Politica
Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

Un appello per i disabili da Italia Nostra Massa Montignoso
Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso è intervenuto sulle barriere architettoniche lanciando un appello all'assessore al sociale Francesco Mangiaracina: "La situazione…

"Gravi a Carrara le minacce anarchiche dopo le condanne per l'assalto al gazebo della Lega. Solidarietà ai nostri militanti": così Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega
"Le minacce contenute nei messaggi diffusi dagli ambienti anarchici dopo la sentenza del Tribunale di Massa, chiusi con un sinistro 'a buon rendere', sono un fatto…

La destra colpisce la Lunigiana: così si creano territori di serie B, secondo il Pd di Massa Carrara
Il Partito Democratico provinciale di Massa e Carrara esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai nuovi criteri di classificazione montana introdotti dalla legge…

Bilancio di previsone 2026-'28 comune di Carrara approvato e con il segno positivo dopo 11 anni: 26 milioni dal marmo e risorse per scuola e sociale
Il consiglio comunale ha approvato ieri sera il bilancio di previsione 2026-2028. Per il secondo anno consecutivo il bilancio di previsione è stato approvato in anticipo…

Asmiu e Retiambiente Carrara entrano nel Gruppo Retiambiente
L’assemblea dei soci di RetiAmbiente Spa del 22 Dicembre 2025 ha approvato l’apporto degli asset dei Comuni di Massa e di Carrara alla società. Il…

La destra vince solo per le divisioni interne del centrosinistra: ennesima analisi della vittoria di Valettini in Provincia fatta dai Ragazzi del Bar Eden
Un altro commento da un'associazione di sinistra che sminuisce la vittoria di Roberto Valettini, sostenuto dal centro destra, a nuovo presidente della Provincia. Esimi arrivano anche i neonati,…

Accademia di Belle Arti di Carrara: il consigliere Mirabella evidenzia una consulenza all’assessore Lattanzi tra possibili profili di conflitto di interessi, carenze di trasparenza e interrogativi istituzionali
Il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella ha reso pubbliche alcune osservazioni fatte sull'Accdemia di Belle Arti di Carrara: "L’atto prot. n. 5410 del 4 agosto…

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Il Grande Giorno è arrivato. A distanza di un anno da quel 9 settembre 2023 in cui tutto, o quasi, è cominciato, ecco che Roberto Vannacci, il generale più amato- e, ovviamente, più odiato - dagli italiani sbarca nuovamente in Versilia nel cuore dell'estate e lo fa alla manifestazione più famosa e prestigiosa. Sabato 24 agosto alle 18.30 sul palco degli Incontri al Caffè - Spazio Romano Battaglia il direttore (ir)responsabile delle Gazzette Aldo Grandi intervisterà l'autore di due best-sellers in un anno, ad oggi unica e vera novità del panorama politico e culturale degli ultimi anni. Inutile aggiungere che è atteso il tutto esaurito e, paradossalmente, anche qualcosa di più dal momento che non esiste, attualmente, un personaggio così popolare e al centro dell'attenzione dei media come, appunto, Roberto Vannacci che, e diciamolo una volta per tutte, non fa niente, non muove un dito, non accenna un movimento o una parola, ma, sarà un caso o forse, no, un giorno si e l'altro pure è dappertutto reclamato, domandato ed ascoltato.
L'occasione dell'appuntamento sarà la presentazione del libro Il coraggio vince - Vita e valori di un generale incursore, edito da Piemme e in cui l'autore ripercorre la propria vita-carriera.
In questi 365 giorni da quel 9 settembre 2023, giorno in cui Vannacci si presentò per la prima volta sul territorio 'continentale' - lo aveva fatto pochi giorni prima, ma nella sua Sardegna - al Bagno Biondetti della famiglia Menici, molte cose sono avvenute e non è passato mese, ma che dico?, settimana, ma che dico?, giorno senza che quest'uomo colpevole, si fa per dire, solo di aver buttato giù per iscritto ciò che tutti pensano, non sia stato massacrato, offeso, denunciato, vilipeso, deriso, insultato, querelato. Una sorta di fuoco ininterrotto che, fortunatamente, ha trovato, però, una persona - un incursore - abituato ad affrontare di petto il fuoco sì, ma quello vero e che, quindi, di quello finto, ma altrettanto fastidioso e devastante, non sa cosa farsene.
Nonostante i Bersani, le Egonu, i Crosetto e via di questo passo, le procure di mezza Italia, militari e non, hanno archiviato le accuse destituite di ogni fondamento. Razzista e omofobo, addirittura truffatore: niente di tutto questo. Roberto Vannacci è un hombre vertical a tutti gli effetti e la sua patente di guida è la sua credibilità. Inattaccabile e intoccabile. In un mondo fatto a forma e sostanza di fogna, c'è ancora chi sfida l'ipocrisia del politicamente corretto per dimostrare che si può avere fiducia nel futuro e nell'uomo.
Eppure, nonostante la... verginità con cui Roberto Vannacci avanza nella mediocrità dilagante, non mancano coloro che fanno di tutto per insozzare la sua figura e ciò che dice. Abbiamo letto Giuliano Ferrara, sì, colui che si vantava di aver partecipato ai fatti di Valle Giulia nel 1969 salvo, poi, diventare a metà anni Ottanta un confidente della CIA che, per chi non lo sapesse, è la Central Intelligence Agency, il servizio segreto più segreto e incofessabile che ci sia. Lo stesso Ferrara, il cui giornale, Il Foglio, ha percepito negli anni milioni di euro di soldi pubblici nonostante non lo leggessero che i soliti quattro gatti, tra l'altro, probabilmente, sempre gli stessi. E perché non citare Pier Luigi Bersani, ex comunista, che definì Vannacci un coglione e che adesso si è beccato dai giudici un decreto penale di condanna, ma, spiega e annuncia, lui se ne frega e andrà a processo. Invece di chiedere scusa, questo esponente della peggiore nomenklatura politica che è vissuto per la maggior parte della propria esistenza nei e degli stipendi da politico piuttosto che da operaio o impiegato, ha accentuato la dose di cattiveria verso un uomo, Vannacci appunto, che non si è scomposto né spostato di un millimetro, ma ha risposto colpo su colpo ad ogni tonnellata di merda pardon di fango che gli è stata rovesciata addosso.
Bene, anzi male. Giornalisti invertebrati, intellettuali da un tanto al chilo, esponenti di quell'intellighenzia verniciata di rosso che fa a cazzotti con il buonsenso, stanno cercando in tutti i modi di convincervi e di convincerci che siamo persone malate, voi e noi che stimiamo quest'uomo pur senza adularlo o genuflettersi nei suoi confronti, persone, sostanzialmente, da rieducare, magari in qualche arcipelago Gulag di sovietica memoria. Secondo il Pensiero Unico Dominante tutti coloro che hanno votato Vannacci, oltre 550 mila preferenze, e tutti quelli che lo sostengono condividendone le idee e i principi, sarebbero da esiliare, espellere, esonerare, estirpare, magari per fare posto ad una umanità indefinita e senza identità così come vorrebbero la globalizzazione più spinta e e le menti più malate e distorte di questo emisfero e anche dell'altro.
E invece siamo qui, siamo ancora qui, siete ancora tutti qui, con gli occhi e le orecchie ben aperti, con la consapevolezza che il popolo italiano, tra tutti i popoli europei, è quello più rompicoglioni, quello che meno si adatta ai diktat di un'Unione Europea che ha il solo compito di portare al potere le élite e obbligare le masse a seguire le loro fasulle impostazioni. E Roberto Vannacci è uno di questi italiani, che non apre la bocca solo per meraviglia, ma per dare concretezza e logica a ciò che concreto e logico è. Da sempre.
Lo vorrebbero zittire, costringere a chissà quale pentimento, relegare in qualche angolo buio delle loro, delle vostre e delle nostre coscienze, ma non ci riescono e sapete perché? Perché sono dei beoti-idioti che non capiscono che cosa sia un incursore e quale sia il suo modo di pensare-agire, reagire. Un incursore attende il momento più adatto per colpire, per cogliere di sorpresa l'avversario, attende che quello faccia la sua mossa come sempre avviene e sceglie con ponderatezza, lucidità e coraggio quando scendere in pista o in campo. E' stato educato a comportarsi e colpire laddove nessuno se lo aspetta e quando meno se lo aspetta. Senza lacrime per le rose avrebbe scritto un guru della sinistra come Mario Tronti. Per chi, tra i novelli militanti del Pd e affini non sapesse chi è, che se lo vadano a rileggere.
Ecco, Roberto Vannacci, generale di (con)divisione e politico affidabile e affidato, sarà sabato pomeriggio alla Versiliana per raccontarsi, non per fare politica o proseliti ché, tanto, quelli arrivano da soli nonostante gli sforzi degli eunuchi intellettualmente impegnati e coinvolti che fanno di tutto per oscurarlo, come una giornalista di scarso spessore politico ha provato a fare inventandosi chissà quale paragone tra la parola camerata che Vannacci usa tra i propri colleghi e il Ventennio o, peggio ancora, il nazismo. Ma andate a studiare e, soprattutto, ridimensionatevi che la gente, quella vera, quella che sabato sarà a Marina di Pietrasanta, di questi pseudoportatori del Verbo, nel suo quotidiano, non sa cosa farsene.
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"Inaccettabili le accuse del sindaco Arrighi a tutti i cittadini di Avenza, e strumentale l’attacco politico ad un consigliere comunale di minoranza" è la posizione del consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che aggiunge: "Avenza è all’esasperazione, inutili le interrogazioni presentate in consiglio negli ultimi due anni chiedendo periodicamente il presidio della Polizia Municipale e nuovi Agenti con terzo turno, ed inascoltate le istanze dei cittadini. Il PD di Avenza disse al mio riguardo, cito testualmente: “Molto semplice nonché riduttivo, fare un giretto per Avenza, prendere un caffè e chiedere qua e là indicazioni su cosa non va. Più complesso è spremere le meningi per proporre soluzioni costruttive “. Bene, è evidente che nessuno del PD di Avenza abbia spremuto le meningi sufficientemente in questi mesi.Avenza non è razzista. Avenza chiede di essere ascoltata e tutelata, l’integrazione passa anche attraverso il decoro urbano e la sicurezza di tutti indistintamente. Oggi tutti i più fedeli fans dell’Arrighi si sono prodigati affannosamente dal loro pulpito a sterili predicozzi, forse tanto nervosismo nasce dal fatto che le proteste arrivano da chi l’Arrighi l’ha votata? Invito Arrighi ed il suo team a farsi una passeggiata quotidiana “Fuori dal Comune” forse cambieranno idea. Ribadisco il mio impegno per Avenza e la piena solidarietà al collega Andrea Tosi".
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Manifesti, cori e moltissimo malumore hanno accolto il sindaco di Carrara Serena Arrighi, Nelson Carela Luna, Console Generale della Repubblica Dominicana a Genova con giurisdizione in Liguria, Toscana, Sardegna e Emilia Romagna, il questore Santi Allegra e il capo di gabinetto della Prefettura di Massa-Carrara Antonino Volpe davanti alle porte delle ex circoscrizione di Avenza, per l’inaugurazione di una sala destinata alla comunità dominicana e donata dall’amministrazione carrarese, che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 21 agosto. Tanti cittadini di Avenza, esasperati dal degrado sociale che da mesi colpisce il quartiere, in buona parte dovuto a criminalità di origine extracomunitaria, sono accorsi all’evento per contestare il sindaco per la sua scelta di assegnare al Consolato Generale della Repubblica Domenicana la Sala A della ex Circoscrizione per le riunioni della comunità dominicana che si terranno ogni due domeniche al mese dalle ore 10 alle ore 15 per un periodo di tre anni. Forti le contestazioni alle quali il sindaco ha risposto parlando di razzismo e invitando i presenti a vergognarsi per le loro rimostranze. Tra coloro che sono stati tacciati di razzismo c’era anche il consigliere della Lega Andrea Tosi che ha precisato sui social: “Le accuse del sindaco Serena Arrighi nei miei confronti sono del tutto infondate e diffamanti. Chi mi conosce sa bene come sono fatto e sa che non ho mai espresso, né mai esprimerò, parole di razzismo. La prima cosa che ho detto alla stampa è stata che ho il massimo rispetto per la comunità dominicana. La mia presenza all’inaugurazione dello sportello consolare non era contro qualcuno, ma a favore della cittadinanza di Carrara, in particolare degli avenzini, che vivono una situazione di esasperazione e ritengono che le priorità siano ben altre, tra l'altro già manifestate decine di volte all'attenzione dell'amministrazione comunale. A dirla tutta, e ci sono decine di testimoni, dal momento in cui sono arrivato al momento in cui me ne sono andato, ho esortato la cittadinanza a manifestare nelle maniere più consone, senza esagerazioni. Mi sono raccomandato di questo con tutti i cittadini presenti. Purtroppo, il sindaco ha scelto di strumentalizzare la situazione tirando fuori il trito e ritrito fantomatico razzismo, per distogliere l'attenzione dalle vere problematiche che affliggono Avenza e che evidentemente preferisce ignorare. Sono sempre stato disponibile al dialogo costruttivo, ma non tollererò accuse gratuite di questo tipo. La mia unica preoccupazione è il bene di Carrara e dei suoi cittadini, ed è su questo che continuerò a concentrarmi”.
Presente anche l’ex consigliere provinciale Cesare Micheloni che ha spiegato: “Le contestazioni sono state accese, ma i lati oscuri di questa storia sono molti. Durante la cerimonia di inaugurazion il sindaco Arrighi ha ribadito più volte che la sala è stata concessa al Consolato Dominicano e che di fatto sarà uno sportello dello stesso, ma la delibera di giunta con la quale la concessione, con tutti gli oneri a carico del comune di Carrara, è stata approvata riporta chiaramente che l’iniziativa è partita da una richiesta della comunità dominicana che voleva una sala in cui incontrarsi e che il consolato ha fatto solo da portavoce. Arrighi ha poi ribadito che la decisione di assegnare la sala ai dominicani è funzionale a favorire l’integrazione, che, tuttavia, non passa certo per una sala riservata solo ai dominicani, anzi, è esattamente il contrario e qualcosa di molto simile a un ghetto. E che a volontà di integrazione sia molto poca si è visto anche dal discorso del console che ha parlato sempre e solo in spagnolo, senza mai dire una parola in italiano. È inevittabile la rabbia degli avenzini che, da anni, chiedono di riavere la sala Amendola come luogo d’incntro per la comunità locale e che continuano a vedersi ignorati, se non addirittura presi in giro dall’amministrazione. L’unico luogo d’incontro per gli avenzini è il giardino di casa Pellini messo a disposizione del parroco Don Marino, ma il comune per Avenza non ha fatto nulla. Anche riguardo al deliberato progetto di riaprire un distaccamento di polizia per contrastare la criminaità crescente e fuori controllo della zona è rimasto lettera morta e la sensazione di essere presi in giro anche alla luce di quest’ultimo exploit è sempre più diffusa tra gli abitanti di Avenza. Infine c’è una chiara impressione che vede nella scelta di assegnare la sala ai dominicani la volontà di creare un precedente che favorirà inevitabilmente, identiche richieste da part di tutte le comunità etniche residenti”. Micheloni ha anche criticato le dichiarazioni che Arrighi ha pubblicato sulla sua pagina facebook ufficiale: “Dichiarazioni fuorvianti e farneticanti: il sindaco, evidentemente figlia del pensiero unico, nell'intento di eludere i problemi di Avenza, si è giocata la inopportuna ma sempreverde carta del razzismo, e, manipolando la realtà, ha affermato che durante l'evento in oggetto sarebbero stati usati degli slogan razzisti. A tal proposito è doveroso specificare che nessuno dei presenti ha usato toni o parole offensive nei confronti di cittadini stranieri. Il sindaco, alla ricerca di una improbabile bagarre politica, ha attizzato l'ira e alimentato i risentimenti dei tanti residenti che, da tempo, stanno segnalando lo stato di degrado urbano e sociale in cui versa il territorio. Con il comunicato social, Arrighi, ha compiuto un atto ingiusto e discriminatorio che colpisce direttamente tutta la comunità Avenza, che peraltro ha da sempre dimostrato di conoscere molto bene i diritti e i valori dell'ospitalità diffusa. Distorcere i fatti, strumentalizzare a fini politici e per ultimo gettare benzina sul fuoco non è certamente degno di chi rappresenta tutta la comunità carrarese. Quindi gentile sindaco, in attesa di provvedimenti volti a migliorare la città, delle pubbliche scuse sarebbero ben gradite”. Praticamente un coro unanime di commenti, sotto il post del sindaco Arrighi, che ha ribadito come non ci sia stato nessuno slogan nè intento razzista.
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Nel panorama di costanti e diffuse lamentele per i troppi disservizi del trasporto pubblico, spicca il silenzio del sindaco di Carrara, Serena Arrighi e dell’assessore Elena Guadagni. A sottolineare la cosa è il consigliere del Gruppo Civico, Massimiliano Bernardi, che è tornato su uno degli aspetti più degradati del servizio pubblico sul suolo carrarese: “I cittadini di Carrara sono costretti a servirsi di una biglietteria da Burundi. Inoltre la pulizia, il decoro, la puntualità, l’informazione, il comfort, i tempi di attesa ed di percorrenza dei mezzi sul territorio, registrano giudizi negativi senza appello. Ma sulla tematica c’è ancora tanto da dire. Come era già stato annunciato, la biglietteria in Piazza Matteotti nell’ex chiosco dell’info point, aperta per tre volte alla settimana fa il 60 per cento in più di incassi rispetto a quella di Massa, ma come il sottoscritto aveva già detto in consiglio comunale, l’assessore Guadagni ha deciso di lasciarla lì. Ricordo di nuovo che, a Massa, la rbiglietteria di Autolinee Toscane aperta di recente nel viale della Stazione è uno spazio accogliente e funzionale che non serve solo ai cittadini, ma anche alle autiste e agli autisti di Autolinee Toscane. È stata progettata dallo studio di Architettura Modourbano e, oltre a bacheche e ad un terminale video con informazioni, è dotata di sedie e di un piccolo spazio per le attese (dove, ad esempio, è possibile ricaricare il proprio cellulare), sono presenti due sportelli a cui si alternano quattro addetti che, oltre a svolgere la normale funzione di distribuzione di biglietti e abbonamenti agli utenti, danno anche informazioni di servizio su orari e corse. Perché tutto questo ben di Dio a Massa che fa un terzo degli incassi di Carrara? Carrara, riconosciuta capoluogo di provincia, ha invece gli utenti che devono stare in piedi, in fila sia con 40 gradi d ‘estate e con le rigide e piovose giornate invernali ad aspettare il proprio turno per fare il biglietto. Non solo: a Massa anche la pensilina ex Agip all’imbocco del principale trivio cittadino è stata presa in considerazione dal gestore del trasporto pubblico regionale, per aprirci una seconda biglietteria di Autolinee Toscane. Abbiamo capito che il sindaco Arrighi ha più interesse a fare baldoria alla ex circoscrizione di Avenza con il console dominicano al quale ha “regalato” una sede, mentre i suoi concittadini li lascia per così dire in mezzo ad una strada senza autobus e con una biglietteria da paese sottosviluppato. Queste sono le politiche di accoglienza della prima cittadina e infatti anche stamani è stata gentilmente invitata a sparire dalla circolazione”.
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Non le manda a dire, il consigliere del Gruppo Civico Massimiliano Bernardi, alla Asl Toscana Nord Ovest, che sta puntualmente replicando a ogni critica che le viene mossa, sostenendo la non veridicità delle accuse, anche a fronte di immagini che documentano criticità e disagi per gli utenti. Ecco le parole di Bernardi: “In merito al distretto Socio Sanitario di Avenza, Asl, a forza di raccontare balle, si smentisce da sola. A proposito dell'ultimo comunicato, chiedo, con insistenza, al direttore della zona distretto delle Apuane, Monica Guglielmi, di firmare le note inviate alla stampa in nome di quella trasparenza amministrativa di cui l'Asl, ormai, non ha più nemmeno il ricordo. Infatti la modalità anonima serve solo a nascondere le carenze organizzative, gli errori e la gestione disastrosa e falsa che viene portata avanti ormai da anni. Bastava essere alla manifestazione del 19 agosto davanti al Monoblocco per la tutela della salute pubblica, per sapere cosa pensa la gente dei politici e dei tecnici targati PD”. Bernardi ha poi ricordato che fu proprio Monica Guglielmi a giurare nel dicembre 2023 che c ‘era un finanziamento da cinque milioni di euro per realizzare la scuola infermieri, a causa del quale era stato impedito il trasferimento degli studenti della Taliercio nella ex scuola Da Vinci di Avenza. “ Gli atti della Regione Toscana – ha continuato Bernardi - invece dicono tutt’altro sul finanziamento ministeriale del fondo ex art 20 Legge 67/1988: anche se, in effetti, ASL aveva approvato lo studio di fattibilità del progetto della Scuola infermieri, di fatto non era assolutamente stato finanziato. Nell’allegato B della stessa delibera 965 del 2021, inoltre, erano stati previsti anche sei milioni di euro per l’ adeguamento edilizio-architettonico ed impiantistico del Monoblocco che, visto che sarà smantellato a causa dei verbali dei Vigili del Fuoco per i lavori non effettuati, sono più che leciti i dubbi sulla veridicità delle affermazioni dell’Asl. La Regione, invero, il 28 Aprile 2022 aveva sottoscritto, con il Ministero della Salute, un accordo di programma a seguito del quale, a partire da quella data, l’Asl aveva 30mesi di tempo per presentare il progetto esecutivo”. Bernardi ha invitato la Gugliemi o l’ingegner Simoncini ad affermare pubblicamente se il 28 ottobre 2023 il progetto era stato presentato o no. “Evidentemente no – ha concluso Bernardi - e la “grande bufala Asl “ che ha permesso al sindaco Arrighi di sprecare un milione e mezzo di euro per i containers, è stata sbugiardata proprio dall’Azienda Usl Toscana nord ovest ( da ora in avanti chiediamo nomi e cognomi di chi firma) che, respingendo come al solito le accuse, evidenzia gli interventi previsti a breve scadenza, cioè: entro il prossimo mese di dicembre 2024 verrà predisposto il progetto di fattibilità. E quello sbandierato del 2022 che fine ha fatto? Dopodiché, continua la nota dell’Asl, si procederà all’appalto integrato e, nel 2025, avranno inizio i lavori che partiranno dalla sistemazione della ex scuola Da Vinci. Forse nella foga di rispondere si sono dimenticati che, tra il progetto di fattibilità e la gara occorre deliberare il progetto esecutivo a seguito del quale si può andare a gara . E tra lo studio di fattibilità e la gara quanti mesi passeranno prima di vedere il cantiere aperto? Lo stabilisce chiaramente l’accordo di programma del 2022 che, per le procedure di gara, sono previsti 18 mesi. Quindi facendo il conto della serva: da dicembre 2024, data del progetto più 18 mesi ( tempi previsti per effettuare la gara) si va a giugno 2026, data che, come era già stato dimostrato all’epoca della decisione di trasferite gli studenti nei containers, sarebbe bastata per ospitare gli studenti nella ex scuola Da Vinci. Infatti la data di chiusura del cantiere della scuola Taliercio da cronoprogramma è il 31 Marzo 2026 ultima data dei progetti PNRR. Quindi aspettiamo fiduciosi l’apertura del cantiere nel 2025 , sebbene i dubbi non solo restano, ma si confermino. Se il cantiere slitterà nel 2026 la Arrighi avrà un problema di spreco di denaro pubblico per più di un milione di euro. La realtà ad oggi è che l’unica cosa certa e verificabile facendo due passi ad Avenza, è lo stato di abbandono in cui sono state lasciate le due aree dei servizi ASL e le criticità a cui ogni giorno sono costretti a vivere pazienti e personale medico che vi operano e, a rimetterci in termini di efficienza e sicurezza è l’intera comunità. Infine volevo evidenziare l’avvertimento che, magari è sfuggito ad Arrighi e vicesindaco Crudeli che , “ attualmente la ex Scuola non è utilizzata dalla Asl”: non era stata firmata una convenzione ad uso gratuito? Ma con che razza gente abbiano a che fare?”.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) propongono l’apertura di un percorso collettivo e partecipato sul destino delle strutture sportive dei paesi a monte. Gli impianti di Forno, Casette e Ca di Cecco sono nel degrado e nell’abbandono senza alcuna prospettiva futura; diventa necessario a questo punto ripensarne in maniera trasparente il loro ruolo futuro trovando delle soluzioni in linea con le necessità di tutto il territorio. I cambiamenti climatici costringeranno a ripensare le attività sportive nelle città, in determinati momenti dell’anno i campi sportivi dei paesi a monte potrebbero diventare una risorsa oggi dimenticata.E’ chiaro che dovrà essere ripensato l’attuale modello verificando nuove modalità per renderli fruibili alle realtà sportive che oggi non trovano spazio in città. Occorre superare la logica del solo campo sportivo comunale che oggi appare un modello superato e purtroppo abbandonato al degrado nella nostra montagna. Ripensarli con un’eventuale presenza di impianti per discipline diverse, con spogliatoi adeguati e punti di ristoro con foresteria potrebbe essere una soluzione. Massa non ha più società sportive professionistiche né nel calcio né nella pallavolo; è evidente che la crisi strutturale dell’impiantistica sportiva pubblica potrebbe essere una concausa di questo stato di cose. Uno sport in crescita come il rugby non trova un campo sportivo pubblico dove allenarsi, giocare partite ufficiali e svilupparsi come movimento in linea con le tendenze nazionali. La pallavolo e il basket non hanno impianti all’aperto e neppure di recente costruzione. Pensiamo sia arrivato il momento di aprire un percorso pubblico per capire se esistono condizioni e disponibilità per dare un futuro allo sport locale.
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In merito alla situazione degli Operatori socio sanitari (OSS) e del personale infermieristico dell'ospedale delle Apuane, oggetto negli ultimi giorni di alcuni interventi anche da parte di organizzazioni sindacali, arrivano alcune precisazioni da parte dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Sulla questione è in atto da tempo un attento monitoraggio da parte della direzione del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche, così come della direzione infermieristica di prossimità, che, nelle more della sostituzione del turn-over richiesto, ha adottato delle soluzioni organizzative in linea con il rispetto dei carichi di lavoro e dei contingenti minimi previsti. La direzione è consapevole dei disagi che talvolta insistono nel presidio ospedaliero e in particolare nel Pronto soccorso, anche a causa del verificarsi di lunghe assenze a vario titolo non preventivate, le quali, unite alla fruizione delle ferie estive da parte del personale, possono far sì che si ingenerino alcune difficoltà dal punto di vista organizzativo o gestionale.Ciò premesso, queste criticità sono sempre state sempre affrontate in un'ottica di bilanciamento delle esigenze degli operatori, come quelle legate alla fruizione degli istituti contrattuali, e della necessità di garantire la continuità dei servizi, con l'obiettivo di assicurare ai cittadini assistenza e cure efficaci, efficienti, sicure e di qualità, ma sempre nel rispetto del ruolo e della funzione del personale. La direzione del Dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche è infatti costantemente impegnata nel verificare quotidianamente le consistenze organiche in Pronto soccorso e nei diversi setting assistenziali, affinché la continuità dei servizi sia sempre garantita, tenendo conto sia della complessità assistenziale, sia della necessità di calibrare il corretto skill-mix infermieristico sulla base del personale a disposizione, ricorrendo ove necessario, agli istituti contrattuali disponibili, senza mai scendere al di sotto dei contingenti minimi di personale previsti in caso di sciopero. Per superare le criticità evidenziate e per potenziare l'organico in servizio durante il periodo giugno-settembre, l'Azienda, già a partire dal mese di giugno, ha dato seguito al piano di assunzioni previsto per il periodo estivo, che ha visto l'assunzione, su tutto il territorio aziendale, di un totale di 99 infermieri, di cui 79 a tempo indeterminato e 20 con contratto di somministrazione lavoro, così da poter proseguire con l'offerta dei servizi assistenziali, garantendo al contempo la fruizione delle ferie da parte del personale. Appare inoltre opportuno precisare che inizialmente il piano elaborato dall'azienda prevedeva un numero di assunzioni leggermente superiore a quello che si è effettivamente concretizzato. Ciò a causa di alcune difficoltà a reperire il personale infermieristico, ma l'Azienda ha già provveduto a richiedere nuove procedure concorsuali, per proseguire appena possibile con la sostituzione del turnover già avviata. Infine, per quanto riguarda il bando di assegnazione del personale all'area 118, appare opportuno precisare che, sebbene il Pronto Soccorso continui a rappresentare il contenitore di base per lo sviluppo delle competenze specialistiche del 118 e la struttura dalla quale si attivano tutti gli snodi per poter lavorare nell'area emergenza urgenza, è attualmente in fase di valutazione quanto è stato portato all'attenzione della direzione.
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Il 24 agosto 2024, come facciamo ormai ogni sei mesi dall'invasione russa in Ucraina, come Accademia Apuana della Pace vogliamo gridare il nostro NO alla guerra come mezzo per risolvere le controversie internazionali, ricordando tutte le vittime delle guerre, perché, nelle continue informazioni che ci vengono gettate addosso, di loro spesso non c'è traccia, se non ridotte a puri numeri. Faremo ciò nel silenzio, che forse può diventare un'arma più potente della tante parole urlate, spesso per creare disinformazione, dai nostri media e dai nostri politici. Crediamo che al primo posto debbano essere messe le persone umane e che l'obiettivo della politica sia prima di tutto quello di salvare le loro vite, cercando quel compromesso giusto e necessario. Quanta distruzione stiamo seminando nel mondo, in Congo, nelle tante guerre dimenticate, in Ucraina e nel genocidio palestinese ad opera del governo israeliano... quanto odio nasce da questa devastazione? Solo interrompendo tutto ciò, fermandosi e iniziando a pensare che solo un accordo di pace, che prenda le mosse da un cessate il fuoco, può interrompere questa catena di odio e ridare credibilità alla comunità internazionale. Quanta assuefazione alla disumanità ci sta contagiando, trasformandoci in spettatori inermi dinanzi alle tante devastazioni delle guerre, al genocidio perpetrato a Gaza. Eppure nelle scelte dei governi tutto ciò sembra essere marginale, tanto che addirittura, sia in Ucraina che in Palestina, stanno mettendo in atto scelte e decisioni che possono solo puntare ad una escalation dei conflitti, ad un allargamento che ci porterà inesorabilmente alla terza guerra mondiale, che però sarà nucleare e pertanto distruttiva del genere umano: una follia questa, ma che tale non appare a chi ci governa. E' assolutamente indispensabile riaffermare che solo presso le sedi internazionali, come l'ONU e i Tribunali Internazionali, che si sono già ampiamente espressi, è possibile cercare una soluzione "non militare" rispetto ai vari conflitti attualmente in corso. Per questo motivo, nel silenzio, sabato 24 agosto, tra le 10.00 e le 12.00, l'Accademia Apuana della Pace deporrà, in ciascuno dei 17 comuni della provincia di Massa Carrara e anche nel comune di Castelnuovo Magra, dei fiori, a ricordo di tutte le vittime delle guerre, e condividerà con le comunità di ciascun comune un manifesto. Un gesto semplice, senza parole gridate, ma che vuole essere un invito a tutti a impegnarsi per mettere al primo posto il salvare le vite umane, che contano molto di più di un pezzo di terra, di un diamante o del coltan. Gridiamo tutti il nostro NO alle guerre e impegniamoci tutti a costruire politiche e culture di pace.Invitiamo, pertanto, i sindaci a voler partecipare all'iniziativa che si svolgerà nel proprio comune, anche tramite una delegata o un delegato, e, altresì, ad attivarsi affinché le rispettive amministrazioni approvino documenti a sostegno della soluzione dei conflitti con l'unico mezzo veramente efficace, cioè la diplomazia.
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Sul problema del trasporto pubblico parlano le Segreterie Provinciali FIT-CISL, UIL Trasporti, FAISA-CISAL, UGL-FNA: "Recentemente abbiamo molto apprezzato l’intervento e la riunione organizzata con AT e la Regione Toscana dal Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti sui gravi disservizi avvenuti negli ultimi mesi nel Trasporto Pubblico Locale, anche se come sindacati avremmo voluto parteciparvi per esporre il nostro punto di vista; così come abbiamo apprezzato l’intervento mediante lettera ad AT e alla Provincia da parte del Comune di Massa su iniziativa dell’Assessore ai Trasporti Alice Rossetti.Prese di posizione importanti e costruttive a tutela di un servizio pubblico essenziale per i cittadini e delle condizioni di lavoro dei dipendenti; prese di posizioni concrete che collimano con le denunce fatte negli ultimi anni sulla stampa e non, da parte di FIT-CISL, UILT, FAISA e UGL, relative al grave stato di obsolescenza dei mezzi pubblici, sulla carenza cronica di una adeguata manutenzione degli stessi e la mancanza di sufficienti investimenti nel settore.Troppo spesso però e ci sembra giusto sottolinearlo, è che quello che le Organizzazioni Sindacali denunciamo viene spesso ignorato dagli Enti Locali e dall’azienda AT se non addirittura visto come un modo per voler solo polemizzare; non è così e i gravi disservizi di questi anni ne sono la prova concreta. Entrando nel merito della questione, dispiace fortemente il Comunicato Stampa di AT frutto del summit avvenuto pochi giorni fa tra l’azienda stessa, la Provincia di Massa Carrara e la Regione. Un Comunicato che non condividiamo affatto e che a nostro parere altro non è che una giustificazione inopportuna ed inadeguata sui numerosissimi disservizi avvenuti.
Come FIT-CISL, UILT, FAISA e UGL ci sentiamo dunque in dovere di rispondere ricordando ad Autolinee Toscane che quando si sono presentati, quali partecipanti alla gara unica regionale, lo hanno fatto promettendo “mare e monti” a beneficio dell’utenza e dei dipendenti; tuttavia a quasi tre anni dal loro subentro si è visto solo un “piccolo laghetto” ed una “piccola collina”. Il vecchio gestore ha sì lasciato una situazione drammatica ma tre anni sono tanti, il tempo di intervenire c’è stato ma di bus nuovi se ne sono visti pochi, in confronto al parco veicolare necessario e quei pochi quasi del tutto veicoli urbani trascurando gli investimenti sui bus extraurbani. La manutenzione, come sempre è stato anche in passato, continua a lasciar desiderare con interventi a “caduta” ovvero intervenendo solo quando il bus si guasta senza mai una necessaria ed utile programmazione degli interventi in base al kilometraggio effettuato dai mezzi. I tagliandi alle nostre auto personali d'altronde si fanno per prevenire le rotture e non per ripararle una volta che si è rimasti in panne! Perché non si attua lo stesso principio ai bus garantendo un servizio regolare e buone condizioni di lavoro ai dipendenti?AT dà la colpa al COVID per la mancata reperibilità dei pezzi di ricambio ma possiamo tranquillamente provare, con vecchi articoli di stampa, che le problematiche sono antecedenti il suo subentro e continuate sotto la sua gestione.Nel continuare a rispondere ad AT diciamo che, un’azienda così importante quale è, con alle spalle un colosso che opera a livello mondiale quale RATP e che ha passato anni nelle aule di tribunale pur di aggiudicarsi il lotto unico del TPL Toscano, non possa andare in crisi perché è stata rinviata la gara del T2; così come pensiamo abbia sbagliato nel sottrarsi alla partecipazione della gara stessa. Certo, la Regione Toscana ha sbagliato in pieno la progettazione della gara, inserendo una nuova frammentazione del servizio dopo l’aggiudicazione ad un unico soggetto ma questa è un’altra storia; nel merito ci limitiamo a commentare che rimaniamo fiduciosi sul fatto che il Governatore Giani, o un eventuale suo successore il prossimo anno, diano il via libero all’annullamento definitivo della gara perché sbagliare è umano, perseverare un po’ meno. In tutto questo, come firmatari della presente ed in qualità di Rappresentanti dei lavoratori, non possiamo che evidenziare il nostro imbarazzo ed il nostro rammarico nei confronti dell’utenza per lo scarso servizio offerto e questo vale sia per le corse che non vengono effettuate sia per quelle effettuate ma con bus vecchi; specialmente durante il periodo estivo dove a causa del malfunzionamento dell’aria condizionata le temperature all’interno dei bus raggiungono anche i 50 gradi. Scusate signori utenti, ma la colpa non è imputabile al personale che, come voi, è costretta a subire questa brutta situazione".
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