Politica
Entrata in Retiambiente esaltata da Arrighi e Orlandi, poco apprezzata da opposzione e anche dal Pd: per il consigliere 5 Stelle Martinelli è un tentativo puerile di cercare consensi
Il consigliere dei 5 Stelle, Matteo Martinelli torna ad attaccare la giunta Arrighi sull'entrata in Retiambiente: "Ci troviamo di fronte all'ennesimo puerile tentativo del sindaco…

Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

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"Quello dell'assessore regionale Spinelli è stato un vero e proprio sgarbo istituzionale nei confronti del sindaco di Massa Persiani, tra l'altro, anche delegato dell'Anci regionale per Politiche abitative ed ERP. L'assessore si è presentata a Massa visitando Noa e Rsa Regina Elena, affrontando temi caldi della sanità per quella zona senza neppure interessare il primo cittadino. I problemi si affrontano partendo dal territorio, un assessore regionale rappresenta tutti al di là di ogni appartenenza politica". Così il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Vittorio Fantozzi.
"Ancora una volta si dimostra come la Regione abbia davvero poco a cuore il nostro territorio e la salute dei suoi residenti. Avrebbe potuto affrontare con il sindaco le problematiche del territorio ma, evidentemente, prendiamo atto come alla Giunta regionale, al Presidente Giani, all'assessore Spinelli e al Pd non interessino i problemi della nostra zona. Speriamo ne prendano atto anche i cittadini massesi" sottolinea Marco Guidi, Coordinatore di Fratelli d'Italia per la provincia di Massa Carrara.
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Antonella Gramigna, responsabile di Forza Italia Toscana dipartimento Made In Italy, in comunicato, critica la decisione delle Ue in merito alla possibilità di includere alcune norme, che permetterebbero, di fatto così, l'ammissione delle etichette DOP e IGP, anche ai vini cosiddetti "dealcolati", cioè quelli privati dell'alcol durante il processo di produzione.
"Dopo il via libera alle pietanze a base di insetti - dice - ecco che l'Ue intende togliere la qualità del nostro vino, famoso nel Mondo, per il tanto lavoro che c'è dietro, ricerca e dedizione continua, oltre che ingenti investimenti da parte delle imprese agricole, introducendo anche il vino "analcolico". Perché? Il tutto, sembra, al fine di rendere più percorribile e sostenibile la nostra dieta, perché l'alcool fa male, ma tutto fa male se ne viene abusato il consumo".
"Questa decisione - prosegue - se verrà davvero portata fino in fondo, danneggerà ulteriormente le produzioni e le qualità del nostro #Madeintuscany e #MadeinItaly, regione e paese dalle grandi e pregiate case vinicole, e di tanti piccoli produttori, connotati da grande serietà e passione:un inganno per i consumatori, ed un danno per le nostre imprese agricole, ma non solo, che si vedranno costrette a snaturare così un prodotto che di " vino" non avrà praticamente più niente. Una vera follia, quella di distruggere l'agroalimentare italiano, uno dei comparti trainanti della nostra economia, già duramente provata da questo ultimo anno e dalla minor esportazione, e per il quale siamo invidiati e copiati in tutto il mondo. Il rischio non è solo di avere, come lo sarebbe, un prodotto di pessima qualità, ma anche di favorire contraffazioni e diffusione del fake wine".
"Il nostro compito politico adesso - conclude - è di contrastare fortemente questa decisione e di puntare più su educazione alimentare e stili di vita, corretti. Il Dipartimento Made in Italy Forza Italia Toscana, seguirà attentamente la questione e chiede direttamente ai rappresentanti UE di intervenire"
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Un progetto molto discusso, quello della realizzazione di un'idrovora sulla foce del fosso di Poveromo. La Lega di Massa non resta in disparte e ne chiede una rivisitazione.
"Al momento risulta un'installazione impattante, che spezza la linea di costa e divora più della metà di spiaggia libera esistente. Ciò che stupisce è che la Regione tenti di realizzare un'opera in evidente contrasto con le stesse norme di tutela ambientale e paesaggistica da lei stessa emanate - incalzano - Vorremmo ricordare norme del PIT sulla conservazione del patrimonio costiero di valore storico e identitario e le relazioni figurative tra insediamenti costieri, emergenze architettoniche, naturalistiche e il mare, nonchè quelle sulla salvaguardia dei varchi di accesso e delle visuali verso il mare dai viali litoranei".
Si tratta dunque di una mossa "paradossale", stando alle parole della Lega: "Realizzando un'opera in cemento armato, a pochi metri dalla linea di costa, verrebbe occluso uno dei pochi coni visivi ancora naturali che dal lungomare consentono di vedere il mare. Ricordiamo che la Regione Toscana è sempre scrupolosa nel far osservare, giustamente, a enti pubblici nonché privati, la normativa contenuta nel PIT che regola la tutela dell'ambiente e del paesaggio, non curandosi dell'aggravio che pesa su loro stessi nel dimostrare di svolgere la loro attività in maniera ecosostenibile e non impattante - continuano - È pacifico che questo atteggiamento sia poco rispettoso verso chi, enti pubblici o privati che siano, non possono sottrarsi alla normativa vigente. Sono decenni che il nostro territorio ha seri problemi di rischio idrogeologico e per questo sono necessarie opere che contribuiscano a contenere questa problematica. Non per questo si può vanificare gli sforzi sopportati da istituzioni locali e attività private per osservare quella normativa regionale che la stessa Regione all'occorrenza disattende, oltre che privare oggettivamente i cittadini di un patrimonio naturale e paesaggistico che non potrà più essere restituito".
La rivisitazione del progetto, dunque, come unica strada: "Non è credibile che l'unica posizione idonea per la struttura sia sull'arenile e a pochi metri dalla linea di costa e che non si possa costruire il fabbricato a monte del viale lungomare. Chiediamo approfondimento sulle soluzioni progettuali che riguardano i materiali con cui vengono realizzati gli argini che ora sono previsti, nel tratto a monte del viale lungomare, con materiali meno impattanti come sassi e pietrame e, nel tratto sull'arenile, in cemento armato - concludono -Analizzando la documentazione si capisce che i fotoinserimenti e i render non rispondono alla realtà e rappresentano il fosso in maniera sovradimensionata anche rispetto ai momenti di massima portata. In questo modo si teme che non ci si sia resi conto dell'effettivo stato dei luoghi e dell'impatto dell'opera sulla costa".
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Forza Italia Massa si oppone al luogo scelto dall'amministrazione per la collocazione del bagno pubblico in piazza Pellerano, ritenendolo il meno opportuno e un danno agli alberghi ed attività commerciali.
"Abbiamo incontrato le parti interessate e l'amministrazione in maniera leale e collaborativa, ma dopo un mese di silenzio non ci resta che schierarci con i cittadini prendendo posizione pubblica e chiedendo una diversa collocazione dei servizi igienici - incalzano - Abbiamo chiesto all'assessore e al sindaco di non iniziare l'opera in quando abbiamo protocollato una mozione da discutere in consiglio per chiedere di spostare il manufatto dall'altro lato della piazza". Si ai bagni pubblici, ma non il quel preciso posto è dunque il pensiero di Forza Italia. "La comunità si sente danneggiata e quindi riteniamo opportuno il livello accesso agli atti di tutti i documenti inerenti al progetto - continua il coordinatore Domenico Piedimonte -Sono poi saltate fuori questioni talmente imbarazzanti da spingermi a chiedere ai consiglieri Stefano Benedetti, Pier Giuseppe Cagetti, Giovanbattista Ronchieri e Antonio Cofrancesco di trasformare la mozione presentata ad aprile in una proposta di delibera comunale. In questo modo, verrà meno anche il passaggio in commissione lavori pubblici che fino ad oggi non ha facilitato l'arrivo della discussione in riunione d'assise".
Un progetto che avrebbe un grosso impatto, stando alle parole di Forza Italia: "Il sindaco Persiani si è recato in piazza Pellerano per un confronto. Poi si è riservato 24 ore di tempo per consultarsi con gli uffici e dopo 48 ore è tornato in piazza con le ruspe. Le motivazioni sono sicuramente frutto di quanto rappresentato dagli uffici, cioè che il progetto di riqualificazione della piazza era stato approvato così e che essendo inserito nel piano delle opere triennali non poteva essere modificato - prosegue Piedimonte - Gli stessi concetti sull'impossibilità di spostare di 50 mt la collocazione del gabinetto pubblico sono stati esposti in consiglio comunale dall'assessore Marco Guidi in risposta alla minoranza che anch'essa chiedeva lo spostamento degli stessi. Almeno nel lato opposto della piazza. Ora, che finalmente possediamo l'intero progetto e l'iter che ha seguito, chiediamo chiarezza sulle autorizzazioni".
Non finisce qui, l'opposizione incalza sull'approvazione dei costi di realizzazione e sulla recinzione: "È previsto un costo di cinque mila euro più 25 mila per le opere edili connesse, tra cui le recinzioni e allora vorremmo capire perché se il progetto di riqualificazione prevede sia il gabinetto che la recinzione è già stato annunciato che la recinzione perimetrale non si farà - concludono - Siamo contenti di essere stati ascoltati almeno in merito alla richiesta di non effettuare la recinzione perimetrale della piazza. Abbiamo suggerito di ricollocare le siepi di pittosforo dov'erano mancanti, al posto della cancellata di oltre un metro. Con un risparmio di circa 20 mila euro. Se si è potuta rivedere la parte più importante e costosa del progetto perchè l'assessore continua ad affermare che i nostri suggerimenti e quelli dei cittadini in merito allo spostamento del gabinetto pubblico non possono essere accolti? E' vero che sono già stati effettuati gli scavi del bagno, ma poiché se ne risparmiano sulla cancellata perimetrale 25, allora lui, prima che il consiglio comunale, potrebbe ravvedersi e portare pace nella coalizione e nella cittadinanza".
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Antonella Gramigna, responsabile del dipartimento Forza Italia Toscana, si è collegata con l'Argentina, per intervenire a favore del #Madeinitaly, e iniziare una collaborazione proficua per rilanciare il settore.
L'invito a partecipare al primo di numerosi futuri incontri, dalla "Cooperativa Agenda 2030" con sede legale a Bolzano, ma che in Argentina lavora con varie istituzioni locali e nazionali e da Gustavo Velis, docente universitario, che ha lanciato un forum per l'agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La prima conferenza è partita da Iguazu, città famosa per il suo patrimonio che riguarda il parco più importante dell'Argentina e le sue note cascate: il consiglio comunale di Iguazu ha approvato l'adesione all'agenda 2030, ed alla conferenza internazionale hanno partecipato, i rappresentanti delle amministrazioni locali e professionisti del settore turismo e agricoltura.
Dall'Italia, oltre ad altri, Gramigna, in quanto responsabile del "Made in italy", ha sottolineato l'importanza di ripartire dal valore dell'Italia, dei suoi prodotti, delle Pmi, l'artigianato, l'arte: "Così come - afferma la Gramigna - per la sostenibilità e nel rispetto della qualità, bisogna educare la società sia ad una sana alimentazione e stili di vita, che all'uso di prodotti di qualità, e non fake. Il rischio esiste, a causa di questo terribile anno di pandemia, e bisogna sostenere la nostra autenticità. Un punto di partenza, questo, per l'inizio di una relazione politica estera, per perseguire sempre più l'obiettivo di un turismo sostenibile, del sostegno al made in italy, che lo comprende, attraverso l'educazione, e tutto ciò che è valore dei prodotti autentici."
Gli incontri proseguiranno, con molti comuni dell'Argentina, paese dove l'Italia è presente e stimata per le sue qualità.
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E' Lucian Martisca di Forza Italia a puntare i riflettori sulla problematica degli immobili comunali gestiti da Erp.
"Dopo svariate segnalazioni - esordisce - e dopo aver riportato il tutto all'amministrazione, è il momento di intervenire e porre fine a questo problema che ormai interessa diverse famiglie".
"La problematica solleva sugli immobili comunali gestiti da Erp in relazione alla palazzina di Via Ordonez 56 - inclaza -, problematica non isolata ma comune a diverse realtà, mette in risalto come il rispetto della civile convivenza all'interno delle case popolari abbia la necessità di avere regole più ferree. Se da un lato può essere giusto, ed anche necessario, migliorare l'integrazione e la coesione sociale negli edifici di edilizia residenziale pubblica, da altro lato l'amministrazione Comunale, l'ente gestore, e tutti i soggetti interessati devono fare in modo che negli alloggi gestiti da Erp vi sia il rispetto in una convivenza pacifica e civile tra gli assegnatari. Non dobbiamo infatti dimenticarci che i diritti e i doveri devono essere uguali per tutti, tanto più quando si usufruisce di un bene pubblico, come appunto una casa popolare, deve è necessario rispettare il bene, ma anche le persone che condividono quello stesso bene".
"Ritengo sia necessario - afferma - che tutti i soggetti convolti, Amministrazione Comunale in primis, debbano necessariamente riscrivere le regole di convivenza civile in maniera chiara, e pretendere che ve ne sia il rispetto da parti di tutti per affermare appunto il principio di legalità e della coesione sociale. Si prende l'esempio di altre realtà, come il Comune il Firenze e Casa Spa, dove finanche hanno previste multe per promuovere tale rispetto. E' doveroso condannare quei comportamenti che denotano volontario disprezzo delle regole, rifiuto di integrazione e solidarietà o finanche volontà di prevaricazione nei confronti dei propri vicini".
"I soggetti interessati - conclude -, Amministrazione Comunale in primis, non faccia finta di nulla, ma si muovano per tutelare i soggetti che vivono nella legalità al più presto possibile e per prendere tutti i provvedimenti opportuni, finanche l'allontanamento dall'abitazione, per coloro che, della legalità, danno prova di menefreghismo".
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"La spiaggia ha bisogno di eroi: è questo il messaggio che abbiamo lanciato dalla costa apuana la mattina del primo maggio trascorrendo qualche ora con la Scuola Italiana Cani di Salvataggio - SICS: una realtà che da anni opera a livello nazionale per addestrare gli amici a quattro zampe in questo importantissimo compito affiancando spesso protezione civile e guardia costiera".
Lo scrive l'europarlamentare Susanna Ceccardi, che accompagnata da Filippo Maturi, responsabile nazionale per la Lega del benessere degli animali, da Manfredi Potenti e dal sindaco di Massa Francesco Persiani, ha partecipato ad una esercitazione della Sics a Marina di Massa.
"E' bellissimo - spiega Ceccardi - vedere con i propri occhi il rapporto speciale tra questi amici a quattro zampe e i loro proprietari: la scorsa estate grazie al loro intervento sono state salvate ben sette persone. Voglio ringraziare Salvo Gennaro, che della scuola è l'anima ed il motore per questa bellissima opportunità, oltre che tutte quelle amministrazioni comunali che con associazioni di questo tipo collaborano ogni giorno per migliorare la sicurezza di tutti i cittadini e turisti che scelgono di trascorre la stagione estiva sulle nostre bellissime coste".
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"I sopralluoghi delle autorità devono servire ad accelerare i tempi della ricostruzione e non rimanere fini a se stessi. Ad oltre un anno di distanza dal crollo, vanno a rilento i lavori per ricostruire il Ponte di Albiano Magra. Residenti, attività commerciali ed economiche scontano isolamento e danni. Regione e Anas devono solo rispondere con i fatti, con il cantiere nell'alveo del fiume e con quello per le rampe sulla A12, che sono in grave ritardo. Le stime di fine lavori vanno al 2022, cittadini e imprese non possono aspettare ad oltranza" dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico in Consiglio regionale, che a tal proposito, in passato, ha già presentato un'interrogazione alla Regione.
"Finalmente il Presidente Giani viene in Lunigiana a rendersi conto della situazione, forse adesso stanno iniziando a muovere qualche sasso nel fiume. Tutte le istituzioni, Regione in primis, devono sollecitare il Governo ad intervenire con sollecitudine. Si tratta di un'opera fondamentale per la Lunigiana perché la collega con la Liguria, visto che è la nostra comunità a scontare tale pesante situazione. I collegamenti nella zona sono in ginocchio, le attività economiche di Albiano abbandonate a se stesse così come i residenti" sottolineano Marco Guidi ed Umberto Zangani, coordinatore e vice-coordinatore provinciali di Fratelli d'Italia.
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Massimiliano Bernardi, in un comunicato, prende di mira la situazione del traffico di biciclette a marina di Carrara: "La mobilità alternativa con le piste ciclabili attraverso l'utilizzo della bici - dice - è da sempre stata uno dei principali cavalli di battaglia dell'amministrazione 5 stelle. Nei fatti, però, oggi le piste ciclabili esistono per davvero perché lo sono diventate i marciapiedi di Marina ed è uno vero e proprio disastro".
"Gli spazi che dovrebbero essere destinati ai soli pedoni - continua - sono sempre più spesso utilizzati dai ciclisti che rendono pericoloso il passaggio delle persone soprattutto anziane. Una problematica, quella del mancato rispetto delle aree destinate ai pedoni, più volte denunciata dai cittadini che hanno puntato il dito sui mancati controlli da parte della polizia municipale. Niente in contrario alle piste ciclabili e agli estimatori della bicicletta, allo stesso tempo, non smetteremo mai di accusare i ciclisti che non rispettano le regole, i vigili urbani che sembrano disinteressarsi delle infrazioni commesse dai ciclisti e i nostri politici 5 Stelle che tutti presi dall'esaltazione delle ciclabili non vedono, talvolta in maniera omertosa, che ci sono persone, i pedoni, i cui diritti vengono calpestati da chi, spesso per ignoranza, quasi sempre per prepotenza, fa il "padrone" sul marciapiede".
"Chiedo al sindaco De Pasquale che essendo grillino dovrebbe avere dimestichezza con queste tematiche - prosegue - di mettere cartelli che vietano l' utilizzo dei marciapiedi alle biciclette, tra l'altro lo afferma il codice della strada e chi viola la norma rischia pertanto una multa. Le biciclette che il codice classifica come velocipedi, sono infatti considerati a tutti gli effetti dei veicoli, e l'art. 3 comma 33 del Codice della Strada dispone infatti che il marciapiede è quella parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni. Di conseguenza, se destinata ai pedoni, non può essere percorsa dalle biciclette. A meno che queste ultime non siano condotte a mano, usando la comune diligenza e la comune prudenza. Pensare che i nostri grillini, quando aspiravano ad amministrare il comune avevano persino un progetto per la realizzazione di un sistema organico di percorsi ciclabili comunale che doveva partire sul recupero ciclo-pedonale del tracciato della ex FMC da S.Martino ad Avenza, il marciapiede est del Viale xx Settembre, gli argini del Carrione da Avenza a Marina, i viali a mare e la via del Muraglione. Naturalmente non hanno realizzato un bel nulla ed il progetto è rientrato nella sterile ed inesauribile propaganda".
Donatella Beneventi
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La Sezione Mazzini di Massa del Partito Repubblicano interviene sui lavori di sistemazione idraulica proposti per il Fosso Poveromo, che consisterebbe in una risistemazione con tombature e d adeguamenti idraulici che non stravolgano il corso d’acqua, ma anche una nuova rete di drenaggio acque.
“Il Fosso Poveromo – spiega PRI Massa- è un piccolo fosso di bonifica, che drena le acque di falda di un limitato territorio di pianura e che storicamente, a differenza dei corsi d’acqua ad esso limitrofi, come Canalmagro e fosso del Sale, non ha mai creato seri problemi ad eccezione di limitati allagamenti dovuti al ristagno e alle tombature esistenti nel tratto a monte di via delle Macchie”.
“Un’ idrovora delle dimensioni come da progetto – asserisce- è non solo sovradimensionata rispetto ai volumi in questione, ma costituisce anche una “soluzione” assolutamente inadeguata a risolvere le reali criticità idrauliche del territorio ben note da tempo”.
“Gli ingenti fondi necessari a tale inutile e dannoso lavoro proposto – conclude il partito- potrebbero essere più utilmente destinati all’area del sistema del reticolo fosso Fescione - Fosso del Sale, bonificando l’area della Buca degli Sforza quale cassa di laminazione naturale di tale sistema idrico”.
- Al via raccolta firme per registro tumori
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- Bagarre in consiglio a Massa, Pd abbandona l'aula: "Stravolto il regolamento"
- Bernardi: "La Torretta della Padula è diventato rifugio di un senza tetto"
- Rifondazione: "Perché il 25 aprile è il simbolo della libertà"
- Bernardi: "Neo impiegato al settore sport si licenzia: problemi con l'assessore?"
- Riccardo Nencini a Carrara per conoscere e sostenere i progetti di Fondazione e Accademia
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- Associazioni ambientaliste: “Urgente un processo partecipativo riguardo al progetto di Poveromo”
- FI: "Stop alle ruspe in piazza Pellerano"


