Politica
I consiglieri del Pd di Aulla escono dal partito e restituiscono la tessera
Il Partito Democratico di Massa-Carrara prende atto della decisione dei consiglieri comunali di Aulla Giovanni Schianchi, Giada Moretti, Katia Tomé, Tania Brunetti e Alessandro Giovannoni di…

Un nuovo cantiere si apre a Carrara centro con l'inizio del 2026: aggiudicati i lavori per il recupero di Palazzo Pisani in via Loris Giorgi
Palazzo Pisani: entreranno presto nel vivo i lavori per il recupero e il miglioramento sismico. Dopo palazzo Rosso un altro gioiello del centro storico si prepara a…

Entrata in Retiambiente esaltata da Arrighi e Orlandi, poco apprezzata da opposzione e anche dal Pd: per il consigliere 5 Stelle Martinelli è un tentativo puerile di cercare consensi
Il consigliere dei 5 Stelle, Matteo Martinelli torna ad attaccare la giunta Arrighi sull'entrata in Retiambiente: "Ci troviamo di fronte all'ennesimo puerile tentativo del sindaco…

Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

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Il PSI sezione Puccinelli di Marina di Carrara, in un comunicato, attacca la giunta grillina sulla questione della pineta del quartiere Marinelli e al riuso dei tronchi di pino tagliati come base di sculture lignee: "Ci eravamo illusi - esordisce - che la giunta grillina, dopo avere sperperato risorse per realizzare un Muro delle idee in Piazza Menconi a Marina di Carrara, riscuotendo più sberleffi che applausi, avesse abbandonato l'estemporaneità compulsiva rendendosi conto che amministrare è una cosa seria e chi ne viene incaricato deve renderne conto all'intera comunità e non solo a qualche salotto di amici e militanti".
"Purtroppo non è così - prosegue - e la creatività 5Stelle ha fornito un'altra brillante prova di fantasia, sempre a spese della collettività, pensando a realizzare sculture con i tronchi di pino sopravvissuti al taglio in via Genova a Marina di Carrara: il tutto con una spesa di oltre 10 mila euro investiti per transitare dalla millenaria cultura del marmo a quella del legno di pino. Il passo da città dello statuario a città del legno è stato davvero breveUna scelta intrapresa da un'amministrazione che, a corto di idee serie, tenta la carta disperata dell'originalità, un Muro delle Idee 2.0, sperando di far dimenticare le proprie inadempienze sulle problematiche di Marina di Carrara a partire dall'area della Caravella tanto cara agli attuali assessori: 10mila euro potrebbero essere impiegati meglio, in tempi di crude restrizioni per tante famiglie, artigiani, piccole imprese chiuse per COVID, lavoratori che non ce la fanno con la cassa integrazione e commercianti privi di certezze per il loro futuro".
"L'aspetto più sconcertante di questa grottesca iniziativa - continua - è l'idea di spostare successivamente le "opere d'arte", realizzate dai maestri intagliatori del pino, all'interno della pineta adiacente, intitolata al Capitano Francesco Menconi a memoria eterna dello spirito bizzarro della giunta grillina che prevede addirittura di installare anche una serie di manufatti in cemento, magari con qualche piccolo ritocco alla spesa pubblica. Nel frattempo è molto probabile che il tratto di via Genova, interessato dalla performance dei maestri intagliatori, resterà transennato e almeno parzialmente chiuso al transito: eccellente soluzione in vista della stagione estiva che vedrà l'area ancora privata di decine di parcheggi e percorribile solo parzialmente".
"Resta il dubbio che tanta velocità nell'organizzare questo strano simposio del legno nasconda la scelta di non intervenire sul tratto di via Genova allungando all'infinito i tempi del ritorno alla piena fruibilità del manto stradale facendo strage di alberi e suscitando lo sdegno di quanti hanno mantenuto coerenza con la cultura del verde e ricordando che in momenti diversi veniva denunciato, e andava a processo, chi tagliava un albero in un'area di proprietà".
"Nel frattempo qualcuno fra gli illuminati amministratori - conclude - dovrebbe spiegare ai Marinelli perché decine di pini sono stati tagliati in Viale Colombo in piena estate e sostituiti da palme, in pochi giorni, fra le proteste di cittadini e ambientalisti mentre i mozziconi "artistici" dei pini di via Genova resteranno per mesi in attesa di diventare sculture lignee e le piante che dovranno sostituirli saranno piantate, forse, il prossimo anno, in campagna elettorale".
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Ormai si inizia a percepire aria di appuntamenti elettorali, il 2022 non è così lontano e le recenti dichiarazioni del primo cittadino De Pasquale, che ha espresso la volontà di non ricandidarsi alla prossima tornata, ha dato adito a discussioni e valutazioni sul suo mandato, sulle cose fatte e non fatte, da più parti oltre che dall'opinione pubblica la cui agorà è rimasta la piazza virtuale dei social.
Massimiliano Bernardi non le manda a dire, in questo senso, e in un comunicato, giudica l'operato del sindaco e della giunta pentastellata al governo della città: "De Pasquale non è stato un buon sindaco, non è stato nemmeno sindaco e meno male che non si ricandida - scrive - per il giudizio pessimo sull'operato amministrativo di questa maggioranza può voler dire soltanto che è obbligatorio "cambiare amministrazione".
"Lo spettacolo indecoroso cui abbiamo dovuto assistere in questi ultimi anni, unitamente al consequenziale immobilismo che ha costretto un'intera città a galleggiare in attesa di tempi migliori, rappresentano di per sé la spiegazione e la giustificazione del "cambiare "al di là di valutazioni su uomini e partiti, che i cittadini esprimeranno come meglio vorranno quando andranno a votare. Nella situazione drammatica in cui la città sta vivendo per colpa di questa amministrazione, fortunatamente abbiamo avuto una buona notizia: dopo una lunga agonia si è spenta la " giunta onesta e trasparente a 5 Stelle" senza speranze né futuro e speriamo che alle prossime comunali persone valide e concrete siano pronte alla miglior gestione della città. La causa del disastro in cui siamo piombati va cercata negli assessori della giunta e nei consiglieri comunali incapaci di governare."
Bernardi poi elenca tutte le questioni legate alla gestione dell'amministrazione, dal monoblocco alla spinosa faccenda del Regina Elena, la rsa a partecipazione comunale, all'annosa faccenda della legge sugli agri marmiferi , per andare ai fallimentari, a detta del consigliere di opposizione, confronti con gli imprenditori e per finire, la situazione fallimentare della fiera Marmomacchine: "Carrara ha bisogno di gente che abbia a cuore veramente il bene della città e dei suoi cittadini - dice - ha bisogno di gente che non sia presente su Facebook e che non viva continuamente in una "fiction" dove alla fine il più bello e il più bravo vincono sempre. Bisogna tornare a preoccuparsi veramente dei problemi quotidiani - conclude - di chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, senza continuare a dire fesserie. Spero che alle prossime elezioni ci si renda conto di questo e si sappia veramente cambiare pagina".
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Martina Fiorini, responsabile del dipartimento equità sociale e disabilità del coordinamento comunale di Fratelli d'Italia, in un comunicato, punta il dito sulla situazione di disagio in cui versano i disabili, nel momento in cui si interfacciano con il mondo del lavoro: "Una persona con un'invalidità civile che sia appena appena più grave , è quasi totalmente tagliata fuori dal mondo del lavoro- dice l'esponente del partito- se poi vivi in una piccola cittadina, dove se non conosci non lavori , il problema è maggiore.
A Carrara, come in tutto il resto della provincia, un disabile che manda un curriculum vitae ad una qualsiasi azienda, è destinato a non ricevere neanche una risposta- spiega- se poi, oltreché disabile, sei anche mamma ed hai superato i 30 anni , sei nella categoria di quelli che non verranno mai chiamati.
Eppure, la Legge n.68 del 12 marzo 1999, prevede che i datori di lavoro con più di quindici dipendenti al netto delle esclusioni, siano tenuti ad avere alle proprie dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie protette.
Ma in quanti rispettano questa legge? Chiediamo pertanto più tutela per tutti quei disabili che devono combattere "contro" la disabilità e contro le difficoltà di trovare un lavoro che gli sarebbe "quasi" garantito per Legge".
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Un intervento tempestivo, quello avviato dalla regione Toscana, a fronte delle gelate che hanno colpito il comparto produttivo agricolo nei giorni del 7 e 8 aprile.
Le aziende agricole che hanno subito danno, possono presentare segnalazione sul Sistema Informativo ARTEA mediante compilazione del modulo id 20402 fino alle ore 24.00 del 30 aprile.
I coordinatori provinciali di Italia Viva, Alice Rossetti e Pietro Perfetti, plaudono all’iniziativa: “E’ una procedura molto importante per il già provato comparto produttivo agricolo. Ringraziamo l’assessore Stefania Saccardi per la tempestività del suo intervento”.
Sulla base delle segnalazioni ricevute, potrà essere quantificata l’entità dei danni subiti dalle aziende agricole e la regione Toscana potrà richiedere al Ministero una misura di intervento in deroga alla normativa vigente che prevede l’attuazione di interventi compensativi a sostegno delle aziende agricole colpite da calamità naturali, avversità atmosferiche e altri eventi catastrofici.
In base al vigente D.Lgs 102/2004 le aziende agricole possono beneficiare degli interventi compensativi a condizione che l’evento climatico non rientri in una delle fattispecie assicurabili al mercato agevolato, previste nel piano assicurativo agricolo nazionale e che abbiano subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile aziendale complessiva. Il piano assicurativo attualmente in vigore prevede, infatti, la possibilità di assicurarsi sul mercato agevolato verso i danni subiti dalle produzioni vegetali a seguito di eventi meteorici come siccità o gelate.
Per tutti coloro non coperti dalle assicurazioni agevolate la regione Toscana richiederà il riconoscimento di calamità da parte del Ministero. Questo potrà consentire, oltre ad un minimo ristoro, la proroga delle scadenza delle rate delle operazioni di credito agrario, di esercizio, di miglioramento e di credito ordinario, nonché l'esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Per ogni ulteriore chiarimento è possibile contattare i referenti regionali: Riccardo Muni, 0554385483,
M.C.
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Giancarlo Fornei, in un comunicato, si esprime sui famosi ristori del decreto Draghi, che, a suo dire, non saranno risolutivi per l'economia delle categorie colpite dalla crisi conseguente al Covid: di sua iniziativa, dopo numerose segnalazioni pervenute da imprenditori che si lamentavano di non rientrare nel decreto, ha verificato le procedure di accesso, tramite alcune sigle sindacali e ha appurato l'esclusione di alcune categorie , creando una disparità di trattamento, poichè l'accesso al fondo spetta solo a chi , rispetto al 2019, ha perso almeno il 30% : "Una beffa, per molti imprenditori e partite iva.
Altro elemento di riflessione: perché non prendere in considerazione il fatturato reale dell'attività?
Conosco il mondo delle partite iva. Io stesso sono un libero professionista: non esiste un imprenditore che aspetti passivamente gli aiuti dello Stato,chi fa impresa si rimbocca le maniche e si da fare, cercando di migliorare la sua situazione.
Per lo Stato Italiano questa è una colpa, perché avrebbero dovuto "perdere" per Decreto, almeno il 30% del loro fatturato"
Fornei entra poi nel merito delle iniziative locali a supporto delle partite iva: "Il Comune di Carrara ha fatto un bando per dare dei contributi a fondo perduto a favore delle microimprese danneggiate dal Covid-19. Peccato che la soglia d'ingresso, in questo caso, sia addirittura del 50%, una soglia ancora più alta di quella dei ristori governativi.
Auspico di essere smentito da qualche voce autorevole della componente governativa di Carrara, ma temo che le domande arrivate siano molto poche:voci di corridoio in Consiglio Comunale parlano di sole sessantaquattro aziende che hanno fatto richiesta.
Poiché-conclude-sono un uomo dell'agire che non si limita ad analizzare le cose ma offre soluzioni, mi sento di dare un banale consiglio all'Assessorato del Comune di Carrara preposto a tale iniziativa: prenda i soldi che non saranno spesi con quel bando e li distribuisca alle piccole realtà imprenditoriali del Comune".
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"Ad un anno di distanza la ferita è ancora aperta. Gli abitanti di Albiano Magra e le sue attività commerciali sono ancora isolati, tanti annunci e promesse ma pochissimi fatti. I lavori per la ricostruzione del ponte vanno avanti a rilento: gli operai sono ancora impegnati nelle opere di pre-cantierizzazione. Mentre i lavori per le rampe sulla A12 sono in grave ritardo. Regione e Anas accelerino la ricostruzione, le stime di fine lavori vanno al 2022 ma i residenti e le imprese della zona meritano rispetto!" dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico in Consiglio regionale, che presenterà un'interrogazione alla Regione.
"Gli operatori economici, con grande dignità e simbolicamente, hanno consegnato le chiavi delle loro attività al prefetto di Massa Carrara. Un gesto dal grande significato sociale: dove sono i rappresentanti del Pd in Regione che parlavano di indennizzi per Albiano?" chiede Fantozzi.
"Non è accettabile che, ad un anno di distanza, la comunità lunigianese continui a scontare una tale gravissima situazione. I collegamenti nella zona sono in ginocchio, le attività economiche abbandonate a se stesse così come i residenti. Non sono state ancora rimosse le porzioni crollate del ponte, molto pericolose in occasione delle piene dei fiumi e anche fonte d inquinamento per le acque del Magra" fanno notare Marco Guidi ed Umberto Zangani, coordinatore e vice-coordinatore provinciali di Fratelli d'Italia, e Alessandro Amorese, dirigente nazionale di Fdi.
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Cari simpatizzanti, militanti, consiglieri, parlamentari del Movimento 5 Stelle,
chi vi scrive è Aldo Grandi il direttore (ir)responsabile della Gazzetta di Lucca, della Gazzetta di Massa e Carrara, della Gazzetta di Viareggio e della Gazzetta del Serchio. Giornalista professionista da oltre 30 anni, vive e lavora a Lucca oltre ad essere storico e autore di biografie e testi di storia sul fascismo e gli anni di piombo.
A seguito di un paio di articoli nei quali criticavamo l'operato del sindaco grillino di Carrara Francesco De Pasquale e della sua portavoce Cinzia Chiappini, quest'ultima ci ha querelato e denunciato all'ordine professionale per diffamazione.
Poiché crediamo e abbiamo sempre sostenuto che il movimento 5 stelle sia sempre stato sin dalle origini un movimento di forte e a tratti anche aspra critica al potere, ci siamo resi conto che, evidentemente, questo non vale quando al potere ci sono i suoi rappresentanti.
Per questa ragione riteniamo che sia venuto meno quel necessario rapporto di fiducia e rispetto che deve esistere tra coloro che fanno questo mestiere e devono essere liberi di criticare e chi, al contrario, sta dall'altra parte. Per cui, ci dispiace, ma siamo costretti ad informarvi che le Gazzette, per quel poco che contano e per quel poco che servono, non pubblicheranno più una sola riga né del movimento 5 stelle né dei suoi esponenti nazionali, regionali, provinciali e comunali né, ovviamente, i comunicati delle giunte che presiedono o di cui costituiscono la maggioranza.
A partire da oggi, infatti, questa decisione diventa esecutiva e le Gazzette non ospiteranno più alcun tipo di intervento.
Ci dispiace, ma di fronte ad un atto di... guerra, non si può che rispondere con un altro atto di... guerra. Ovviamente, specifichiamo anche se dovrebbe essere superfluo per le persone intelligenti, in senso metaforico ché, altrimenti, qualcun altro delatore finisce per segnalarci all'ordine.
Nella foto: quando Beppe Grillo era un rompicoglioni per il potere costituito, oggi, invece, le cose sono cambiate...
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Un gruppo di firmatari facenti parte della sinistra massese , Movimento giovanile della sinistra Massa e Carrara, Giovani Democratici di Massa, Sinistra Italiana, Circolo Anpi Comandante Vico e Left-laboratorio politico, in un comunicato, denunciano la situazione di Piazza della Stazione, soggetta ad un progetto di restyling al centro del dibattito politico: "I residenti delle zone limitrofe a Piazza della Stazione si sono svegliati con le ruspe a pochi metri da casa, i cittadini hanno scattato foto di tigli tagliati, diversamente da quanto mostrato dal rendering del progetto, che sembrava lasciar intendere ad una loro salvaguardia mentre dal computo metrico estimativo, mai consegnato alle commissioni consiliari, incluso il resto della cartografia, risulta che l' abbattimento era già previsto sin dall'inizio della progettazione.
Il tratto comune per le vicende che riguardano questo progetto - contunua- è la mancanza di comunicazione con i cittadini, ai quali la Giunta chiede di "aver pazienza e lasciar lavorare", al contrario di una partecipazione e di un contributo per un'opera destinata a modificare fortemente una delle piazze principali della città, progettata senza alcuna idea di come verrà realizzata la "variantina" per l'Aurelia da parte dell'ANAS.
A questo si aggiunge un uso distorto dei finanziamenti riguardanti l'area, derivanti dal Bando delle Periferie,visto che il fine di questo aiuto economico doveva essere la creazione di un sottopasso in grado di collegare il quartiere dei Quercioli con la stazione ferroviaria e non un generico restyling della piazza, mutazione progettuale che mette in pericolo il finanziamento stesso".
Al fine di sensibilizzare l'amministrazione affinchè si instauri in merito un dialogo con i cittadini e le forze politiche presenti in comune, il gruppo firmatario del comunicato, annuncia l'organizzazione di un presidio nel pieno rispetto della normativa anti covid, al termine della zona rossa, nei pressi della piazza.
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Nel corso di quest’interminabile pandemia, il servizio di contact center dell’azienda Usl ha sicuramente dimostrato la sua importanza ed essenzialità.
Per questo, ed a maggior ragione, la CISL FP torna a manifestare forti preoccupazioni nei confronti della situazione lavorativa di operatrici ed operatori che da sette anni chiedono stabilità.
In attesa del rinnovo contrattuale e che si realizzi l’internalizzazione del servizio, lavoratrici e lavoratori del Cup sono oggetto di precarietà e di dumping contrattuale, con perdita di diritti e soldi ad ogni cambio d’appalto.
“Buongiorno, vorrei prenotare una visita”: Barbara dell’Amico, delegata Cisl FP, fa notare che l’utente che si rivolge al call-center dell’ASL Massa-Carrara non sa che al di là del telefono a cui rispondono con premura e professionalità gli operatori del call-center, ci sono disagi e difficoltà.
Precarietà contrattuale che si accompagna ad ambienti di lavoro non ottimali. Postazioni informatiche con cavi volanti, monitor troppo piccoli, sedie non ergonomiche: “Tutto ciò - commenta la Dell’Amico - rende ancora più gravoso il lavoro di questi dipendenti precari”.
“Ci rivolgiamo alla politica ed alle istituzioni: che fine ha fatto la promessa di internalizzare il servizio C.U.P che ha animato l’estate toscana lo scorso anno? Le solite promesse elettorali? – chiosa la CISL FP - Vogliamo dare risposte serie a lavoratori e lavoratrici del C.U.P.? Tavoli istituzionali aperti che non hanno portato ancora a fatti concreti: ci ritroveremo ad affrontare l’argomento solo nella prossima campagna elettorale, con danni ai lavoratori e ai cittadini”.
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Il ponte del diavolo, come lo hanno chiamato alcuni cittadini di Avenza, deve essere collaudato. "Ponte di via Menconi chiuso per collaudo dalle 8 alle 14. Domani, mercoledì 7 aprile 2021, il ponte di via Menconi resterà chiuso al traffico veicolare e pedonale per consentire le operazioni di collaudo della infrastruttura" fanno sapere da Piazza Due Giugno. Nel frattempo però, notano con curiosità e disappunto alcuni cittadini, il ponte era stato aperto al traffico. Dei lavori di rifacimento e un progetto destinati a suscitare malumori nei cittadini sin dall'inizio e fino alla fine, collaudo incluso.
Ma il collaudo da parte dei tecnici non è l'unico che deve essere approntato. L'altro collaudo è quello a sirene spiegate che dovrà sperimentare l'ambulanza della Pubblica Assistenza di Avenza che ha sede in via Luni, proprio in una piccola strada parallela di via Menconi, dove sorge il ponte. In caso di emergenza con intervento richiesto su Carrara, infatti, l'ambulanza imboccava di solito via Argine sinistro e si infilava su via Menconi svoltando a sinistra: attraversava quindi il ponte per mettersi sull'altra corsia in direzione Avenza Centrale e percorreva quindi il ponte. Proprio questo angolo, posto alla giuntura tra via Argine sinistro e via Menconi, alla base del ponte, era stato oggetto di dibattito durante gli incontri dell'estate scorsa, quando gli avenzini scoprirono che il ponte sarebbe stato chiuso di lì a pochi giorni per i lavori di rifacimento, adirandosi con l'Amministrazione per la tempistica dell'avviso che per loro cadeva come un fulmine a ciel sereno e adirandosi anche perché, nel prendere visione del progetto per la prima volta, constatavano una serie di criticità che lo rendevano, a giudizio dei tanti, impraticabile. Tra queste criticità c'era appunto l'angolo di via Argine sinistro con il ponte Menconi. Dopo gli incontri tra Regione, Comune e cittadini, il Comitato del ponte nel frattempo creatosi, assieme alla Proloco, i cittadini riuscirono a ottenere alcune modifiche tra cui l'arrotondamento dello spigolo della curva di via Argine sinistro: cosa assolutamente necessaria, come ci spiega Massimiliano Beatrizzotti responsabile della Pubblica Assistenza di Avenza, altrimenti l'ambulanza non avrebbe più potuto svoltare sul ponte verso Avenza Centrale, guadagnando così preziosi minuti nella corsa a sirene spiegate.
"La pendenza ostruisce la visuale-ci fa notare Beatrizzotti quando gli chiediamo un parere-dobbiamo ancora provarla ma il ponte è un bel dorso d'asino. Non vedi l'ambulanza dov'è se non quando hai svalicato il ponte, ma nel frattempo potresti trovartela davanti. Le macchine che transitano verso Massa, prima di svalicare il ponte sentono le sirene ma non possono vedere dov'è l'ambulanza-continua a spiegare il responsabile della Pubblica Assistenza che l'estate scorsa, durante gli incontri dei cittadini, aveva messo in guardia che se il progetto fosse stato realizzato così come previsto, c'era il pericolo che la Pubblica Assistenza sarebbe stata costretta eventualmente a cambiare sede per via di quell'angolo troppo duro che non avrebbe permesso al mezzo di soccorso di svoltare-la curva è stata addolcita e a occhio e croce direi che l'ambulanza può curvare-ha quindi aggiunto Beatrizzotti- ma il problema è che non si vede cosa arriva di là dal ponte: prima il ponte era più basso, ora invece per vedere cosa arriva devi andare in cima. Del resto passare da lì ci mettiamo un minuto a raggiungere la parte nuova di Avenza, mentre passare da via Covetta, viale Pucciarelli e poi viale Europa è molto più lungo".
Non solo, Beatrizzotti evidenzia delle criticità anche nel caso in cui l'ambulanza debba svoltare a destra verso Avenza vecchia:"Quando bisogna svoltare a destra bisogna giocare sulla velocità perché non vedi chi sta arrivando e chi arriva ha il diritto di precedenza-ci dice per poi ringraziare-sono stati fondamentali per ottenere l'addolcimento della curva gli incontri ottenuti con la Regione e va riconosciuto il merito a Proloco, Parrocchia e Comitato del ponte che hanno spinto per questa importante modifica".
Renzo Cantarelli, uno dei membri del Comitato del ponte, aggiunge una nota importante:"A parte il pericolo del disabile in carrozzina che per attraversare davanti al bar ha la visuale ostruita dal muro, va anche detto che le vetture che arrivano da Avenza vecchia devono fare la curva e devono accelerare per affrontare la pendenza: anche loro si potrebbero trovare davanti, fatta la curva e in velocità, il mezzo di soccorso. Ci vorrebbero dei rallentatori prima della curva, ma anche dopo, per evitare che dopo il primo rallentatore la macchina recuperi la velocità per fare la pendenza. Io comunque-ha insistito Cantarelli-continuo a sostenere che questo ponte sia pericoloso".
Anche Claudio Poletti della Proloco non lesina commenti sulla praticabilità del ponte:"Quelle travi sul ponte sono invasive alla vista, bisogna prestare la massima attenzione. Dove le trovi altre travi portanti così? Ormai ci sono altre tecnologie!-si sfoga, per poi sottolineare-i cittadini hanno dimostrato cosa vuol dire Democrazia: con la forza della parola, della persuasione e della pazienza sono riusciti a fare due o tre modifiche che hanno reso più fruibile il ponte. Il progetto-ricorda Poletti- venne presentato all'Amministrazione comunale e agli altri enti preposti nel 2017 dopodiché c'erano 60 giorni di tempo per presentare osservazioni che nessuno presentò: tutti firmarono. Eppure il progetto era nato scellerato: il marciapiede lato monti in origine era chiuso e noi lo abbiamo chiesto aperto, l'altro marciapiede lato mare, abbiamo chiesto venisse allargato e reso meglio transitabile e poi quella curva da affrontare per le ambulanze era un problema. Certo-ha concluso-se non fossero stati così rigidi e ci avessero concesso di alzarlo 20 cm in meno, questa pendenza non ci sarebbe. Noi comunque ci siamo comportati da cittadini normali e civili e abbiamo dimostrato di avere ragione".
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