Politica
Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

Il pasticciaccio brutto delle case popolari in via Murlungo: il Comitato Avenza si R-Esiste ripercorre le tappe di una battaglia contro una decisione amministrativa considerata assurda
“La vicenda del Murlungo passerà come emblema di questa esperienza amministrativa di Carrara, esperienza che ormai in molti auspicano arrivi al capolinea”: è quanto affermano dal comitato Avenza…

Comune di Massa sul finanziamento degli alloggi popolari: "Se Carrara non riesce a utilizzare il finanziamento regionale, Massa è pronta a subentrare"
Da settimane assistiamo a un dibattito interno al Comune di Carrara, sul quale questa amministrazione non intende intervenire sotto alcun profilo. Tuttavia, si tratta di una questione di…

Eleonora Cantoni (Lega) su Massa Città della Cultura: "I tempi sono maturi per cominciare a buttare giù il progetto"
"La mozione approvata in Consiglio comunale su Massa Città della Cultura aveva l'obbiettivo di trovare, oltre alla condivisione e al sostegno trasversale di più enti, anche quello di tutte le…

No alla candidatura di Massa a capitale della cultura: il dissenso della consigliera Dina Dell'Ertole
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Massa del 31 luglio, la consigliera Dina Dell’Ertole, della lista “Massa è un’Altra Cosa”, ha espresso il proprio dissenso rispetto alla…

"Il Pd riconosce l'immobilismo della giunta Arrighi": per il consigliere Manuel è la conferma di un fallimento politico
"Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Carrara ammette, nero su bianco, quello che i cittadini vivono ogni giorno sulla propria pelle: tre anni di immobilismo, silenzi, disconnessione…

Consiglio Provinciale: adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile
Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Provinciale è stata adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile 2025, frutto di un intenso lavoro di aggiornamento…

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L’azione politica del sindaco Persiani su Marina di Massa è uno schiaffo in faccia ai marinelli che lo hanno votato, sperando in un cambiamento che tarda ad arrivare, oltre che una completa delusione per tutti quei moderati che nel giugno 2018 gli hanno consentito di vincere al ballottaggio contro l’uscente Volpi. Comincia, così, il durissimo intervento della coordinatrice comunale Eleonora Lama di Italia Viva.
Il posizionamento di un bagno pubblico a ridosso delle attività commerciali di Piazza Pellerano - aggiunge Lama - dimostra l’ennesima incapacità del settore lavori pubblici, a guida Fratelli D’Italia, di pianificare gli interventi in funzione delle necessità dei cittadini. Dimostra, inoltre, la mancanza di volontà del sindaco Persiani di ascoltare le richieste provenienti del territorio, anche quando è una parte della sua stessa maggioranza a chiederglielo.
Italia Viva - incalza l'esponente del partito di Renzi - come ha già manifestato nel consiglio comunale del 17 maggio con il voto favorevole del consigliere Dina Dell’Ertole alla mozione per lo spostamento del vespasiano, chiede al sindaco di fare un passo indietro e di dare ascolto alle richieste dei commercianti di Piazza Pellerano che, oltre al danno, hanno subito anche la beffa di fare affidamento sulle sue promesse di rivalutarne il posizionamento; promesse poi disattese in consiglio comunale. Destano meraviglia, inoltre, le posizioni assunte da altre forze politiche di maggioranza, come Lega e lista civica, che anziché pretendere pubbliche spiegazioni e assunzioni di responsabilità dai rappresentanti di Fratelli D’Italia - partito che ha in capo i lavori pubblici e che sul punto è rimasto in un silenzio assordante - si sono posti come soldatini a scudo di questa sciagurata decisione di posizionare il vespasiano a ridosso dei tavoli di pizzerie e gelaterie, parlando addirittura di “posizione ideale” e “accrescimento del servizio offerto” per i clienti degli esercizi commerciali interessati, quasi che il mangiare una pizza con accanto il fetore di un bagno pubblico sia più invitante che farlo senza.
Ci auguriamo - conclude la nota - che la politica del cambiamento abbia in serbo qualche altro progetto per Marina di Massa, per la ripresa del commercio e lo sviluppo del turismo, magari leggermente più lungimirante di questo, e confermiamo l’impegno di Italia Viva Massa a partecipare, anche insieme ad altre forze politiche, a ogni iniziativa utile a sostenere le ragioni dei commercianti di Piazza Pellerano.
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L'associazione l'Assiolo tuona di fronte alla scoperta dei responsabili degli scarichi di rifiuti nel mare e incalza contro l'amministrazione di Carrara.
"Il problema è segnalato da 20 dalle guardie ecologiche e dal Wwf, ma chi di dovere ha sempre rimbalzato la problematica - spiega il presidente Gianluca Giannelli - Intelligenza e volontà sono mancate e la cause sono molteplici, alcune delle quali l'arroganza, L'inefficienza e la poca passione. Ciò che è certo è che il comune di Carrara ha creato un danno ambientale che dopo quello della chimica della zona industriale è il secondo come situazione negativa".
Molti i rimedi palliativi installati negli ultimi anni: "Il primo sbarramento nei pressi del ponte della via delle Pinete fu fatto mettere dalle guardie ecologiche del wwf e dal Consorzio di Bonifica, spostato poi più a monte per non far vedere quella vergogna alla vista di tutti. Molte volte si staccava da riva e impressionanti isole di rifiuti si riversavano in mare, spostandosi verso la costa della partaccia o in mare aperto - conclude l'associazione - Tutto questo avvenuto negli ultimi 20 anni e da quando si è avuta la brillante idea di collocare il campo nomadi a fianco del fosso Lavello. Che sia colpa di chi ha amministrato il territorio, in primis il comune di Carrara, ma anche di Massa che non se ne è mai interessato, per non parlare degli operatori economici della loc. Partaccia e di Marina di Massa, che hanno fatto fare i bagno in un mare di rifiuti ai propri clienti".
Chiara Bernardini
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Il comitato No Variante Aurelia è un comitato di cittadini nato spontaneamente per opporsi ad un progetto inutile e dannoso.
Questo tratto viario - spiega il comitato in una nota - oltre a non risolvere il problema, peggiorerà la vita non solo delle famiglie e dei cittadini che si vedranno abbattute le abitazioni o espropriati i terreni su cui sorgerà l'opera ma impatterà pesantemente causando un aumento dell'inquinamento acustico, smog e disagi ad una grande parte della nostra città. Un'opera su cui, una volta terminata (dopo oltre 600 giorni di cantieri), verrà trasferito il traffico pesante che attualmente transita dalla Via Aurelia, ma che poi dalla rotonda di Via del Papino proseguirà in Via Pellegrini, Piazza della Stazione, Via Carducci , attraverserà Viale Roma e che poi si inserirà nella piccola rotonda di Via Marina Vecchia e successivamente in Via Catagnina. Questo è il progetto definitivo (oggetto della valutazione di impatto ambientale) disegnato da Anas e voluto dal Comune di Massa.
Sembra incredibile che di un'opera simile, di così forte impatto ambientale ed urbanistico e che inciderà sulla qualità di vita di migliaia di massesi - incalza il comitato - questa amministrazione comunale e questo sindaco non ne discutano con la cittadinanza, demandando ogni responsabilità ad ANAS in qualche lontano ufficio romano senza occuparsi dell'impatto che avrà sulla città. Un quartiere della città con fortissime criticità idrauliche, già interessato dall'inquinamento acustico del traffico ferroviario verrà anche sconvolto dal passaggio di quest'opera viaria. Si sacrificherà un territorio agricolo con realtà storiche come la via Francigena. Certamente il problema del traffico veicolare e pesante nella ss1 ha un impatto per la città, ma questo progetto della variante Aurelia risolve il problema? No, si spenderanno 26 milioni di euro per un intervento parziale che sposterà solo il problema 500 metri più a valle.
Tante le domande che si pongono o componenti del nuovo comitato: Sono queste le soluzioni che propone il Comune di Massa? Questa amministrazione comunale ha pensato alle conseguenze che un simile progetto avrà sulla reale viabilità di Massa? Davvero si vuole intersecare il traffico pesante della Variante Aurelia con il Viale Roma e Viale Marina Vecchia? Davvero si pensa che accogliere i turisti appena scesi dai treni con il traffico pesante in Piazza della Stazione sia la maniera giusta per il rilancio del territorio? Realizzare l'innesto della Variante Aurelia davanti all'Ospedale del Cuore, con conseguente aumento di smog, polveri sottili e rumore, è auspicabile?
La Provincia non ha nulla da dire? Le scelte di pianificazione urbanistica non sono solo tratti di penna su carta, sono atti concreti che causano conseguenze permanenti eppure la cittadinanza non viene coinvolta.
È questo il modello massese di sviluppo sostenibile? L'amministrazione comunale dovrebbe spiegare alla città tutto questo perché il silenzio non è mai una risposta.
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“Ancora una volta si contesta un’azione volta a migliorare la situazione dei nostri nidi per puro gusto della sterile polemica” replica l’assessore all’Istruzione Nadia Marnica a Massa città in comune.
“Chi scrive ha dimenticato che sono previsti lavori per rendere finalmente decoroso un nido prefabbricato con tutti i problemi che questa struttura può portare anche in termini di salubrità dei piccoli ospiti, ma anche al nido Girotondo e alla scuola Materna delle Villette. Non perderemo nessun posto, perché ogni opera sarà eseguita solo trovando prima soluzioni alternative adeguate ad accogliere temporaneamente i bimbi. Esattamente come è stato fatto con il nido “Arcobaleno" i cui iscritti erano stati provvisoriamente ospitati, presso il nido “Mongolfiera”, all’ex mattatoio. A tal proposito merita rinfrescare la memoria a “Massa città in comune” sul nido “Mongolfiera”.
Finanziata con il progetto PIUSS, questa ristrutturazione molto costosa, è stata voluta e portata a termine dalla Amministrazione Pucci ed è stata terminata ed utilizzata dall’amministrazione precedente, che appunto aveva utilizzato questa struttura in attesa di approntare i lavori necessari per la sicurezza al nido in via Maternità, con l’obiettivo dichiarato che l’apertura della nuova struttura avrebbe messo al riparo il finanziamento PIUSS ricevuto (verbale Commissione Consiliare permanente n. VII).
E’ vero che il progetto era finalizzato alla realizzazione di un nido, ma la scelta del luogo poteva, doveva essere ragionata meglio. Vista la concomitanza dell’edificio con canile, gattile, mattatoio, ma soprattutto in presenza di un’area che già dal 2011 ERP aveva destinato al recupero di alloggi popolari, per cui sarebbe stata teatro di un cantiere edile importante, il luogo identificato per la realizzazione di un nido è stato inopportuno a prescindere.
Questa Amministrazione ha provato ad utilizzare la struttura al mattatoio nel periodo di conclusione dei lavori ai nidi del centro città per ospitare i bimbi in avvio di anno educativo.
Sono stati quaranta giorni di contestazioni, lamentele, sia da parte dei genitori che degli operatori, lunghe lettere che accusavano l’amministrazione per la scelta inadatta e insalubre per i loro piccoli figli. Alcuni genitori hanno addirittura posticipato la frequenza alla data di ingresso nell’edificio di via Maternità.
In questo anno il cantiere ERP partirà definitivamente per concludere la realizzazione di quanto previsto da tempo, quindi questa Amministrazione, molto responsabilmente, ritiene che lo spazio della Mongolfiera non sia adatto ad accogliere bimbi da 3 ai 36 mesi. Se sarà possibile pensare ad un cambio di destinazione dell’edificio, nel rispetto del progetto allora finanziato, l’amministrazione si farà carico di trovarne il giusto utilizzo”.
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Proprio oggi ricorre il 101° anniversario della nascita di Norma Cossetto, «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio», motivazione con cui nel 2005, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, insigniva Norma Cossetto della Medaglia d'Oro al Merito Civile.
Norma è solo una delle vittime dell'odio anti italiano che nel 1943-1945 sfociò nell'orrore delle foibe e nella vergogna dei campi di concentramento comunisti, dove trovarono la morte migliaia di nostri connazionali. Norma Cossetto, nata a Visinada il 17 maggio 1920, morta ad Antignana il 5 ottobre 1943, fu una studentessa italiana, istriana di un paese vicino a Visignano, uccisa da partigiani jugoslavi nel 1943 nei pressi della foiba di Villa Surani nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943.
Il 10 dicembre 1943 i Vigili del Fuoco di Pola, al comando del maresciallo Arnaldo Harzarich, recuperano la salma di Norma: rinvenuta supina, nuda, con le braccia legate con il filo di ferro, su un cumulo di altri cadaveri aggrovigliati; aveva ambedue i seni pugnalati ed altre parti del corpo sfregiate, un pezzo di legno conficcato nei genitali.
Per questo motivo, nella nostra città si ritiene debba esistere un luogo intitolato alla memoria di questa giovane eroina, l'intitolazione di un luogo pubblico o la realizzazione di una targa o di un cippo per Norma Cossetto ad esempio.
Argomento questo fortemente sostenuto dall'associazione ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) con il testa il suo presidente della sezione di Massa, Sergio Tabanelli e da Azzurro Donna con la Coord. Provinciale Sonia Castellini che ricorda come Norma incarni il sacrificio di tantissime donne che ancora oggi sono vittime di violenza, discriminazione e sopraffazione. Castellini e Tabanelli, supportati dal gruppo Consiliare di Forza Italia ( Ronchieri, Benedetti, Cofrancesco, Cagetti) auspicano che l'amministrazione Comunale, da sempre sensibile ed imparziale sui temi di violenza di genere, possa magari inaugurare un'intitolazione a Norma Cossetto proprio nell'anniversario della sua morte che ricorrerà il prossimo 5 Ottobre.
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Si è svolto il congresso dei Giovani Democratici di Massa Carrara. Dopo le dimissioni del segretario, Francesco Di Capita, l'assise della giovanile si è riunita in modalità telematica per eleggere il nuovo segretario.
Dopo il dibattito, i giovani hanno eletto all'unanimità Lorenzo Mosti, già segretario dei Giovani Democratici di Massa.
Lorenzo Mosti, a soli 22 anni, diventa quindi segretario provinciale dei giovani del Pd e commenta così la sua elezione: "Un grande onore aver avuto la fiducia di questi ragazzi, siamo la giovanile più numerosa della provincia è il nostro obbiettivo è continuare a crescere. Ci attendono innumerevoli sfide ma sono sicuro che con i ragazzi riusciremo a fare grandi cose e soprattutto porteremo la voce delle nuove generazioni nelle sedi istituzionali e nei consigli comunali, è tempo che la politica si rinnovi realmente lasciando il giusto spazio ai giovani. Come disse Winston Churchill "Il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle nuove generazioni invece che alle prossime elezioni". Lotteremo per questo, saremo presenti sul territorio per far spiccare il volo a questa giovanile!"
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Le recenti affermazioni del sindaco di Carrara De Pasquale e dell'Anpi, in merito al drammatico conflitto fra Palestina e Israele e che sta non poco preoccupando i governi mondiali e le organizzazioni umanitarie, sono state riprese dall' Associazione apuana Italia Israele che, in una nota stampa, fa un'analisi critica: "Nell'unirci agli auguri del Sindaco De Pasquale alla comunità musulmana carrarese per la festa di fine Ramadan ed al suo appello al dialogo ed alla pace in MO - scrive- non possiamo tuttavia non far notare che se la Palestina è "terra vittima di violenza da troppi anni" ciò avviene, purtroppo, per colpa di gruppi radicali come Ḥamās, che predicano la jihād, non riconoscono lo Stato di Israele e ne predicano la distruzione già nei loro statuti fondativi".
"Sono loro - continua - si faccia attenzione, i veri nemici del dialogo, della pace, di Israele e degli stessi civili arabi e musulmani, che usano come scudi umani per far cadere la riprovazione internazionale su Tel Aviv. Loro,
ieri e anche oggi, in queste ore, con i loro droni esplosivi e con i cinquecento razzi lanciati su case e ospedali, arginati nella loro opera distruttiva solo dai sistemi anti-missile israeliani".
"Ci permettiamo di ricordarlo anche all'ANPI - prosegue - organizzazione lodevolissima e importantissima ma che forse, in questo frangente, avrebbe dovuto mostrarsi più cauta e moderata, lasciando da parte affermazioni come "anni di sopraffazione da parte di Tel Aviv": se si vuole, e concludiamo, che trionfi il sogno di "due popoli e due Stati", occorre guardare a entrambi i popoli con imparzialità"-Il comunicato si conclude con un invito al sindaco ,per un incontro con l'associazione, realtà in crescita e che raccoglie opinioni e sentimenti trasversali".
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La guerra fra Israele e Palestina, che sta preoccupando oltremodo tutto il mondo, è arrivata anche ai tavoli del consiglio comunale di Massa, dove la componente formata dai consiglieri di Forza Italia, ha chiesto alla giunta e al sindaco Persiani, di intervenire nel governo nazionale, al fine di impegnarlo a intraprendere il percorso per la cessazione del conflitto.
"Considerato che - si legge nella richiesta - è interesse strategico dell'Italia e dell'Unione europea che il conflitto israelo-palestinese sia disinnescato una volta per tutte, come passo fondamentale per la pacificazione e la stabilizzazione dell'intero Medio Oriente e dell'area del Mediterraneo" e che "l' eventuale riconoscimento di uno Stato palestinese al di fuori di un accordo di pace complessivo tra le parti- continua- non favorirebbe la ripresa dei negoziati diretti, ma, al contrario, rappresenterebbe un ulteriore ostacolo sulla via della pace, perché avrebbe l'effetto di aumentare il livello di diffidenza tra le parti e, soprattutto, di Israele nei confronti della comunità internazionale, compromettendo e vanificando l'importante ruolo di mediazione imparziale che l'Unione europea e, in particolare, l'Italia stanno da decenni svolgendo e devono continuare a svolgere sia nei confronti degli israeliani che dei palestinesi , si invita il sindaco di Massa e la Giunta a intervenire presso il governo Italiano per impegnarlo ad evitare di compiere atti e gesti simbolici che possano rappresentare forme di riconoscimento, o portare ad un'accelerazione di qualsiasi processo di riconoscimento, di uno Stato palestinese al di fuori del negoziato diretto e di un accordo di pace complessivo tra le parti; -a sostenere, in sede sia bilaterale che multilaterale, e di concerto con gli altri Stati membri dell'Unione europea e con gli Stati Uniti d'America, la cessazione del conflitto attualmente in corso e il rilancio del processo di pace tra israeliani e palestinesi re - conclude-ad evitare di compiere qualsiasi atto e gesto simbolico di legittimazione di organizzazioni terroristiche islamiche, Hamas compresa, e a promuovere nei loro confronti, di concerto con gli altri Stati membri dell'Unione europea e con gli Stati Uniti d'America, un'azione di intransigente contrasto ad ogni livello".
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I Cobas di Massa e Carrara tuonano di fronte all'atteggiamento di chi polemizza la Consulta Giovani: "I seguaci di Beppe Grillo chiedono l'impossibile con l'adesione di individui senza storia, senza l'appartenenza di cui parla una tessera associativa, vogliono una massa anonima che li segua. Le proteste dei sindacati confederali, dal canto loro, vengono da chi tenta di accaparrarsi il monopolio sindacale - incalzano -Tra il populismo grillino e il corporativismo democratico sempre più escludente di Cgil-Cisl-Uil altre sono le strade da seguire. Se questi organismi vengono concepiti e costruiti secondo quelle logiche che sono le principali responsabili della mancanza di partecipazione civica, non potranno far altro che riproporla, trasformandosi in contenitori per una vecchia politica da propagandare come nuovi".
Altre strade da seguire, dunque, secondo loro: "In questo modo gli strumenti della partecipazione si trasformano in piccole ed impotenti repliche del consiglio comunale, che sarebbe meglio fosse in grado di proporre serie politiche giovanili, verso quei nostri concittadini più giovani devastati dalla mancanza di prospettive e che più di altri settori hanno subito la pandemia e ne subiranno gli effetti a medio termine - concludono - Il principio uno vale uno e la partecipazione, la voglia di cambiamento dal basso, dimenticati dai Grillini, il legame con il lavoro, che tutto costruisce, e la pratica del conflitto archiviati da tempo dai Confederali. In questo il sindacalismo di base ha molto da dire e, soprattutto, da fare".
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Ferrea la decisione del comitato No Variante Aurelia riguardo al progetto di cui prende il nome lo stesso gruppo. Il 12 maggio, riuniti, ne hanno discusso per comprenderne l’impatto che avrebbe per la città di Massa: “Non siamo contrari per spirito di contrapposizione, ma ci opponiamo a ragion veduta. Molti sono i motivi che ci spingono a contrastare quest'opera ne citiamo alcuni - incalzano - Innanzitutto a fronte di una spesa di oltre 22 milioni di euro non si otterrà il risultato che ci si prefigge, ovvero liberare la città dal traffico in quanto non si farà altro che spostarlo dall'asse viario dell'Aurelia a quello già oggi soverchiante di Via Carducci e Viale della Repubblica. Si costruirebbe, poi, un'opera viaria accanto alla ferrovia, con il risultato di sommare l'inquinamento acustico già presente nella zona, causato dal passaggio dei treni, dal traffico veicolare e pesante”.
Non finisce qui, il comitato continua spiegando l’ultimo motivo del loro dissenso: “Vorrebbero realizzarla in una zona agricola con realtà produttive biologiche, interessata da tracce ancora conservate della centuriazione romana e dalla storica via Francigena. Qui esistono serie criticità di natura idraulica causate dalla presenza del Canal Magro e dal canale delle Grondini nei pressi del cimitero di Turano e della rotonda di Via del Papino - concludono - Per questi motivi e per tanti altri poniamo delle domande all'opinione pubblica massese e soprattutto alle istituzioni comunali, a quelle provinciali e regionali affinché chi oggi propone progetta e finanzia quest'opera si confronti con la cittadinanza coinvolta e con la città. È necessario riflettere sulle conseguenze e l’aggravamento della qualità di vita dei cittadini”.
- Massa Città in Comune: "Silenzio sulla chiusura dell'asilo nido all'ex mattatoio: colpite le fasce più deboli"
- Persiani: "Contrari alla realizzazione dell’idrovora a Poveromo"
- Cosimo Ferri su Imm Carrara: “Urge il rilancio della fiera ed anche il comune deve battere un colpo”
- Fantozzi (FdI): "Passano i mesi ed è sempre più assordante il silenzio attorno al destino del Monoblocco"
- Italia Viva Carrara: "Insieme alle forze riformiste e progressiste per il bene della città"
- Comitato Primo Soccorso: "Il memorandum dimenticato dalle istituzioni: mantenere gli impegni"
- Lega: "I rifiuti nel Lavello vengono dal campo Rom: adesso ci sono le prove"
- Forza Italia chiede maggior attenzione e decoro per via Colombo e per la costa
- FI su Carrarafiere: "Inaccettabile situazione di sofferenza, diamo tempo fino al 15 giugno"
- FdI critica De Pasquale per la sua presenza alla cerimonia di conclusione del ramadan