Politica
Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

Il pasticciaccio brutto delle case popolari in via Murlungo: il Comitato Avenza si R-Esiste ripercorre le tappe di una battaglia contro una decisione amministrativa considerata assurda
“La vicenda del Murlungo passerà come emblema di questa esperienza amministrativa di Carrara, esperienza che ormai in molti auspicano arrivi al capolinea”: è quanto affermano dal comitato Avenza…

Comune di Massa sul finanziamento degli alloggi popolari: "Se Carrara non riesce a utilizzare il finanziamento regionale, Massa è pronta a subentrare"
Da settimane assistiamo a un dibattito interno al Comune di Carrara, sul quale questa amministrazione non intende intervenire sotto alcun profilo. Tuttavia, si tratta di una questione di…

Eleonora Cantoni (Lega) su Massa Città della Cultura: "I tempi sono maturi per cominciare a buttare giù il progetto"
"La mozione approvata in Consiglio comunale su Massa Città della Cultura aveva l'obbiettivo di trovare, oltre alla condivisione e al sostegno trasversale di più enti, anche quello di tutte le…

No alla candidatura di Massa a capitale della cultura: il dissenso della consigliera Dina Dell'Ertole
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Massa del 31 luglio, la consigliera Dina Dell’Ertole, della lista “Massa è un’Altra Cosa”, ha espresso il proprio dissenso rispetto alla…

"Il Pd riconosce l'immobilismo della giunta Arrighi": per il consigliere Manuel è la conferma di un fallimento politico
"Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Carrara ammette, nero su bianco, quello che i cittadini vivono ogni giorno sulla propria pelle: tre anni di immobilismo, silenzi, disconnessione…

Consiglio Provinciale: adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile
Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Provinciale è stata adottata la proposta del nuovo Piano Provinciale di Protezione Civile 2025, frutto di un intenso lavoro di aggiornamento…

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Forza Italia Massa si oppone al luogo scelto dall'amministrazione per la collocazione del bagno pubblico in piazza Pellerano, ritenendolo il meno opportuno e un danno agli alberghi ed attività commerciali.
"Abbiamo incontrato le parti interessate e l'amministrazione in maniera leale e collaborativa, ma dopo un mese di silenzio non ci resta che schierarci con i cittadini prendendo posizione pubblica e chiedendo una diversa collocazione dei servizi igienici - incalzano - Abbiamo chiesto all'assessore e al sindaco di non iniziare l'opera in quando abbiamo protocollato una mozione da discutere in consiglio per chiedere di spostare il manufatto dall'altro lato della piazza". Si ai bagni pubblici, ma non il quel preciso posto è dunque il pensiero di Forza Italia. "La comunità si sente danneggiata e quindi riteniamo opportuno il livello accesso agli atti di tutti i documenti inerenti al progetto - continua il coordinatore Domenico Piedimonte -Sono poi saltate fuori questioni talmente imbarazzanti da spingermi a chiedere ai consiglieri Stefano Benedetti, Pier Giuseppe Cagetti, Giovanbattista Ronchieri e Antonio Cofrancesco di trasformare la mozione presentata ad aprile in una proposta di delibera comunale. In questo modo, verrà meno anche il passaggio in commissione lavori pubblici che fino ad oggi non ha facilitato l'arrivo della discussione in riunione d'assise".
Un progetto che avrebbe un grosso impatto, stando alle parole di Forza Italia: "Il sindaco Persiani si è recato in piazza Pellerano per un confronto. Poi si è riservato 24 ore di tempo per consultarsi con gli uffici e dopo 48 ore è tornato in piazza con le ruspe. Le motivazioni sono sicuramente frutto di quanto rappresentato dagli uffici, cioè che il progetto di riqualificazione della piazza era stato approvato così e che essendo inserito nel piano delle opere triennali non poteva essere modificato - prosegue Piedimonte - Gli stessi concetti sull'impossibilità di spostare di 50 mt la collocazione del gabinetto pubblico sono stati esposti in consiglio comunale dall'assessore Marco Guidi in risposta alla minoranza che anch'essa chiedeva lo spostamento degli stessi. Almeno nel lato opposto della piazza. Ora, che finalmente possediamo l'intero progetto e l'iter che ha seguito, chiediamo chiarezza sulle autorizzazioni".
Non finisce qui, l'opposizione incalza sull'approvazione dei costi di realizzazione e sulla recinzione: "È previsto un costo di cinque mila euro più 25 mila per le opere edili connesse, tra cui le recinzioni e allora vorremmo capire perché se il progetto di riqualificazione prevede sia il gabinetto che la recinzione è già stato annunciato che la recinzione perimetrale non si farà - concludono - Siamo contenti di essere stati ascoltati almeno in merito alla richiesta di non effettuare la recinzione perimetrale della piazza. Abbiamo suggerito di ricollocare le siepi di pittosforo dov'erano mancanti, al posto della cancellata di oltre un metro. Con un risparmio di circa 20 mila euro. Se si è potuta rivedere la parte più importante e costosa del progetto perchè l'assessore continua ad affermare che i nostri suggerimenti e quelli dei cittadini in merito allo spostamento del gabinetto pubblico non possono essere accolti? E' vero che sono già stati effettuati gli scavi del bagno, ma poiché se ne risparmiano sulla cancellata perimetrale 25, allora lui, prima che il consiglio comunale, potrebbe ravvedersi e portare pace nella coalizione e nella cittadinanza".
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Antonella Gramigna, responsabile del dipartimento Forza Italia Toscana, si è collegata con l'Argentina, per intervenire a favore del #Madeinitaly, e iniziare una collaborazione proficua per rilanciare il settore.
L'invito a partecipare al primo di numerosi futuri incontri, dalla "Cooperativa Agenda 2030" con sede legale a Bolzano, ma che in Argentina lavora con varie istituzioni locali e nazionali e da Gustavo Velis, docente universitario, che ha lanciato un forum per l'agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La prima conferenza è partita da Iguazu, città famosa per il suo patrimonio che riguarda il parco più importante dell'Argentina e le sue note cascate: il consiglio comunale di Iguazu ha approvato l'adesione all'agenda 2030, ed alla conferenza internazionale hanno partecipato, i rappresentanti delle amministrazioni locali e professionisti del settore turismo e agricoltura.
Dall'Italia, oltre ad altri, Gramigna, in quanto responsabile del "Made in italy", ha sottolineato l'importanza di ripartire dal valore dell'Italia, dei suoi prodotti, delle Pmi, l'artigianato, l'arte: "Così come - afferma la Gramigna - per la sostenibilità e nel rispetto della qualità, bisogna educare la società sia ad una sana alimentazione e stili di vita, che all'uso di prodotti di qualità, e non fake. Il rischio esiste, a causa di questo terribile anno di pandemia, e bisogna sostenere la nostra autenticità. Un punto di partenza, questo, per l'inizio di una relazione politica estera, per perseguire sempre più l'obiettivo di un turismo sostenibile, del sostegno al made in italy, che lo comprende, attraverso l'educazione, e tutto ciò che è valore dei prodotti autentici."
Gli incontri proseguiranno, con molti comuni dell'Argentina, paese dove l'Italia è presente e stimata per le sue qualità.
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E' Lucian Martisca di Forza Italia a puntare i riflettori sulla problematica degli immobili comunali gestiti da Erp.
"Dopo svariate segnalazioni - esordisce - e dopo aver riportato il tutto all'amministrazione, è il momento di intervenire e porre fine a questo problema che ormai interessa diverse famiglie".
"La problematica solleva sugli immobili comunali gestiti da Erp in relazione alla palazzina di Via Ordonez 56 - inclaza -, problematica non isolata ma comune a diverse realtà, mette in risalto come il rispetto della civile convivenza all'interno delle case popolari abbia la necessità di avere regole più ferree. Se da un lato può essere giusto, ed anche necessario, migliorare l'integrazione e la coesione sociale negli edifici di edilizia residenziale pubblica, da altro lato l'amministrazione Comunale, l'ente gestore, e tutti i soggetti interessati devono fare in modo che negli alloggi gestiti da Erp vi sia il rispetto in una convivenza pacifica e civile tra gli assegnatari. Non dobbiamo infatti dimenticarci che i diritti e i doveri devono essere uguali per tutti, tanto più quando si usufruisce di un bene pubblico, come appunto una casa popolare, deve è necessario rispettare il bene, ma anche le persone che condividono quello stesso bene".
"Ritengo sia necessario - afferma - che tutti i soggetti convolti, Amministrazione Comunale in primis, debbano necessariamente riscrivere le regole di convivenza civile in maniera chiara, e pretendere che ve ne sia il rispetto da parti di tutti per affermare appunto il principio di legalità e della coesione sociale. Si prende l'esempio di altre realtà, come il Comune il Firenze e Casa Spa, dove finanche hanno previste multe per promuovere tale rispetto. E' doveroso condannare quei comportamenti che denotano volontario disprezzo delle regole, rifiuto di integrazione e solidarietà o finanche volontà di prevaricazione nei confronti dei propri vicini".
"I soggetti interessati - conclude -, Amministrazione Comunale in primis, non faccia finta di nulla, ma si muovano per tutelare i soggetti che vivono nella legalità al più presto possibile e per prendere tutti i provvedimenti opportuni, finanche l'allontanamento dall'abitazione, per coloro che, della legalità, danno prova di menefreghismo".
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"La spiaggia ha bisogno di eroi: è questo il messaggio che abbiamo lanciato dalla costa apuana la mattina del primo maggio trascorrendo qualche ora con la Scuola Italiana Cani di Salvataggio - SICS: una realtà che da anni opera a livello nazionale per addestrare gli amici a quattro zampe in questo importantissimo compito affiancando spesso protezione civile e guardia costiera".
Lo scrive l'europarlamentare Susanna Ceccardi, che accompagnata da Filippo Maturi, responsabile nazionale per la Lega del benessere degli animali, da Manfredi Potenti e dal sindaco di Massa Francesco Persiani, ha partecipato ad una esercitazione della Sics a Marina di Massa.
"E' bellissimo - spiega Ceccardi - vedere con i propri occhi il rapporto speciale tra questi amici a quattro zampe e i loro proprietari: la scorsa estate grazie al loro intervento sono state salvate ben sette persone. Voglio ringraziare Salvo Gennaro, che della scuola è l'anima ed il motore per questa bellissima opportunità, oltre che tutte quelle amministrazioni comunali che con associazioni di questo tipo collaborano ogni giorno per migliorare la sicurezza di tutti i cittadini e turisti che scelgono di trascorre la stagione estiva sulle nostre bellissime coste".
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"I sopralluoghi delle autorità devono servire ad accelerare i tempi della ricostruzione e non rimanere fini a se stessi. Ad oltre un anno di distanza dal crollo, vanno a rilento i lavori per ricostruire il Ponte di Albiano Magra. Residenti, attività commerciali ed economiche scontano isolamento e danni. Regione e Anas devono solo rispondere con i fatti, con il cantiere nell'alveo del fiume e con quello per le rampe sulla A12, che sono in grave ritardo. Le stime di fine lavori vanno al 2022, cittadini e imprese non possono aspettare ad oltranza" dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico in Consiglio regionale, che a tal proposito, in passato, ha già presentato un'interrogazione alla Regione.
"Finalmente il Presidente Giani viene in Lunigiana a rendersi conto della situazione, forse adesso stanno iniziando a muovere qualche sasso nel fiume. Tutte le istituzioni, Regione in primis, devono sollecitare il Governo ad intervenire con sollecitudine. Si tratta di un'opera fondamentale per la Lunigiana perché la collega con la Liguria, visto che è la nostra comunità a scontare tale pesante situazione. I collegamenti nella zona sono in ginocchio, le attività economiche di Albiano abbandonate a se stesse così come i residenti" sottolineano Marco Guidi ed Umberto Zangani, coordinatore e vice-coordinatore provinciali di Fratelli d'Italia.
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Massimiliano Bernardi, in un comunicato, prende di mira la situazione del traffico di biciclette a marina di Carrara: "La mobilità alternativa con le piste ciclabili attraverso l'utilizzo della bici - dice - è da sempre stata uno dei principali cavalli di battaglia dell'amministrazione 5 stelle. Nei fatti, però, oggi le piste ciclabili esistono per davvero perché lo sono diventate i marciapiedi di Marina ed è uno vero e proprio disastro".
"Gli spazi che dovrebbero essere destinati ai soli pedoni - continua - sono sempre più spesso utilizzati dai ciclisti che rendono pericoloso il passaggio delle persone soprattutto anziane. Una problematica, quella del mancato rispetto delle aree destinate ai pedoni, più volte denunciata dai cittadini che hanno puntato il dito sui mancati controlli da parte della polizia municipale. Niente in contrario alle piste ciclabili e agli estimatori della bicicletta, allo stesso tempo, non smetteremo mai di accusare i ciclisti che non rispettano le regole, i vigili urbani che sembrano disinteressarsi delle infrazioni commesse dai ciclisti e i nostri politici 5 Stelle che tutti presi dall'esaltazione delle ciclabili non vedono, talvolta in maniera omertosa, che ci sono persone, i pedoni, i cui diritti vengono calpestati da chi, spesso per ignoranza, quasi sempre per prepotenza, fa il "padrone" sul marciapiede".
"Chiedo al sindaco De Pasquale che essendo grillino dovrebbe avere dimestichezza con queste tematiche - prosegue - di mettere cartelli che vietano l' utilizzo dei marciapiedi alle biciclette, tra l'altro lo afferma il codice della strada e chi viola la norma rischia pertanto una multa. Le biciclette che il codice classifica come velocipedi, sono infatti considerati a tutti gli effetti dei veicoli, e l'art. 3 comma 33 del Codice della Strada dispone infatti che il marciapiede è quella parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni. Di conseguenza, se destinata ai pedoni, non può essere percorsa dalle biciclette. A meno che queste ultime non siano condotte a mano, usando la comune diligenza e la comune prudenza. Pensare che i nostri grillini, quando aspiravano ad amministrare il comune avevano persino un progetto per la realizzazione di un sistema organico di percorsi ciclabili comunale che doveva partire sul recupero ciclo-pedonale del tracciato della ex FMC da S.Martino ad Avenza, il marciapiede est del Viale xx Settembre, gli argini del Carrione da Avenza a Marina, i viali a mare e la via del Muraglione. Naturalmente non hanno realizzato un bel nulla ed il progetto è rientrato nella sterile ed inesauribile propaganda".
Donatella Beneventi
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La Sezione Mazzini di Massa del Partito Repubblicano interviene sui lavori di sistemazione idraulica proposti per il Fosso Poveromo, che consisterebbe in una risistemazione con tombature e d adeguamenti idraulici che non stravolgano il corso d’acqua, ma anche una nuova rete di drenaggio acque.
“Il Fosso Poveromo – spiega PRI Massa- è un piccolo fosso di bonifica, che drena le acque di falda di un limitato territorio di pianura e che storicamente, a differenza dei corsi d’acqua ad esso limitrofi, come Canalmagro e fosso del Sale, non ha mai creato seri problemi ad eccezione di limitati allagamenti dovuti al ristagno e alle tombature esistenti nel tratto a monte di via delle Macchie”.
“Un’ idrovora delle dimensioni come da progetto – asserisce- è non solo sovradimensionata rispetto ai volumi in questione, ma costituisce anche una “soluzione” assolutamente inadeguata a risolvere le reali criticità idrauliche del territorio ben note da tempo”.
“Gli ingenti fondi necessari a tale inutile e dannoso lavoro proposto – conclude il partito- potrebbero essere più utilmente destinati all’area del sistema del reticolo fosso Fescione - Fosso del Sale, bonificando l’area della Buca degli Sforza quale cassa di laminazione naturale di tale sistema idrico”.
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Salviamo il nostro futuro: “Insieme” per la raccolta firme volta per conoscere i dati sanitari relativamente alla incidenza dei tumori della provincia di Massa Carrara. La raccolta firme è partita ieri (davanti al pontile di Marina di Massa) e proseguirà ad oltranza sia a Marina ogni venerdì sia davanti al Teatro Guglielmi ogni martedì mattina.
Una richiesta, dunque, che viene dal basso, da cittadini che chiedono maggior trasparenza e conoscenza della situazione epidemiologica del nostro territorio, a seguito della grave calamità ambientale che lo ha colpito nel periodo dei veleni delle fabbriche, esponendo la popolazione a sostanze inquinanti e cancerogene.
Nella petizione si chiede di sapere se nella Provincia di Massa Carrara ci sono più tumori che da altre parti del resto della Regione Toscana: “E’ importante per il nostro futuro avere quindi il registro tumori specifico della Provincia di Massa Carrara, oltre che conoscere i dati del registro delle malformazioni congenite – osserva Tarantino - . Non bastano le bonifiche, che sono una storia senza fine. Chiediamo alla Regione Toscana di avviare un’indagine epidemiologica mirata alla nostra Provincia colpita da questa calamità ambientale che poi si è trasformata in calamità sanitaria; chiediamo per i cittadini della Provincia di Massa Carrara una considerazione privilegiata, con facilitazioni a livello sanitario e vantaggi nelle prestazioni sanitarie volte soprattutto a favorire una prevenzione a tappeto. No alle liste d’attesa infinite per i cittadini della Provincia di Massa Carrara, colpiti dalla calamità ambientale e sanitaria: la Regione deve aprire un percorso sanitario agevolato con abbattimento dei percorsi e delle liste d’attesa”. Insieme a Daniele Tarantino, saranno a disposizione alcuni concittadini: Paolo del Giudice, Valentina Montani, Marco Ciuffi e alcune associazioni tra cui Cittadinanza attiva, il comitato “Una montagna di idee”, il comitato"Il mondo nelle nostre mani"di cui il presidente Pietro Morelli e vice presidente Luca Iacopetti, saranno presenti sul territorio con banchetti per contribuire al successo di tale progetto. Tutta la cittadinanza è esortata ad essere partecipi alla buona riuscita ed è richiesta la collaborazione di tutte le associazioni e soggetti di buona volontà. Questo progetto servirà per ottenere il registro dei tumori, malattie oncologiche della nostra Provincia. Per maggiori informazioni sulla raccolta firme 3495699269
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Il capogruppo in consiglio comunale Ronchieri e il coordinatore provinciale"Azzurro Donna" Castellini intervengono circa una mozione sulla banca del latte e sull'importanza dell'allattamento al seno, nonché sulla necessità di realizzare spazi.
"A seguito dell’incontro del 10 Novembre 2020 - affermano - con l’assessore Zanti, richiesto dal Consigliere Comunale Giovanbattista Ronchieri, in rappresentanza del gruppo Consiliare di Forza Italia, alla presenza della coordinatrice Prov.le di Azzurro Donna, Sonia Castellini, volto a portare a conoscenza l’assessore della mancanza di punti allattamento, nonché della carenza della nostra Asl circa la Banca del latte umano Donato, abbiamo messo in cantiere la possibilità di realizzare appena possibile degli spazi dedicati alle mamme per favorire l’allattamento al seno e contestualmente abbiamo pensato di chiedere la realizzazione di una Banca del latte umano Donato, dato che la Provincia di Massa-Carrara fa riferimento all’ospedale Versilia nonostante sia sede di un recente Ospedale che raccoglie un bacino di utenza molto ampio ed abbia spazi a sufficienza per i macchinari necessari alla conservazione del latte. Il progetto è ambizioso ed importante, infatti l’Assessore Zanti ha subito accolto positivamente i nostri suggerimenti ascoltandoci con attenzione ma mettendo in luce l’esigenza di attendere che la situazione pandemica si stabilizzasse per poi procedere con una mozione".
"Evidentemente - concludono - ora i tempi sono maturi sebbene la situazione pandemica non sia rientrata, adesso è sotto controllo e non possiamo dimenticare un tema così importante anche dal punto di vista sella salute, quindi possiamo tornare sul progetto di Forza Italia e Azzurro Donna per realizzare dapprima i Baby pit Stop nei locali Comunali aperti al pubblico, poi per sensibilizzare gli Enti Locali nonché le aziende private, i titolari e gestori di esercizi pubblici, sull'importanza di individuare, ove possibile, spazi idonei all’allattamento segnalandoli adeguatamente, come da esempio che abbiamo portato all’Assessore di vetrofania, già presente nel comune di Camaiore, promossa dall’associazione Piccole Stelle (di cui Castellini e Ronchieri hanno incontrato i vertici), patrocinata dal Comune. Contestualmente si chiederà di intervenire presso la ASL1 Toscana Nord Ovest, Regione Toscana e il Presidente Eugenio Giani per chiedere l'avvio di un percorso che favorisca la creazione di una banca del latte umano donato all’ Ospedale Delle Apuane. Per questo il Gruppo Consiliare di Forza Italia (Ronchieri, Benedetti, Cofrancesco, Cagetti) ha provveduto a scrivere una mozione in favore dell’allattamento al seno e dell’importanza del latte materno per la salute del bambino, ricordando che soprattutto nel momento drammatico che stiamo vivendo, il latte materno ha dei documentati vantaggi anche sul rafforzamento del sistema immunitario dei bambini".
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"Grande è la confusione sotto il cielo quindi la situazione è eccellente!" affermava sibillino Mao Zedong: proprio come nel consiglio comunale di ieri dove le palpabili tensioni sono culminate con l'uscita di scena del gruppo consigliare Pd allontanatosi dalla seduta sbattendo la porta, nell'ambito di un contesto molto delicato dove la maggioranza ha varato numerosi e importanti cambiamenti al regolamento del consiglio comunale. All'insegna dell'"antidemocraticità", accusa duramente il consigliere Pd Gabriele Carioli che ha abbandonato per protesta il consesso insieme al suo gruppo consigliare. "Sono solo provocazioni" ribattono innervositi il sindaco e la sua maggioranza, commentando il gesto del gruppo di opposizione e rivendicando la semplificazione operata all'insegna dell' "efficienza" . Il M5s invece è rimasto in consiglio, pur levando anch'esso la voce contro le nuove regole ma vedendosi comunque bocciare tre emendamenti sui quattro presentati.
Quali sono gli strumenti che garantiscono equilibrio tra maggioranza e minoranza? Quali gli strumenti che rallentano e quali quelli che bilanciano? Quali gli strumenti del Regolamento di cui si è abusato facendone cattivo uso, se è vero che se ne è abusato? E soprattutto: per le regole che disciplinano il funzionamento del consiglio è necessario un percorso fatto assieme per la loro individuazione? Sono le questioni poste in consiglio e su cui l'amministrazione Persiani si è confrontata con un parte delle opposizioni.
L'altra parte delle opposizioni infatti ha scelto di lasciare l'aula accusando l'amministrazione di aver stravolto il regolamento senza il confronto con le minoranze. La posizione del Pd su questi temi è stata molto dura ed è stata espressa in questo modo da Carioli: "E' antidemocratico e mi sorprendo che i notai abbiano dato parere positivo. Non è mai stato messo in discussione in commissione. Sono stati tutti silenti, non sono mai stati spiegati i motivi delle modifiche dai consiglieri di maggioranza per un atto che va a dare le regole del gioco. Per quanto mi riguarda non parteciperò alle votazioni. Non c'è nessun attaccamento agli elementi fondanti di un Regolamento, come la discussione e la democraticità. Mi stupisco che il dirigente e il segretario non abbiano segnalato gli errori anche macroscopici. Abbandono il consiglio comunale, vi lascio lavorare con i vostri modi non democratici". Stesso umore e stesse parole per la consigliere Pd Dina Dell'Ertole che ha arringato:" Questo non è il Regolamento del consiglio comunale, è il Regolamento della paura: state mettendo il bavaglio alla minoranza!".
Altrettanto ferma è stata la risposta del sindaco Francesco Persiani: "Sono provocazioni! Non stiamo mettendo in crisi la costituzione! Non appelliamoci a valori che nessuno mette in discussione, non c'è da stracciarsi le vesti! Mi spiace per chi lascia l'aula e non vuole il confronto. Chi lascia l'aula non ha argomenti da sostenere. Se fin dall'inizio-si sfoga il sindaco rispedendo al mittente le critiche e accusando a sua volta le opposizioni di aver minato fin dall'inizio il dialogo-questa maggioranza non fosse stata vilipesa, attaccata, delegittimata, allora il dialogo sarebbe stato sempre più costruttivo, ma ogni occasione è sempre stato un volano di attacchi ipercritici con aggressioni verbali. Mi pare che questo Regolamento trovi riscontro con molti altri regolamenti-ha proseguito poi entrando nel merito-è una proposta di regolamento che ha il pregio della semplificazione. Per esempio, le interpellanze: prima vengono pubblicate sui giornali, a dimostrazione del poco rispetto per le istituzioni, poi sono discusse in aula, poi due giorni dopo sono ripubblicate con toni denigratori: ma se vogliamo fare le interpellanze fuori dal consiglio comunale è inutile stare a perdere tempo dentro il consiglio!". Persiani ha portato poi l'esempio del "fatto personale" e del "non voto": "Sul fatto personale era una norma che doveva essere riscritta perché se ne è sempre abusato dalle forze politiche e usato solo per tornare sulle stesse cose. Sul "non voto": per un anno abbiamo assistito al "discuto ma non voto", a ripetizione. Nell'emendamento: il fatto che ci sia un termine è nel rispetto di tutti. Voi non accettate perché avete dei pregiudizi, ma noi siamo maggioranza eletta dal popolo!".
"Anche la minoranza è stata eletta democraticamente –ha replicato la consigliere pentastellata Luana Mencarelli- la minoranza è quella parte di Consiglio comunale che rappresenta comunque gente che ha diritto di essere rappresentata e se tu metti il bavaglio o elimini alcune delle mie prerogative, lo fai nei confronti dei cittadini, non è a me che lo fate, al mio posto domani ci potreste essere voi e allora capirete quanto sono state limitanti le vostre modifiche. Voi non accettate che la minoranza faccia opposizione politica!-ha esclamato Mencarelli passando poi all'elenco delle criticità contestate- Avete assegnato funzioni al presidente del consiglio che non sono previste dal regolamento stesso che invece le delimitava chiaramente, avete eliminato o posto limitazioni a strumenti che offrivano garanzia alle minoranze e previste dalla legge (Tur) come eliminazione delle mozioni di indirizzo, delle interpellanze urgenti e della possibilità di presentare emendamenti: li avete eliminati eppure sono previste anche nei regolamenti di camera e senato. Poi-ha proseguito- ci sono incongruenze tra i vari commi degli stessi articoli e le modifiche che avete presentato, avete limitato i tempi sulle interpellanze, quando la conferenza dei capigruppo aveva votato all'unanimità per portare i tempi di esposizione delle interpellanze a cinque minuti per l'esposizione, equiparandoli così ai cinque minuti spettanti nella risposta all'amministrazione e lasciando i due minuti per controreplica, e invece avete rimangiato anche quello: perché siamo rimasti a tre minuti per esporre l'interpellanza, lasciando i cinque minuti all'amministrazione per rispondere e portando a un solo minuto (e non più due) per dire se si è soddisfatti della risposta dell'amministrazione. Non solo, prima l'amministrazione aveva un tempo massimo per rispondere in forma scritta alle interpellanze e che la minoranza poteva leggere prima del consiglio in modo da farsi un'idea: adesso se vuoi la risposta scritta allora non puoi più portare l'interpellanza in consiglio-ha concluso la consigliere che ha infine chiesto- perché durante la trattazione in commissione non c'è stato nessuno scambio e non c'è stata la possibilità di discutere? Perché non ci avete dato nessuna spiegazione sui motivi di queste modifiche?".
"I consiglieri di minoranza hanno paura del cambiamento! Se i tecnici danno il parere positivo, le idee si possono attuare" ha sottolineato Nicola Martinucci consigliere di maggioranza.
"Dire che un regolamento è antidemocratico nonostante il parere positivo dei tecnici e nonostante siamo stati eletti democraticamente- ha ripetuto anche Filippo Frugoli, consigliere della Lega- è in primis un'offesa per i cittadini che hanno votato. Questo fenomeno che ha abbandonato l'aula si è comportato in modo antidemocratico. Riguardo alla riduzione dei minuti degli interventi: in passato i consiglieri non sono stati rispettosi sforando i minuti o intromettendosi sugli altri. Si ricordassero come questa amministrazione sulle interpellanze sia sempre stata efficiente rispondendo nei tempi, al contrario delle altre passate".
"Non è istituzionalmente rispettoso definire fenomeno un consigliere!" ha sottolineato seccata Mencarelli.
Paolo Menchini consigliere 5s è piuttosto stringente nello stigmatizzare:"Il problema vero non è il singolo comma ma sono i pesi e contrappesi: questo è il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale dove c'è dentro maggioranza e minoranza: la maggioranza potrebbe tirare dritto come un treno ma dato che nessuno sarà maggioranza per sempre sarebbe il caso di trovare convergenza su tutti i punti. Per esempio, se un consigliere di minoranza presenta una mozione o risoluzione, può intervenire tutta la maggioranza, più il sindaco o un assessore ma adesso possono rispondere anche sindaco e tutti gli assessori, mentre in caso di controreplica solo il relatore può parlare, per quattro minuti. Poi avete dimezzato i tempi della controreplica nelle interrogazioni e interpellanze come se le interrogazioni e le interpellanze dessero fastidio, quando invece è con questi strumenti che i cittadini, attraverso gli esponenti della minoranza, esprimono un malessere: si sarebbero dovuti aumentare i minuti a disposizione del consigliere per illustrarle e avere più tempo per commentare la risposta dell'amministrazione e invece avete fatto il contrario".
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