Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

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Si è concluso il percorso di ascolto che il sindaco Francesco De Pasquale ha dedicato ai dirigenti scolastici in riferimento alle problematiche legate al rispetto della norma anti Covid-19 per il prossimo anno scolastico. Com’è noto le misure di contrasto al contagio impongono, tra le altre cose, il mantenimento delle distanze di sicurezza. Questo ha obbligato praticamente tutti gli istituti a un ripensamento degli spazi, sfociato sostanzialmente nell’esigenza di maggiori superfici da dedicare all’attività didattica. Al Comune di Carrara sono stati destinati 230mila euro da utilizzare per tutti i plessi che ospitano scuole dell'infanzia, primarie e medie.
Nelle scorse settimane, il primo cittadino ha incontrato e ascoltato i dirigenti di tutte le scuole di competenza comunale, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di primo e secondo grado, che gli hanno sottoposto le richieste più svariate: interventi edili di piccola o grande portata per ampliare la superficie delle classi, la conversione all’uso didattico di spazi inizialmente destinati ad altre attività, l’installazione di tensostrutture o prefabbricati negli spazi esterni, o più semplicemente, lo spostamento degli arredi per fare più spazio nelle aule.
Nella seconda fase queste richieste sono state sottoposte all’attenzione dei settori comunali competenti, quello per le Opere Pubbliche e quello per l’Istruzione: «Ringrazio fin d’ora il personale degli uffici coinvolti che sta lavorando alacremente per individuare le soluzioni migliori. Abbiamo diverse tipologie di richiesta, alcune di più semplice realizzazione altre più complicate. Resta il fatto che si tratta di una sfida importante perché ci chiama a garantire la sicurezza dei nostri figli e quindi il nostro impegno è massimo» ha dichiarato De Pasquale.
«In questi giorni i tecnici del Comune stanno esaminando le richieste e procedendo ai primi sopralluoghi: successivamente sarà compilata una lista di interventi che, dopo i nulla osta del caso, saranno realizzati. La difficoltà maggiore è legata alla tempistica di realizzazione degli interventi edili che, per quanto di piccole dimensioni, richiedono comunque una progettazione e, nel caso di edifici di interesse storico o situati a Marina, anche del nulla osta della Soprintendenza» ha spiegato Marzia Paita presidente della commissione V Opere Pubbliche.
Mentre affronta il problema degli spazi, l’amministrazione si sta dedicando anche alle criticità legate all’erogazione dei servizi collegati all’attività scolastica, come quelli di trasporto e refezione.
Per quanto riguarda la situazione del servizio di refezione scolastica sono già state individuate due opzioni, sottoposte ai dirigenti scolastici. La maggior parte è orientata alla soluzione della somministrazione di pasti pre-porzionati in classe mentre qualche istituto, che ha disposizione spazi più ampi, punterà o suoi doppi turni o sulla turnazione a giorni alterni tra pasto in classe e in mensa.
Per il trasporto scolastico, dovendo diminuire il numero di studenti su ogni mezzo, è probabile che non ci siano pulmini e personale a sufficienza per coprire tutte le tratte. Per questo l’amministrazione ha deciso di privilegiare le zone più disagiate, assicurando il servizio a chi vive più lontano dalle scuole, come ad esempio i paesi a monte.
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Non ha dubbi Nicola Pieruccini, commissario comunale della Lega Salvini Premier, nell’individuare i responsabili dello stato rovinoso in cui versano le finanze di IMM, sempre più avviata al fallimento. Sarebbe stata la gestione Pd e 5 stelle a causarne il dissesto finanziario secondo Pieruccini che ha fatto notare.
“Il vicesindaco Matteo Martinelli fino a ieri si autocompiaceva dell'ottimo piano di risanamento dell’azienda e ora, col capo cosparso di cenere, cerca di trovare una soluzione di salvataggio in extremis ipotizzando di recarsi a chiedere aiuto persino a Roma. Sarà il caso invece che faccia predisporre l’immediata revoca della quota dovuta alla IMM per la ricapitalizzazione di 600 mila euro, votata dalla maggioranza grillina in consiglio comunale, perché forse la Corte dei Conti è in agguato. Ma il vicesindaco Martinelli sui danni erariali è molto accorto e infatti, nonostante lo stato di sofferenza di IMM, non ha dato ancora mandato di liquidare la ricapitalizzazione .”
Speculare sarebbe, per Pieruccini, anche sul fronte della Regione con la delibera di giunta del Presidente Enrico Rossi che aveva impegnato 536.000 mila euro a favore di IMM , ma che per la bocciatura del bilancio da parte della Corte dei Conti, è in revoca obbligatoria e l'impegno di spesa non sarà liquidato.
“Un disastro su tutti i fronti - ha aggiunto Pieruccini - causato da una politica Pd 5 Stelle che, per incapacità ed arroganza, ha affondato definitivamente la IMM e ora è assolutamente inutile che Martinelli vada a raccontare le favolette sul semestre bianco pre-elezioni regionali e i mancati contributi covid per il polo fieristico promessi dal governo Conte bis, di cui i 5 Stelle fanno parte, che in tutta Italia non sono mai arrivati a nessuno. L'errore di partenza del fallimento era stato anticipato nel settembre del 2017, proprio dai microfoni della Fiera di Verona, quando vertici di IMM annunciarono a gran voce la chiusura di Marmotech: dando la colpa agli “stessi industriali carraresi ci hanno chiesto di chiudere la fiera per lo scarso appeal”. Oltre a ciò i nostri ottimi amministratori non avevano mai ascoltato le proteste dei sindacati che chiedevano le teste dei vertici per la situazione precaria dei 27 lavoratori in cassa integrazione da troppo tempo. Lo stesso Matteo Martinelli da più di un anno aveva cercato di piazzare il “risanatore di società sull'orlo del fallimento” Luca Nannini, che doveva salvare Carrarafiere puntando tutto sul cambio di mission della fiera che, da promotrice del lapideo doveva trasformarsi in promotrice dello stinco di maiale con crauto e del tiro con l'arco per il rilancio del territorio, ma non c’era riuscito. E intanto, per rilanciare il Karate e il tiro con l'arco il Presidente Felici aveva indebitato ulteriormente la Società con due mutui per 20 anni per complessivi 5 milioni di euro che dovevano servire per ristrutturare il padiglione C dedicato allo sport. Così come stanno le cose con in mano i libri i contabili da portare in Tribunale sarà finalmente obbligo del Sindaco e del suo Vice spiegare pubblicamente le motivazione delle scelte che l’amministrazione 5 Stelle ha attuato in questi tre anni di governo e soprattutto relativamente al mancato rinnovo del CDA della IMM e dei suoi vertici che hanno completato la distruzione della società. Soprattutto sarebbe trasparente e politicamente corretto se finalmente Matteo Martinelli, campione di mutismo quando è scomodo parlare, rendesse pubblici i conti a partire dal bilancio 2019 dove pare che il colore rosso la faccia da padrone. L’imbarazzo politico di Matteo Martinelli è palese e ogni commento ulteriore sembra superfluo ma pare evidente che resta un problema politico serio che non può essere taciuto.”.
Nicola Pieruccini commissario della Lega Carrara
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E’ stata annunciata da mesi e ormai dovrebbe essere tutto pronto per l’avvio della raccolta porta a porta dei rifiuti urbani anche nel grasso quartiere di Bonascola ma questo non ha impedito, se non ha addirittura favorito, la trasformazione delle isole ecologiche presenti nel rione, di essere trasformate in cere e proprie discariche a cielo aperto. Due le cause principali di ciò secondo Gianni Musetti di Forza Italia e Lucian Martisca coordinatore Forza Italia Giovani: la maleducazione di molti utenti e il completo menefreghismo della multiservizi Nausicaa incaricata della raccolta dei rifiuti. Musetti e Martisca hanno fatto un sopralluogo su segnalazione di molti residenti ed ha verificato l’esistenza di una situazione gravissima in via Casalina.
“Lettini, banchi, stendini, sacchi di ogni genere, giochi per bambini e quant’altro, a formare una vera e propria discarica abusiva a Bonascola – hanno riferito Musetti e Martisca - proprio davanti alle abitazioni dei residenti, che, stufi di chiamare chi di competenza, hanno deciso interpellarci. Abbiamo parlato di persona con gli abitanti di Via Casalina che hanno specificato che i cassonetti di quella strada sembrano invisibili a chi dovrebbe provvedere a smaltirli. Gli operatori ecologici passano, scaricano i bidoni con i mezzi automatizzati e lasciano a terra da mesi i rifiuti abbandonati e riposizionano i cassonetti sopra gli stessi. Una situazione paradossale, visto che a fine agosto a Bonascola, come in altre zone, arriverà la raccolta porta a porta, che cono questi presupposti non fa certamente ben sperare. “. La situazione descritta da Musetti e Martisca sarebbe la stessa di altre isole ecologiche a Nazzano e ad Avenza con rifiuti che arrivano ad ingombrare marciapiedi e parcheggi.
“La cosa che da dell’incredibile – hanno continuato Musetti e Martisca - è che i vari assessori, i tecnici del comune e il primo cittadino Francesco De Pasquale sono residenti nel nostro comune, e quello che vediamo noi tutti i giorni dovrebbero vederlo anche loro.”. Musetti e Martisca hanno fatto notare come l’argomento rifiuti sia molto discusso a Carrara e sui social dove quotidianamente compaiono foto di cassonetti strapieni di rifiuti con accanto qualsiasi cosa, partendo da elettrodomestici fino a detriti e mobili. “ Come ben sappiamo - hanno concluso - il decoro urbano a Carrara lascia molto a desiderare, tra strade sporche e distrutte e edifici imbrattati di scritte. Le condizioni disastrose dei punti di raccolta rifiuti che sono delle vere e proprie discariche abusive sembrano essere la ciliegina sulla torta in negativo che aggrava ancor di più la già stentata stagione turistica estiva. E’ inevitabile chiedersi se è questa l’immagine che il sindaco vuole dare della città.”.
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Vergogna dello stato, ma anche del governo grillino di Carrara. Non ha mezzi termini, il consigliere dell’opposizione, Massimiliano Bernardi, nel suo commento ai recenti fatti di cronaca che hanno visto a Carrara,l’arresto di una giovane spacciatrice risultata titolare di reddito di cittadinanza.
“E’chiaro che siano molto vicini al Pd – ha detto Bernardi - infatti riconoscono entrambi le vecchie simpatie comuniste per l’assistenzialismo puro, ma talvolta Pd e 5 Stelle assieme hanno saputo fare anche di peggio. Già erano emersi i casi di persone con precedenti penali, mafiosi ed appartenenti alla ‘ndrangheta oltre che spacciatori che fruivano del reddito di cittadinanza beccati dalle forze dell'ordine, adesso anche a Carrara i carabinieri sono arrivati ad individuare un caso clamoroso di soldi pubblici sprecati.”
Bernardi ha indirizzato il suo attacco alle politiche sociali dell'assessore Anna Lucia Galleni, rilevando la natura di interventi che non portano lavoro né aboliscono la povertà, ma che servono a sprecare soldi distribuiti a pioggia, con scarsi criteri di selezione, finiti anche a una 36 enne residente in città, spacciatrice di droga .
“A partire da un impianto iniziale fallimentare e sbilanciato sul versante lavorativo - ha continuato Bernardi - ANCI e Ministero del Lavoro nella Fase 2 avevano cercato di recuperare il ruolo centrale dei comuni, considerato che la misura era rivolta a persone con livelli di fragilità diversi e complessi contesti nei quali i comuni operano da sempre. Ma questa certezza di competenza e conoscenza del territorio si è infranta nella gestione dei servizi sociali dell’ amministrazione 5 Stelle che, per la poca disponibilità e apertura al territorio stesso, non ha saputo affrontare il reddito di cittadinanza, secondo un approccio integrato di rete dei vari servizi. Rimproveriamo alla Galleni per quanto accaduto di non aver saputo consolidare competenze ed esperienza nella valutazione multidimensionale dei beneficiari del reddito di cittadinanza, secondo quanto previsto dalla normativa che definisce le fasi di attuazione.”.
Bernardi ha detto di non accettare giustificazioni che assolvono il comune dalla responsabilità di quanto accaduto: “Se la giovane donna fosse stata impegnata in un progetto elaborato all'interno dei Patti per l’inclusione sociale (PIS) di competenza del comune , avrebbe probabilmente aiutato la collettività in qualche servizio utile (legge 26/2019) e non avrebbe continuato a spacciare. Inoltre se fosse stata contattata da chi di dovere e non avesse dato la sua disponibilità ad effettuare le ore del progetto previsto, le sarebbe stato immediatamente revocato il reddito di cittadinanza, per cui qualcosa non ha funzionato“.
Bernardi ha rincarato: “L’amministrazione comunale 5 Stelle cosa sta facendo per dare concreta attuazione alla fase 2 del reddito di cittadinanza? Quanti e quali progetti ha posto in essere il comune di Carrara a favore della cittadinanza tramite le ore lavorative dei beneficiari del reddito? E quante persone tra donne e uomini sono state o sono impegnate? In un servizio sociale ben strutturato sul territorio e con la possibilità di interagire con tutte le istituzioni presenti, sarebbe stato più che possibile individuare i precedenti della donna che sarebbero bastati per revocare il reddito di cittadinanza, per questo l’assessore Galleni troverà come sempre le parole per offendere e per difendersi invece di porre eventualmente subito dei correttivi ai provvedimenti in essere che palesemente sono inadeguati.”.
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Ha ricordato che esattamente un anno fa il regolamento urbanistico del comune di Massa era stato portato in approvazione definitiva e che nei giorni scorsi, dopo i rallentamenti dovuti alla pandemia e alle 189 modifiche apportate è stato finalmente completato e avviato a rapida approvazione.
Non ha nascosto la soddisfazione, il sindaco di Massa Francesco Persiani, per il raggiungimento di un obiettivo ripetutamente mancato dall’amministrazione precedente: “ L’opposizione non ha voluto partecipare ai lavori di stesura – ha detto Persiani – ed ha giudicato in maniera negativa la mia gestione del procedimento ma visti i risultati ottenuti da loro, la loro critica non può che confortarmi nell’aver fatto bene. In due anni abbiamo completato una volta per tutte il Regolamento urbanistico che adesso tornerà in Regione per un piccolo intervento e poi sarà portato in consiglio comnìunale per l’approvazione definitiva,”
“ Sono contento che sia stata l’amministrazione di centro destra a fornire finalmente il tanto attes regolamento urbanistico che sarà criticabile in varie parfte ma comunque c’è mentre, se ci fossero stati quelli dell’opposizione la discussione sarebbe ancora in corso. La risposta dei consiglieri di maggioranza è stata compatta a riprova che non esistono spaccature ma che è possibile litigare e discutere come in tutte le famiglie e poi ritrovarsi uniti nel percorso da intraprendere senza far prevalere troppi interessi che alla fine confliggono e bloccano il lavoro. E questa risposta della maggioranza a me pare un bel segnale.”
Persiani è entrato anche nel merito della polemica innescata dalla minoranza per la modalità online in cui si è tenuto il lungo consiglio comunale massese che ha portato al regolamento urbanistico.
“ Hanno fatto un tentativo di boicottare la videoconferenza agendo in maniera inopportuna sotto il profilo dellàautorita politica: chi va via ha sempre torto, se vuoi aver ragione devi restare. La scelta dell’uso del collegamento online è stata fatta nel rispetto delle misure di sicurezza e tenendo conto che la sala consiliare di Massa non permette ai consiglieri di distanziarsi in caso di votazioni avendo il sistema di votazione elettronica. Erano previste 189 discussioni e votazioni per cui era impossibile pensare di fare il consiglo in presenza e secondo le misure anticovid. Comprendo che la contestazione della minoranza sia volta ad ostacolare il percorso della maggioranza secondo le regole delle democrazia.”.
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Intense emozioni e applausi, nell’ambito del 68° Premio Bancarella, alla consegna del prestigioso riconoscimento la “Gerla d’Oro” alla scrittrice giapponese Yoko Uchida e alla Pro Loco di Montereggio.
Un riconoscimento, fortemente voluto dall’Unione Librai Pontremolesi e dall’Unione Librai delle Bancarelle, che è stato assegnato, per la prima volta, ad una scrittrice straniera e ad una associazione e che viene conferito ogni anno a chi si distinguenella attività di salvaguardia e promozione dei valori dei librai.
La scrittrice YokoUchida e la Pro Loco di Montereggio sono stati, insieme alla Associazione le Maestà di Montereggio, gli ideatori promotori e realizzatori dell’iniziativa “Montereggio tra le culture nel mondo. Il Giappone”.
Un progetto biennaleche si è svolto su due binari paralleli: da un lato un processo di internazionalizzazione della tradizione dei librai con la pubblicazione di due opere [(Yoko Uchida "Montereggio. Vicissitudini di librai viaggiatori da un paesino", ed. Hojosha Publishing ltd, 2018, Tokyo; AAVV (alunni del laboratorio di scrittura Scuola Primaria L.Galanti di Arpiola) Yoko Uchida "Il Libro nella Gerla", ediz. giapponese, Hojosha Publishing ltd, 2019, Tokyo]; dall’altro, il coinvolgimentodegli alunni del laboratorio di scrittura della maestra Francesca Luciani, della Scuola Primaria “Livio Galanti” di Arpiola: AAVV “Il Libro nella Gerla”, ediz italiana 2018, Montereggio.
Seguita in diretta sulle piattaforme social di montereggio.eu da un ampio pubblico, le Gerle d’Oro sono state consegnate da Vilma Giovannacci e da Roberto Lazzarelli, nella loro funzione di libraimontereggini, rappresentanti delle associazioni promotrici del riconoscimento.
I premi sono stati consegnati a Sandro Fogola quale Presidente della Pro Loco di Montereggio ed a Giacomo Maucci coordinatore dell’iniziativa “Montereggio tra le culture nel mondo. Il Giappone” che ha ritirato il premio per conto della scrittrice Uchida.
Un premio con il quale si è voluto riconoscere l’importanza del ruolo svolto dalla Pro Loco, quale ente propulsore di iniziative culturali, fortemente legate ai valori della tradizione e del territorio.
Il ringraziamento è stato esteso a tutti coloro che li hanno seguiti, supportati e accompagnati attivamente lungo questa sorta di “viaggio”, i primis ai 23 giovani autori del “Il Libro nella Gerla” ed ai librai Marco Rimondi, Paola e Mario Bertoni che hanno saputo riconoscere in questo eccezionale lavoro lo spirito dei primi librai, fondatori del Premio Bancarella.
“…Le capacità letterarie della Uchida – con il fondamentale supporto della casa editrice la Hojosha Publishing Co ltd, nelle persone del Presidente MrMyhashita e del direttore editoriale, il compianto Mr. Nishida – hanno saputo descrivere l’importante spaccato della diffusione della cultura italiana rappresentato dalla saga dei librai di Montereggio, trasformando questa storia in un momento di approfondimento e di speranza per tutti i librai e i lettori giapponesi e diventandone, insieme ai 23 autori del “Il Libro della Gerla” gli ambasciatori nel mondo ed un fenomeno editoriale e commerciale”.
La serata si è conclusa con la lettura di un saluto dalla scrittrice Yoko Uchida, non presente per le note ragioni dovute al Covid-19:
“Dal Giappone vi ringrazio di cuore per questo bellissimo riconoscimento la “Gerla d’Oro”.
Sono estremamente onorata.
Voi librai, nostricolleghi, avete regalato non solo a me, ma anche a tutti i lettori e librai giapponesi, un viaggio immaginario fino in Italia, fino a Pontremoli.
Meraviglioso.
Per me quindi, è il riconoscimento più significativo della mia vita che voglio condividere con Montereggio, le sue associazioni, i 23 giovani autori del “Il Libro nella Gerla”, la loro maestra e l’ex dirigente scolastica la Professoressa Maria Grazia Ricci
Ringrazio a nome di tutti quelli che amano la lettura.”
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Di male in peggio: così il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha definito la risposta data dall’assessore all’ambiente in merito all’ennesima ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua a Bedizzano.
Se già infatti era preoccupante la frequenza degli intorbidamenti delle fonti che hanno portato a una serie frequente di stop all’uso dell’acqua potabile, il sapere per bocca dell’assessore all’ambiente Sarah Scaletti, che il motivo dell’ultimo divieto è la presenza di batteri nell’acqua e che per questo motivo il gestore del servizio ha dovuto provvedere alla pulizia e alla disinfezione delle sorgenti, dei depositi e delle reti interessate, è addirittura inquietante.
“Oltre al problema in sé, che ci preoccupa, - ha detto Bernardi - vista l’importanza che riveste una buona qualità dell’acqua pubblica, siamo preoccupati per il modo utilizzato per la gestione soprattutto se, come svelato dalla stessa Scaletti , questa volta sono presenti batteri. Un comportamento superficiale e disattento che rischia di minare sempre più la fiducia dei cittadini verso il consumo di un bene primario come l'acqua. In ogni caso è necessario e non più rinviabile una decisa presa di posizione da parte dell’assessore Scaletti per fare in modo che l'ente gestore individui le vere ragioni del disservizio, dichiari, definitivamente, la natura dell’inquinamento e si adoperi fattivamente per risolvere il problema .”
Bernardi ha suggerito la necessità di avere conoscenza pubblica delle analisi dell’acqua sul sito del comune di Carrara e un intervento del sindaco che, a suo parere, si dovrebbe fare parte attiva e non semplice esecutore di ordinanze sulle segnalazioni dell'Asl e degli organi competenti, affinché vengano illustrate le cause tecniche e manutentive o di qualsivoglia natura che causano la non potabilità dell’acqua anche senza che ciò venga sollecitato dall'opposizione. “Non intervenga più l’assessore Scaletti – ha aggiunto Bernardi - a riproporre sempre le solite lagnanze su l’amministrazione precedente, perché ormai sono passati tre anni e le responsabilità se le deve prendere chi governa, non c’ è scampo a ciò. In ultimo per il ruolo politico che rivesto ho il dovere di ricordare ai 5 Stelle che la violazione del principio di precauzione, ripetutamente connessa alla non osservanza del principio di informazione, a favore della popolazione, appare indice di negligenza grave, considerato che solo la conoscenza può consentire di adottare sistemi di prevenzione. Di rilevante importanza sarebbe conoscere infatti quale batterio ha infettato l’acqua e se sia stato predisposta una verifica di come ciò sia potuto accadere . Esigiamo chiarezza in merito quindi vogliamo sapere di quali batteri si tratta, qual è stata la soglia rilevata oltre i limiti di legge e se è stato imposto formalmente, da parte dell’amministrazione 5 Stelle al gestore, di adottare ogni idoneo ed immediato provvedimento, al fine di ripristinare subito il servizio .Se le risposte non fossero convincenti, continuerò ad approfondire la questione, anche coinvolgendo altre istituzioni se necessario, in quanto, a mio avviso, ipotizzabili carenze di manutenzione e costi elevati delle bollette , possono costituire solo ulteriore e valida motivazione per mettersi fattivamente dalla parte dei cittadini di Bedizzano".
Vi. Tes.
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Il consiglio comunale fiume in modalità online, partito oggi a Massa e aperto per tre giorni con la finalità di discutere e votare le osservazioni alle parti ripubblicate del Regolamento urbanistico, ha subito un tentativo di protesta fatto dall’opposizione rappresentata da Pd, 5 stelle e Italia Viva che ha contestato il perdurare della formula del consiglio comunale “a distanza”, anche se da settimane ormai questa misura non è più obbligatoria e tutti i comuni sono tornati a convocare i consigli comunali in presenza.
A riferirlo è stato Bruno Tenerani, coordinatore comunale di FdI Massa che ha aggiunto. “Si trattava di un consiglio comunale convocato in remoto attraverso l'utilizzo dei mezzi tecnologici, nel rispetto del periodo di emergenza. Ancora una volta l'opposizione ha dimostrato di non aver rispetto del consiglio comunale, cercando di bloccarne i lavori e addirittura di rimandarlo. Per anni il PD e il centro sinistra hanno tenuto inostaggio questa città con le loro liti interne che hanno ritardato l'approvazione di un atto fondamentale per la città come il RU e oggi, hanno tentato ancora una volta con una messa in scena di bloccare il regolamento urbanistico. Per fortuna il senso di responsabilità del sindaco Francesco Persiani e di tutta la maggioranza ha permesso di proseguire con i lavori, consapevoli che i cittadini, le categorie economiche e tutta la città attendono da anni un atto fondamentale per le sorti anche economiche del comune. Alla minoranza che grida alla luna ricordiamo come sia ancora in essere il periodo di emergenza proclamato dal governo e come la tutela della salute sia superiore ad ogni polemica pretestuosa portata avanti da una opposizione che, evidentemente, anche sul regolamento si dimostra priva di idee.”.
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“E' la grande novità nel panorama delle prossime elezioni regionali. La lista comune tra Forza Italia ed UDC è un segno di rafforzamento dell'area di centro in nome dei comuni valori del popolarismo europeo, dell'ispirazione cristiana e liberale”.
Con questa motivazione la Direzione Toscana UDC, riunitasi nel sede regionale a Prato, ha approvato la costituzione di una lista unitaria con Forza Italia, che, ne è convinta la dirigenza dello scudo crociato, “renderà ancor più praticabile l'alternativa al centro-sinistra in Toscana, attrarrà elettori moderati nuovi e tradizionali, amplierà l'offerta culturale e politica dentro il centro-destra”.
“Significativo il fatto – si aggiunge nel documento – che il futuro gruppo consiliare in Regione Toscana porterà lo stesso nome della lista (FI -UDC) e sarà garanzia di un lavoro in prospettiva utile e proficuo per tutti i territori della regione”.
“Nei collegi in cui è divisa la Toscana – prosegue il documento – gli elettori troveranno in tale lista unitaria donne e uomini appartenenti all'UDC o riconducibili all'area popolare e democratico-cristiana, segno di un patrimonio politico, amministrativo ed associativo che rappresenta per tutti un patrimonio da valorizzare”.
“Questo primo passo – conclude il documento – rappresenta l'esordio in Toscana di un vero e proprio laboratorio politico, che, in tempi brevi, ci auguriamo porti alla formazione di un soggetto nazionale unitario più ampio ed inclusivo. Soggetto che, partendo dagli attuali partiti aderenti al Partito Popolare Europeo, sia aperto ad altre preziose realtà di ispirazione cristiana e del miglior umanesimo laico e capace di costituire in Italia l'asse portante dell'alternativa alla sinistra ed alla deriva rispetto ai principali valori della nostra tradizione “.
L'UDC Toscana ha annunciato una conferenza stampa per presentare le prossime candidature e alcuni punti programmatici.
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L’assessore all’ambiente Sarah Scaletti risponde al consigliere comunale Massimiliano Bernardi al problema sollevato su Bedizzano.
“Il problema che si registra in questi giorni a Bedizzano, non è il consueto intorbidamento delle fonti, sul quale, come avevo annunciato, l’intervento è stato avviato e portato al completamento dal gestore: adesso la frazione di Bedizzano è dotata di un sistema che le permette di approvvigionarsi, in caso di intorbidamento, da sorgenti diverse da quelle che normalmente alimentano l’acquedotto pubblico della frazione. Questa volta però il problema non è la torbidità ma la presenza di un batterio, per il quale il gestore ha provveduto alla pulizia delle disinfezione delle sorgenti, dei depositi e delle reti interessate” ha spiegato.
Effettuati questi interventi si attende ora l’esito dei nuovi campionamenti dell’azienda sanitaria. “Quanto alle opere realizzate da Gaia su richiesta dell’amministrazione comunale a cui fa riferimento Bernardi, queste sono state eseguite nei tempi che avevamo prospettato ai cittadini ed entrano in funzione laddove si verifichi l’intorbidamento delle fonti, cosa che questa volta non è avvenuta in quanto si tratta di un problema di tipo batterico” prosegue l’assessore.
“Anche questa volta comunque, non appena abbiamo appreso del problema, ci siamo confrontati con il gestore per individuare tutte le soluzioni possibili per contenere i disagi, compresa la disponibilità delle cisterne. Nessuno qui ha mai detto o anche solo pensato che i cittadini dovessero arrangiarsi e il lavoro fatto nei mesi scorsi sul problema dell’intorbidamento lo dimostra” ha concluso Scaletti.
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