad alcuni commenti ricevuti, tacciati senza appello di grossolanità, ingenuità sulla materia trattata e di scherno nei confronti dei professionisti esterni che si sono impegnati per lo sviluppo del progetto.
Un piano che viene descritto, punto per punto, attraverso il lungo comunicato diramato da Persiani: un modo per esprimere trasparenza, ma anche per sottolineare l’impegno del gruppo incaricato alla progettazione, sempre disposto ad accogliere contributi e appunti costruttivi lungo l’iter del PAAV.
“In relazione agli attacchi pervenuti nei confronti del sottoscritto e della giunta, sia sui quotidiani, sia in commissione comunale, ugualmente riportati sulla stampa locale, sia sui social, premesso che certe affermazioni saranno segnalate alla autorità giudiziaria competente per le opportune valutazioni del caso, rilevo come sia in atto un ingiusto e ingiustificato attacco ad uno strumento pianificatore, oltretutto elaborato da professionisti esterni cui va portato rispetto, muovendo critiche in parte generiche e grossolane in parte contraddittorie. Ciò detto, senza che questa sorte di “intimidazioni” scalfiscano minimamente il nostro operato, e precisato che sono e siamo stati eletti per assumere decisioni e varare provvedimenti a favore della città e del bene collettivo e non per scaldare la poltrona a spese del contribuente, non è mia intenzione entrare nel merito dello strumento, poiché è di tutta evidenza che lo stesso, se adottato, dovrà e potrà essere osservato, valutato, se del caso anche criticato da coloro che vi hanno interesse e quindi sottoposto al vaglio di controllo e legittimità. Però non accetto che si affermino cose non rispondenti alla verità in relazione alla metodologia e al rispetto del processo partecipativo. Ed invero, oltre alla conferenza stampa del 27 maggio 2021, indetta dal sindaco per la presentazione ufficiale del pool di professionisti incaricati dell’elaborazione del piano, si sono promossi e tenuti in videoconferenza streaming, tramite la stessa piattaforma web utilizzata per la diffusione dei consigli comunali, due incontri pubblici di presentazione del procedimento nei giorni 29 giugno e 6 luglio 2021 dalle ore 18. Il primo incontro di martedì 29 giugno, centrato sui temi “Turismo, mobilità e accessibilità costiera”, mirava a coinvolgere in via prioritaria gli operatori economici e turistici, i rappresentanti delle categorie artigianali, commerciali e del trasporto di persone e merci; il secondo appuntamento di martedì 6 Luglio, dedicato ai “Valori ambientali e culturali della costa”, puntava a raccogliere i contributi degli esperti della tutela ambientale, della cultura dei luoghi, degli ordini professionali e dell’associazionismo di riferimento. Oltre ai progettisti, incaricati della redazione del Paav, alle videoconferenze hanno partecipato il sindaco, il dirigente dell’urbanistica Stefano Francesconi e il responsabile del procedimento Lorenzo Tonarelli. Per quanto attiene agli obblighi di informazione, trasparenza e partecipazione, la relazione di presentazione dei progettisti con gli obiettivi per la formazione del Piano, il documento preliminare di Vas e i relativi allegati, resa pubblica anche attraverso gli organi di informazione con attività dell’ufficio stampa comunale, è stata resa disponibile a tutti i potenziali interessati con la pubblicazione sul sito del comune sia sul portale trasparenza nella sezione dedicata alla pianificazione territoriale al link http://trasparenza.comune.massa.ms.it/node/26331, sia sulla pagina web del Garante. Contestualmente alla presentazione pubblica di inizio del procedimento si è avviata, sia in forma tradizionale-cartacea sia in forma digitale-online, una fase di partecipazione e consultazione preliminare con la possibilità per tutti gli interessati di presentare contributi entro la fine di agosto 2021. Considerato che la trasmissione ai soggetti competenti in materia ambientale del documento preliminare di cui all'articolo 23 della legge regionale numero 10/2010 è avvenuta con nota del 23/9/2021, protocollo 64821, la fase preliminare con la raccolta dei contributi trasmessi da questi ultimi si è invece conclusa in data 23/10/2021. Sono pervenuti un totale di diciotto (18) contribuiti, di cui tredici (13) tramite e-mail Pec o in forma cartacea, e cinque (5) tramite il form digitale alla pagina della Garante.
Contributi del percorso partecipativo per la formazione PAAV: ASL, ARPAT, GAIA, Autorità Portuale, Associazione Consortile Sport e Natura, Associazione Consorzio Spiaggia Europea, Autorità Bacino Appennino Settentrionale, Capitaneria di Porto, Confesercenti Toscana Nord, Compagnia del Mare, Mazzoni Avvocati (Associazione Consortile Sport e Natura), Consorzio Balneari Massa, Regione Toscana.
Online – webform Garante: Stabilimento balneare Miami, Associazione Balneare del Poveromo, Carlo Milani, Francesco Scolaro, Umberto Nesi (ASTRA Associazione Gruppo di Studio Massa)
Conclusa la fase preliminare, di cui all'articolo 23 della legge regionale numero 10/2010, i contributi trasmessi dai soggetti interessati sono stati trasmessi al gruppo di progettazione ai fini della valutazione per il loro recepimento nel piano. I contributi sono stati recepiti dai progettisti, e Il Paav è stato depositato dai progettisti il 24 luglio e la giunta lo ha visionato il 27 luglio. È stato quindi inviato alla commissione urbanistica, che lo ha esaminato approfonditamente per una ventina di sedute, convocando progettisti, sindaco, assessori, dirigente e anche il vice presidente della Verve Doriano Cranco. Pertanto, al termine di un percorso improntato alla massima trasparenza, la commissione urbanistica, in data 10/11/22, ha espresso parere favorevole. Il piano, redatto in modo serio e scrupoloso, ha comportato tempi più lunghi di quelli previsti al momento dell’affidamento della progettazione date le difficoltà connaturate allo stato dei luoghi e alle diverse situazioni degli stabilimenti balneari, relative a concessioni e convenzioni, concentrate, in modo particolare, nella zona delle Colonie e della Partaccia. A tal proposito, il piano tutela tutte quelle situazioni che, allo stato attuale, non si configurano come stabilimenti balneari, ai sensi della vigente legge del turismo, e che, pertanto, non potrebbero essere oggetto di successivi bandi pubblici per il rilascio di concessioni allo scadere delle stesse. Infatti, il Paav, per queste, prevede una gestione da parte del comune, nell’ambito di specifiche convenzioni, per la gestione delle spiagge pubbliche, definendo, per queste, una percentuale di spiagge attrezzate ed una, molto inferiore, di spiagge libere. Il piano tiene conto, altresì, del fenomeno dell’erosione, nello specifico Masterplan, per la valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche, prevedendo nuove spiagge, anche se il fenomeno erosivo incide su aspetti che vanno al di là dei contenuti del Paav. Per quanto riguarda le critiche espresse da Gazzoli, si evidenzia che il Paav ha recepito il contributo espresso da Confesercenti Toscana Nord, condividendone l’impostazione e i contenuti generali tramite la previsione di possibilità di intervento per gli stabilimenti balneari, garantendo la conservazione dell’identità del paesaggio costiero. Il piano, sempre recependo il contributo, ha previsto l’individuazione delle specie arboree e arbustive da utilizzare, tutelando la presenza di aree verdi e migliorando la percezione del mare dai viali a mare. Il Paav ha previsto, inoltre, nuove possibilità per la porzione di fascia costiera delle ex Colonie, riqualificando le pinete e consentendo la realizzazione di nuovi servizi per i turisti; ha previsto la possibilità di installare opere temporanee per le attività sportive e per le manifestazioni sulla spiaggia libera, e la realizzazione di una ciclo-passeggiata delle colonie che attraversa longitudinalmente tutti gli affacci a mare delle colonie. Infine, il Paav ha recepito il contributo prevedendo una generale riqualificazione della fascia costiera di Marina di Massa, riducendo il marciapiede lato monti e aumentando lo spazio per la passeggiata e per il percorso ciclabile sul lato mare, e, relativamente alla zona di Ronchi e Poveromo, ha migliorato la qualità complessiva del viale a mare con la creazione del Parco Lineare sul lato monti del viale. Perciò, in generale il Paav ha recepito anche gli altri punti del contributo per avere una maggiore flessibilità di impianto dello stabilimento, superando il concetto delle fasce funzionali, tramutandole in zone funzionali che possono essere altresì fuse tra loro e negli interventi di sostituzione edilizia, compatibilmente con la porzione di fascia costiera interessata. Invece, il Paav non ha recepito le richieste legate alla semplice sopraelevazione degli edifici, poiché si è ritenuto che l’attuale assetto paesaggistico avesse raggiunto un equilibrio tale da non essere alterato nel voler superare le altezze esistenti e, coerentemente con quanto disciplinato dall’articolo 151 del RU, non ha ammesso la creazione di locali interrati. Occorre ricordare che il Pit non consente di costruire sulle spiagge, né di ampliare le superfici esistenti, e prescrive la realizzazione di varchi, peraltro già previsti nel PS, e che devono, necessariamente, essere realizzati. L’amministrazione, in seguito all’adozione dell’atto da parte del consiglio comunale e alla sua pubblicazione sul Burt, per garantire una partecipazione informata la più ampia possibile, proporrà le seguenti attività in seguito all’adozione: un incontro pubblico di presentazione del piano aperto a tutti i cittadini interessati, da organizzarsi anche in modalità streaming, con l’obiettivo specifico di inquadrare il contenuto e gli obiettivi del progetto e invitare alla presentazione delle osservazioni; una forma di partecipazione on-line con la predisposizione di un form digitale pubblicato sulla pagina web del garante da compilarsi da parte degli interessati per l’invio diretto e semplificato del contributo partecipativo. Dell’attivazione del form sarà data informazione mediante comunicato stampa, sui canali informativi e social del comune. Conclusa la fase partecipativa, considerata la quantità e qualità delle osservazioni pervenute sulle quali l’amministrazione procedente dovrà operare le proprie determinazioni, verrà valutata l’opportunità di organizzare eventuali altri incontri pubblici su temi specifici di cui si darà atto nel rapporto finale del garante”.
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Fa sempre più rumore l’ultima uscita in consiglio comunale di Massimiliano Manuel (FdI) e Andrea Tosi (Lega).
I due consiglieri, già dubbiosi sull’effettiva “valenza” delle luminarie a tema fiabesco poste nel centro storico, avevano considerato poco consona anche la presentazione del nuovo libro, incentrato sulla storia dell’omosessualità, della storica Maya De Leo.
Un evento considerato probabilmente poco “natalizio” (anche se sarebbe curioso capire il legame tra una festività religiosa e una conferenza letteraria) secondo i due membri dell’opposizione: una presa di posizione che ha scatenato perplessità e ilarità in buona parte della politica di Carrara e della provincia.
A rispondere a Manuel e Tosi ci ha pensato questa volta il circolo PD di Carrara centro, che attraverso una nota ufficiale, ha “invitato” i due consiglieri ad assistere alla presentazione della De Leo in programma domenica 18.
I toni del circolo, a dispetto di tanti altri, sono quasi ecumenici: riprendendo addirittura il parere del clero locale, il PD esorta i due consiglieri ad un dialogo pacifico e senza pregiudizi, in cui potersi arricchire senza causare danno ad altri.
“Alle polemiche, non ancora placate, degli ultimi giorni sono seguite le intelligenti prese di posizione del parroco del duomo, del vicario generale e del vescovo, che ci ricordano che il vero spirito del Natale non sia nella mera esibizione di simboli, per quanto preziosa ed edificante, ma nella ricerca del dialogo e della pace nella comunità in cui si vive e nell’attuazione di gesti di accoglienza e di reciproca comprensione. Come circolo PD Carrara centro ci sentiamo quindi di ricevere e fare nostro questo invito, invitando a nostra volta i consiglieri Manuel e Tosi a partecipare con noi alla presentazione del bellissimo libro della studiosa Maya de Leo, domenica 18, alle ore 17:30 presso la sala Gestri della biblioteca civica. Ascoltando quella conferenza si accorgeranno che il libro in questione non propone l’inesistente ideologia che tanto paventano – spiega il PD – ma idee e nozioni scientifiche accreditate, ricerche storiche approfondite, arricchite da solidi riferimenti bibliografici, e un lavoro di archivio encomiabile. In questa ottica, plaudiamo all’amministrazione, nella persona della sindaca e dell’assessora alla cultura, che all’interno del programma delle iniziative natalizie hanno voluto inserire, patrocinandolo, anche questo evento, dando il fortissimo segnale che, in una prospettiva laica, è attraverso la cultura, poiché questa non è l’unica occasione culturale presente in programma, che si costruisce quello spirito di ascolto e dialogo fondamentale a rafforzare la comprensione della complessità e la coesione di una comunità. Non vogliamo entrare nel merito dei giudizi (o pregiudizi, dal momento che dal tenore del loro intervento i due consiglieri dimostrano di ignorare i contenuti del libro e la levatura culturale dell’autrice), perché Manuel e Tosi ci ricordano che, proprio come noi, hanno «un approccio liberale ai diritti della comunità LGBT+», ma vogliamo solo osservare una cosa: nei capitoli iniziali di questo bellissimo libro, si mostra come le comunità di persone subalterne nascano in reazione all’inasprimento dei giudizi e alla repressione nei loro confronti, producendo risposte creative e urgenti richieste di libertà. Così è stato nel XVIII secolo per le prime comunità di persone omosessuali e, lo vediamo in questi giorni, così accade anche per il movimento di liberazione delle donne iraniane; ci sentiamo quindi di ringraziare i due consiglieri di opposizione perché con il loro intervento ci ricordano l’importanza di raccoglierci come comunità cittadina, non solo nel nome della parità dei diritti civili e della libertà del loro godimento, ma anche del reciproco ascolto e della comprensione delle voci di tutte e di tutti”.
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Le ultime elezioni, comunali, provinciali, regionali e nazionali, sono state una vera e propria batosta per il partito di Silvio Berlusconi, che sta provando a riorganizzarsi in tutto lo stivale.
L’obiettivo? Diventare nuovamente un punto di riferimento all’interno dello scacchiere politico attraverso un progetto che ponga al centro i caratteri liberali e moderati del partito.
Ci vuole un’iniezione di novità, aria fresca, ed è per questo che fremono i preparativi in attesa dell’apertura dei congressi provinciali e comunali, che di certo daranno una nuova fisionomia alle varie segreterie locali forziste.
Il coordinatore comunale della sezione massese di Forza Italia, Domenico Piedimonte, ha espresso attraverso un comunicato ufficiale la speranza di un partito più vicino al territorio e ai bisogni della popolazione, slegandosi da quella mentalità, come da lui stesso descritta, fatta da “Vassalli, valvassori e valvassini”.
Per Piedimonte c’è spazio per tutti in questa nuova fase del partito, l’importante è che si seguano i dettami dello statuto riveduto nel 2017 dallo stesso Berlusconi.
Un’affermazione che di certo sottolinea la voglia di coerenza e identità partitica da parte di Piedimonte, ma utile a lanciare anche una piccola stilettata al “nuovo arrivato” Piergiuseppe Cagetti
“È oramai noto che in tutta Italia la base degli iscritti a Forza Italia attende l'input dal comitato nazionale di presidenza per poter rinnovare la stagione congressuale. Tutti gli organi provinciali e comunali eletti nel 2018 sono in regime di prorogatio, e Massa e le altre città e province della Toscana non sono da meno. Per quel che riguarda il comune di Massa – sottolinea il coordinatore Domenico Piedimonte – non ho di certo intenzione di venir meno ai miei doveri statutari, e come me l'intero coordinamento comunale eletto dall'ultimo congresso. Il presidente Silvio Berlusconi ed il partito nazionale ci ha chiesto un ulteriore sacrificio di tempo e di energie, e a questo appello nessuno di noi può sottrarsi. Per il cavalier Berlusconi, rappresentiamo i suoi missionari delle libertà: coloro che dal basso dei territori tengono alti i valori e lo spirito di rilancio dell'intero popolo delle libertà; coloro che hanno raccolto lo spirito del nuovo statuto che dal 2017 il presidente ha voluto rivedere per consentire a chi i territori li vive di avere delle regole migliori e delle tutele maggiori. Uno strumento con il quale finalmente potessero ricevere supporto dagli organi eletti a livello superiore tentando quindi di far uscire il partito dalla vecchia logica dei vassalli, valvassini e valvassori che negli anni troppo danno ha fatto alle comunità locali. In Forza Italia le porte sono aperte a tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo in favore dei nostri valori e nostri programmi. Quindi, porte aperte anche a Cagetti. Anche a Massa non escludiamo nessuno, e siamo fortemente convinti che una pluralità di vedute siano un bene necessario anche per un serio confronto. Di certo però, Cagetti e qualcun altro farebbero bene a raccogliere finalmente l'appello a studiare le regole statutarie della comunità forzista della quale chiede di far parte. In Forza Italia nessun organo eletto a livello provinciale e comunale può essere commissariato al di fuori della procedura indicata a chiare lettere dall'articolo 58, e cioè tramite i probiviri nazionali. E sempre in Forza Italia, la nomina di un commissario provinciale ha la sola ed unica funzione di accompagnare l'organo sciolto a nuova votazione (articolo 58 comma 2) e non di scimmiottare la funzioni attribuite esclusivamente ad un coordinatore eletto. Una veloce lettura dello statuto di Forza Italia sul tema del “delegato comunale” avrebbe consentito anche a Cagetti di comprendere che questa figura è una nomina di esclusiva competenza dei coordinatori provinciali eletti nei territori comunali che non hanno potuto svolgere i congressi a causa di un numero sufficiente di iscritti. Come fece la nostra coordinatrice provinciale eletta nel 2018 Rita Galeazzi, che a Carrara nominò delegato comunale ai sensi dell'articolo 36 il caro amico Riccardo Bruschi. Articolo che recita: Il comitato provinciale, su proposta del coordinatore provinciale può nominare un Delegato Comunale, in ogni comune in cui non sia costituito un Coordinamento Comunale. E a Massa invece, in attesa del nuovo congresso, il coordinamento comunale ed il suo coordinatore continuano a lavorare quotidianamente ed alacremente per il bene della intera comunità forzista e della città”.
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Il gruppo formato da Movimento Cinque Stelle, Unione Popolare e Massa Città in Comune interviene in merito alla pianificazione delle spiagge commentando lo scontro sul piano dell’arenile tra il sindaco Persiani e il suo assessore ai lavori pubblici Marco Guidi che vedono “come una vera offesa alle istituzioni del comune di Massa e a tutti coloro che credono nella politica come strumento di tutela dell'interesse pubblico.
Per noi infatti è un insulto all'intelligenza della città che due forze politiche, Lega e FdI, in commissione approvino un Piano per poi creare mediaticamente un polverone, sostenendo posizioni diverse da quelle votate”. Il polo progressista e di sinistra inoltre si dichiara convinto che il piano sia stato fatto “su misura per gli attuali balneari, pdrchè salvaguarda le rendite esistenti, maturate su un bene comune. Non agevola il turismo e i
suoi operatori, anzi li penalizza. Non migliora di fatto la disponibilità di spiagge libere, ma promuove la creazione di cabine di lusso con bagno privato, favorendo i privilegiati che possono permettersi di spendere somme notevoli per l'ombrellone”. “Quindi - chiude il Polo Progressista di sinistra – “respingiamo completamente questo piano la cui concezione d'insieme va nella direzione opposta al nostro pensiero rivolto alla salvaguardia dei beni comuni e alla conservazione della biodiversità. Un'amministrazione pubblica degna di questo nome dovrebbe tutelare l'interesse pubblico, cioè garantire l'accesso libero e gratuito al mare e magari curare che negli stabilimenti vengano applicati i contratti nazionali ai lavoratori stagionali”.
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“Sono preoccupata per le ultime modifiche su orari e destinazione dei treni: penalizzare la Lunigiana significa penalizzare tutta la provincia”.
Il sindaco Serena Arrighi esprime solidarietà nei confronti dei colleghi lunigianesi che, guidati dall'Unione dei Comuni, nei giorni scorsi hanno formalmente protestato per le ultime modifiche dell'orario ferroviario che rendono più complicato raggiungere la Lunigiana. “Si tratta di un tema che tocca da vicino anche Carrara visto che ogni giorno sono tantissime le persone che da Pontremoli e da tutta la Lunigiana raggiungono la nostra città – spiega Arrighi -. Stiamo parlando in primo luogo di studenti e di lavoratori per i quali queste modifiche hanno grandi conseguenze sulla vita quotidiana e per questo ritengo sia compito dell'amministrazione farsi sentire in tutte le sedi opportune per difenderli. Ridurre i servizi e tagliare le corse che collegano Firenze e quindi il cuore della Toscana con la provincia credo sia una scelta che va nella direzione opposta rispetto a quella che tutti noi dovremmo voler percorrere. Per crescere la nostra regione ha bisogno di fare sistema, di fare rete e di coinvolgere tutti i territori allo stesso modo e per riuscirci ridurre i tempi e facilitare gli spostamenti deve essere una priorità”.
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- Alla Caravella una cittadella dello sport a due passi dal mare
- Anche Italia viva si oppone allo “sfratto” dell’Aeroclub di Marina di Massa
- 'Libertà e Diritti' sostiene Marco Guidi e risponde a Barabotti: “La gestione di Persiani è stata fallimentare”
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