Politica
Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Brnardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

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La consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di Sinistra (M5S e UP), a novembre 2023, aveva portato in discussione in consiglio comunale una mozione per aggiornare il Piano Urbano della Mobilità e del Traffico fermo al 2010. Purtroppo l’amministrazione comunale ha bocciato la proposta che voleva aprire un percorso partecipato alla cittadinanza per disegnare un nuovo modello di mobilità. Abbiamo proposto in questi anni mozioni per rendere più sicura la circolazione in città con le due ruote; abbiamo proposto la sperimentazione del cuscino berlinese e il divieto di attraversamento della città ai camion per esempio. Purtroppo le commissioni consiliari competenti continuano a occuparsi di leggere regolamenti di ogni tipo senza mai discutere soluzioni che aumentino la sicurezza stradale. Dai primi giorni di mandato il Polo Progressista e di Sinistra ha messo al centro della propria attività amministrativa questo tema riscontrando molte difficoltà nell’acquisizione dei dati riguardanti la viabilità. Esiste una oggettiva difficoltà a rapportarsi con gli uffici che dovrebbero svolgere l’attività di monitoraggio della viabilità. Non siamo in grado di sapere quali siano le strade con più incidenti oppure il tipo di infrazioni stradali che vengono sanzionate di più ogni anno. Manca proprio una cultura della gestione della sicurezza stradale che partendo dai dati acquisiti fornisca annualmente un report al Consiglio Comunale così che ne possa discutere e formulare proposte. Ed è partendo da questo stato di cose che nascono lavori pubblici come quelli su via Benedetto Croce, i nuovi monconi di ciclabile sul viale Roma e prima quelli su via Carducci e via Poggioletto. I camion che circolano a Turano continuano a essere una triste e pericolosa realtà quotidiana come in tutto il resto della città.
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Finalmente la questione della riapertura della fontanella Evam arriva in consiglio comunale. Sarà discussa nella seduta di martedì 18 giugno l’interpellanza presentata dalla consigliera Daniela Bennati del polo Progressista formato da M5S e Unione Popolare, autori anche della raccolta firme relativa alla riapertura della fontana. In seguito alla nota che EVAM S.p.A. ha fatto pervenire tramite PEC al comune di Massa, nella quale si elencano in maniera dettagliata gli interventi necessari per poter riconsegnare la fontanella all'uso pubblico e a disposizione dell'intera cittadinanza, la consigliera Bennati richiederà al sindaco chiarimenti sull'attuazione di queste opere e nel caso intenda realizzarle quali saranno i tempi previsti. A sostegno della riapertura, il M5S di Massa ha raccolto oltre 500 firme di cittadine e cittadini che ne chiedono urgentemente la riapertura, come ha recentemente annunciato la rappresentante del Gruppo Territoriale di Massa, Elisa Giovannelli. La consigliera Bennati porterà le firme in aula consiliare a dimostrazione della loro autenticità. Si attende una chiara risposta da parte del Sindaco Persiani in merito a questa importante questione che interessa tutta la comunità.
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Il Circolo PD di Avenza, in questi giorni spesso sotto una giusta lente d’osservazione, sente il dovere di far pervenire alcune considerazioni che, leggendo qualche “esternazione” dei partiti di opposizione, paiono necessarie. Non sembra possibile pensare – ma per qualcuno lo è – che i cittadini eleggano i politici o li nominino nei vari congressi perché questi debbano andare allo stadio a vedere la Carrarese. questo rientra casomai nella sfera privata e nel tempo libero che anche loro possono sfruttare come meglio ritengono. Ci fregiamo di asserire che questo non sia un requisito che debbano avere i politici; i politici si devono interessare della città e del bene comune che ha tante sfaccettature, infatti il PD ha da poco predisposto nella variazione di bilancio risorse destinate allo Stadio dei Marmi, aldilà del fatto che il suo segretario possa o meno andare alle partite. Il senso di responsabilità e di rispetto per la squadra che rappresenta Carrara è nei fatti di questi ultimi giorni e in tutte le azioni che ne seguiranno per dar seguito alla realizzazione di quanto necessario. Il Circolo Pd di Avenza vorrebbe rispondere anche alla rinnovata richiesta da parte di un consigliere di opposizione di impiegare forze di vigilanza e polizia per diminuire il “degrado” ad Avenza. Lo scadimento del territorio avenzino, ma in generale anche delle zone limitrofe come Marina di Carrara, si può arginare fino ad eliminarlo, solo con la messa in pratica di azioni volte alla riqualificazione sociale e culturale della cittadina; il progetto del rifacimento della “sala Amendola” ne sarà esempio tangibile, così come l’attenzione che questo partito sta ponendo sullo sport e sugli spazi adatti a praticarlo. Ci riferiamo al rifacimento dei campi da calcio delle nostre squadre minori, all’ampliamento della sede del Club Scherma Apuano, alla ristrutturazione della pista da pattinaggio della Caravella e all’annesso skate park che lì nascerà; inoltre ci riferiamo all’impegno costante per trovare soluzioni anche per tutte quelle associazioni sportive che non hanno più una loro sede fissa a causa dei cantieri aperti presso le strutture che le ospitavano. Siamo convinti che la progettualità in essere valga più di qualunque ronda o controllo di polizia, perché è solo riportando dignità e riqualificazione in questi territori che si tornerà a vivere in un territorio tranquillo, e accogliente.
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Arriva dal consigliere della Lega Paolo Balloni, che fu assessore all'ambiente nella prima giunta Persiani, la proposta di riaprire il tratto del lungomare di Ponente a Marina di Massa in corrispondenza della Colonia Torino: "Ringrazio il gruppo Lega Toscana con capogruppo Elena Meini e il consigliere regionale Massimiliano Baldini, per aver portato ancora una volta alla attenzione della giunta regionale una problematica del nostro territorio - dichiara Paolo Balloni consigliere comunale Lega Massa -. La bonifica del terrapieno antistante la Colonia Torino, è stata una delle priorità della amministrazione Persiani 1, l'avvio del cantiere ha fatto sperare in una rapida risoluzione dell'annoso problema, ma il ritrovamento di amianto ha bloccato i lavori. I mesi scorrono velocemente, ed oggi ci troviamo di nuovo all'inizio della stagione turistica, con un tratto di lungomare, inserito all'interno del cantiere, di fatto interrotto. Il gruppo Lega Toscana aveva già protocollato nei mesi scorsi una mozione, volta a sollecitare Regione Toscana affinché si arrivasse rapidamente alla ripresa dei lavori di bonifica, ma purtroppo l'atto non è stato approvato in tempo utile. Così oggi la Lega ripropone la mozione n.1723, che oltre all'impegno di bonificare l'area, facendosi portavoce di cittadini ed imprese, chiede alla Regione (ente competente trattandosi di area SIR Sito di Interesse Regionale) di attivarsi tempestivamente per modificare il cantiere liberando la strada, quanto meno per restituire a massesi e turisti il tratto di lungomare per la stagione estiva".
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Parla di finto cantiere a cielo aperto in relazione alla situazione di Marina di Carrara, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi e fa notare:”Nel pieno della stagione turistica la Caravella è transennata da più di un mese, senza, tuttavia che il cantiere sia partito; la scuola Buonarroti è circondata da pannelli senza alcun cartello esplicativo di inizio lavori, viale Colombo sembra una pista da go-kart, ma della ciclovia Tirrenica non c’è traccia. Chiediamo quando sarà l’avvio dei lavori del lotto 1B apuano della pista ciclabile finanziato dalla Regione per 1,38 milioni che unirà Massa con Carrara e Montignoso. Aprire cantieri finti pare sia l'ultimo escamotage dell’assessore Moreno Lorenzini che , considerato gli annunci a vanvera e i ritardi accumulati nella realizzazione dei Progetti PNRR , ha deciso di spargere un po’ di fumo negli occhi. Riguardo in particolare all’area della Caravella , visto il degrado emerso soprattutto sui social, invece di ripulirla e renderla fruibile, ha pensato bene di far finta che fossero iniziati i lavori, non considerando di aver negato la pista di pattinaggio ai cittadini e l’accesso al mare da Viale Colombo. A Marina di Carrara molti si chiedono inoltre a cosa siano servite le due rotatorie improvvisate davanti al Papema e al Buscaiol, se i lavori sulla ciclovia vanno così a rilento”. In merito alla Caravella Bernardi ha posto una serie di quesiti sui tempi necessari per vederla tornare operativa ed ha achiesto anche le tempistiche della cittadella dello sport della quale ancora non si sa se si sia concluso l’iter d’ appalto, né si conoscono le prescrizioni della Conferenza dei servizi. “ L’assessore Moreno Lorenzini in questi due anni di mandato non ha fatto altro che ripetere in tutte le sedi pubbliche possibili il mantra sui progetti PNRR e anche la Caravella non è stata risparmiata. Sappiamo che alla Conferenza dei Servizi ad oggi manca solo l'ultimo parere da parte dei Vigili del Fuoco . Forti dubbi rimangono però per i tempi di realizzazione del progetto che si basano appunto sul passaggio obbligatorio effettuato nella Conferenza dei Servizi, che è un momento fondamentale durante il quale tecnici ed enti preposti valutano le carte e le regole per poi dare pareri sul progetto. La prima riunione dell’ anno scorso non era andata proprio bene, come aveva invece riferito l’assessore Lorenzini in quanto erano state fatte delle vere e proprie prescrizioni e non “piccoli rilievi ‘. In realtà le osservazioni presentate erano dei macigni e si soffermavano su tre punti: i pini (che non si devono toccare perché il Pit protegge le pinete residuali nell’ambito costiero versiliese), il vincolo idrogeologico ed il progetto di restauro conservativo della recinzione in marmo, nel rispetto del decreto legislativo . L’architetto Giannone proprio sui pini era stato chiaro "nessun avallo a progetti insistenti su pinete che assecondino o determinino depauperamento della natura botanica". Per quanto riguardava il vincolo idrogeologico, nel progetto esecutivo era stato indicato un passaggio molto preciso vista la zona ed i recenti episodi alluvionali”. Per Bernardi ci sarebbe mancanza di trasparenza e di giusta informazione. “L’assessore Lorenzini- conclude Bernardi – ha evitato di parlare delle osservazioni parimenti importanti e ha citato solo il Coni e la Sovrintendenza. Invece di diffondere notizie non inerenti alla realtà dei fatti e tracciare confini di cantieri finti , far fare la gimkcana lungo viale Colombo e impacchettare la scuola Buonarroti senza che vi siano operai al lavoro per demolirla e ricostruirla, faccia chiarezza una volta per tutte invece di continuare a mischiare le carte . Il PNRR non è uno scherzo se i comuni non rispettano i cronoprogrammi sono responsabili in prima persona e dovranno risarcire il danno se l’Europa non paga il progetto perché non hanno rispettato i tempi”.
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Parla di finto cantiere a cielo aperto in relazione alla situazione di Marina di Carrara, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi e fa notare:”Nel pieno della stagione turistica la Caravella è transennata da più di un mese, senza, tuttavia che il cantiere sia partito; la scuola Buonarroti è circondata da pannelli senza alcun cartello esplicativo di inizio lavori, viale Colombo sembra una pista da go-kart, ma della ciclovia Tirrenica non c’è traccia. Chiediamo quando sarà l’avvio dei lavori del lotto 1B apuano della pista ciclabile finanziato dalla Regione per 1,38 milioni che unirà Massa con Carrara e Montignoso. Aprire cantieri finti pare sia l'ultimo escamotage dell’assessore Moreno Lorenzini che , considerato gli annunci a vanvera e i ritardi accumulati nella realizzazione dei Progetti PNRR , ha deciso di spargere un po’ di fumo negli occhi. Riguardo in particolare all’area della Caravella , visto il degrado emerso soprattutto sui social, invece di ripulirla e renderla fruibile, ha pensato bene di far finta che fossero iniziati i lavori, non considerando di aver negato la pista di pattinaggio ai cittadini e l’accesso al mare da Viale Colombo. A Marina di Carrara molti si chiedono inoltre a cosa siano servite le due rotatorie improvvisate davanti al Papema e al Buscaiol, se i lavori sulla ciclovia vanno così a rilento”. In merito alla Caravella Bernardi ha posto una serie di quesiti sui tempi necessari per vederla tornare operativa ed ha achiesto anche le tempistiche della cittadella dello sport della quale ancora non si sa se si sia concluso l’iter d’ appalto, né si conoscono le prescrizioni della Conferenza dei servizi. “ L’assessore Moreno Lorenzini in questi due anni di mandato non ha fatto altro che ripetere in tutte le sedi pubbliche possibili il mantra sui progetti PNRR e anche la Caravella non è stata risparmiata. Sappiamo che alla Conferenza dei Servizi ad oggi manca solo l'ultimo parere da parte dei Vigili del Fuoco . Forti dubbi rimangono però per i tempi di realizzazione del progetto che si basano appunto sul passaggio obbligatorio effettuato nella Conferenza dei Servizi, che è un momento fondamentale durante il quale tecnici ed enti preposti valutano le carte e le regole per poi dare pareri sul progetto. La prima riunione dell’ anno scorso non era andata proprio bene, come aveva invece riferito l’assessore Lorenzini in quanto erano state fatte delle vere e proprie prescrizioni e non “piccoli rilievi ‘. In realtà le osservazioni presentate erano dei macigni e si soffermavano su tre punti: i pini (che non si devono toccare perché il Pit protegge le pinete residuali nell’ambito costiero versiliese), il vincolo idrogeologico ed il progetto di restauro conservativo della recinzione in marmo, nel rispetto del decreto legislativo . L’architetto Giannone proprio sui pini era stato chiaro "nessun avallo a progetti insistenti su pinete che assecondino o determinino depauperamento della natura botanica". Per quanto riguardava il vincolo idrogeologico, nel progetto esecutivo era stato indicato un passaggio molto preciso vista la zona ed i recenti episodi alluvionali”. Per Bernardi ci sarebbe mancanza di trasparenza e di giusta informazione. “L’assessore Lorenzini- conclude Bernardi – ha evitato di parlare delle osservazioni parimenti importanti e ha citato solo il Coni e la Sovrintendenza. Invece di diffondere notizie non inerenti alla realtà dei fatti e tracciare confini di cantieri finti , far fare la gimkcana lungo viale Colombo e impacchettare la scuola Buonarroti senza che vi siano operai al lavoro per demolirla e ricostruirla, faccia chiarezza una volta per tutte invece di continuare a mischiare le carte . Il PNRR non è uno scherzo se i comuni non rispettano i cronoprogrammi sono responsabili in prima persona e dovranno risarcire il danno se l’Europa non paga il progetto perché non hanno rispettato i tempi”.
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Si è svolto a Ca’ Michele alla presenza del sindaco di Carrara Serena Arrighi e del presidente della fondazione Ca’ Michele Riccardo Pecchia, l’incontro sul tema ‘il valore economico della cultura’. Dopo aver confermato la disponibilità a mettere a disposizione la struttura anche per altri eventi e aver ricordato che Carrara è una città con grandi potenzialità ma anche una atavica incapacità di renderle finanziariamente efficaci, Riccardo Pecchia ha chiesto se esistono davvero queste potenzialità e quali sono i motivi per cui non vengono espresse. Ha quindi passato la parola a Federico Giannini, critico d’arte e direttore del periodico ‘Finestre sull’Arte’, che ha evidenziato, quale primo argomento di attenzione, la necessità di rivedere la politica museale. Il successo di qualsiasi iniziativa, in questo campo, è nei numeri ed è necessario, per migliorare l’attrattività, che sia superata l’anomalia gestionale della mancanza del direttore artistico che potrebbe essere affiancato, se le forze finanziarie non lo permettessero, dal supporto di comitati scientifici allo scopo costituiti. Lo studio di programmi adeguati e concordati, la necessità di migliorare e riprogrammare gli allestimenti e, soprattutto, la necessità di ripartire dalle scuole, sono altre idee che potrebbero rendersi utili a migliorare la visibilità e ad aumentare il numero di visitatori. La parola è passata a Devoti della CNA, che ha ricordato quanto sia necessario non dimenticare gli artisti del territorio che hanno lavorato nell’anonimato, provare ad impegnarci per mettere a disposizione delle scuole gli spazi utilizzabili anche all’interno dei musei e prendere atto di quanto la cultura crei ricchezza occupazionale. Venturi, presidente associazione industriali, ha evidenziato quanto la cultura sia collegata all’istruzione finalizzata ai settori produttivi e che questo costituisca occupazione e lavoro. Enrico Marselli, presidente di associazione Votre, che ha sollecitato a consultare tutte le eccellenze tra i nostri concittadini disponibili, ha fatto presente che l’artista giapponese Joshin Ogata presente in aula con la consorte, ha fatto dono di un’opera alla città. Suo sogno è vedere la città viva, in grado di coinvolgere le forze economiche per valorizzare appieno le potenzialità culturali di cui disponiamo. E Zampolini, presidente cooperativa scultori Carrara, ha fatto notare quanto la mancanza di pubblicità si rifletta negativamente sulla visibilità di questa attività. Laura Bruschi, che ha portato i saluti del presidente di Fondazione Cassa di Risparmio, ha precisato che la fondazione partecipa a dare supporto alla cultura, che non è solo una serie di eventi ma un percorso per fare sistema e che comunque è doverosa la cura, soprattutto delle cose semplici che non sono meno importanti di altre. Andrea Zanetti ha sollecitato ad una riflessione: esaminare quanto sia importante mettere a sistema musei, Accademia e fondazioni anche attraverso la costituzione di una fondazione pubblica che sia in grado di indirizzare le scelte e che dovrà essere sostenuta da un ricostruito senso della comunità. Sarà necessario sostituire i vocaboli finora utilizzati con la sola declinazione del verbo generare, per ripartire da zero, azzerando le conflittualità con politiche che guardino alle nuove generazioni e costruire programmi che lascino il segno. L’assessore alla cultura, Gea Dazzi, auspica che la comunità ritrovi obiettivi comuni per uscire dalla scarsa visibilità e che si possa arrivare alla nomina di Carrara capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. E’ necessario generare una nuova città includendo tutti coloro che sono in grado di attivare interesse sociale ed economico. Il professor Gino Cappè auspica una collaborazione con le scuole per sollecitare, attraverso la creatività degli studenti, la creazione di oggetti che potrebbero diventare decoro cittadino e che la città diventi museo a cielo aperto. L’arch. Dino Geloni augura che si riprendano le attività culturali nel centro storico e che Carrara, da città del marmo, torni ad essere città d’arte e di scultura, attuando il progetto della Gipsoteca come punto imprescindibile. Infine il sindaco, Serena Arrighi, ha fatto notare quanto sia diverso il punto di vista da chi fa cultura a chi ha esigenze economiche e quanto sia importante che la cultura diventi massa critica. E’ necessario far conoscere i nostri musei, attivarne programmazioni efficaci ed è perciò molto importante sviluppare il tema del direttore artistico per ognuno di loro, altrettanto quanto è importante un comitato scientifico. Dobbiamo attivare una comunicazione adeguata utilizzando professionalità capaci ed esperte e impegnarci per istituire una fondazione pubblica che, con meno burocrazia e più efficacia, abbia unico obiettivo l’organizzazione dell’offerta culturale. Ribadisce di non aver nessuna difficoltà a parlare e dialogare con tutti ed è ottimista sulla possibilità che il mondo possa, in un giorno prossimo, vedere la citta con gli stessi occhi con cui noi la vediamo. Ci piace riprendere la speranza della sindaca: far vedere la città con gli stessi occhi con cui noi la vediamo. Sono gli occhi di chi questi luoghi ben conosce, che è felice di percorrerne le strade sentendosi partecipe di ciò che questa città ha rappresentato nel tempo, della storia che se ne respira e che ha contribuito a farne il luogo speciale che ne è diventata.
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Per certificare che Carrara sia una città di serie B non era necessario attendere la meritata promozione della squadra marmifera nella serie cadetta: già lo sapevamo, purtroppo. Ma un miracolo o una fortunata congiuntura astrale pare stia invertendo la tendenza. In principio una cascata di milioni di euro si è riversata sul territorio (PNRR, Articolo 21, Bando delle Periferie e Water Front), poi è arrivata la nomina a capoluogo di provincia, e ora la Carrarese dopo 76 anni è tornata in Serie B. Incredibile, la realtà supera la fantasia: manca solo che si scoprano giacimenti petroliferi e miniere d'oro (i depositi dei paperoni e l'oro "bianco" sono ben custoditi) e il cerchio si chiude. Tutto questo bendidio è dovuto alla bravura di questa amministrazione oppure alla stracciata fortuna, stile Gastone, di chi senza fare il minimo sforzo si ritrova tutto pronto? La storia è maestra, e, a onor di cronaca, è doveroso segnalare che le precedenti amministrazioni, oltre ai danni (non pochi), hanno lasciato in dote (soprattutto quella di Zubbani) finanziamenti e bandi che l'attuale amministrazione si ritrova su un piatto d'argento. Con l'auspicio che la giunta Arrighi sia in grado di portarli a buon fine, non si possono, però, nascondere le perplessità e i dubbi che grossa parte della cittadinanza nutre nei confronti di chi governa la città. A proposito di investimenti, si pone all'attenzione della classe politica e della collettività il differente approccio che le amministrazioni massesi e carrarine hanno nei confronti della cultura e dell'intrattenimento: il comune di Massa per mostre, concerti e spettacoli estivi investe seicentomila mila euro e diventa "Palcoscenico", Carrara impegna oltre un milione di euro per lo stadio e il comune diventa un "Palchetto per Patrizi". Nel rilanciare la proposta di privatizzazione dello Stadio dei Marmi, duole segnalare che, mentre il territorio comunale langue in uno stato di abbandono e degrado, i “giochi circensi” occupano in maniera eccessiva l’agenda politica locale e con rilevanza contabile anche le pagine dell’Albo Pretorio comunale. Infatti, le partite con Benevento e Vicenza tra maxi schermi, piani di sicurezza, recinzione temporanea, cancelli mobili e bus navetta sono costate alle casse pubbliche più di trentamila mila euro, perciò, visto che l’aumento della capienza dello stadio ha determinato un incremento del numero dei biglietti (maggior incasso): perché queste spese non sono state effettuate dalla proprietà della Carrarese? La strategia del panem et circenses è evidenziata anche dalle assonanze che l'amministrazione manifesta nei confronti della Roma Imperiale. La scelta di acquistare un Colosseo della Lego, peraltro pagato in sovrapprezzo, da destinare alla mostra Marmora è motivata dal fatto che il suddetto gioco sarebbe un utile strumento finalizzato alla didattica per i bambini. Tuttavia la Lego specifica che il suddetto Colosseo è rivolto agli adulti. Quindi, l'analogia Stadio e Colosseo risulta essere in ambedue i casi un cattivo uso del potere da parte dell'amministrazione pubblica che, ai confini dell'Impero, governa una Paperopoli del Marmo dove lo stadio comunale si chiama dei Marmi (ma di essi non vi è traccia), dove gli oltre ventisei milioni di euro che ogni anno il Comune incassa dal settore Marmo vengono polverizzati e dove la riproduzione del Colosseo in una mostra intitolata Romana Marmora è di plastica! E allora, sommessamente, mi permetto di suggerire agli amministratori locali di privatizzare lo Stadio: i soldi (tanti) ad esso destinati per l'ammodernamento potrebbero essere impiegati per opere pubbliche, che da tempo aspettano di essere eseguite, o per il settore dello sport. In una città dove, nei giorni scorsi, numerose aziende del marmo si sono presentate in tribunale contro il comune di Carrara (39.735,95 euro oltre IVA e CPA a carico delle casse pubbliche) per accertamento di enfiteusi perpetua sugli agri marmiferi, concedere in diritto perpetuo a una delle maggiori società estrattive del lapideo, proprietaria della Carrarese Calcio, lo Stadio comunale sarebbe un atto paradossale, ma soprattutto razionale e rivoluzionario. Questo donerebbe a tifosi ed appassionati la possibilità di aspirare a traguardi sportivi fino a ieri impensabili, inoltre garantirebbe ritorni economici per la proprietà e enormi benefici per l'indotto.
In conclusione: “mollate lo Stadio a chi ne saprà far buon uso e lasciate il Colosseo a Roma e ai romani”.
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