Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

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La notizia è ancora a livello di voci, ma le fonti sono autorevoli: la new entry nella segreteria del Pd carrarese è Thomas Santi Cassani, l’ideatore del progetto del parco inclusivo per bambini disabili diventato oggetto di un disegno di legge del Senato.
Il primo passo verso il rinnovamento del PD locale parte quindi da un volto noto, soprattutto, per il grande impegno nel sociale. Thomas Santi Cassani è consigliere dell’Avis Carrara sin dal 2015 ed è stato fautore ed organizzatore di moltissime iniziative benefiche volte a sensibilizzare sul tema della donazione del sangue. Ma il suo impegno più grande, negli ultimi anni, accanto al lavoro di esperto di marketing e alla collaborazione con la moglie Margherita Ruggiero nell’agenzia di pubbliche relazioni Seo360, è stato quello di mettere a punto il progetto del parco inclusivo: una serie di strutture che permettano la fruizione del gioco all’aria aperta anche ai bambini portatori di handicap. “Un parco per tutti”, il progetto di Cassani, è risultato vincitore del concorso indetto nel 2018 da Radio 105 ed ha attirato l’attenzione dell’allora ministro per la famiglia Lorenzo Fontana, che fece arrivare al manager carrarese i suoi complimenti. Il progetto del parco inclusivo è diventato, poi, una realtà da realizzare sul territorio locale ed anche il modello inserito nel disegno di legge presentato dai senatori Bottici, Gallicchio, Puglia, Ortis, Angrisani, Lanzi, Trentacoste, Pirro, Corbetta, Romano, Mollame, Urraro, Lannutti, Fenu, Taverna, Fede, Lupo, L’abbate, Anastasi, Di Girolamo, Maiorino e Donno.
Per Thomas Santi Cassani è quindi arrivata l’opportunità di impegnarsi nella politica attiva grazie al Pd di Carrara che ha apprezzato proprio il percorso fatto nel sociale e che ha deciso di affidare a lui proprio questo settore così delicato auspicando la decisiva svolta che esca dalle logiche utilitaristiche del partito e che si rivolga, veramente, all’ascolto delle problematiche della città.
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Era la numero 60: la linea serale che da Massa centro portava a Marina dopo le 20,30 scendendo lungo viale Roma e che da alcuni non esiste più, soppressa da Ctt Nord gestore del trasporto pubblico locale. Moltissimi i disagi e le lamentele degli utenti in merito a questa decisione resa ancora più impopolare per il fatto di essere nella stagione estiva, cioè nel periodo in cui maggiormente quel servizio è richiesto.
A segnalare la gravità della situazione è stato il presidente del consiglio comunale che ha ricordato, accanto ai disagi subiti dai turisti, quelli pesantissimi patiti dai residenti.
“I normali cittadini - ha detto Benedetti - non possono più usufruire dei servizi basilari per spostarsi, perché CCT Nord ha ulteriormente tagliato le corse, stavolta quelle davvero strategiche, come la linea 60 che dalle 20.30 non transita più da Viale Roma. Di questo fatto siamo stati informati ieri pomeriggio da alcuni residenti di un villaggio popolare densamente abitato , i quali,tra l’altro, ci hanno fatto presente che giovani, persone anziane e portatori di handicap, che non possono muoversi con i mezzi propri, non hanno la possibilità di raggiungere Marina, anche solo per fare due passi sul pontile o per andare a mangiare una pizza. Insomma, i residenti di viale Roma, sono praticamente isolati dal resto del territorio, senza contare che in questo modo, si incentiva l’uso delle auto con conseguente aumento del traffico e dell’ inquinamento atmosferico.” .
Benedetti ha fatto presente che il servizio era stato già ridotto pesantemente a causa della pandemia ed ha segnalato come la stessa decisione di sopprimere le corse serali dal centro al litorale sia stata messa in atto anche a Carrara e che è stata eliminata anche la linea che collega le due città.
“Attualmente il servizio complessivo in termini percentuali, è praticamente sotto il 92 per cento – ha aggiunto Benedetti - .Quindi un servizio pubblico carente ed insoddisfacente per la popolazione che ha visto venir meno le garanzie date fino ad oggi di un potenziamento delle linee. In questo momento in Regione, per motivi elettorali, qualcuno sta avanzando proposte varie sulla qualità del servizio mentre il rischio reale è che le conseguenze siano pagate in modo concreto dai cittadini massese e principalmente da quelli residenti in viale Roma. Questa è una situazione che ci ricorda ampiamente i disservizi e gli isolamenti di popolazioni governate dai comunisti, tipo la ex Germania dell’Est. In tutto ciò la Regione ha le sue responsabilità e ci farebbe piacere ascoltare nel merito il candidato alla Presidenza Regione Toscana del Centro Sinistra, il quale, non ha finora espresso un giudizio sulla qualità del trasporto pubblico, forse per evitare attacchi ed essere messo in forte difficoltà.” Benedetti ha annunciato la partenza imminente di una raccolta firme per protestare contro la gestione del trasporto pubblico e per richiedere una urgente revisione delle linee del nostro territorio, affinché il servizio sia reso più efficace ed efficiente.
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Il sistema di vigilanza con gli steward per le spiagge libere del comune di Carrara funziona solo nei weekend ma, proprio nel momento in cui c’è il maggior numero di accessi per l’arrivo di turisti da fuori città, diventa inefficiente per il numero esiguo di addetti rispetto agli utenti. La suddivisione in stalli impedisce il passaggio dei venditori ambulanti che finiscono per transitare solo sulla battigia dove già si accalcano i molti bagnanti del sabato e della domenica, facilitando la possibilità che si creino assembramenti. Questo il quadro della situazione delle quattro spiagge libere cittadine, Fossa Maestra, Idrovora, Rotonda e Bau beach descritta da Nicola Pieruccini, commissario comunale Lega Salvini Premier, che ha deciso di rivolgersi direttamente al prefetto con una lettera aperta. Pur ringraziando la prefettura per l’impegno profuso nei mesi cruciali della pandemia, Pieruccini ha ricordato che la battaglia è ancora in corso e che è basilare per l’economia del territorio, già in grande sofferenza, la dimostrazione del senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni volta ad evitare l’insorgere di nuovi focolai.
“ Questo non sembra accadere nel caso delle spiagge libere del comune di Carrara, dove il numero di steward risulta particolarmente ridotto e i controlli della Polizia Municipale del tutto assenti. – ha esordito Pieruccini nella sua lettera al prefetto - In questi arenili nessuna ordinanza anti-Covid è stata ad oggi applicata e rispettata. Se la situazione è particolarmente critica nei giorni feriali nei quali non esiste alcuna vigilanza, nel fine settimana rischia veramente di diventare esplosiva per il rilevante afflusso di turisti dal nord Italia che hanno accesso alle spiagge senza alcun tipo di controllo e prenotazione.”. Pieruccini ha anche ipotizzato un possibile scenario di protesta da parte di color che nei weekend restano esclusi dalle spiagge libere per overbooking, valutando l’eventualità di grossi problemi di ordine pubblico. Da qui la richiesta di Pieruccini: “ Chiedo la convocazione di un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica con la partecipazione di tutti i comuni della costa e delle associazioni di categoria, per approfondire l'argomento e trovare le giuste soluzioni a una situazione che rischia di diventare esplosiva, ricercando tutte le soluzioni previste dalla legge al fine di tutelare la salute delle persone, i beni pubblici e le relazioni sociali, senza i quali il lavoro, l'economia e l'imprenditorialità locale non possono ripartire e trasformarsi in progresso.”.
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L’uso del parcheggio tra viale Colombo e via Werther Cacciatori, a pochi passi dagli stabilimenti balneari di Marina di Carrara, come un’area da campeggio, purtroppo ha una storia lunga di anni e di tentativi falliti di porvi rimedio. Ogni estate si ripropone lo stesso problema: camperisti incivili che piazzano i propri camper nel parcheggio riservato alle auto dei bagnanti e che vi soggiornano come se quello fosse uno spazio attrezzato per i camper. E ogni estate, puntuale, arrivano le lamentele dei residenti e dei turisti che vorrebbero usufruire del parcheggio. A farsi portavoce dell’ennesima protesta è stato Lucian Martisca, coordinatore di Forza Italia Giovani, che ha fatto un sopralluogo verificando la presenza di una dozzina di camper disposti anche trasversalmente ad occupare più parcheggi contemporaneamente. “I proprietari di questi camper – ha detto Martisca - sembrano del tutto estranei alle regole della strada e delle leggi riguardanti l’occupazione del suolo pubblico visto che non rispettano norme come : spegnere generatori di corrente, non occupare marciapiedi, non usare piedini di stazionamento e non disporre al di fuori del mezzo tavoli, sedie, sgabelli ed altri oggetti simili.”. Martisca ha fatto anche notare l’apparente disinteresse dell’amministrazione nei confronti del malumore dei residenti Carrara che spesso non riescono a trovare parcheggio e sono obbligati a lasciare i mezzi a centinaia di metri dal loro stabilimento balneare ed anche che i proprietari dei camper non pagano nessuna tassa per l’occupazione del suolo pubblico.
“Il parcheggio in via Wherter Cacciatori è in condizioni disastrose – ha concluso Martisca - ed è un vero e proprio pericolo per chiunque passi in quella zona con qualsiasi tipo di veicolo, fuoristrada compresi. Vi sono vari precedenti di incidenti dovuto all’asfalto dissestato anche in via Genova per cui riteniamo opportuno segnalare al sindaco di Carrara questa zona tanto frequentata quanto insicura, prima che succeda un altro guaio. Il sindaco si era difeso, giorni fa, dicendo che c’è poco da fare e che le risorse solo limitate. Noi invitiamo l’amministrazione a stanziare con urgenza dei fondi per mettere in sicurezza le nostre strade piuttosto che impiegarli in progetti inutili come le palme in Viale Cristoforo Colombo.”.
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La giustificazione delle carenti risorse nelle casse comunali che avrebbero impedito la manutenzione delle radici dei pini – causa di un grave incidente per il quale una ragazza carrarese è ricoverata all’ospedale di Pisa Cisanello – non è piaciuta affatto al coordinamento comunale di Italia Viva che l’ha bollata come “ inqualificabile e irricevibile” e assolutamente insufficiente ad assolvere il sindaco dalle sue oggettive responsabilità.
“La giustificazione non regge – ha detto Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva - perché, quando l’assessore Andrea Raggi decise di tagliare i Pini di Viale Colombo, senza che vi fosse urgenza e rovinando definitivamente l' immagine del nostro litorale , gli oltre 800 mila euro necessari per quella operazione, De Pasquale li ha trovati eccome. La striscia d’asfalto di via Genova piena di avvallamenti per le radici dei pini e non di buche ma di vere e proprie voragini, era già stata segnalata dai cittadini come “campo da guerra “. Per di più, esattamente un anno fa, sempre in Via Genova un ramo di pino di grosse dimensioni si era abbattuto su una bancarella allestita in occasione del mercato, ma l’assessore Andrea Raggi non era intervenuto per mettere in sicurezza la zona perché all’epoca era più interessato a radere al suolo i pini del lungomare.”.
Volpi ha ricordato che nei tre anni di amministrazione 5 stelle l’asfalto gibboso e le radici degli alberi che modificano le carreggiate in maniera significativa e che hanno reso «impercorribili» molte zone di Marina, sono state lasciate nel dimenticatoio per incuria.
“ La lagnanza nel piangere la miseria del bilancio – ha aggiunto Volpi - la dice tutta sulla pochezza del primo cittadino che , nonostante il gravissimo incidente occorso alla ragazza in motorino e le manifestazione di insofferenza e di protesta da parte dei cittadini che si sono lamentati per le carreggiate dissestate, ignora forse che le amministrazioni pubbliche devono rispondere dei danni causati, se la circolazione è messa a dura prova dalla scarsissima manutenzione delle strade. Il sindaco ignora anche che le scelte politiche della sua amministrazione hanno investito ben pochi finanziamenti sulla manutenzione delle strade, tranne che per i progetti di Marina est e Carrara est finanziati con il Bando delle Periferie dell’amministrazione precedente e che condizioni di maggiore sicurezza e di controllo avrebbero probabilmente evitato quell'incidente.”. Volpi ha citato come esempio del controllo carente sulla manutenzione stradale il fatto che la Polizia Municipale abbia posto solo ieri, dopo l’incidente, la segnaletica di pericolo che delimita le zone a rischio. “ Vi sono varie situazioni di pericolo – ha continuato Volpi - che possono essere evitate mediante accorgimenti a costo zero o quasi, se soltanto qualcuno dei nostri amministratori fosse più accorto e responsabile. Italia Viva vuol sottolineare a questo punto che per i comuni è obbligatorio dotarsi di un Piano del Traffico Urbano e cioe’ di un piano "finalizzato ad ottenere il miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale”. Nella pessima gestione grillina della città abbiamo assistito invece ad una mancanza di un piano ad hoc ed al peggioramento sia della manutenzione del manto stradale, sia della pulizia, negli sfalci e nella potatura di siepi ed arbusti da parte della Multiservizi Nausicaa. Italia Viva quindi dice basta ad un sindaco inefficiente che invece di prendersi le proprie responsabilità per non avere saputo programmare e mettere risorse nel bilancio per la manutenzione delle strade, si appella alla prudenza dei cittadini ed alle casse vuote del comune.”. In conclusione Volpi ha fatto gli auguri alla ragazza per un pronto recupero ed ha ribadito che il suo caso rientra perfettamente nella responsabilità del sindaco che non avrebbe adottato tutte le cautele ed i provvedimenti di legge atti a tutelare i fruitori delle strade pubbliche nonostante avesse ricevuto le opportune ed insistenti segnalazioni da parte dei residenti delle zone più a rischio.
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Un rendiconto di esercizio che registra un attivo di 45 milioni e 800mila euro e un fondo cassa di 12 milioni che si aggiungono ai tre presenti inizialmente. Questi i dati sul bilancio dell’amministrazione massese a due anni dall’elezione del centro destra alla guida della città pubblicati dallo stesso sindaco di Massa, Persiani sulla sua pagina facebook. Un risultatopositivo anche per il gruppo di Massa in Azione che, tuttavia, ha colto l’occasione per evidenziare decise critiche alla linea politica della maggioranza massese: “Sarebbe una splendida notizia se questo risultato fosse stato conseguito dopo aver riparato tutte le buche delle strade, messo in sicurezza il ponte di Trieste, messo in sicurezza e perfettamente agibili tutti gli edifici pubblici, aver reso funzionanti tutti gli impianti sportivi, piscina compresa, aver ridotto il numero di indigenti tra gli abitanti del comune, aver ridotto le imposte, aver riaperto il teatro Guglielmi e aver realizzato una delle migliori stagioni teatrali che il comune ricordi, aver risolto i problemi degli asili, del verde pubblico, dei parchi.
Un’amministrazione comunale non deve chiudere in attivo. Non ha bisogno di un avanzo consistente. Un’amministrazione deve investire, deve risolvere spendendo il denaro che i cittadini, tramite le imposte, versano. Quando si ha un risultato del genere, significa che non si è lavorato abbastanza, che non si è pensato e non si hanno idee e visioni di una Massa del futuro. Fino all’anno scorso l’amministrazione si è nascosta dietro le responsabilità di chi le ha preceduto, ha portato a termine i progetti dell’amministrazione Volpi, inaugurato il Palazzetto fatto da altri, inaugurato un parcheggio per tir, frutto di un accordo fatto da altri. Oggi abbiamo una città ferma, immobile.Certo, anche a causa del lockdown, ma non si possono sempre trovare scuse e scaricare su altro le proprie responsabilità.
Massa ha bisogno, più di altre zone della Toscana, di ripartire con più forza da questa crisi. Siamo su un baratro: negozi che chiudono, imprese a rischio, un turismo che stenta. Abbiamo bisogno di investimenti, non di soldi in cassa, che possono anche essere stati utili in questo periodo, ma che non sono stati utilizzati per dare un futuro ai massesi. Oggi più che mai abbiamo bisogno di idee e di collegialità, della partecipazione di tutti quelli che hanno a cuore l’interesse della comunità e non solo quelli dei propri elettori. Abbiamo la possibilità di risistemare il vecchio ospedale per farne la sede della casa della salute utilizzando il MES, ma finirà che rinunceremo a queste risorse, presi tra le dispute tra usare il MES si usare il MES no, e si perderà una nuova opportunità, come le divisioni politiche e territoriali hanno fatto perdere la possibilità di avere la fermata del Frecciarossa a Massa.”.
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Non sarebbe ancora stata firmata la convenzione per la sorveglianza del parco Puccinelli e di quello di villa Ceci a Marina di Carrara e, per questo motivo, i due principali spazi versi attrezzati per bambini risultano ancora chiusi al pubblico nonostante l’allentamento di tutte le misure restrittive causate dall’emergenza sanitaria.
E’ la spiegazione data dal consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, che ha aggiunto: “La manifestazione d'interesse per il terzo settore è scaduta il 22 Giugno e, sebbene già in ritardo rispetto ai tempi di riapertura dei parchi di altre città , da allora non si è saputo più nulla. Il decreto legge numero 33 dello scorso maggio aveva già predisposto la riapertura regolamentata di parchi e di giardini pubblici per la loro possibile frequentazione da parte di bambini con genitori o adulti familiari. A quanto pare il fatto che parchi e giardini pubblici rappresentino, oggi più che mai, una risorsa disponibile di grande importanza per tutti, sembra non essere rilevante solo per il sindaco di Carrara.” Bernardi ha parlato di “ solita totale mancanza di trasparenza e di responsabilità dei 5 Stelle a danno ai cittadini” e ha ricordato che la riapertura dei parchi rappresenterebbe un fatto positivo per la città e per il turismo e che è stata più volte richiesta anche da molti genitori.
“Per poter riaprire i parchi in sicurezza – ha continuato Bernardi – è necessario regolamentare le forme di accesso, le modalità' di controllo e verificare e mantenere precise condizioni igieniche degli arredi e delle attrezzature disponibili. Per questo l’amministrazione 5 Stelle ha deciso di tenere tutto off-limitts. L’amministrazione grillina si è dimostrata incapace dimostrato di mettere a disposizione personale per la realizzazione delle funzioni di sanificazione frequente delle superfici più toccate, almeno in modalità giornaliera, nè di far eseguire la supervisione sulle persone che accedono affinchè siano dotate di mascherine.”
Bernardi ha ricordato le condizioni di degrado in cui versano i due parchi di Marina, invasi da erbacce e ha dato la sua spiegazione al perché il sindaco continui a tenerli chiusi pur sapendo di violare la legge che li vorrebbe aperti: “ È chiarissimo: i parchi possono essere tenuti aperti ma il sindaco deve garantire l’incolumità dei frequentatori e deve prevedere l'accesso contingentato ed attenersi alle regole di manutenzione, sorveglianza e igienizzazione . Quindi è meglio che rimanga tutto chiuso.”
Bernardi si è detto convinto che la richiesta di chiarimenti sulla riapertura dei parchi avanzata al sindaco dai genitori residenti nella zona e la richiesta di un incontro col lo stesso primo cittadino cadranno nel vuoto e resteranno senza risposta. “Un sindaco responsabile, coraggioso e trasparente – ha concluso Bernardi - non dovrebbe aspettare di essere convocato dai cittadini, ma dovrebbe emanare un comunicato spiegando le ragioni del perché la manifestazione d’nteresse del 20 Giugno per la sorveglianza dei parchi non è andata a buon fine . Ricordiamo che i minori hanno diritti che devono essere rispettati , anche dagli amministratori, i quali hanno obblighi e doveri di cui devono rendere conto in caso di mancanze.”.
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Venne chiusa a marzo quando iniziò il lockdown come misura preventiva per il covid e a tutt’oggi ancora non è stata riaperta. Si tratta della delegazione comunale di Avenza per i servizi demografici distaccati che esiste da più di vent’anni e che serve una delle frazioni più popolose della città – circa ventimila abitanti - sulla quale pesa non poco il perdurare della chiusura. Identica sorte è toccata anche alla sede distaccata di Marina che, però, ha normalmente riaperto i battenti da tempo. A segnalare il diffuso malcontento degli avenzini è stata la consigliera del Pd Roberta Crudeli che ha messo in evidenza come in merito alla riapertura ci siano stati tentennamenti e ambiguità che non hanno portato alla conclusione auspicata dagli abitanti della zona, specialmente dagli anziani costretti a recarsi alla sede principale del comune a Carrara.
“Considerando che la fase acuta dell'emergenza sanitaria è al momento superata – ha detto la Crudeli - credo sia giunto il momento di riaprire la struttura al pubblico utilizzando le dovute precauzioni quali ingressi contingentati e su appuntamento, plexiglass, sanificazioni frequenti. È inoltre utile aprire quella sede anche per non intasare la sede comunale di Carrara e di Marina di Carrara.”. La Crudeli ha quindi rivolto all’amministrazione una richiesta di chiarimenti in merito alle riaperture di luoghi strategici per i cittadini come il distaccamento di Avenza e le biblioteche comunali, che rappresentano un luogo importante per gli studenti, e i giardini pubblici ricordando che rispetto a questi ultimi il gruppo del PD ha già sollecitato un intervento del sindaco sia sulla stampa, sia attraverso interrogazioni in consiglio comunale. La Crudeli ha anche avanzato il dubbio che la chiusura del distaccamento comunale di Avenza possa diventare definitiva ed ha invitato l’amministrazione ad intervenire tempestivamente per porre fine alle difficoltà arrecate alla cittadinanza assumendosi la responsabilità di decisioni che hanno effetti importanti sulla quotidianità delle persone.
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L’amministrazione comunale di Massa interviene in merito alle perdite d’acqua e ai problemi strutturali della piscina comunale annunciando un progetto di ristrutturazione e riqualificazione.
“Se la piscina comunale è momentaneamente chiusa – spiega l’amministrazione - è per motivi strutturali e di impiantistica che non consentono la funzionalità dell’impianto se non prima di aver effettuato una serie di interventi di manutenzione, già programmati, e non certo per noncuranza di questa amministrazione che invece vuole dare una sistemazione definitiva dopo decenni di assoluto disinteresse. Da una parte, l’amministrazione ha tutte le intenzioni di tutelare le attività e le associazioni sportive e, dall’altra, di far svolgere tali attività in tutta sicurezza. Le amministrazioni precedenti, fin dai primi anni 2000, hanno eseguito interventi per diverse centinaia di migliaia di euro, ma non risolutivi visto che le problematiche strutturali e di perdite di acqua hanno continuato a sussistere. L’amministrazione sta verificando anche le mancanze da parte dei gestori che, come da capitolato d’appalto, avrebbero dovuto regolarmente effettuare lavori di manutenzione”.
“A causa delle molteplici problematiche – afferma -, è stato pressoché impossibile procedere con una nuova gestione dell’impianto notatorio se non prevedendo un progetto per la completa ristrutturazione e riqualificazione sia della vasca interna sia di quella esterna da 50 metri che, pur essendo considerata olimpionica per le misure, non è idonea ad ospitare gare di livello regionale, nazionale o internazionale per mancanza di tribune, bagni, bar ed altri servizi”.
“Innanzitutto – sottolinea l’amministrazione -, è bene precisare che la piscina comunale di viale Roma è stata chiusa, come ogni altro luogo, durante il lockdown, periodo che ha coinciso con la scadenza della proroga di gestione alla società Sport Management spa. Alla società era stata proposta un’ulteriore proroga così da mantenere i servizi e la funzionalità dell’impianto non appena la struttura avesse potuto far ripartire i servizi, ma non è stata accettata perché in quel preciso momento non si avevano certezze circa i tempi e le modalità della riapertura della piscina. Ad ora, per una riapertura immediata sono, come detto, indispensabili lavori agli impianti da circa 50 mila che saranno appaltati la prossima settimana ed avranno una durata di circa un mese. Appena ristabilite queste necessarie condizioni di sicurezza, la piscina potrà essere riaperta con una gestione ponte, in attesa che sia definito il bando di partenariato pubblico privato per una ben più ampia ristrutturazione, riqualificazione e successiva gestione. Un percorso a lungo termine per dare servizi alla cittadinanza con l'ulteriore effetto di creare nuovi posti di lavoro ed anche garantire una maggiore capacità di ospitare eventi sportivi di rilievo. L'iter del bando è già stato avviato con la richiesta di manifestazioni di interesse ed ora l’amministrazione sta valutando le scelte progettuali”.
“L’amministrazione – conclude - crede nello sport e si sta impegnando per riqualificare le strutture lasciate negli anni al degrado. Non sorprende che certi politici tacciano la verità per nascondere le proprie omissioni dopo anni di disservizi e sprechi, come le copiose perdite di acqua della vasca esterna, mai riparate delle precedenti amministrazioni”.
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Verrà presentata stasera durante i lavori del Consiglio Comunale di Massa una mozione urgente che ha come oggetto la situazione dei lavoratori del Cup di Massa, Carrara e Lunigiana, da parte del Consigliere Comunale e capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese, primo firmatario, con l'adesione di tutti i gruppi consigliari di maggioranza, a partire dai capigruppo Nicola Martinucci (Lega), Matteo Bertucci (Lista Persiani) e Giovanni Ronchieri (Forza Italia), insieme alla Presidente della Commissione Sanità Eleonora Cantoni.
Ecco il testo della Mozione:
"Il Consiglio Comunale di Massa
Considerata
La giusta e sacrosanta mobilitazione dei lavoratori del Cup, in sciopero per la situazione precaria del servizio di prenotazione dell'Asl e, di conseguenza, del proprio futuro occupazionale;
preso atto
della situazione seguita al termine dell'appalto, delle intenzioni sfavorevoli che il nuovo vincitore della gara, il Consorzio Nazionale Sanitario (Cns), ha rappresentato all'Azienda Sanitaria ed ai Sindacati, secondo le quali i 108 lavoratori, alcuni in servizio ormai da vent'anni, non hanno conferme su monte orari, remunerazione, livello occupazionale e scatti di anzianità;
considerato che
i dipendenti dl Cup svolgono ormai da anni un ampio plus orario (coperto dall'Asl) rispetto al contratto di lavoro che, a quanto pare, no sarà più possibile con il nuovo appalto e quindi ne risulteranno penalizzati sia il servizio che i lavoratori;
preso atto che
nella Asl Nord Ovest alcune aree, come quella della vicina Versilia, i lavoratori del Cup sono dipendenti diretti dell'Azienda;
Considerato che
Per adesso alle parole di solidarietà della Regione Toscana è seguita solamente la Delibera n.852 che annuncia di dar mandato ad Estar di procedere verso un aumento del personale quando il problema, annoso, delle liste di attesa, non è certo il Cup.
Considerato altresì
che il Presidente della Regione Toscana non ha ancora evaso la richiesta di ben 17 sindaci della nostra provincia di poter essere ascoltati e messi in condizione di capire lo stato dell'arte di questa vertenza; considerato anche che nonostante più volte durante l'emergenza sanitaria numerosi rappresentanti politici regionali abbiano definito gli operatori sanitari come "Eroi", nel frattempo la stessa Regione continuava la lunga stagione della precarizzazione del personale;
preso atto che
l'atto più importante e risolutivo non può che essere la revoca della gara e la stabilizzazione dei lavoratori;
Il Consiglio Comunale
Esprime la propria vicinanza ai 108 dipendenti del Cup di Massa, Carrara e Lunigiana in lotta per avere garanzie e futuro per il proprio posto di lavoro
Invita il sindaco di Massa
A continuare a farsi interprete presso la conferenza Zonale affinché la Regione Toscana provveda urgentemente ad avviare l'iter per l'internalizzazione dei lavoratori del Centro Unico di Prenotazione che, peraltro, prevederebbe anche un risparmio da parte della Regione stessa".
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